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venerdì 29 gennaio 2016

ROSMARINO

Claudio Sauro ha pubblicato una nota.
13 luglio 2015 alle ore 22:19 ·
ROSMARINO
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Rosmarino- sen, sgi, snc, met, ricostituente, stimolante della corteccia surrenale, decongestionante del fegato, colagogo e coleretico, ipocolesterolemizzante, espettorante, disintossicante, contro i radicali liberi,antiinfiammatorio, antalgico nei dolori reumatici, diuretico, digestivo, aperitivo,  anticonvulsivante ed antiepilettico ( grande e piccolo male ) meglio associato alla valeriana- e’ consigliabile usare la tintura madre 30-50 gocc x 2 al di’- deperimento, astenia, impotenza, appetito, colesterolo, trigliceridi, calcoli biliari, intossicazione, edema, infezioni vie urinarie, disturbi della memoria, demenza, epilessia, convulsioni – e’ significativo che l’essenza di rosmarino sia convulsivante, mentre la tintura alcoolica e’ anticonvulsivante; questo del resto accade anche con numerosi farmaci di sintesi, ad esempio la dintoina puo’ provocare convulsioni ad alte dosi, cosi come la carbemazepina – per quanto riguarda l’azione antiepilettica del rosmarino, questa e’ stata documentata dal kneipp su un gran numero di pazienti; egli ha usato la tintura a dosi crescenti, e ritiene che l’attivita’ anticonvulsivante sia dovuta non tanto ad un azione sedativa sulla corteccia, ma ad un azione che regolarizza il metabolismo in genere in particolare agirebbe sui sistemi enzimatici epatici ed intestinali che metterebbero in circolo sostanze ad azione convulsivante – un'altra ipotesi e’ che la tintura e’ ricca di resine( a differenza dell’essenza) ed in particolare di proantocianidine che sono fra i piu potenti antiossidanti in natura e quindi contro i radicali liberi: questi impedirebbero i danni di membrana neuronale ed anche un eventuale eccitazione di un focolaio epilettogeno e di conseguenza ridurrebbero gli attacchi.


Componenti principali

Tanti principi terapeutici

Una pianta di straordinaria efficacia terapeutica

Le benefiche proprietà del Rosmarino sono dovute soprattutto ai principi attivi racchiusi nel suo olio essenziale, a cui si deve anche l'intenso profumo che lo contraddistingue.
In più, è ricco di altri importanti costituenti chimici, tra cui derivati terpenici e flavonoidi, che insieme contribuiscono a fare del Rosmarino una pianta di straordinaria efficacia terapeutica.

Oli essenziali (1-2,5 per cento)

    cineolo
    linalolo
    canfora
    alfa e beta pinene
    borneolo
    canfene
    diterpeni
    triterpeni

Glucosidi

    flavonoidi

Altri componenti

    acidi fenolici: acido rosmarinico e altri.

Proprietà e indicazioni

Uno scrigno di benefici

Il rosmarino è sempre stato una delle piante più amate, fin dai tempi antichi. Ricco di virtù terapeutiche, si rivela ancor oggi di grande utilità per numerose patologie.

Per l'organismo in generale

    Il rosmarino è un ottimo tonico generale; esercita sull'organismo un'azione stimolante e fortificante. Agisce efficacemente negli stati di astenia, cioè in condizioni di affaticamento fisico e mentale. E' quindi indicato nei periodi di superlavoro o dopo una lunga malattia. Queste sue proprietà ne fanno un rimedio molto adatto anche per bambini e ragazzi.
    Agisce come antispastico e antidolorifico.
    È antisettico, antiparassitario e antibatterico e svolge un'efficace azione preventiva anche in caso di malattie infettive.
    È un valido antinfiammatorio e riducendo l'infiammazione riduce anche la possibilità che da questa si sviluppino tumori.
    Al Rosmarino sono inoltre riconosciute notevoli proprietà antiossidanti e antimutagene, dovute in particolare alla presenza dell'acido rosmarinico.

Apparato gastrointestinale

    Gli effetti dei principi attivi del Rosmarino sono particolarmente evidenti a livello gastrico e intestinale: la pianta possiede spiccate proprietà digestive, aromatiche e carminative che favoriscono l'espulsione dei gas intestinali. Risulta quindi un efficace rimedio per tutti quei disturbi legati a scompensi digestivi, anche in caso di flatulenza. È indicato inoltre nel reflusso esofageo, quando cioè si verifica un passaggio di succo gastrico acido, o anche di bile, nell'esofago.
    È un ottimo tonico anche per le persone anziane, stimolante dell'appetito; il suo utilizzo favorisce una buona risposta anche in caso di atonia gastrica.
    Agisce come eutrofizzante intestinale, migliorando lo stato di salute generale dell'apparato; stimola la peristalsi e al tempo stesso calma gli spasmi della muscolatura liscia. Questa azione antispastica è attribuita in particolare all'attività del borneolo, un principio attivo contenuto nell'olio essenziale.
    Per la sua azione vermifuga, viene utilizzato anche nel trattamento contro gli ascaridi, un tipo di parassiti dell'intestino.

Apparato locomotore

    Il Rosmarino consente di ottenere buoni risultati nel trattamento delle affezioni reumatiche e muscolari, anche in caso di distorsioni, negli stati di ipotonia muscolare in generale e nelle forme di gotta.

Sistema nervoso

    È un valido tonificante nervino: è indicato in caso di tensione nervosa e nelle forme depressive, anche associate a stati di debilitazione.
    Si utilizza inoltre nel trattamento di cefalee, emicranie, oppure per nevralgie. È consigliato per lenire i dolori causati dalla sciatica, come comunemente viene chiamata l'infiammazione del nervo sciatico.

Apparato urinario

    La sua azione stimolante agisce anche sulle vie urinarie: favorisce la diuresi ed è quindi indicato in caso di insufficienza renale.

Fegato / pancreas

    Il Rosmarino svolge una benefica azione sulla ghiandola epatica: è coleretico, colagogo e colecistocinetico, stimola cioè la funzionalità del fegato e l'escrezione della bile. Grazie a queste proprietà si utilizza con efficacia nelle patologie del fegato e della colecisti in generale.
    La sua azione antispastica e, allo stesso tempo, stimolante sulla cistifellea, lo rende indicato nelle dispepsie biliari, in presenza o assenza di calcoli.
    È indicato anche in caso di discinesia, ossia un'alterata motilità delle via biliari e nell'insufficienza vescicolare.

Altre proprietà e indicazioni

    Grazie alla sua azione purificante, normalizzante della secrezione sebacea, risulta un ottimo rimedio per i capelli grassi.
    Viene impiegato anche nelle cure contro la calvizie prematura, per l'attività stimolante sui follicoli dei capelli.
    Il Rosmarino è in grado di esercitare un'efficace azione deodorante e antisettica che lo rende largamente utilizzato anche per l'igiene orale.

Note. A livello industriale, si fa uso del Rosmarino nella preparazione di dentifrici e collutori, per la sua azione rinforzante sulle gengive.

Controindicazioni, effetti secondari, avvertenze.

La pianta non risulta tossica, se assunta alle dosi terapeutiche consigliate. Un abuso determina invece effetti pericolosi sull'organismo: sono possibili disturbi gastrointestinali e alle vie urinarie; può anche risultare convulsivante e causare insonnia se utilizzata nelle ore serali.

Il rosmarino è controindicato in caso di accertata ipersensibilità individuale ai componenti. Se ne sconsiglia l'uso anche in gravidanza, a causa della sua azione stimolante a livello uterino.

Il rosmarino esercita la sua efficace azione curativa sotto forma di diverse preparazioni, sia per assunzione orale che in applicazioni esterne. Vediamo ora alcuni consigli sull'utilizzo.

Uso interno

Infuso

    Rosmarino, foglie essiccate: 1-2 cucchiaini, oppure 2 per cento
    Acqua bollente: 1 tazza

Lasciare in infusione, in un recipiente coperto, per 10-15 minuti, poi filtrare. Assumere 3 volte al giorno, dopo i pasti.

Tintura Madre che si ottiene con 30 gr di foglie fresche di rosmarino e 70 gr di alcool puro da liquori. Si lasci riposare per 30 giorni in vaso chiuso di vetro ben chiuso ed al buio.

    Rosmarinus officinalis: 30 gocce, diluite in poca acqua

Assumere 3 volte al giorno.

Tintura

    Rosmarino 1-2 ml di tintura al giorno.

Tintura idroalcolica

    Rosmarino: 5-10 grammi al giorno

Estratto fluido

    Rosmarino: 4-6 grammi al giorno, oppure 10-30 gocce a dose.

(1 grammo = 37 gocce).

Estratto secco

    Rosmarino: 1-1,5 grammi al giorno.

Uso esterno

Bagni. Per un'azione corroborante e stimolante della circolazione sanguigna aggiungere all'acqua del bagno un infuso di Rosmarino. Questi bagni risultano utili anche in caso di reumatismi e durante le convalescenze.

Si utilizzano anche nelle malattie parassitarie, come la scabbia.

Sono bagni fortificanti adatti anche per i bambini.

    Rosmarino: 5 per cento, oppure 50 grammi
    Acqua: 1 litro

Lasciare in infusione 20 minuti, poi filtrare.

Il momento ideale per tonificarsi con un bagno o una doccia al profumo di Rosmarino è al risveglio, prima di iniziare la giornata. Oppure, quando ci si sente affaticati dopo un'attività sportiva. Alla sera il bagno di Rosmarino può essere utilizzato per eliminare il senso di stanchezza della giornata e "ricaricarsi" prima di una serata fuori.

Ricetta per bagni alle gambe. Per eliminare la sensazione di peso alle gambe, che spesso si avverte a fine giornata, sono indicati i bagni con il decotto.

    Rosmarino: 60-70 grammi
    Sale: 20 grammi
    Acqua: 3 litri circa

Lasciare bollire 10 minuti, poi filtrare. Utilizzare per un bagno tiepido alle gambe allungando il decotto con acqua fino a ricoprirle. Terminare con una doccia fredda alle gambe.

Impacchi. Per reumatismi, artrite, dolori articolari e muscolari si possono utilizzare compresse di garza imbevute di infuso o decotto di rosmarino. Favoriscono un'azione topica stimolante della circolazione e antidolorifica.

    Rosmarino foglie: 1 manciata, oppure 50-60 grammi
    acqua: 1 litro

Lasciare bollire per 10-15 minuti, spegnere e filtrare.

Applicare sulle zone interessate.

Variante: in caso di distorsioni gli impacchi possono essere effettuati immergendo una compressa di garza nell'infuso caldo e utilizzandola sulla parte dolorante, per 2-3 minuti. Alternare la compressa calda con applicazioni di ghiaccio, sempre per 2-3 minuti.

Massaggi. Per una piacevole sensazione stimolante e rivitalizzante si potranno effettuare massaggi con preparazioni a base di rosmarino.

    Rosmarino, Tintura Madre: 100 gocce
    Olio di mandorle (o altro olio per massaggio): 250 ml

Altre applicazioni esterne. Il decotto di Rosmarino risulta efficace anche utilizzato sulle piaghe, come lozione lenitiva.

    Rosmarino, foglie: 1 manciata
    Acqua: 1 litro

Lasciare bollire per 10 minuti. Spegnere e filtrare.
Usare per risciacqui.

Uso seminterno

Irrigazioni. In caso di leucorrea, cioè un aumento delle secrezioni vaginali, risulteranno utili irrigazioni con il decotto della pianta.

    Rosmarino, foglie: 1 manciata
    Acqua: 1 litro

Lasciare bollire per 10 minuti, poi filtrare.
Effettuare le irrigazioni vaginali quando il liquido è tiepido.

Gargarismi / Sciacqui. L'infuso di rosmarino è indicato per gargarismi ad azione antisettica della gola. E' anche indicato per l'igiene della bocca e per un effetto rinfrescante delle gengive.


P.S Chi l'avrebbe detto che il Rosmarino è un buon antitumorale?? Le cose meno pensate talvolta sono le più efficaci.

mercoledì 27 gennaio 2016



Frasi di San Massimiliano Kolbe, aforismi, pensieri e citazioni dagli scritti del prete polacco e frate francescano che offrì la sua vita nel campo di concentramento nazista ad Auschwitz in cambio di quella di un suo compagno di prigionia che era padre di famiglia.
Kolbe
– Il cuore dell’uomo è troppo grande per poter essere riempito dal denaro, dalla sensualità, oppure dal fumo della gloria, che è illusorio, anche se stordisce. Esso desidera un bene più elevato, senza limiti e che duri eternamente. Ma questo bene è soltanto Dio.
– L’essenza dell’amore scambievole non consiste nel fatto che nessuno ci rechi dispiaceri, il che è impossibile tra gli uomini, ma che impariamo a perdonarci l’un l’altro in modo sempre più perfetto, immediatamente e completamente. Allora reciteremo con grande fiducia l’invocazione contenuta nel “Padre Nostro”: “e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo a i nostri debitori” (Mt 6, 12). Sarebbe un vero guaio se non avessimo nulla o ben poco da perdonare agli altri.
– L’odio divide, separa e distrugge, mentre al contrario l’amore unisce, dà pace ed edifica. Nulla di strano, quindi, che solo l’amore riesca a rendere sempre gli uomini perfetti. Perciò, solamente quella religione che insegna l’amore di Dio e del prossimo può perfezionare gli uomini.
– Riflessione sul Paradiso: Tutto ciò che vediamo, sentiamo e proviamo non soddisfa appieno i nostri desideri. Noi vogliamo di più, ma questo “di più” non c’è. Vogliamo che duri più a lungo, ma qui inesorabilmente e sempre sopraggiunge la fine. In paradiso sarà tutto il contrario. Lì c’è il Bene, la Bellezza infinita: Dio è la felicità senza fine. La differenza, quindi, è assolutamente infinita.
– In modo ancora migliore descrive il paradiso colui che, già in questa vita, fu rapito fino al cielo per breve tempo, cioè san Paolo, il quale afferma: “Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo amano” (1Cor 2,9). È una descrizione ancora più vicina alla verità, poiché mostra l’infinita differenza che passa tra le idee che noi abbiamo circa il paradiso e la realtà.
– Ma una preghiera elevata a Dio per le mani dell’Immacolata non può rimanere senza effetto, come è detto nell’invocazione di san Bernardo: “Ricordati, o pietosissima Vergine Maria, che non si è mai udito che alcuno, dopo aver fatto ricorso alla tua protezione, sia stato abbandonato da te”. Innanzi tutto, perciò, la preghiera umile, fiduciosa, costante.
– Amare il prossimo, ma non per il fatto che esso è “simpatico”, utile, ricco, influente o solo perché è riconoscente. Sono motivi troppo meschini, indegni di un milite o di una milite dell’Immacolata. L’amore autentico si eleva al di sopra della creatura e si immerge in Dio: in Lui, e per mezzo di Lui ama tutti,
buoni e cattivi, amici e nemici. A tutti tende una mano piena d’amore, per tutti prega, per tutti soffre, a tutti augura il bene, per tutti desidera la felicità, poiché è Dio che lo vuole!
– Dio ascolta tutti i desideri e le preghiere del credente che Lo ama sinceramente. L’umiltà è il fondamento di tutte le virtù. Quando non c’è l’umiltà, tutte le altre virtù si atrofizzano presto.
– Se ci manca l’umiltà, invochiamo l’Immacolata, che ci procurerà questa virtù. Se noi ci affidiamo con convinzione a lei, Ella distruggerà l’orgoglio che c’è in noi.
– Il vero amore per il prossimo non cerca il proprio profitto, ma solo il beneficio dell’altro. Quanto più impariamo ad amare l’Immacolata, tanto più ci amiamo a vicenda. Questo è l’amore che ci permette di vincere.
– La disposizione a perdonare viene dalla grazia ed è in armonia col comandamento dell’amore. Grazie all’amore per l’Immacolata, divento capace di perdonare sempre e completamente.
– Spesso l’amore e la sofferenza vanno insieme. Chi ama è vulnerabile. Il grande amore che l’Immacolata ha nutrito per il suo Figlio le ha procurato una grande sofferenza sotto la croce. I santi non potevano immaginare la loro vita separata dalla sofferenza.
– Soffrire per amore, nutre l’amore. Cercare di evitare le croci, le mortificazioni e le sofferenze non porta alla felicità.
– La sofferenza e il sacrificio sono la prova dell’amore. Quando l’amore penetra il nostro intimo, i sacrifici diventano necessari all’anima. La gioia spirituale nasce dal sacrificio. Ricordate, l’amore vive e si nutre di sacrificio.
– L’autentica umiltà consiste nell’evitare, fuggire gli onori, nascondere le grazie divine, umiliare se stessi, esaltare DIO come conviene.
– È umiltà perfetta: guardarsi da tutte quelle parole che possono attirarci la gloria, la stima e l’apprezzamento degli altri, accettare volentieri ogni occasione di umiliazione, accettare le occasioni di disprezzo e di umiliazione prima con pazienza, poi volentieri, senza difficoltà, alla fine con gioia.
– L’obbedienza è la via più facile, più breve e più certa verso la santità; anzi l’obbedienza soprannaturale, l’unione della nostra volontà con la volontà divina, costituisce l’essenza stessa della santità, ossia dell’amore perfetto.
– La preghiera è un mezzo sconosciuto, e, tuttavia il più efficace per ristabilire la pace nelle anime, per dare ad esse la felicità, poiché serve per avvicinarle all’amore di Dio. La preghiera fa rinascere il mondo. La preghiera è la condizione indispensabile per la rigenerazione e la vita di ogni anima.
– Una volta fu chiesto a Napoleone ciò che egli ritenesse necessario per vincere una battaglia. E questi così rispose: “Tre cose sono necessarie: del denaro, del denaro, ancora del denaro”. Un po’ alla stessa maniera allorché si tratta della santificazione delle anime, è indispensabile: la preghiera, la preghiera e ancora la preghiera.
– Preghiamo bene, preghiamo molto, sia con le labbra che con il pensiero e sperimenteremo in noi stessi come l’Immacolata prenderà sempre più possesso della nostra anima, come la nostra appartenenza a Lei si approfondirà sempre più sotto ogni aspetto, come le nostre colpe svaniranno e i nostri difetti si indeboliranno, come soavemente e potentemente ci avvicineremo sempre più a Dio.
– Se Dio ci chiede qualcosa, sicuramente ci colma pure di energie, affinché possiamo attuare la Sua Volontà, a condizione che noi, da parte nostra, non trascuriamo di fare ciò che dipende da noi.
– La sorgente della felicità e della pace non sta fuori, ma dentro di noi. Sappiamo trarre profitto da ogni cosa per esercitare la nostra anima nella pazienza, nell’obbedienza, nella povertà e nelle altre virtù della vita cristiana, e le croci non saranno più tanto pesanti.
– Le cadute ci insegnano a non fare affidamento su noi stessi, m

lunedì 25 gennaio 2016

A PAVIA LA MACCHINA CHE CURA I TUMORI, MA IN POCHI LO SANNO ***

 ambiente
A PAVIA LA MACCHINA CHE CURA I TUMORI, MA IN POCHI LO SANNO
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Il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica CNAO � il quarto del mondo, dopo gli Stati Uniti, la Germania e il Giappone
di Domenico Leccese

Il CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) è una struttura innovativa e tecnologicamente avanzata, voluta dal Ministero della Salute con Legge n° 388 del 23.12.2000, per il trattamento di tumori radio resistenti o non operabili, mediante l'uso di ioni carbonio e protoni. Nella sala sperimentale, nelle aree dedicate e nei laboratori si effettuano anche attività di ricerca clinica, radiobiologica e traslazionale.

Sincrotrone: l’invenzione che cura il tumore resistente ai raggi x 
Nonostante la struttura che ospita il Sincrotrone sia stata finanziata, in parte, dallo Stato, nessuno conosce il centro CNAO che attraverso l'adroterapia ha una percentuale elevatissima di guarigione dei tumori.

La puntata di “Report” andata in onda il 1 novembre 2015, ha trattato un argomento molto importante e poco conosciuto per quanto riguarda la cura dei tumori.
A Pavia un gruppo di fisici e ingegneri hanno messo a punto una macchina per la cura dei tumori che esiste solo in altri tre luoghi nel mondo: Giappone, Cina e Germania.
Si tratta del Sincrotrone e cura i tumori radio resistenti.

Nella visita a Pavia il Sottosegretario Dott.Vito De Filippo (ex Governatore della Regione Basilicata) esplora le stanze in cui questo enorme macchinario viene utilizzato e attraverso il quale le particelle vengono accelerate:
 si tratta di struttura in cui viene iniettato un gas ricco di idrogeno o carbonio che crea un fascio di protoni o di ioni carbonio che percorrono questa circonferenza un milione di volte in mezzo secondo. Ad ogni giro le particelle aumento l’energia. Il carbonio richiede grandi macchine per venire accelerato ma quando arriva a colpire la cellula tumorale è tre volte più efficace dei raggi x.

Roberto Orecchia, direttore scientifico fondazione CNAO, spiega: 
“Il carbonio è più pesante e lascia una traccia all’interno della cellula. Nel suo percorso ad elevata intensità lascia una traccia tale che tutto quello che incontra, anche in questo caso del DNA, lo rompe. Questo è un tipo di danno non riparabile dalla cellula“.
Per tanto anche un tumore radioresistente può essere eliminato con gli ioni carbonio. Tutto questo sistema è stato messo insieme dall’eccellenza italiana nella fisica.


Sandro Rossi, Direttore Generale CNAO, spiega: 
il funzionamento del sincrotrone: ” Questo anello che ha una circonferenza di circa 80 metri, quando le particelle entrano in quell’anello cominciano ad accelerare e incominciano ad arrivare a circa 60/70% della velocità della luce. Quindi i fisici, gli ingegneri, selezionano l’energia giusta per arrivare dove esattamente il medico dice che bisogna fermare il fascio per trattare quel tumore“.
Con questa tecnica che si chiama Adroterapia stanno curando anche i sarcomi. I sarcomi sono universalmente conosciuti come essere tumori radio resistenti – dichiara Roberto Orecchi – La probabilità di controllo locale con la Radioterapia generalmente non supera il 50/60%”.
Con la tecnica dell’Adroterapia, invece i dati sono più incoraggianti e arrivano all’80/85% di successo sulla malattia, in pratica significa di fatto la guarigione del paziente. Stanno emergendo anche altre indicazioni come il tumore del pancreas, che normalmente si riesce a curare nel 20% dei casi. Con l’adroterapia sono state registrate percentuali di sopravvivenza a due anni libera da malattie del 45%. Di solito tumori resistenti ai raggi x sono quelli della base cranica, tumori delle ghiandole salivari, tumori del retto, melanoma dell’occhio, e la prospettiva è quello di applicarlo anche per i tumori che colpiscono i bambini.
Oltre 600 sono i pazienti curati nel centro CNAO costruito per 150 milioni di euro di cui 95 messi a disposizione dallo Stato in base alla legge istituita dalla fondazione Veronesi del 2000.Nonostante sia sconosciuto l’invenzione del Sincrotone è orgoglio tutto italiano realizzato con l’Istituto di fisica nucleare Politecnico di Milano e l’Università di Pavia. Al progetto hanno partecipato 600 ditte di cui 500 italiane.

Come funziona Il lettino motorizzato in cui si stende il paziente come se fosse una tac è dotato di un laser con un puntamento ad altissima precisione colpisce il tumore in tante fette, come dichiara il direttore della fondazione; tali fette si scindono in un millimetro ciascuno e fetta per fetta colpisce il tumore.
Il trattamento varia dai 2 ai 15 minuti ed è perfettamente indolore.
Si curano anche pazienti che non avrebbero alternative. Purtroppo questa struttura, anche se finanziata dallo Stato, non tutti la conoscono perché non figura tra i centri di cura nazionale per il tumore. Il trattamento completo costa 24mila euro e finora solo le regioni Lombardia ed Emilia Romagna rimborsano l’intero costo della cura.
Altre regioni in Italia richiedono prima un’autorizzazione visto che molte Asl ignorano ancora il trattamento dell’Adroterapia. Purtroppo per far si che il CNAO venga elencato tra i centri riconosciuti per la cura del tumore si dovrà aspettare l’aggiornamento della legge di stabilità con l’elenco di malattie che potranno essere curate con l’adroterapia e completamente rimborsabili. Un aggiornamento che dovrebbe avvenire nell’immediato futuro visto che le persone in Italia malate di sarcomi sono oltre 4500, tutti tumori resistenti alla tradizionale radioterapia.

Il CNAO è stato istituito per volontà del Ministero della Salute e la Fondazione CNAO, incaricata della sua realizzazione, costruzione e funzionamento, è stata insediata a Milano il 21 novembre 2001, sotto la guida del prof. Ugo Amaldi. Il Centro si trova a Pavia e la sua inaugurazione è avvenuta il 15 febbraio del 2010. Nell'ottobre 2011 sono iniziati i trattamenti su pazienti volontari e selezionati dal ministero della salute. Il CNAO si prefigge lo scopo di curare i pazienti affetti da tumori solidi mediante l'uso di fasci di protoni e ioni carbonio: si tratta di particelle denominate adroni, da cui il nome di adroterapia. Nello stesso tempo effettuerà ricerca scientifica per individuare strumenti sempre più efficaci nella lotta contro il cancro.
In altri termini, il CNAO opererà a due livelli: presterà assistenza medica diretta ai malati di cancro e farà ricerca clinica e radiobiologica. Il centro funzionerà con prestazioni di carattere ambulatoriale; non sono previsti servizi di assistenza in regime di ricovero ordinario. A livello tecnologico il CNAO si avvale di un sincrotrone di 25 m di diametro, in grado di accelerare sia protoni, sia ioni di carbonio. Protoni e ioni saranno prodotti in due sorgenti, pre-accelerati da un acceleratore lineare, seguito da una linea di iniezione per il trasferimento delle particelle nell’anello del sincrotrone dove verranno ulteriormente accelerate ed estratte ad energie sino a 250 MeV per i protoni e 480 MeV/u per gli ioni carbonio. Il CNAO ha tre sale di terapia, una delle quali dotata di un sistema di trattamento con fascio sia orizzontale che verticale. In funzione del tipo di particelle utilizzate (protoni o ioni carbonio) e della loro energia, potranno essere irradiati tumori a profondità variabili da 1 a 27 cm.

domenica 24 gennaio 2016

IL SILICIO Proprietà del Silicio Organico (S.O.)



IL SILICIO
Proprietà del Silicio Organico (S.O.)
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Il Silicio Organico è un elemento strutturale del tessuto connettivo ed entra nella costituzione delle principali macromolecole quali elastinacollagene, proteoglicani e glicoproteine, promuovendo la loro rigenerazione.

  • Ha azione di regolazione del metabolismo e della divisione cellulare.
  • Induce il controllo e la proliferazione dei fibroblasti (le cellule che producono il collagene) a livello del tessuto connettivo.
  • Ha funzione di biocatalizzatore, intervenendo in diversi processi enzimatici.
  • Funge da protettore metabolico, agendo a vari livelli: si oppone alla per ossidazione lipidica responsabile della liberazione dei radicali liberi e contrasta la reticolazione e la glicosilazione non enzimatica delle proteine costituenti il tessuto connettivo, che ne provocano rigidità e sclerosi.
  • Regola e stimola le mitosi dei fibroblasti e per questa proprietà riveste un ruolo di fondamentale importanza nel processo di rigenerazione delle cellule dermiche ed epidermiche.
  • E'un co-fattore della sintesi dell'elastina.
  • Favorisce la cicatrizzazione delle ulcere.
  • Il processo di cheratinizzazione è correlato alla presenza del S.O.
  • Possiede una spiccata azione lipolitica,legata alla stimolazione dell'AMPc. Questa proprietà è legata all'attivazione promossa dal S.O. della formazione di adenil-ciclasi a livello adipocitario. La induzione della lipolisi indotta dal S.O. è circa 7 volte superiore a quella provocata dalle metil-xantine e non presenta alcun effetto collaterale.
  • Il S.O. è contenuto in elevatissima percentuale nel mesenchima embrionario e diminuisce con il passare del tempo.
Nel giovane la cute contiene una grande quantità di Silicio Organico che progressivamente decresce con l'età. A questa diminuzione sono correlati i segni visibili dell'invecchiamento cutaneo. Nella cute sono presenti fibroblasti e matrice extracellulare,costituita da collagene,elastina,acido ialuronico e GAG (GlicosAminoGlicani).
La sintesi del collagene è dipendente dal S.O.,in particolare per quanto riguarda il processo di idrossilazione della prolina in OH-prolina ( idrossi-prolina ).Il silcio è infatti un fattore limitante essenziale dell'attività dell'enzima prolil-idrossilasi. Anche la sintesi di elastina è in stretta dipendenza del contenuto in silicio. L'idratazione e l'elasticità della cute sono dovute anche esse al contenuto in GAG e macromolecole che dipendono in larga misura dal silicio.
Il contenuto in silicio è quindi strettamente correlato con le ottimali condizioni della cute,quali il tasso di idratazione, l'elasticità, l'assenza di rughe e di linee di espressione,la capacità di cicatrizzazione e di rigenerazione.
La cute invecchiata presenta:
  • diminuzione di spessore (in media del 6% ogni decade)
  • lassità
  • diminuzione del contenuto di acqua (disidratazione)
  • disomogenea distribuzione del pigmento melaninico
  • dilatazione dei vasi capillari e loro aumentata fragilità
  • solchi, rughe e linee di espressione
Istologicamente si rileva:
  • atrofia (di diversi gradi) per perdita di cellule e di sostanza intercellulare
  • accumulo di fibre elastiche con caratteristiche anomale (irrigidite,sfibrate ed ispessite)
  • importante diminuzione della quantità di collagene
  • aumento della massa amorfa (GAG)
Il Silicio (sotto formasalicilato di mono-metil-tri-silanolo [CH3-Si(OH)3]) in medicina estetica:
  • Permette la rigenerazione della cute alterata, agendo sulla stereo-struttura dei componenti fondamentali.
  • Induce un significativo miglioramento delle depressioni cutanee(rughe e linee peri-oculari e peri-labiali).
  • Ritarda e contrasta l'invecchiamento come fenomeno globale, sia inducendo limitazione della degenerazione e sclerosi connettivale e attivazione del microcircolo,sia opponendosi alla formazione dei radicali liberi.
  • Esplica una azione di miglioramento sulle smagliature (specialmente se di recente comparsa) e sulle cicatrici.
  • Possiede una spicata proprietà lipolitica.Questa prerogativa, unita all'attività di rigenerazione connettivale e di rallentamento della degradazione delle fibre collagene poste fra gli adipociti, lo rende estremamente efficace nelle situazioni in cui coesiste una componente di lassità e di sclerosi tessutale associata alla PEFS

venerdì 15 gennaio 2016

Lidia Macchi è molto più dell'”omicidio della ragazza scout”. Così raccontò in una lettera l’incontro con «uno che si chiama don Giussani»


Lidia Macchi è molto più dell'”omicidio della ragazza scout”. Così raccontò in una lettera l’incontro con «uno che si chiama don Giussani»
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Luglio 29, 2014 Lidia Macchi


Il mistero del nostro esserci, le domande censurate, la forza segreta di quel sacerdote che «parlava di me» in un’aula della Cattolica. «Voglio uscire dalla foresta»





Nella foto d’archivio, Lidia Macchi, la studentessa scomparsa e poi trovata morta, Varese, 7 gennaio 1987


Lidia Macchi, studentessa universitaria varesina attiva nei boy scout e militante di Comunione e Liberazione, il 7 gennaio 1987 venne ritrovata uccisa con 29 coltellate in una radura nei pressi dell’ospedale di Cittiglio, Varese, dove era andata a trovare un’amica due giorni prima. Aveva 21 anni. Venerdì 25 luglio 2015, dopo 27 anni che il caso giaceva insoluto presso la procura di Varese e avendolo avocato a sé, il sostituto procuratore generale di Milano Carmen Manfredda ha depositato presso la Corte d’Appello del capoluogo lombardo l’avviso della conclusione delle indagini e una richiesta di archiviazione della posizione di un sacerdote che il pm di Varese Agostino Abate non aveva mai ufficialmente espunto dall’albo degli indagati. Ora una nuova svolta: il 15 gennaio 2016 la polizia ha arrestato a Brebbia (Varese) Stefano Binda, 47 anni, suo ex compagno di scuola. Secondo gli inquirenti, sarebbe lui ad aver inviato pochi giorni dopo il delitto una lettera anonima alla famiglia. Qui il comunicato del procuratore generale che vi invitiamo a leggere con molta attenzione.
Qui di seguito riportiamo la lettera in cui Lidia confida a un’amica la circostanza del suo primissimo incontro con don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e Liberazione. La lettera, risalente agli anni in cui Lidia è già iscritta e frequenta l’Università statale di Milano, proviene dall’archivio personale del direttore di Tempi e all’epoca fu trascritta e fatta circolare dai ciellini in forma di ciclostilato.





Nella foto d’archivio i compagni di scuola portano il feretro di Lidia Macchi, Varese, 9 gennaio 1987


Carissima Mara,


abbiamo appena appeso il telefono ed io mi sono con amarezza resa conto che in fondo ti ho raccontato solo le cose più banali della mia vita di adesso. A me sta capitando una cosa straordinaria e un po’ confusa ma veramente grande; è come se in me adesso ribollissero con chiarezza un sacco di domande e di desideri sulla vita. Il desiderio d’essere felice, d’essere libera, cioè di trattare con libertà, senza essere schiacciata od appesantita da tutte le circostanze della vita, il desiderio di amare con profondità le persone che mi sono care, gli amici; il desiderio di costruire anch’io un pezzetto di storia perché altrimenti la storia ce la fanno gli altri sulla nostra testa e noi viviamo la nostra vita completamente indifferenti a ciò che accade fuori dal nostro cantuccio, che per quanto comodo è pur sempre meschino e determinato da piccole stupidaggini ed angherie quotidiane.

Ecco è come se la mia incoscienza, il fare sempre solo ciò che istintivamente mi salta in mente, mi avesse profondamente annoiato con la sua stupidità e superficialità. Mai come adesso la vita mi sembra profonda e grande e soprattutto misteriosa.

È proprio un mistero grandissimo che io ci sia, esista, che sia un fragile puntolino su questo pianeta che ruota con leggi straordinariamente perfette intorno al sole, ed il sole non è che un microbo nell’immensità spaziale e temporale del cosmo.



Ma cavoli, basta sollevare gli occhi al cielo di notte per intuire che la vita di tutto questo universo è un mistero grandioso e noi che siamo uomini e abbiamo e possiamo avere la coscienza di ciò, sprechiamo il nostro tempo afflitti da piccole banalità e da piccoli dolori, senza chiederci – perché ci fa troppa paura ascoltarci per un attimo, ascoltare quella voce che parla in noi, che grida che la vita non può non avere un senso – senza chiederci perché ci siamo, perché siamo fatti così uno diverso dall’altro, eppure al fondo, tutti con lo stesso desiderio.


Dio mio, ma perché se queste domande e desideri ci sono noi ci rassegniamo, viviamo in fondo disperati cioè non attendendoci niente dal domani, chiudendoci in una gabbia che diventa la nostra tomba al limite concedendoci qualche ricordo nostalgico dei bei tempi? Ma quali tempi! È inutile piagnucolare, siamo noi che per primi abbiamo presuntuosamente rinunciato ad essere seri, a prendere in considerazione tutti i grandi desideri che si agitano in noi, perché ci fa comodo piagnucolare, stare nel nostro brodo, fare dei piccoli e miseri peccatucci per credere che se almeno non siamo santi, beh, un po’ cattivelli però lo siamo; invece i nostri peccati fanno ridere i polli, consistono al massimo nella sensualità, in trasgressioni che in realtà fanno tutti, sono alla portata di tutti, perché in fondo siamo solo dei mediocri. Magari si incontrasse qualche grande peccatore profondamente abbagliato dal male!

E quand’anche io sappia tutto, come funziona l’universo intero, e come faccio a respirare, a camminare, a mangiare, chi si sogna per un attimo di ascoltarti quando ti chiedi chi sei, che cosa ci fai sulla faccia di questa terra? Di queste domande hanno tutti paura e nessuno ne parla… Ma perché oggi ci sei, domani muori, e buonanotte…

Buonanotte un corno! Io ci sono, le domande ci sono e voglio sapere, fossi anche l’unica con questo desiderio, in questo mondo superficiale – perché vuole essere tale – urlerò fino a squarciagola, finché morirò, quello che io sento.


Un mese fa mi è capitato, quasi per caso, di andare alla Cattolica con dei miei amici di Varese e di ascoltare uno che si chiama don Giussani, che faceva una lezione di teologia o morale, qualcosa del genere, perché questi esami lì sono obbligatori, e al posto di parlare dei santi e tutto il resto, parlava proprio di queste domande, con un entusiasmo ed una forza che mi hanno molto colpito e spiegava tutti i procedimenti tecnici e pratici che gli uomini escogitano per non starle ad ascoltare, per fare come se non ci fossero o non fossero importanti. Mi sembrava che parlasse proprio di me e ritrovavo tutti i nostri comportamenti abituali spiegati così chiaramente.


Io ero andata lì quasi per caso perché queste persone di Varese e altre di Milano che lo conoscono, mi avevano invitato ed io sono andata lì pensando di ascoltare le solite cose, e invece no.

È strano perché più delle sue parole, mi ha colpito lui, il suo sguardo profondo e attento, qualcosa di inafferrabile, un uomo libero, aperto, non arrabbiato o irato con la vita. Non so dirti niente di più preciso ma è come se custodisse un segreto, una forza non sua.

Io sento che devo parlargli, che lui non ha calpestato le domande che si agitano dentro di me, avrei molte cose da chiedergli, in un modo o nell’altro devo incontrarlo ancora.

Adesso non mi sembra più di essere sola alla ricerca disperata di qualcosa di cui tutti se ne fregano; è come se qualcuno, facendomi sobbalzare, perché è arrivato inaspettatamente, mi avesse detto: “Ehi, sono qui, non urlare e non disperarti, perché seguendo questa strada usciremo dalla foresta”.

E io voglio uscire dalla foresta, perché la vita è mare, cielo, monti e pianure, case, alberi, volti umani, stelle, sole e vento e noi siamo fatti per questo Infinito che c’è; basta solo guardarsi in giro e per questo seguire questo “Qualcuno” che mi è venuto incontro nel groviglio della foresta e che mi dice: “Guarda lassù tra le foglie, vedi, c’è un pezzettino di cielo blu, blu, usciamo a vederlo”.



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giovedì 14 gennaio 2016

l'amore

Cos'è che rende un uomo grande, ammirato dal creato, gradevole agli occhi di Dio?

Cos'è che rende un uomo forte, più forte del mondo intero; cos'è che lo rende debole, più debole di un bambino?

Cos'è che rende un uomo saldo, più saldo della roccia; cos'è che lo rende molle, più molle della cera?

È l'amore!

Cos'è che è più vecchio di tutto? È l'amore.

Cos'è che sopravvive a tutto? È l'amore.

Cos'è che non può essere tolto, ma toglie lui stesso tutto? È l'amore.

Cos'è che non può essere dato, ma dà lui stesso tutto? È l'amore.

Cos'è che sussiste, quando tutto frana? È l'amore.

Cos'è che consola, quando ogni consolazione viene meno? È l'amore.

Cos'è che dura, quando tutto subisce una trasformazione? È l'amore.

Cos'è che rimane, quando viene abolito l'imperfetto? È l'amore.

Cos'è che testimonia, quando tace la profezia? È l'amore.

Cos'è che non scompare, quando cessa la visione? È l'amore.

Cos'è che chiarisce, quando ha fine il discorso oscuro? È l'amore.

Cos'è che dà benedizione all'abbondanza del dono? È l'amore.

Cos'è che dà energia al discorso degli angeli? È l'amore.

Cos'è che fa abbondante l'offerta della vedova? È l'amore.

Cos'è che rende saggio il discorso del semplice? È l'amore.

Cos'è che non muta mai, anche se tutto muta?

È l'amore, e amore è solo quello che mai si muta in qualcos'altro.

― S. Kierkegaard, “Discorsi edificanti”

lunedì 11 gennaio 2016

“La caduta di Icaro

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La caduta di Icaro”, tra le stelle nel cielo blu, bianca figura indefinita con le braccia aperte senza più ali in un corridoio nero ma con un’esplosione rossa all’altezza del cuore.
Icaro, l’ampiezza del desiderio infinito dell’uomo
. Questa stupenda “imago” che ci regala Matisse è davvero descrittiva della dinamica del desiderio umano. Gli elementi salienti che risultano dalla composizione (che appare disordinata e netta, quasi come un collage) sono, senza dubbio, le stelle e il cuore di Icaro. Come mai questi due particolari? Il mito di Icaro è molto famoso ma, Matisse, a mio parere, ha giocato sulle forme per trasmetterci qualcosa di ben più profondo. Icaro non è altro che l’allegoria dell’uomo, sempre alla ricerca di un compimento, di qualcosa che soddisfi la sua brama. La parola desiderio proviene dal latino “De-sidere”, che significa “Senza stelle”. Nostalgia, nostalgia di un bene assente e anche ignoto, se vogliamo. Quante volte ci siamo ritrovati a sperare in fatti o avvenimenti che poi si sono rivelati inutili richiami ad una soddisfazione stantia? Il desiderio è fatto così, si apre in una scala di orizzonti sempre più ampi. Icaro, allora, diviene il grido sfuggente dell’uomo che soffre l’attesa, il presagio di un bene che manca ma di cui ha infinitamente bisogno. Non un grido disperato e nauesato come quello di Munch, bensì un urlo che spacca le traiettorie del tempo e dello spazio ed esplora, pieno di speranza, l’oceano dell’esistenza.”
“Allora, il cerchio rosso dell’Icaro di Matisse cosa significa e simboleggia?

E’ per quel cuore che l’uomo, la figura dell’uomo si libra negli spazi e il tempo e lo spazio non sono solo tomba, ma anche spunto per uno slancio. Quel cuore simboleggia che la figura di Icaro è legata, aspira, cioè dipende da qualcosa d’altro, dipende. Dipende da qualcosa d’altro.
Se non ci fosse qualcosa d’altro, anche evanescentissimo, quella figura cadrebbe su se stessa, cadrebbe giù, si spiaccicherebbe, come, infatti, è il destino di questa fiaba nella mentalità pagana. Nella mentalità pagana, cioè nella mentalità mondana, l’Icaro è destinato a distruggersi a terra, perchè il cuore non tiene, cioè le ali non tengono. Invece quel cuore è il simbolo di un rapporto con qualcosa; con qualcosa: pensatelo esilissimo fin quanto volete, ma è qualcosa d’altro!

(Luigi Giussani – “L’io rinasce in un incontro”, pag. 71)

domenica 10 gennaio 2016

Moralità ormai è merce”




"Moralità ormai è merce”

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 (di Zygmunt Bauman)


ZygmuntBauman
Vogliamo godere di una vita ricca, abbiente, il che ci ha orientati ad assumere come principale indicatore l’acquisto, lo shopping. Pare che tutte le strade che portano alla felicità portino ai negozi. Ciò sottopone il sistema economico, e più in generale il nostro pianeta, ad una pressione enorme. Ciò è disastroso per le nuove generazioni; è evidente che stiamo vivendo al di sopra dei nostri mezzi, sulle spalle dei nostri figli. Possiamo trovare delle alternative alla crescita della produzione e dei consumi per trovare soddisfazione, in definitiva per essere felici? Ciò è necessario se non vogliamo distruggere il nostro habitat e generare fenomeni catastrofici come le guerre. I livelli attuali di consumo sono già insostenibili dal punto di vista ambientale ed anche economico. L’idea della prosperità al di fuori delle trappole del consumo infinito viene considerata un’idea per pazzi o per rivoluzionari. Jackson dice che ci sono delle alternative: le relazioni, le famiglie, i quartieri, le comunità, il significato della vita.  Ci sono enormi risorse di felicità umana che non vengono sfruttate. La maggior parte delle politiche realizzate nel mondo dai governi va esattamente nella direzione opposta. Queste politiche raramente vanno al di là della prossima scadenza elettorale, raramente guardano a ciò che succederà fra 20 o 30 anni. Assistiamo ad un processo di mercificazione e commercializzazione della moralità. I mercati sono abituati ad orientare i bisogni umani, bisogni che in passato non erano soddisfatti dal mercato. Questo è ciò che io indico con l’espressione ‘commercializzazione della moralità’. Il nostro reale bisogno dovrebbe essere prenderci cura dei nostri cari. Credo che tutti noi qui in sala ci sentiamo in colpa perché non riusciamo a trascorrere abbastanza tempo con i nostri cari. 20 anni fa il 60% delle famiglie americane si ritrovava attorno allo stesso tavolo per cenare. 20 anni dopo solo il 20%. Le persone sono più occupate con il loro cellulare, il loro ipad e così via. La nostra vita quotidiana è profondamente cambiata, a causa anche delle tecnologie, che hanno sicuramente prodotto delle cose positive, ma hanno anche creato dei danni collaterali. Se oggi usciamo senza cellulari ci sentiamo nudi.  Il confine fra il tempo dedicato al lavoro e quello dedicato alla famiglia è sfumato. Siamo sempre al lavoro, abbiamo l’ufficio sempre in tasca, non abbiamo scuse. Dobbiamo lavorare a tempo pieno. E più si sale nella scala gerarchica meno tempo per sé si ha. Si è sempre in servizio. Ovviamente i mercati e il consumismo non possono riparare questa situazione; possono però aiutarci a mitigare la nostra cattiva coscienza, e lo fanno spingendoci verso l’acquisto, lo shopping, il mercato. Al tempo stesso disimpariamo altre abilità ‘primarie’. Ad esempio a riconoscere il dolore, il dolore morale, che è molto importante, perché esso è un sintomo, ci aiuta a riconoscere la fragilità dei legami umani. Improvvisamente abbiamo persone che hanno migliaia di amici in internet; ma in passato dicevamo che gli amici si vedono nel momento del bisogno, e questo non è esattamente il caso degli amici che abbiamo in internet. Fino a quando il nostro senso morale verrà mercificato, l’economia crescerà perché messa in moto dai bisogni umani e dai desideri che è chiamata a soddisfare, bisogni e desideri apparentemente ‘buoni’, come dimostrare l’amore per gli altri. I grandi economisti del passato sostenevano che i bisogni sono stabili, e che una volta soddisfatti tali bisogni possiamo fermarci e godere del lavoro fatto. C’era la convinzione che alla fine del percorso avviato con l’inizio della modernizzazione si avrebbe avuto un’economia stabile, in perfetto equilibrio. Successivamente si è presa una strada diversa. Si è inventato il cliente. Si è capito che i beni non hanno solo un valore d’uso, ma anche un valore simbolico, sono degli status symbol. Non si acquistava più un bene perché se ne ha bisogno, ma perché si ‘desidera’. L’obiettivo quindi diventava sviluppare sempre nuovi desideri negli esseri umani. Ma anche i desideri ad un certo punto si scontrano con dei limiti. Così, il limite è stato superato mercificando la moralità: non ci sono limiti all’amore, non ci sono limiti all’affetto che vogliamo dimostrare agli altri. Responsabilità incondizionata, condita da incertezze e ansie: questo è il motore del consumismo odierno, questo l’impulso che ci spinge a fare sempre di più, a produrre sempre di più. Ma ciò non è possibile, le risorse sono sempre limitate. Forse il momento della verità è vicino. Ma possiamo fare qualcosa per rallentarlo: intraprendendo un cammino autenticamente umano, un cammino fatto di reciproca comprensione.
(Zygmunt Bauman – intervento per il festival dell’economia di trento)

sabato 9 gennaio 2016

La ADHD

La ADHD 
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 La ADHD (Sindrome da deficit attentivo e da iperattività) potrebbe essere causata da una grave carenza di niacinamide o vitamina B-3. Oltre 60 ani fa, il Dr William Kaufman, pioniere della terapia con B-3 scriveva:“Quando priviamo gli animali da laboratorio di alcuni nutrienti essenziali, si sviluppa un atteggiamento ipercinetico. Quando questi animali ricevono i nutrienti essenziali nelle quantità e nei tempi giusti, l’ipercinesi si riduce considerevolmente. La stessa cosa accade con alcuni pazienti affetti da questo disturbo, cui viene somministrata la vitamina B-3, la loro ipercinesi si riduce in modo significativo.

Il beneficio è così evidente, che il Dr Kaufman si è spesso domandato se l’integratore da lui usato contenesse qualche sorta di farmaco sedativo. Lo stesso medico aveva in passato utilizzato la B-3 in un periodo in cui soffriva di impazienza compulsiva: iniziava molti progetti allo stesso tempo, li lasciava incompiuti e poi si dedicava ad altri nuovi interessi, per tornare dopo un certo tempo a quelli iniziali per completarli. In questo modo era impreciso e inefficiente, pur essendo sempre molto impegnato.

Il Dr Kaufman ha avuto modo di trattare anche numerosi bambini affetti da ADHA. Queste sono le sue parole: “Con la terapia vitaminica, questi pazienti diventano sorprendentemente calmi, lavorano in modo più efficiente e completano quello che hanno iniziato. Quando sono stanchi, sanno che è il momento di fermarsi e non hanno la necessità impellente di continuare ad applicarsi in qualcosa altro. Se questo tipo di paziente viene convinto a proseguire con l’assunzione della B-3, sulle lunghe acquista un senso di benessere e si rende conto che quello che considerava prima un eccesso di energia e vitalità era invece un sentimento anormale di eccitazione, espressione questa di B-3”.

Il Dr Kaufman prescriveva dosi relativamente basse di B-3 (250mg), ma insisteva sull’importanza della ripetizione (6-8 volte al giorno). La ripetizione frequente di dosi modeste era secondo lui il modo più efficace di assumere la B-3. Comunque, considerato che questo integratore può avere anche degli effetti indesiderati, consiglio di rivolgersi sempre e solo ad un medico per il dosaggio più appropriato.

Francesco Perugini Billi

http://forum.alfemminile.com/forum/enfants1/__f4783_enfants1-Mio-figlio-aveva-ladhd.html
http://lastella.altervista.org/mamma-guarisce-la-figlia-di-3-anni-dallautismo/


  il NADH
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In tale ambito si inserisce il NADH, abbreviazione di Nicotinamide-Adenin-Dinucleotide-Idruro, una sostanza biologica presente in ogni cellula vivente e scoperta nel lievito nel 1905. La H sta per Idrogeno e indica che si tratta della forma biologicamente più attiva, e quindi ricca di energia, di tale principio nutritivo. Questo composto organico è costituito da una molecola di Vitamina PP (Nicotinamide), una molecola di Adenina e da due molecole di Ribosio e Fosfato. Sostanza nota agli scienziati da oltre 90 anni e ampiamente descritta in ogni testo di biochimica, viene altresì chiamata Coenzima 1, evidenziandone l’importanza all’interno dell’organismo. Il NADH infatti è presente in tutte le cellule viventi, sia animali che vegetali, anche se queste ultime ne contengono dosi minori in quanto non necessitano di produzione di energia per il movimento e la locomozione (ortaggi e verdure 0,1-0,2 milligrammi per kg. Carne, pesce e pollame 40-50 mg. per kg). Prodotto dal catabolismo di proteine, grassi e carboidrati reagisce con l’ossigeno per produrre energia, tanto che una molecola di NADH produce, all’interno del ciclo di Krebs, tre molecole di ATP.
Se ne deduce che più NADH è a disposizione delle cellule, essendo presente appunto in ognuna di esse, più ATP le cellule stesse produrranno. Importantissimo per il muscolo cardiaco, in quanto le sue cellule producono il 60% in più di NADH rispetto alle altre, per il cervello ed i muscoli scheletrici. Il Nadh rinforza inoltre il sistema immunitario, è anzi il più importante tra tutti gli Antiossidanti essendo una forma potenziata della Nicotinamide (Vit.PP) e grazie alla presenza di atomi di Idrogeno che gli conferiscono proprietà riducenti, trasferisce l’Idrogeno stesso al Glutatione ossidato o danneggiato ripristinandolo nella sua forma ridotta. Altrettanto fa il Glutatione con la Vit. C che a sua volta rigenera la Vit. E. Una situazione analoga si produce con il Coenzima Q10 che quando viene assunto come integratore alimentare è in realtà in forma ossidata e quindi non può agire da antiossidante.
Il NADH protegge inoltre il fegato dai danni dell’alcool attivando l’enzima che lo degrada migliorando quindi le funzioni epatiche, diminuisce i livelli di colesterolo nel sangue, protegge membrane e mitocondri da tossine, composti chimici, inquinamento, luce ultravioletta, ozono e radicali liberi. Protegge anche da alterazioni del DNA che causano malattie come l’artrite reumatoide, l’arteriosclerosi, le immunodeficienze. Promuove la produzione di sostanze chimiche di trasporto utilizzate a livello cerebrale quali Dopamina, Adrenalina e Serotonina. Tali sostanze (neurotrasmettitori) costituiscono una condizione fondamentale per il patrimonio mnemonico, le capacità cognitive e decisionali, aumento della coordinazione e della resistenza. Un Inciso particolare merita la sua azione verso la Dopamina, neurotrasmettitore che viene ossidato nel nostro organismo, soprattutto nel cervello e in particolare nei soggetti più vecchi. Poiché il NADH è in grado di inibire l’auto-ossidazione di tale sostanza, aiuta a prevenire e ritardare la degenerazione dei tessuti dovuti all’invecchiamento e la morte delle cellule.
La nostra alimentazione quotidiana, soprattutto se comprende cibi come carne, pesce, pollo, è teoricamente un’ottima fonte di approvvigionamento di NADH, che purtroppo in realtà viene quasi tutto distrutto con la luce, la cottura o scomposto dai succhi gastrici. La difficoltà di produrre una sostanza stabile molecolarmente, anche se sono circa 20 anni che si sperimenta sull’uomo, spiega perché non sia stato utilizzato in precedenza come integratore alimentare. Il primo che utilizzò il NADH come integratore fu il dr. W.Birkmayer, che dopo anni di studi sui trasmettitori biochimici nel cervello umano, utilizzò negli anni ‘80 il NADH in infusione endovenosa su pazienti affetti dal morbo di Parkinson al fine di stimolare l’organismo a produrre naturalmente Dopamina.
Il NADH era però così instabile che bisognava somministrarlo sotto stretto controllo medico. Solo recentemente si è realizzata una forma stabilizzata di NADH facilmente assorbibile (tanto che numerosi soggetti affetti da Sindrome da Affaticamento Cronico e depressione sono stati trattati con successo con circa 10 mg. di NADH al giorno). Inoltre il mercato della supplementazione ha nel frattempo portato a sviluppare e proporre altri integratori peraltro validi come Creatina, Ribosio ecc. (il Ribosio deriva comunque dal NADH stesso e la Creatina contribuisce a ricaricare l’ATP che, ricordiamo viene a sua volta prodotto dal NADH). Per quanto riguarda una sua integrazione nello sport diversi studi hanno dimostrato che su atleti già ben allenati di diverse discipline sia aerobiche che anaerobiche, dopo due mesi di trattamento con 10 mg. di NADH al giorno la performance aumentava di circa il 13%. Altri studi hanno evidenziato una significativa diminuzione dei tempi di recupero ed un aumento della capacità di ossigenazione e dei tempi di reazione su ciclisti dopo circa 30 giorni di integrazione con appena 5 mg. di NADH al giorno. Un altro studio è stato eseguito su una squadra di calcio europea. Tutti i giocatori sono stati sottoposti ad una dose di NADH di 5 mg. al giorno per un mese, raccogliendo i loro campioni di sangue prima e dopo il periodo di trattamento. Misurando il livello di L-Dopa nel sangue ne sono stati rilevati degli aumenti in tutti gli atleti fra il 30% ed il 100%. La L-Dopa viene immediatamente convertita in Dopamina, responsabile della resistenza muscolare. Tutti gli atleti tranne tre hanno manifestato aumenti di concentrazione, vigilanza e capacità di resistere allo sforzo. Recentemente prove empiriche fatte in Italia su 20 atleti di potenza (body building, sollevamento pesi , rugbisti) con dosi giornaliere di 20 mg. al giorno, se hanno evidenziato in realtà un aumento modesto della prestazione pura, hanno altresì stupito tecnici ed atleti per una drastica diminuzione dei tempi di recupero (il che equivale ad un aumento della prestazione globale).
Per quanto riguarda eventuali effetti collaterali derivanti dall’uso del NADH, studi clinici approvati dalla FDA americana non ne hanno rilevati evidenziando una tolleranza al prodotto addirittura di oltre settemila volte superiore a quella raccomandata. Inoltre non è stata osservata alcuna interferenza con i più comuni farmaci. Data comunque la sua relativamente recente introduzione sul mercato è sicuramente presto per pronosticare il successo o meno di questa interessantissima sostanza anche se i presupposti ci sono tutti. Per ora i consumatori americani sono avvantaggiati dato che il prodotto si trova comunemente in farmacie, negozi specializzati ed “Healt Food Stores”. 

 Pare che si, agisca sulla memoria. Inoltre la PP o B3 è un nootropo, quindi di consegunza lo è ance il nadh, credo.
Vi riporto uno stralcio dal sito di polichimica:

NADH
(5-NICOTINAMIDE-ADENINNUCLOTIDE RIDOTTO)

PELLETS STABILIZZATI GASTRORESISTENTI 1,5%


NADH La 5-nicotinammide-adenindinucleotide ridotto, o coenzima 1, è una sostanza naturale ad azione antiossidante, presente in ogni cellula vivente. È fondamentale per la produzione di energia e per tutti i processi biochimici. Si trova soprattutto nella carne e nel lievito, meno nei vegetali.

Categoria
· Integratore nutrizionale. Tonico.

Proprietà
· Promuove la sintesi di ATP:

incrementa le energie fisiche;

riduce il senso di fatica.

· Incrementa la produzione di Ach, noradrenalina e dopamina:

rinforza la memoria;

migliora le capacità di apprendimento;

favorisce lo stato di vigilanza e la lucidità mentale;

migliora il tono dell’umore;

migliora la coordinazione;

stimola la secrezione dell’ormone della crescita.

· Antiossidante:

concorre alla riparazione del DNA;

migliora l’efficienza del sistema immunitario.

Indicazioni
· Stati di facile affaticamento e di stress psico-fisico

· Integratore sportivo

· Antiossidante. Anti-invecchiamento

· Sindrome da stanchezza cronica

· Depressione

· Coadiuvante nel trattamento del morbo di Parkinson

· Coadiuvante nel trattamento del morbo di Alzheimer

Dosaggio consigliato
Il dosaggio varia in funzione dell’età, delle esigenze e della tolleranza soggettive. Il dosaggio medio suggerito, riferito al prodotto puro, varia da 2.5 mg a 15 mg al dì, da assumere 30’-40’ prima della colazione del mattino; nel caso di applicazioni a dosaggi terapeutici, l’assunzione di NADH deve avvenire sotto stretto controllo medico.

Tossicità ed effetti collaterali
Ad oggi non sono riportati effetti collaterali, né eventuali interazioni con farmaci. Il sovradosaggio può procare a volte insonnia e ansietà .

Controindicazioni
L’assunzione del NADH deve avvenire sotto controllo medico durante l’infanzia, l’allattamento e la gravidanza. E’ invece sconsigliata in caso di alcolismo cronico.

Forme di impiego
Compresse a dosaggio variabile da 2.5 a 5 mg.




GENERALITA’

Il NADH (5-nicotinammide adenin dinucleotide ridotto), o coenzima 1, rappresenta la forma attiva della vitamina B3. In tutte le cellule viventi il NADH svolge una fondamentale azione antiossidante, contrastando i danni causati dei radicali liberi, ma è deputato soprattutto alla produzione di energia biochimica.
All’interno dei mitocondri, infatti, il NADH viene ossidato a NAD+, con formazione di acqua e liberazione di energia; questa viene immagazzinata come adenosina trifosfato, o ATP (1 NADH = 3 ATP), l’unica forma di energia direttamente fruibile dal nostro organismo, essenziale per qualsiasi reazione biochimica. Le cellule a più elevato consumo energetico, come il cuore, il cervello e i muscoli, necessitano di una quantità maggiore di NADH: quanto più NADH è disponibile, tanta più energia possono produrre, e quanta più energia è necessaria alle cellule, tanto più NADH viene sintetizzato.3

Il NADH si trova soprattutto nella carne rossa (2.5 mg per chilo), nella carne di pollo, nel pesce e nel lievito, mentre i vegetali non ne sono ricchi quanto i tessuti animali. Poiché la cottura dei cibi e il processo digestivo degradano gran parte del NADH contenuto negli alimenti, un supplemento di NADH (attraverso il consumo abituale di lievito o di un integratore alimentare) può essere utile per incrementarne l’abituale assunzione.










ATTIVITA’ ED INDICAZIONI
Promovendo la sintesi di ATP, cioè di energia biochimica, il NADH interviene in tutti i processi biochimici che avvengono nel nostro organismo. In ragione di ciò è comprensibile come gli effetti di un suo supplemento possano ripercuotersi a più livelli, su molteplici funzioni biologiche.

· Tonico. Numerose ricerche, condotte su diversi gruppi di persone, hanno dimostrato che, assunto come supplemento alimentare, il NADH può agire in modo rilevante sul sistema nervoso centrale. Il NADH, infatti, incrementa efficacemente la produzione di neurotrasmettitori quali Ach, dopamina e noradrenalina4. Questo comporta una stimolazione delle funzioni intellettive più elevate, fra cui l’apprendimento, la capacità di concentrazione e la memoria. Grazie alla sua azione tonica costituisce un valido aiuto sia negli stati di facile affaticamento mentale (studio, lavoro, stress emotivo), sia per contrastare la perdita di lucidità mentale che consegue all’invecchiamento. Inoltre, poiché incrementa le riserve energetiche e migliora le difese naturali dell’organismo, può essere utile negli stati di particolare affaticamento fisico (convalescenza, sforzi fisici prolungati, cambi di stagione).



· Integratore sportivo. L’assunzione di NADH aumenta i livelli cellulari di ATP, mettendo a disposizione dell’organismo una maggiore quantità di energia immediatamente utilizzabile. Per questo motivo si sono valutati gli effetti di un suo supplemento finalizzato all’incremento della prestazione atletica. Studi condotti su un gruppo di atleti hanno previsto un supplemento quotidiano di 5 mg di NADH (quanto ne è contenuto in 2 chili di carne), e hanno preso in considerazione il tempo di reazione, il lavoro sviluppato, la resistenza, la forza, la qualità della prestazione, la massima capacità di ossigenazione e la capacità di concentrazione. Dopo 4 settimane si è osservato un miglioramento di tutti i parametri valutati.5 Si è ipotizzato che ciò sia dovuto non solo all’incremento dei livelli di ATP, ma anche all’incremento della sintesi di dopamina,4che sarebbe responsabile del miglioramento dello stato di vigilanza, della capacità di concentrazione e di coordinazione motoria.

· Antiossidante, anti-invecchiamento. Il NADH è il più potente agente antiossidante a disposizione del nostro organismo. Un abbassamento della sua concentrazione a livello cellulare, come avviene fisiologicamente con l’avanzare dell’età, espone il nostro corpo ai danni causati dai radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento. Poiché il NADH è in grado di disattivare i radicali liberi e concorre alla riparazione del DNA, un suo supplemento aiuta a ritardare i danni legati all’invecchiamento fisico e mentale, e a prevenire l’insorgenza delle malattie correlate al danno ossidativo (neoplasie, malattie neurodegenerative e autoimmuni, sclerosi multipla e ateroslerosi).6

· Sindrome da stanchezza cronica. La sindrome da stanchezza cronica, o SSC, è una malattia insidiosa e debilitante, anche nota come fibromialgia, sindrome da immunodeficienza cronica, encefalomielite mialgica, ecc. Il sintomo principale è la debolezza e mancanza di energia, cui si accompagnano astenia, dolori muscolari, mal di testa, depressione, febbre, disturbi del sonno, mal di gola e ingrossamento dei linfonodi.7-9 Benché siano state fatte molte ipotesi (virale, immunologia, genetica, ecc.), l’eziologia di questa malattia non è ancora stata determinata in modo univoco, e le terapie attualmente a disposizione costituiscono solo un palliativo. Una delle strategie terapeutiche più seguite prevede l’uso di tutte quelle sostanze che possono contribuire all’incremento delle difese immunitarie e delle riserve energetiche (magnesio, ferro, sostanze naturali).10-13 Il NADH può risultare utile, in quanto, oltre ad incrementare la sintesi di ATP, migliora l’efficienza del sistema immunitario. Infatti, essendo il principale agente riducente cellulare, incrementa i livelli di tutti gli antiossidanti endogeni, contrastando così il danno ossidativo.14 Il NADH inoltre contribuisce alla riparazione del DNA, prevenendo le alterazioni derivanti da un’alterazione del messaggio genetico. Studi clinici, condotti su un gruppo di pazienti sofferenti di questo disturbo, hanno previsto la somministrazione di 10 mg di NADH per due cicli di 4 settimane. I risultati sono incoraggianti: un supplemento di NADH riduce il senso di fatica, incrementa l’energia fisica e mentale ed è in grado riportare a valori quasi normali i livelli di serotonina, che nel cervello di tali pazienti risultano fortemente depressi.15 Questi risultati indicano che il NADH può essere inserito fra le sostanze efficaci per il trattamento della SSC.

· Coadiuvante nel trattamento della depressione. I neurotrasmettitori dopamina e noradrenalina sono coinvolti anche nei circuiti neuronali che determinano il tono dell’umore. E’ noto che nel cervello delle persone malate di depressione i loro livelli risultano inferiori al normale, perciò le sostanze in grado di incrementare i livelli dei suddetti neurotrasmettitori (come la cocaina o molti psicofarmaci usati in terapia) provocano un rilevante effetto euforizzante. Poiché il NADH aumenta la sintesi di noradrenalina e dopamina,4 il suo impiego può essere utile nel trattamento della depressione. In uno studio clinico, condotto su un gruppo di persone sofferenti di depressione, il trattamento prolungato con NADH si è dimostrato efficace nel 93% dei casi. A differenza di altre sostanze psicoattive, il NADH può essere usato per lunghi periodi senza gli effetti collaterali tipici di altri antidepressivi, e l’interruzione dell’assunzione non provoca il cosiddetto “effetto rimbalzo”.16

· Coadiuvante nel trattamento del morbo di Parkinson. Il morbo di Parkinson è una grave malattia neurodegenerativa, che a livello cerebrale si manifesta con la morte dei neuroni dopaminergici, e a livello fisico provoca tremori, discinesia, mancanza di coordinazione, rigidità muscolare. Per questo disturbo esistono ad oggi solo cure sintomatiche, che con il tempo perdono di efficacia, provocando il cosiddetto effetto “on-off”, cioè l’alternanza di periodi in cui il paziente risponde positivamente ai trattamenti, e di periodi in cui i sintomi sembrano addirittura aggravarsi. L’assunzione di NADH produce un aumento della sintesi di dopamina,4 migliorando significativamente i sintomi di questa malattia. Inoltre, agendo da radical scavenger, protegge i neuroni dal danno ossidativo associato alla loro degenerazione. In uno studio clinico, condotto su un gruppo di pazienti sofferenti di morbo di Parkinson, il trattamento con NADH (somministrato per via orale, endovenosa o intramuscolare) ha dato risultati positivi nell’80% dei casi. In pochi giorni si sono evidenziati un miglioramento della coordinazione, delle capacità motorie e cognitive, nonché un rilevante calo della rigidità muscolare. I benefici maggiori si sono riscontrati in pazienti giovani e in quelli ammalati da minor tempo.17 Il trattamento con NADH, inoltre, può incrementare la durata della fase “on” quotidiana da 6 a 10 ore, migliorando significativamente la qualità della vita di questi pazienti.18

· Coadiuvante nel trattamento del morbo di Alzheimer.
Il morbo di Alzheimer è una malattia neurodegenerativa grave, che causa la perdita graduale di memoria, delle capacità di comunicazione e delle funzioni cognitive e fisiche, portando progressivamente alla demenza. Nei pazienti sofferenti di questa malattia, oltre al decremento della neurotrasmissione, si osserva che l’attività cellulare correlata al NADH risulta 25-50 volte inferiore a quella di individui sani della stessa età. Molti studi preliminari mostrano che il NADH può essere utile nel trattamento del morbo di Alzheimer, probabilmente grazie all’incremento della sintesi di neurotrasmettitori e all’azione antiossidante. Studi clinici condotti su un gruppo di pazienti malati di demenza senile hanno previsto un trattamento di 8-12 settimane con 10 mg di NADH. Già dopo 2 settimane di trattamento, i ricercatori hanno osservato un notevole incremento delle funzioni cognitive e della memoria, e un aumento del 240% dell’attività cellulare NADH dipendente. I test specifici condotti all’inizio e alla fine del trattamento hanno evidenziato un miglioramento generale anche nei casi più gravi.19

DOSAGGI D’IMPIEGO E TOSSICITA’

Come supplemento alimentare il dosaggio consigliato, riferito al prodotto puro, varia da 2.5 mg a 5 mg al giorno, in funzione dell’età. Il prodotto si assume solo con acqua, al mattino a stomaco vuoto, almeno 30’ prima della colazione. Gli effetti possono manifestarsi dopo alcune ore, come dopo pochi giorni dall’inizio del trattamento. In seguito si può aggiustare il dosaggio in base alla tolleranza soggettiva (alcune persone possono ottenere un beneficio anche con un’assunzione discontinua). Come coadiuvante terapeutico la dose media consigliata è di 10 mg al giorno o più, da assumere con le modalità già illustrate. In questo caso l’assunzione deve avvenire sempre sotto stretto controllo medico.

Alle dosi suggerite non sono stati ad oggi riportati effetti indesiderati, se non rari casi di insonnia e ansietà.

CONTROINDICAZIONI
L’assunzione del NADH è sconsigliata qualora il rapporto NADH/NAD+ sia sbilanciato a favore del primo, come avviene ad esempio in patologie associate all’alcolismo cronico. Il suo impiego, inoltre, dovrebbe avvenire sotto controllo medico durante l’infanzia, l’allattamento e la gravidanza.



FORME DI IMPIEGO
Il NADH è formulato generalmente in compresse gastroresistenti in quanto la materia prima come tale non è stabile al contatto con i succhi gastrici. Inoltre il NADH come tale non è stabile a temperatura ambiente. Al fine di rendere il prodotto più facilmente lavorabile POLICHIMICA sviluppato una forma stabilizzata in micropellets titolata al 1,5% in NADH. Tali micropellets sono costituiti da un nucleo zuccherino sul quale è stato fatto assorbire il NADH; successivamente una ricopertura con un film di etilcellulosa ha reso il prodotto gastroresistente.

Il prodotto oltre ad essere stabile possiede una migliore biodisponibilità rispetto ad una compressa in quanto, una volta che i micropellets vengono liberati dalla capsula che li contiene, la superficie complessiva di scambio con l’ambiente è notevolmente superiore rispetto ad una compressa che deve disgregare. I tempi di assorbimento sono quindi inferiori.

Si trova associato a bicarbonato di sodio, vitamina C e a comuni eccipienti che ne migliorano la stabilità e la biodisponibilità.

SCHEDA TECNICA

Aspetto
Pellets

Colore
Avorio

Identificazione (HPLC)
Positiva

Titolo (HPLC)
>15 mg/g

Solventi residui:


Etanolo
<0 .1="" br="">
Acetone
<0 .05="" br="">
Dissoluzione:


Mezzo:HCl 0.1M; tempo: 1h
11%

Mezzo: tampone fosfato pH 6.8; tempo: 1h
90%


MODALITA’ DI STOCCAGGIO: Conservare in luoghi freschi e asciutti. Non congelare. Conservare al riparo dalla luce.

SHELF LIFE: 1 anno in condizioni ideali di stoccaggio

NOTE FORMULATIVE
Per formulare i micropellets si consiglia di incapsularli con capsule del n°2 senza eccipiente.

Una capsula del n.2 conterrà circa 318 mg di pellets (4,77 mg NADH puro)

Una capsula del n.0 conterrà circa 580 mg di pellets (8,7 mg NADH puro)

Questa scheda informativa è stata redatta con la collaborazione scientifica di Stefano Manfredini, Professore Ordinario di Chimica Farmaceutica, Università di Ferrara. E’ vietata la riproduzione totale o parziale del testo e delle immagini senza una dichiarazione scritta di POLICHIMICA.

Le informazioni contenute nella seguente nota informativa sono allo stato attuale delle nostre conoscenze accurate e corrette. Esse vengono tuttavia offerte senza alcuna garanzia riguardo a possibili errori. In particolare non si assumono responsabilità per ciò che attiene alla loro applicazione



250 mg di Nicotinamide

03.0 FORMA FARMACEUTICA - Inizio Pagina

30 Compresse da 250 mg per uso orale confezionate in blister.

04.0 INFORMAZIONI CLINICHE - Inizio Pagina

04.1 Indicazioni terapeutiche - Inizio Pagina

Profilassi e terapia della carenza
Eritemi fotosensibili ed in tutte le dermatosi sensibili al sole durante la stagione estiva.

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04.2 Posologia e modo di somministrazione - Inizio Pagina

Nella pellagra si consigliano 2-5 compresse al dì.
Per la fotoprotezione sono utili 3-4 compresse al di, da assumersi durante o dopo i pasti.

04.3 Controindicazioni - Inizio Pagina

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

04.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l'uso - Inizio Pagina

Nessuna

Pubblicità

04.5 Interazioni - Inizio Pagina

Dall’analisi della letteratura scientifica e delle esperienze di impiego clinico della vitamina è emerso che la nicotinamide è priva di interazioni significative farmacocinetiche o farmacodinamiche

04.6 Gravidanza e allattamento - Inizio Pagina

I dati sperimentali e di impiego clinico indicano non solo l'assenza di tossicità della nicotinamide sulla funzione riproduttiva, ma un effetto protettivo svolto da nicotinamide sull'attività di composti embriotossici e teratogenetici.
La Nicotinamide è comunemente somministrata in gravidanza come parte dei complessi vitaminici impiegati in tale condizione.
Non sono stati effettuati studi per valutare l'escrezione nel latte materno.

04.7 Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchine - Inizio Pagina

Dall'analisi del profilo farmacodinamico e degli effetti indesiderati della nicotinamide, è emerso che il farmaco non possiede alcun effetto sulla capacità di guidare e sull'uso di macchine.

04.8 Effetti indesiderati - Inizio Pagina

Con l'assunzione di forti dosaggi (superiori a 80mg/kg/die) gli effetti ricorrenti sono stati di natura gastrointestinale (nausea) e reversibili con l'interruzione della terapia.

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04.9 Sovradosaggio - Inizio Pagina

Per via orale la DL50 nel ratto è risultata essere compresa tra 2500 e 3500 mg/Kg.
Nell'uomo non sono stati registrati casi di sovradosaggio.

05.0 PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE - Inizio Pagina

05.1 Proprietà farmacodinamiche - Inizio Pagina

La Nicotinamide ha dimostrato di possedere numerosi effetti farmacodinamici a livello di svariati organi e sistemi. I principali sono i seguenti:
effetto protettivo, condiviso dall'interleuchina 10, nella tossicità indotta da enterotossina stafilococcica di tipo B;
effetto protettivo, condiviso dalla vitamina E, sulla funzione residua delle cellule
beta pancreatiche nel diabete mellito insulino-dipendente di recente insorgenza;
attività antiallergica di protezione dalla reazione asmatica e dallo shock
anafilattico indotto nelle cavie;
inibizione del deterioramento del metabolismo epatico delle proteine indotto dall'abuso di alcool;
inibizione in vitro ed in vivo (topi Balb/c) della produzione del fattore alfa di
necrosi tumorale;
inibizione dell'attivazione linfocitaria e da mitogeni;
effetto radio sensibilizzante sulle cellule tumorali;
incremento dei livelli di acetilcolina nel sistema nervoso;
prevenzione dell'apoptosi neuronale indotta dalla neurotossina MPTP.
Categoria farmacoterapeutica: preparati vitaminici non associati
Codice ATC: A11HA01

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05.2 Proprietà farmacocinetiche - Inizio Pagina

Assorbimento per via orale: Gli studi condotti su volontari sani e su pazienti sottoposti a radioterapia hanno mostrato che la Tmax è risultata indipendente dalla dose e ha mostrato una marcata variabilità, risultando compresa tra 0.73 e 3 ore.
Picco plasmatico: dopo somministrazione per via orale di dosi singole di nicotinamide di 1,2,4 e 6 g, la Cmax è risultata variabile tra 0.7 e 1.1 μmol/ml.
Metabolismo: nell'uomo, dopo l'assunzione di nicotinamide in somministrazione singola per via orale a dosi variabili da 100 a 3000 mg, sono stati ritrovati i seguenti metaboliti urinari:
N1-metilnicotinamide, Nicotinamide-N1-ossido, N1-metil-4-piridone-3- carbossamide, N1-metil-2-priridone-5-carbossamide.
Emivita: nei volontari sani l'emivita di eliminazione della nicotinamide è risultata correlata alla dose assunta. Dopo una dose singola di 1 g è stata compresa tra
1.4 e 1.9 ore, dopo una dose singola di 6 g è stata compresa tra 8.2 e 9.2 ore. Escrezione: nell'uomo, nelle urine raccolte per 24 ore dopo l'assunzione orale di 1000 mg di nicotinamide, sono stati rilevati il farmaco immodificato e suoi metaboliti in una percentuale variabile dal 58 al 72% del totale della dose somministrata.

05.3 Dati preclinici di sicurezza - Inizio Pagina

La DL50 per via orale nel ratto si colloca tra 2.500 e 3.500 mg/Kg, per via sottocutanea è pari a 1680 mg/Kg. Nel topo la DL50 per via intraperitoneale è di 2000 mg/Kg.
E' possibile affermare che la nicotinamide possiede un elevatissimo indice terapeutico.
Nei ratti, la nicotinamide somministrata per via intraperitoneale, a dosi di 6, 20 e 60 mg/100g di peso per 5 settimane, ha dimostrato una tossicità cronica di grado lieve, manifestatasi con una riduzione dell'incremento ponderale. Le dosi somministrate sono molto superiori a quelle usate nell'uomo.
I dati sperimentali e di impiego clinico indicano non solo l'assenza di tossicità di nicotinamide sulla funzione riproduttiva, ma un effetto protettivo svolto sull'attività di composti embriotossici e teratogenetici.
Il meccanismo d'azione della nicotinamide non sembra interferire con siti, strutture e fasi cellulari capaci di interagire con il DNA delle cellule di replicazione.
Studi tossicologici dimostrano invece l'azione protettiva sull'attività mutagenetica di alcune sostanze:
stimolazione del processo riparativo del DNA danneggiato in criceti trattati con N-nitrosobis(2-oxopropil)amina (BOP), noto carcinogeno;
induzione di un incremento significativo dei livelli di DNA repair sui linfociti di topi anziani sottoposti ad irradiazione ultravioletta.
Gli studi presenti in letteratura hanno permesso di escludere un potenziale effetto oncogeno primario della nicotinamide ed hanno invece evidenziato un'attività anticarcinogenetica.

06.0 INFORMAZIONI FARMACEUTICHE - Inizio Pagina

06.1 Eccipienti - Inizio Pagina

Amido di riso, Cellulosa microcristallina, Lattosio, Magnesio stearato, Silicio biossido.

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06.2 Incompatibilità - Inizio Pagina

Nessuna nota.

06.3 Periodo di validità - Inizio Pagina

36 mesi.

06.4 Speciali precauzioni per la conservazione - Inizio Pagina

Non sono previste speciali precauzioni per la conservazione.

06.5 Natura e contenuto della confezione - Inizio Pagina

Astuccio in cartone con 30 compresse in blister Prezzo ………

06.6 Istruzioni per l'uso e la manipolazione - Inizio Pagina

non pertinente