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domenica 4 dicembre 2016

♥ MAGNESIO CLORURO e CANCRO ♥

MAGNESIO CLORURO
  e CANCRO  ♥

  *Prof. PIERRE DELBET *
           1861 - 1957

Se si fosse seguito il pensiero
del Prof.Pierre DELBET
molti e molti anni fa, si sarebbe guadagnato un sacco
di tempo nella PREVENZIONE
se non di tutti i CANCRI, almeno degli EPITELIOMI...

Rispetto agli Epiteliomi infatti, il Cloruro di Magnesio ha efficacia
non solamente preventiva, ma anche curativa; se non nei Cancri in piena evoluzione, almeno  negli stati Precancerosi  e Cancerosi,
gli stati INFIAMMATORI delle MUCOSE che evolvono con cheratinizzazione dell'Epitelio, stati chiamati
* LEUCOPLACHIE *.
Questa  precancerizzazione si
localizza sulla LINGUA,
sul versante interno delle
GUANCE, sulle LABBRA,
sulla LARINGE, sugli ORGANI GENITALI...
Numerose persone colpite da *LEUCOPLACHIA* scrive P.Delbet, mi hanno segnalato per lettera la loro GUARIGIONE; ma io, prosegue non ho potuto seguire  che due soli casi.
Un uomo di 45 anni circa mi fece visita per mostrarmi la guarigione della sua Leucoplachia per opera dei Sali
di Magnesio. Egli era guarito così bene che la sua Mucosa orale non presentava alcuna traccia di lesione.
Questo Paziente mi citò
i vari Medici Chirurghi che avevano diagnosticato
la LEUCOPLACHIA...
Poi il Paziente, come molti altri,
sospese il trattamento.
In capo a qualche mese
la LEUCOPLACHIA riapparve
ed il trattamento MAGNESIACO la fece scomparire, questa volta sotto i miei occhi .★
Il secondo caso, descritto
dettagliamente da P. Delbet,
riguarda una Leucoplachia
LINGUALE PAPILLARE E VEGETANTE, GUARITA  totalmente in meno
di 7 mesi..
Il Prof. P. DELBET è
anche Autore di numerose comunicazioni circa il Trattamento di INFIAMMAZIONI CRONICHE del SENO con NODULI MULTIPLI O MASTOSI NODULARE...
Questo grande ricercatore
ha condotto esperienze
sugli Animali, tanto dal punto
di vista della Prevenzione che
da quello dell'Evoluzione
di CANCRI SPERIMENTALI...
Egli ha posto gli Animali
in condizioni Cancerogenetiche: escludendo un lotto di animali di controllo, ha sottoposto
gli altri a IPERMAGNESIEMIA per mezzo di iniezioni sottocutanee.
Tra i primi soggetti comparvero diversi EPITELIOMI nentre tra gli Animali trattati non se ne ebbe ALCUNO..
Riguardo ai Cancri già impiantati, Delbet scrive:
★ I Tumori si sono sviluppati molto più lentamente negli animali sottoposti a Terapia Magnesiaca che negli animali
di controllo; questo prova che è possibile rallentare l'Evoluzione dei Tumori saturando l'Organismo di SALI alogenati
di MAGNESIO.
Inoltre, impiantando in serie piccoli Tumori ormai sviluppati su animali sottoposti a MAGNESIO, ho constatato che ad ogni passaggio la capacità del trapianto diminuiva;
ciò prova che i sali alogenati
di Magnesio hanno un'azione
sulla CELLULA CANCEROSA...
Quando pensiamo che queste righe sono state scritte più
di 60 anni fa, e le avviciniamo all'ultimo  importante lavoro
( molto più recente)
dello scienziato sovietico
K.L. Bazikian, non possiamo che rammaricarci ancor più
del fatto che non siano
state tratte le debite conseguenze dai lavori
di P..DELBET...
Con questo non si pretende di concludere affermando che il CLORURO DI MAGNESIO sia un mezzo per guarire i CARCINOMI.
Questo no: sembra infatti che i SALI MAGNESIACI  siano invece inefficaci sui SARCOMI (Tumori Maligni di Tessuti Connettivi, come quello Osseo, Cartiligineo, Adiposo e Muscolare ).
Ma fortunatamente i Sarcomi sono  di gran lunga meno frequenti, dell'ordine del 5 o 6% di tutti i Tumori...
Si conferma tuttavia che
il MAGNESIO è idoneo
a PREVENIRLI, e che possiede un'azione Citofilattica , ossia di  *PROTEZIONE DELLA CELLULA*
Esso previene la formazione
di Cellule CANCEROSE
ed aumenta la RESISTENZA
e l'attività delle Cellule normali.
Abbassa l'ALCALINITÀ del SANGUE che negli Stati Precancerosi e Cancerosi
è TROPPO ELEVATA.
Sembra inoltre che l'INSUFFICIENZA  o la caduta del livello di MAGNESIO CELLULARE (intracellulare) favoriscano la CARCINOGENESI. Il MAGNESIO EXTRACELLULARE rappresenta infatti all'incirca l'1% del Magnesio totale contenuto nell'Organismo:
resta, per il Magnesio INTRACELLULARE, il 99% e lo scheletro contiene, da solo, dal 65 al 70% del totale , ossia all'incirca 12 grammi.
La concentrazione del Magnesio nel tessuto Osseo dipende strettamente da quella del sangue, o più esattamente nel plasma sanguigno.
Per completare questa panoramica sul Magnesio
il lavoro effettuato dallo scienziato russo sopracitato, Bazikian era basato su un'analisi minuziosa di 24.557 TUMORI MALIGNI, e in particolare dei CASI di CANCRO allo STOMACO, documentati presso le Istituzioni Oncologiche della Repubblica dell'Armenia, nell'URSS.
Gli studi furono compiuti
in collaborazione con Studiosi del Suolo (Pedologi) e Igienisti.
Il suolo, l'acqua potabile e l'acqua di irrigazione  in Armenia sono ricchi di Sali di Magnesio:nel lago di Sevan, le cui acque irrigano il 30% del suolo dell'Armenia, la salinità raggiunge i 60 mg per litro d'acqua. Il lago Sevan è uno dei 3 laghi più ricchi di MAGNESIO nel mondo.
Come si supponeva si è dimostrato che, nelle regioni in cui l'incidenza del Cancro allo STOMACO è ALTA, il suolo e l'acqua potabile contengono una SCARSA  QUANTITÀ DI SALI DI MAGNESIO(meno 27 mg di magnesio per kg di suoloe meno di 15 mg di magnesio per litro di Acqua potabile); al contrario, nelle regioni in cui la frequenza del Cancro GASTRICO è BASSA, il Suolo e l'acqua potabile sono RICCHI di Sali  Magnesiaci (55 mg di magnesio per kg di Suolo e 49 mg per litro di Acqua). Le esperienze di
Bazikian fatte poi in studi
ben precisi con i Topi...
misero in EVIDENZA le potenzialità anti Tumorali dei Sali di Magnesio e del Cloruro di Magnesio nell"ostacolare specie i Tumori Sottocutanei...    
Fonte - Frank MIRCE


* MAGNESIO  E  CANCRO  *

Fonte-raffaelebini.files.wordpress.c

Fu di nuovo il caso a far pensare
a Pierre DELBET che il CLORURO DI MAGNESIO potesse avere un ruolo nella
PREVENZIONE del CANCRO.
Egli aveva due noduli ipercheratosici (l’ipercheratosi è una lesione precancerosa) sulle orecchie e, discendendo da una famiglia in cui il cancro era assai frequente, decise di farsi asportare chirurgicamente il più grosso dei due noduli, quello dell’orecchio destro. Poco tempo dopo fu costretto a togliere anche il sinistro, che stava aumentando di dimensioni. L’orecchio destro fu ben presto sede di una recidiva e fu di nuovo operato; la recidiva si presentò poi sull’orecchio sinistro. Non potendo continuare ad operarsi all’infinito, il Prof. Delbet si rassegnò e decise di dimenticarsi della faccenda. Quando iniziò a prendere regolarmente il cloruro di magnesio per il suo effetto tonico, egli aveva la recidiva sull’orecchio sinistro, e il nodulo destro che iniziava a proliferare per la terza volta. Ben presto il prurito e le punture che queste lesioni provocavano, diminuirono, cosicché Delbet si dimenticò della loro presenza. Qualche mese dopo, un suo assistente, nel fissargli la maschera chirurgica, notò che i noduli erano completamente scomparsi, le orecchie erano perfettamente sane. Delbet restò piacevolmente meravigliato e, da allora, non cessò più di prendere quotidianamente la soluzione di magnesio. Dopo ben 22 anni, al suo Novantesimo anno di vita, egli non aveva ancora avuto la minima recidiva.
Fra le relazioni di guarigione che gli giungevano regolarmente da ogni parte, Delbet trovò anche altri casi di precancerosi, ed alcuni li seguì personalmente. Diversi casi di Leucoplasia(come riferito sopra) guarirono in pochi mesi ma, una volta sospeso il trattamento, le lesioni riapparvero. Riprendendo il Cloruro di Magnesio queste Leucoplasie scomparvero di nuovo. Questa successione di fatti, da una lato confermava che il MgCl2 era da considerarsi non un medicinale, ma un alimento e, dall’altro, eliminava ogni possibilità di pura coincidenza fra la guarigione e l’assunzione di Magnesio. Delbet si interessò poi a casi di Mastiti Croniche, Mastopatie fibrocistiche, Mastiti nodose ecc.., oramai riconosciute in rapporto col Cancro della Mammella. Egli esaminò quindi malate, delle quali non solo nessuna si aggravò durante il trattamento Magnesiaco, ma tutte migliorarono e ben dodici guarirono completamente. Due di queste ultime interruppero il trattamento e, nel giro di qualche mese, i Noduli riapparvero. Ripresero la terapia e, come era successo per le Leucoplasie, essi scomparvero di nuovo.
2) Studi sperimentali
Questi fatti clinici permettevano di attribuire al Cloruro di Magnesio una certa azione, preventiva nei confronti del Cancro, ma da soli non bastavano a dimostrarlo in modo incontestabile. Delbet intraprese allora degli studi sperimentali sugli animali di laboratorio...
Un primo gruppo di esperimenti consisteva nel sottomettere a trattamenti che producevano tumori {pennellature di catrame nell’orecchio di conigli e piccoli sassolini introdotti nella vescicola biliare di cavie) animali testimoni ed animali ipermagnesizzati tramite iniezioni sottocutanee di MqCl2. I risultati furono molto netti in favore della protezione esercitata dal Magnesio; infatti nessuno degli animali ipermagnesizzati sviluppò Tumori Maligni cosa che invece fecero regolarmente i testimoni. Questo prova che si può diminuire la frequenza dei Tumori con l’uso regolare dei Sali alogeni di Magnesio. Un altro gruppo di studi consisteva nel trapiantare tumori di varia natura (epiteliomi, sarcomi, carcinomi) su cavie e topolini ipermagnesizzati e testimoni, per notare eventuali differenze. I risultati mostrarono non solo che i Tumori trapiantati si sviluppavano molto meno sugli animali magnetizzati , rispetto ai testimoni (e questo prova che è possibile rallentare l’evoluzione dei Tumori saturando l’organismo di Sali alogeni di Magnesio), ma che era addirittura impossibile mantenere una linea di tumori trapiantati sugli animali magnetizzati.
Ad ogni passaggio la capacità di attecchire diminuiva, cosicché dopo 1 o 2 passaggi, il trapianto diventava impossibile; nei testimoni, invece, il trapianto si poteva trasferire all’infinito. Questo prova che i sali alogeni di Mg hanno una azione sulla cellula cancerosa. Inoltre, alcuni tumori trapiantati furono asportati chirurgicamente, nei testimoni si ebbero recidive, nei magnesizzati, no. Questo trattamento sembra quindi in grado di impedire, in una certa misura, le recidive post-operatorie.
L’azione dei sali di magnesio sulla cellula cancerosa non è certamente di tipo tossico (tutte le cellule hanno bisogno di Magnesio, le sane come le Cancerose) ma è di tipo Citofilattico. Esso aumenta la resistenza e l’attività delle cellule, secondo Delbet (raddrizzerebbe l’evoluzione patologicamente iniziata) di queste cellule. Dimostrando che l’applicazione locale dei sali di Mg stabiliva la pigmentazione in peli e capelli imbiancati da tempo, egli pensava di aver fornito un esempio di questo raddrizzamento, di una funzione alterata. Riguardo al modo di azione del Cloruro di Magnesio, egli fece un’altra constatazione; paradossalmente un eccesso di SOSTANZE ACIDE comporta la modifica del PH del SANGUE IN SENSO *ALCALINO*! Questa situazione  che si presenta in CASI COMPROMESSI, come ad esempio nei MALATI di CANCRO è corretta da un apporto di ALCALINI,  e AGGRAVATA
da un  APPORTO di ACIDI, che sembrerebbero invece
i più indicati...
Ammesso quindi che i Tumori
si sviluppano in soggetti
il cui SANGUE
è più ALCALINO di un PH 7.45
il Prof.Delbet adoperando i sali alogeni di Magnesio per portare normale il Sangue Alcalino,
non ha mai preteso
che la saturazione dei Sali
alogeni di Magnesio sopprima definitivamente il CANCRO; ma fu convinto che ne diminuisce la frequenza...
A questo proposito egli ha scritto:
★che il magnesio ad alte dosi possa rallentare I’evoluzione
di certi Cancri,
ritardare I’apparizione
di certe recidive è indubbio;
che possa guarire
non lo credo.★
La questione del Cancro, dal punto di vista sociale, non è di ordine terapeutico, ma di ordine profilattico. Senza dubbio le cause della resistenza al cancro sono molte, ma Delbet sosteneva che fra queste ve ne è una della quale sarebbe facile fare beneficiare tutta l’umanità, e diceva
con sicurezza: “I’aumento del tenore in Magnesio dell’alimentazione diminuirà
il numero dei Cancerrosi.
★Delbet sapeva che un’affermazione simile era coraggiosa, e che richiedeva ulteriori conferme. Egli le cercò in studi epidemiologici, geografici, e pensò che, se era possibile dimostrare i punti seguenti:
●che il numero di tumori maligni nei paesi civilizzati cresce in rapporto alla diminuzione della razione di Magnesio...
●che in questi stessi paesi le regioni più colpite sono quelle dove il magnesio alimentare è più deficiente...
●Che i popoli non civilizzati fra
i quali il Cancro è pressoché sconosciuto, hanno una alimentazione particolarmente ricca in Magnesio e, come prova che questa Immunità è la conseguenza dell’alimentazione e non della razza, si può constatare che queste razze sono colpite come i bianchi se ne adottano lo stesso regime alimentare, sembrava logico poter concludere che una Carenza di magnesio era non una causa di Cancro fra le tante, ma la causa principale, e che sarebbe stata sufficiente una alimentazione più ricca in Magnesio per ridurre notevolmente il numero dei tumori.
Vediamo come Delbet riuscì a dimostrare tutte e tre le suddette ipotesi:
●il fatto che il cancro sia in continuo aumento è noto a tutti e non necessita di dimostrazione.
Ma l’alimentazione odierna
è meno ricca in Magnesio
di quella del periodo in cui
i tumori erano più rari?
Certamente si, e vi sono tre motivi principali:
● la raffinazione del sale
che lo lascia Cloruro di Sodio pressoché puro;
l’eccessivo abburattamento delle farine, che ha per conseguenza un pane completamente demineralizzato;
gli errori dell’agricoltura: errori nella scelta delle varietà, errori nella utilizzazione dei concimi che provocano enormi squilibri nella composizione minerale dei vegetali coltivati e particolarmente: aumentano il Potassio diminuiscono il Magnesio e diminuiscono il Sodio. Oggi giorno ci cibiamo
di vegetali che sono simili solo nell’aspetto a quelli di 80 o 100 anni fa, la loro composizione minerale é talmente alterata che non ha nessun senso riferirsi alle tabelle sulla composizione degli alimenti pubblicate qualche decennio fa, per stabilire la razione quotidiana di minerali.
● Nel 1928 Robinet ha stabilito per la Francia due carte; una geologica e l’altra cancerologia. E’ stupefacente notare la pressoché perfetta corrispondenza fra le regioni il cui terreno è povero di magnesio e quelle più colpite dal cancro. Robinet ha fatto lo stesso studio per l’Alsazia, la Lorena e l’Inghilterra; i risultati sono gli stessi. Studi che hanno dato risposte analoghe sono stati fatti anche per l’Algeria, l’Egitto e l’Indocina. In Italia, Carlo Marci pubblicò nel 1930 negli “Scritti Biologici” uno studio in cui confronta le mortalità per Cancro nelle varie province e la quantità di Magnesio presente nel sale utilizzato nelle stesse province. Anche qui i risultati sono i medesimi, più Magnesio, MENO CANCRO. Si va dai 14 casi per mille decessi di Cagliari (il cui sale contiene 0,25% di MgCl2) ai 96,77 casi, sempre per mille decessi, della provincia di Ravenna /il cui sale non contiene affatto Cloruro di Magnesio).
● i paesi civilizzati hanno una razione media di Magnesio di 350 -400 mg/die. I contadini Egiziani degli anni ‘30 che, secondo Schrumpf-Pierron avevano una mortalità da 10 a 50 volte minore, per Cancro, dei paesi più civilizzati, avevano una alimentazione 4 o 5 volte più ricca in Magnesio della nostra attuale (1.500-1.800 mg/die). Lo stesso vale per i negri che vivono in paesi primitivi dell’Africa. Ma questi stessi negri, una volta trasferiti in America o in Europa, e adottando la nostra stessa alimentazione, si ammalano di Cancro alla stessa stregua dei bianchi, dimostrando così che la loro immunità non è dovuta alla razza. Dimostrati i tre punti precedenti è evidente la conclusione che un aumento della razione quotidiana di Magnesio è auspicabile per evitare l’insorgenza non solo del Cancro, ma di tutta una serie di disturbi che possiamo avere in rapporto con una carenza di questo elemento. Ci sarà certamente chi, per contestare quanto più sopra dimostrato, sosterrà che i dati utilizzati sono oramai vecchi di 50 anni; ma a costoro vogliamo far notare che la prima edizione del libro di Delbet: “Politique Préventive du Cancer”, risale al 1944 e che, comunque, la verità non cambia, ciò che era vero 50 anni fa lo è certamente anche oggi, tanto più che le cause di Carenza di Magnesio denunciate da Delbet non hanno fatto che aumentare, dal 1944 in poi.
★ Cosa fare; come si può ottenere l’aumento della razione quotidiana di Magnesio auspicato da Delbet? Ci sono due possibilità:
Il metodo artificiale: consiste nell’ingerire il Cloruro di Magnesio., sotto forma di soluzione, in dosi sufficiente per contrastare la carenza. Questo método non è pienamente soddisfacente, e perché coloro che ne beneficeranno saranno sempre una minoranza, e perché è assurdo doversi procurare dal farmacista, come rimedi, sostanze che ognuno dovrebbe assorbire semplicemente con i prodotti di cui si nutre.
Il metodo naturale: è quello auspicato da Pierre Delbet. Poiché la carenza di Magnesio è dovuta ad errori della civilizzazione, si dovranno correggere questi errori... Bisognerà avere un Pane convenientemente mineralizzato; utilizzando grano ricco in MgO (almeno 2 gr /Kg) , e relativamente povero in potassio e sodio...Si dovrà vietare un abburattamento al di sotto dell’80%. Si tornerà integralmente al processo di panificazione di un tempo, cioè macine di pietra, lievito naturale di frumento e, possibilmente, forni a legna.
La riforma del pane dovrà essere completata dalla riforma dell’agricoltura. Analisi di vari prodotti vegetali hanno dimostrato che le quantità di minerali presenti variano in maniera enorme a seconda del terreno su cui crescono e dei concimi somministrati. Inoltre tutti i concimi attualmente usati provocano una perturbazione pericolosa dell’equilibrio minerale, alterando profondamente i rapporti K/Mg e K/Ca. E’ necessario creare concimi che invertano questa tendenza. A. Vilain ci ha dimostrato che questo è possibile...
Inoltre, poiché non tutte le varietà, di ogni vegetale fissano allo stesso modo i minerali, sarà opportuno scegliere quelle più utili allo scopo che si vuole ottenere. Infine sarà necessario tornare al sale Marino di un tempo, Integrale e non Lavato, particolarmente ricco in Magnesio, malgrado il leggero inconveniente della sua igroscopicità. Attendendo queste modifiche potremmo correggere parzialmente lo squilibrio con il CLORURO di Magnesio; ma a questo proposito il Prof. Delbet scrisse: “la somministrazione di sali alogeni di Mg non corrisponde affatto a ciò che speravo. È un mezzo individuale utile transitoriamente, ma non è la soluzione sociale della profilassi del Cancro, ed è !a soluzione sociale quella a cui io ho sempre mirato. Ho detto e ripetuto all’Accademia di Medicina che il Ministero dell’Agricoltura dovrebbe essere unito a quello della Sanità; poiché è evidente che nessuna attività umana ha tanta influenza sulla salute quanto quella il cui scopo è di fornire degli alimenti”. ★ Ed è proprio per la soluzione sociale che sognava, che Píerre Delbet, ad oltre 80 anni di età, scrisse il suo “Politique Préventive du Cancer” e l’opuscolo “L’agricolture et la Santé”. Quest’ultimo è indirizzato al grande pubblico affinché tutti sappiano che “la frequenza e la gravità di molte malattie è aumentata da una agricoltura mal diretta …questa nozione è triste, ma anche consolante, perché è facile rimediare ai difetti dell’agricoltura” cosa che non esiterà a fare “quando agricoltori e consumatori capiranno che i loro interessi sono comuni”. E termina scrivendo: “se il rimedio non fosse stato vicino al male, non avrei scritto questo libro"....
Ma è veramente cosi facile mettere in pratica questi insegnamenti? Indubbiamente in teoria è facile; “tuttavia, scrive Delbet – nella pratica ci si troverà di fronte a delle difficoltà considerevoli, che non sono certo di ordine igienico”. Ma egli custodisce la speranza che venga un giorno in cui,
★la salute di tutti non sia più sacrificata all’interesse di qualcuno★, ed è rinnovando questa speranza, purtroppo ancora delusa dopo 40 anni, che terminiamo questo capitolo.

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