Ma dentro di me dev'esserci per forza, capite?
qualcosa di quest'infinito,
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"Voi scherzate! Piccolo? Ma dentro di me dev'esserci per forza, capite? qualcosa di quest'infinito, se no io non lo intenderei, come non lo intende... che so? questa mia scarpa, putacaso, o il mio cappello. Qualcosa che, se io affiso... così... gli occhi alle stelle, ecco, s'apre, egregio professore, s'apre e diventa, come niente, piaga di spazio, in cui roteano mondi, dico mondi, di cui sento e comprendo la formidabile grandezza. Ma questa grandezza di chi è? È mia, caro professore! Perché è sentimento mio! E come potete dunque dire che l'uomo è piccolo, se ha in sé tanta grandezza?"
novella di Pirandello, Sopra e sotto:
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