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su santi,filosofi,poeti,scrittori,scienziati etc. che ti aiutano a comprendere la bellezza e la ragionevolezza del cristianesimo


venerdì 30 aprile 2021

A lungo durerà il mio viaggio


A lungo durerà il mio viaggio

A lungo durerà il mio viaggio
e lunga è la via da percorrere.

Uscii sul mio carro ai primi albori
dei giorno, e proseguii il mio viaggio
attraverso i deserti dei mondo
lasciai la mia traccia
su molte stelle e pianeti.

Sono le vie più remote
che portano più vicino a te stesso;
è con lo studio più arduo che si ottiene
la semplicità d'una melodia.

Il viandante deve bussare
a molte porte straniere
per arrivare alla sua, 
e bisogna viaggiare
per tutti i mondi esteriori
per giungere infine al sacrario
più segreto all'interno del cuore.

ARABINDRANATH TAGORE

giovedì 29 aprile 2021

 Credo che non c’è peggior peccato

che non stupirsi più di niente

e che tutta l’intelligenza

e la cultura del mondo resti muta

e si inchini davanti a questo grande mistero,

al miracolo di questa vita che va avanti, nonostante tutto, che non si ferma,

che si trasforma ogni secondo.


     Perché la vita è l’unico miracolo

        a cui non puoi non credere.


Simone Cristicchi    CREDO

mercoledì 28 aprile 2021

La notte stellata

 La notte stellata



Lo sapevate che... l’opera più famosa di Vincent Van Gogh, La notte stellata, venne dipinta dalla finestra del manicomio di Saint Paul de Mausole, dove il pittore venne ricoverato dopo essersi amputato l’orecchio in seguito a una lite con il pittore Paul Gauguin.


I pazienti di un manicomio nel XIX secolo venivano storditi col bromuro, con purghe e salassi, le normali cure contro la “follia” o venivano appesi al soffitto in delle arcaiche camicie di forza, al fine di placare i loro “eccessi”. Ma in quest’ambiente terrificante e degradante Van Gogh dipinse alcuni dei suoi quadri più belli. Venne preso da un vero e proprio furore creativo e continuamente chiedeva al fratello Theo di inviargli materiale per dipingere, pennelli e colori. Con la forza della propria immaginazione riusciva a rielaborare la misera realtà che percepiva con i suoi occhi in qualcosa di sublime, d’infinito, d’immortale. 

cosa sono io agli occhi della gran parte della gente? Una nullità, un uomo eccentrico o sgradevole – qualcuno che non ha posizione sociale né potrà averne mai una; in breve, l’infimo degli infimi. Ebbene, anche se ciò fosse vero, vorrei sempre che le mie opere mostrassero cosa c’è nel cuore di questo eccentrico, di questo nessuno.”


Quando tentò di avvelenarsi inghiottendo colori a tempera e bevendo il cherosene delle lampade, fu segregato in una stanza spoglia e minuscola, priva di mobilia, ma continuò lo stesso a dipingere. L’arte per Van Gogh era una forma di resistenza, di sopravvivenza, un modo per svelare i misteri della natura e dell’anima. Pochi artisti sono riusciti ad esprimere i dolori e le sofferenze della propria vita con la stessa intensità di Van Gogh. La luce e i colori nei suoi quadri sono o accecanti o tenebrosi, un’esplosione di vita colta con la finissima sensibilità che gli era propria. 


Professor X.

martedì 27 aprile 2021

La vera amicizia con Gesù

 La vera amicizia con Gesù

La vera amicizia con Gesù si esprime nel modo di vivere: si esprime con la bontà del cuore, con l'umiltà, la mitezza e la misericordia, l'amore per la giustizia e la verità, l'impegno sincero ed onesto per la pace e la riconciliazione. Questa, potremmo dire, è la "carta d'identità" che ci qualifica come suoi autentici "amici"; questo è il "passaporto" che ci permetterà di entrare nella vita eterna.”

BENEDETTO XVI - dal "Angelus del 26 agosto 2007" Castel Gandolfo.

domenica 25 aprile 2021

L'amore

 L'amore

***

“Disse la vecchia guaritrice dell’anima:

Non fa male la schiena, fa male il carico.

Non fanno male gli occhi, fa male l’ingiustizia.

Non fa male la testa, fanno male i pensieri.

Non fa male la gola, fa male quello che non si esprime

 o si esprime con rabbia.

Non fa male lo stomaco, fa male quello che

l’anima non digerisce.

Non fa male il fegato, fa male la rabbia.

Non fa male il cuore, fa male l’amore.

Ed è proprio lui, l'amore stesso,

che contiene la più potente medicina.” 

(Ada Luz Marquez)


 Mantieni i tuoi pensieri positivi,

perché i tuoi pensieri diventano parole.

Mantieni le tue parole positive,

perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti.

Mantieni i tuoi comportamenti positivi,

perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini.

Mantieni le tue abitudini positive,

perché le tue abitudini diventano i tuoi valori.

Mantieni i tuoi valori positivi,

perché i tuoi valori diventano il tuo destino.

Mahatma Gandhi

 « ...Quando si contesta l’esistenza della famiglia, quando la paternità e maternità umane vengono diffamate come un ostacolo per l’affermarsi della libertà, quando il rispetto, l’obbedienza, la fedeltà, la pazienza, la bontà, la fiducia sono considerate invenzioni della classe dominante, mentre le vere virtù di un uomo libero sono l’odio, la diffidenza e la disubbidienza, e sono proprio questi gli ideali che si propongono ai nostri bambini, allora viene posto in gioco anche il Creatore e la sua creazione. Questa creazione deve cedere il posto a un mondo nuovo, che l’uomo stesso si costruirà. Seguendo la logica di una simile impostazione, di fatto soltanto l’odio sarà la via che conduce all’amore, dove però questa logica poggia sull’anti-logica dell’autodistruzione. E, infatti, quando si diffama la realtà intera, quando si offende il Creatore, si sradica l’uomo stesso dalla sua realtà. Lo intravediamo, anzi lo tocchiamo con mano nel modo stesso in cui si affronta il problema dell’ambiente. Qui si osserva che l’uomo non può vivere contro la terra, in quanto è proprio di essa che deve vivere. Ma ciò vale anche per l’intera sfera della realtà, benché non siamo ancora disposti ad ammetterlo...»


(Joseph Ratzinger - da "Il Dio di Gesù Cristo")

sabato 24 aprile 2021

ARISTOTELE TRE SPECIE DI AMICIZIA

Tre dunque sono le specie di amicizie, come tre sono le specie di qualità suscettibili d’amicizia [il buono, il piacevole e l’utile, n.d.r.]: e a ciascuna di esse corrisponde un esplicito ricambio di amicizia.Quelli che si amano reciprocamente a causa dell’utile non si amano per se stessi, bensì in quanto deriva loro reciprocamente un qualche bene; similmente anche quelli che si amano a causa del piacere. [...] Quindi coloro che amano a causa dell’utile amano per via del bene che proviene a loro, e quelli che amano a causa del piacere amano per via di ciò che di piacevole proviene a loro e non in quanto la persona amata è quella che è, bensì in quanto essa è utile o piacevole. Perciò queste amicizie sono accidentali; infatti colui che è amato non viene amato per via di quello che è, ma in quanto procura chi un bene chi un piacere. Quindi simili amicizie sono facilmente caduche, poiché le persone non restano sempre eguali: se infatti esse non sono più piacevoli o utili, cessano di essere in amicizia. [..]L’amicizia perfetta è quella dei buoni e dei simili nella virtù. Costoro infatti si vogliono bene reciprocamente in quanto sono buoni, e sono buoni di per sé; e coloro che vogliono bene agli amici proprio per gli amici stessi sono gli autentici amici (infatti essi son tali di per se stessi e non accidentalmente); quindi la loro amicizia dura finché essi sono buoni, e la virtù è qualcosa di stabile; e ciascuno è buono sia in senso assoluto sia per l’amico.


Etica Nicomachea, 1156a-b

 



giovedì 22 aprile 2021

La Razza In Estinzione

 

La Razza In Estinzione    

testo

 

Litanie al Santissimo Nome di Gesù.

Gesù, Figlio dei Dio vivo,

abbi pietà di noi

Gesù, splendore dei Padre

abbi pietà di noi

Gesù, vera luce eterna

abbi pietà di noi

Gesù, re di gloria

abbi pietà di noi

Gesù, sole di giustizia

abbi pietà di noi

Gesù, figlio della Vergine Maria

abbi pietà di noi

Gesù, amabile

abbi pietà di noi

Gesù, ammirabile

abbi -pietà di noi

Gesù, Dio forte

abbi pietà di noi

Gesù, padre dei secolo futuro

abbi pietà di noi


Gesù, angelo dei gran consiglio

abbi pietà di noi

Gesù, potentissimo

abbi pietà di noi

Gesù, pazientissimo

abbi pietà di noi

Gesù, obbedientissimo

abbi pietà di noi

Gesù, mite ed umile di cuore

abbi pietà di noi

Gesù, amante della castità ..

abbi pietà di noi

Gesù, che tanto ci ami

abbi pietà di noi

Gesù, Dio della pace

abbi pietà di noi

Gesù, autore della vita

abbi pietà di noi

Gesù, esempio di ogni virtù

abbi pietà di noi

Gesù, che vuoi la nostra salvezza

abbi pietà di noi

Gesù, nostro Dio

abbi pietà di noi

Gesù, nostro rifugio

abbi pietà di noi

Gesù, padre di ogni povero

abbi pietà di noi

Gesù, tesoro di ogni credente

abbi pietà di noi

Gesù, buon pastore ..

abbi pietà di noi

Gesù, vera luce

abbi pietà di noi

Gesù, eterna sapienza

abbi pietà di noi

Gesù, infinita bontà

abbi pietà di noi

Gesù, nostra via e nostra vita

abbi pietà di noi

Gesù, gioia degli angeli

abbi pietà di noi

Gesù, re dei patriarchi .

abbi pietà di noi

Gesù, maestro degli apostoli

abbi pietà di noi

Gesù, luce degli evangelisti.

abbi pietà di noi

Gesù, fortezza dei martiri

abbi pietà di noi

Gesù, sostegno dei confessori

abbi pietà di noi

Gesù, purezza delle vergini

abbi pietà di noi

Gesù, corona di tutti i santi

abbi pietà di noi

Sii a noi propizio

perdonaci, Gesù

Sii a noi propizio..

ascoltaci, Gesù

Da ogni peccato

liberaci, Gesù

Dalla tua giustizia

liberaci, Gesù

Dalle insidie dei maligno

liberaci, Gesù

Dallo spirito impuro

liberaci, Gesù

Dalla morte eterna

liberaci, Gesù

Dalla resistenza alle tue ispirazioni

liberaci, Gesù

Per il mistero della tua santa incarnazione

liberaci, Gesù

Per la tua nascita

liberaci, Gesù

Per la tua infanzia

liberaci, Gesù

Per la tua vita divina

liberaci, Gesù

Per il tuo lavoro

liberaci, Gesù

Per la tua agonia e per la tua passione

liberaci, Gesù

Per la tua croce e il tuo abbandono

liberaci, Gesù

Per le tue sofferenze

liberaci, Gesù

Per la tua morte e sepoltura

liberaci, Gesù

Per la tua resurrezione

liberaci, Gesù

Per la tua ascensione

liberaci, Gesù

Per averci dato la SS. Eucaristia

liberaci, Gesù

Per le tue gioie

liberaci, Gesù

Per la tua gloria

liberaci, Gesù

Agnello di Dio,che togli i peccati dei mondo,

perdonaci o signore

Agnello di Dio, che togli i peccati dei mondo,

esaudiscici o signore

Agnello di Dio, che togli i peccati dei mondo,

abbi pietà di noi


 Questo nostro mondo ormai è impazzito

E diventa sempre più volgare

Popolato da un assurdo mito

Che è il potere.


Questo nostro mondo è avido e incapace

Sempre in corsa e sempre più infelice

Popolato da un bisogno estremo

E da una smania vuota che sarebbe vita

Se ci fosse un uomo...


Allora si potrebbe immaginare

Un umanesimo nuovo

Con la speranza di veder morire

Questo nostro medioevo.

Col desiderio

Che in una terra sconosciuta

Ci sia di nuovo l'uomo

Al centro della vita.


Allora si potrebbe immaginare

Un neo rinascimento

Un individuo tutto da inventare

In continuo movimento.

Con la certezza

Che in un futuro non lontano

Al centro della vita

Ci sia di nuovo l'uomo.


Un uomo affascinato

Da uno spazio vuoto

Che va ancora popolato.


Popolato da corpi e da anime gioiose

Che sanno entrare di slancio

Nel cuore delle cose.

Popolato di fervore

E di gente innamorata

Ma che crede all'amore

Come una cosa concreta.

Popolato da un uomo

Che ha scelto il suo cammino

Senza gesti clamorosi

Per sentirsi qualcuno.

Popolato da chi vive

Senza alcuna ipocrisia

Col rispetto di se stesso

E della propria pulizia.


Uno spazio vuoto

Che va ancora popolato.


Popolato da un uomo talmente vero

Che non ha la presunzione

Di abbracciare il mondo intero.

Popolato da chi crede

Nell' individualismo

Ma combatte con forza

Qualsiasi forma di egoismo.

Popolato da chi odia il potere

E i suoi eccessi

Ma che apprezza

Un potere esercitato su se stessi.

Con la certezza

Che in un futuro non lontano

Al centro della vita

Ci sia di nuovo l'uomo.


[Giorgio Gaber]

martedì 20 aprile 2021

Mio Dio, prendimi per mano

Mio Dio, prendimi per mano

***

 Mio Dio, prendimi per mano,

ti seguirò,

non farò troppa resistenza.

Non mi sottrarrò a nessuna delle cose

che mi verranno addosso in questa vita,

cercherò di accettare tutto

e nel modo migliore.

Ma concedimi di tanto in tanto

un breve momento di pace.

Non penserò più nella mia ingenuità,

che un simile momento

debba durare in eterno,

saprò anche accettare

l'irrequietezza e la lotta.

Il calore e la sicurezza mi piacciono,

ma non mi ribellerò se mi toccherà

stare al freddo purché

tu mi tenga per mano.

Andrò dappertutto allora,

e cercherò di non aver paura.

E dovunque mi troverò,

io cercherò

d'irraggiare un po' di quell'amore,

di quel vero amore per gli uomini

che mi porto dentro.


Etty Hillesum


 Bellissima preghiera di sant'Anselmo d'Aosta commentata tra parentesi da Giussani:

(Ho trovato una preghiera che riguarda l'urgenza che abbia a crescere l'unità della nostra persona alla fede:)

"Ti prego Signore, fammi gustare attraverso l'amore quello che sento attraverso la conoscenza. Fammi sentire attraverso l'affetto quello che sento attraverso l'intelletto.

 Tutto ciò che è Tuo per condizione (la nostra vita che è tutta data), fa che sia Tuo per amore. (Fa che io lo abbracci e lo accetti). 

"Attirami tutto al Tuo Amore. Fa Tu, o Cristo, quello che il mio cuore non può" (fammi vivere cioè questa intensità affettiva nell'aderire al vero, e prima ancora questa acutezza nel percepire il vero  che io non sono capace di realizzare. 

"Tu che mi fai chiedere, concedi!" (Quando la persona è ben unita, vale a dire quando avanza la comprensione della fede e si rende più densa l'affezione a Cristo, allora quella che è chiamata gioia da San Paolo, può essere più precisamente definita come speranza, certezza che costruisce, con l'energia dell'affetto, il proprio destino)

Esercizi spirituali aprile 1989

solo la carità è rispettabile. Cristo e Dostoevskij, tutto il resto sono balle

***

 «solo la carità è rispettabile. Cristo e Dostoevskij, tutto il resto sono balle»

Pavese da :Il mestiere di vivere

 “Tutti abbiamo sentito qualche volta una sensazione spaventosa di abbandono, e ciò che della morte ci fa più paura è proprio questo, come da bambini abbiamo paura di stare da soli nel buio e solo la presenza di una persona che ci ama ci può rassicurare. Ecco, proprio questo è accaduto nel Sabato Santo: nel regno della morte è risuonata la voce di Dio. E’ successo l’impensabile: che cioè l’Amore è penetrato 'negli inferi': anche nel buio estremo della solitudine umana più assoluta noi possiamo ascoltare una voce che ci chiama e trovare una mano che ci prende e ci conduce fuori. L’essere umano vive per il fatto che è amato e può amare; e se anche nello spazio della morte è penetrato l’amore, allora anche là è arrivata la vita. Nell’ora dell’estrema solitudine non saremo mai soli...Questo è il mistero del Sabato Santo! Proprio di là, dal buio della morte del Figlio di Dio, è spuntata la luce di una speranza nuova: la luce della Risurrezione" 


2 maggio 2010 Benedetto XVI

lunedì 19 aprile 2021

il cristianesimo è questo avvenimento è l’avvenimento di questo annuncio.

 Là voce del Giuss 6/211

il cristianesimo  è questo avvenimento

***

Ma questo è il problema, che lascio aperto;

 mentre ce ne andiamo via di qui, dovremmo guardarlo 

in faccia: il renderci conto di questo avvenimento

 che ci è accaduto, il renderci conto 

di quello che il cristianesimo significa; 

il cristianesimo significa questo annuncio.

 Cristianesimo non significa  dare via i soldi ai poveri,

 cristianesimo non significa prendere

 trentaquattro bambini degli altri in casa, 

cristianesimo non significa mettere la tiara,

 cristianesimo non significa pregare Dio,

 cristianesimo non significa compiere dei gesti religiosi, 

perché tutte queste cose, come tipo di cose,

 sono possibilità in tutte le esperienze degli uomini.

Pensate a quello che hanno sentito 

i pastori all’annuncio dell’Angelo, o 

i magi all’annuncio di cui la stella 

fu segno: una novità radicale, 

una novità d’ordine assoluto, non poteva 

esserci ed è qui, non poteva  esserci perché 

non l’abbiamo mai pensato, 

non potevamo pensarlo, ed è qui. 

Il cristianesimo è questo avvenimento, 

è l’avvenimento di questo annuncio. 

Annuncio non in quanto io lo sento, innanzitutto, 

ma in quanto mi si presenta:

 è una proposta, è un genere di proposta, 

è un tipo di proposta, è un genere 

di significato, un tipo di significato 

che viene veicolato a me, che viene 

proposto, che viene davanti a me 

nei termini di persone coinvolte 

con esso, in qualche modo coinvolte con esso.

 Dio scelse per un certo 

annuncio un adultero; Dio scelse 

per questo annuncio della gente 

pitocca, gli apostoli; Dio sceglie 

per questo annuncio dei peccatori, 

perché tutto quanto è nella potenza

 che fa venire a galla la cosa.

Tutto quanto è nell’avvenimento – 

non in quello che siamo, possiamo 

essere, dico, come valore morale 

–, è in qualcosa che è fuori di noi e 

che si propone al fondo di noi; ma 

è fuori di noi: è un avvenimento 

fuori di noi, esattamente come il 

mare in burrasca. Un avvenimento 

fuori di noi, un avvenimento che è 

un annuncio; un avvenimento che, 

dal di fuori di noi, imprevedibile − 

non si poteva prevedere −, viene a 

galla e ci passa, ci trapassa, fino al 

fondo di noi, con la sua proposta; 

e questa proposta che ci trapassa 

fino al fondo coinvolge anche quella

 povera persona che lo porta, suo 

malgrado. Ricordate il capitolo di 

Geremia, quando a un certo punto, stufo, 

ha cercato di ribellarsi 

a Dio, l’abbiamo meditato più di 

una volta: «Io mi son detto: “Non 

parlerò più in suo nome, basta, 

me ne andrò via dalla sua faccia, 

non parlerò più in suo nome”. Ma 

era dentro di me come un fuoco 

divorante, come un fuoco divorante

 dentro le mie ossa, e io mi 

sfinivo nel tentativo di contenerlo 

e non ci riuscivo, ed ero costretto 

ad uscire e gridare ancora: 

“Maledizione e rovina a chi

 non ascolta Javhè”» (cfr. Ger 20,9; 22,5).

È da cancellare il passato

 per capire cos’è il cristianesimo, è da 

cancellare tutta la connotazione 

del passato per capire che cosa è 

ora, ora, ora. Certo, non il passato di ieri o dell’altro ieri, perché 

il cristianesimo è una presenza 

dentro la tua esistenza, una presenza che coinvolge la vita di altre 

persone. Altre persone, per portarti una proposta, 

hanno coinvolto la loro vita, 

ed è una proposta che pretende che tu coinvolga 

la tua. Ma è una proposta che, 

per pretendere che tu coinvolga 

la tua, è piena di significato, è 

piena di una novità impensata, 

assicura un cambiamento inimmaginabile, inimmaginabile.

La cosa principale da incominciare a sgrossare

 dentro di noi, da incominciare a “disfare” da tutta la 

carta che ha addosso, per vedere il 

dono che ci sta dentro, per scoprire il volto chiaro 

che contiene, la cosa da incominciare a guardare 

in faccia è questa realtà assolutamente

 vivente, presente, che è il cristianesimo.

domenica 18 aprile 2021


"Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili".
E’ il testamento spirituale e intellettuale del “giudice ragazzino“, Rosario Livatino

 Ma voi uomini, esclamai, quando parlate di qualche cosa, dovete sempre sentenziare: “è pazza, è savia, è buona, è cattiva!” E questo che significa? Avete voi, che dite così, indagato i moventi interni di un'azione? Sapete scoprirne con certezza le cause, e capire perché è avvenuta e perché doveva avvenire? Se l'aveste fatto, non sareste così pronti a giudicare. 


Johann Wolfgang Goethe, I dolori del giovane Werther

sabato 17 aprile 2021


Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte..
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore,
e fallo conoscere al mondo.

Mahatma Gandhi

 16 aprile 1859 – 16 aprile 2021

Anniversario della morte di Alexis de Tocqueville


«Se cerco di immaginarmi il nuovo aspetto che il dispotismo potrà avere nel mondo, vedo una folla innumerevole di uomini eguali, intenti solo a procurarsi piaceri piccoli e volgari, con i quali soddisfare i loro desideri. Ognuno di essi, tenendosi da parte, è quasi estraneo al destino di tutti gli altri: i suoi figli e i suoi amici formano per lui tutta la specie umana; quanto al rimanente dei suoi concittadini, egli è vicino ad essi, ma non li vede; li tocca ma non li sente affatto; vive in se stesso e per se stesso e, se gli resta ancora una famiglia, si può dire che non ha più patria. Al di sopra di essi si eleva un potere immenso e tutelare, che solo si incarica di assicurare loro beni e di vegliare sulla loro sorte. È assoluto, particolareggiato, regolare, previdente e mite. Rassomiglierebbe all’autorità paterna se, come essa, avesse lo scopo di preparare gli uomini alla virilità, mentre cerca invece di fissarli irrevocabilmente nell’infanzia, ama che i cittadini si divertano, purché non pensino che a divertirsi. Lavora volentieri al loro benessere, ma vuole esserne l’unico agente e regolatore; provvede alla loro sicurezza e ad assicurare i loro bisogni, facilita i loro piaceri, tratta i loro principali affari, dirige le loro industrie, regola le loro successioni, divide le loro eredità; non potrebbe esso togliere interamente loro la fatica di pensare e la pena di vivere? ».


(Alexis de Tocqueville, La Democrazia in America, 1830, Parte IV, Cap. VI ) 


domenica 11 aprile 2021

1: LA MATITA E IL SANGUE

 LA MATITA E IL SANGUE
Qualcuno di voi sarà forse sorpreso di sapere che la parola "matita" è strettamente legata alla parola "sangue"!
Nel 16° secolo un grosso deposito di grafite ( <3 ) venne scoperto in Inghilterra cambiando per sempre il modo di tracciare linee su un foglio ma la parola sopravvisse alla tecnica. 
Fino a quel momento, infatti, il modo più comune per disegnare prevedeva l'uso della "sanguigna", una matita che lasciava un segno rosso sul foglio. Esempi di questo tipo di disegni sono innumerevoli e molti di voi avranno ad esempio presente il celeberrimo autoritratto di Leonardo Da Vinci custodito ai Musei Reali di Torino. Il tratto è rossiccio, proprio perché per disegnare si usava la ). In italiano la parola diventa la base per il nome del minerale "ematite" che è appunto l'ossido di ferro rosso (di aspetto grigio metallico se in forma compatta). Riconosciamo facilmente in questa parola il classico prefisso emo-   caratteristico del sangue (emoglobina, emofilia, emocromo, etc.).
Ma torniamo alla matita. Il nome per esteso della matita in antico era quindi "lapis hematitis". Ad un certo punto per esigenze di semplificazione si abbreviò in due modi possibili: "lapis" e "matita", che infatti sono sinonimi. 
Quando a partire dal 16° secolo si capì che la grafite poteva essere molto più versatile della sanguigna, le "matite" cominciarono ad essere prodotte con essa e il risultato fu che il nome matita venne completamente slegato dal significato originario. 
Ed eccoci qui tutti a pensare che il colore "naturale" della matita sia il grigio e invece è il rosso sangue. 
Anche la dicitura "scrivere con il sangue" potrebbe essere molto meno macabra e misterica di quanto immaginiamo ed equivalere semplicemente al nostro "nero su bianco".




❤Domenica 11 aprile festa della Divina Misericordia 
 



 



 La  sera, stando  nella mia cella, vidi il Signore Gesù  vestito di  una  veste  bianca: una mano alzata per  benedire,  mentre l'altra toccava  sul petto la veste,  che  ivi leggermente  scostata lasciava uscire due  grandi raggi, rosso l'uno  e  l'altro pallido. Muta  tenevo  gli  occhi fissi sul Signore;  l'anima  mia era  presa  da timore,  ma  anche da gioia grande. Dopo  un istante, Gesù mi  disse:  « Dipingi  un'immagine secondo il  modello che vedi, con  sotto scritto:  Gesù confido in Te!  Desidero  che questa  immagine  venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero. Prometto che l'anima, che venererà  quest'immagine, non perirà. Prometto  pure già su questa  terra,  ma  in  particolare  nell'ora  della  morte,  la vittoria sui  nemici. Io stesso la difenderò come Mia propria gloria ».  Quando ne parlai al confessore, ricevetti questa risposta:  « Questo riguarda la tua anima ». Mi disse  così:  “Dipingi  l'immagine  divina nella tua anima”. Quando lasciai il confessionale, udii  di nuovo queste parole:  « La  Mia immagine c'è  già nella tua  anima.  Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio  che l'immagine, che dipingerai con il  pennello,  venga solennemente benedetta nella prima  domenica  dopo Pasqua; questa domenica  deve essere  la festa della Misericordia.  Desidero  che i sacerdoti annuncino  la Mia  grande Misericordia  per  le  anime  dei peccatori.  Il peccatore  non deve  aver paura di  avvicinarsi a Me».  « Le  fiamme della Misericordia Mi divorano; voglio riversarle sulle anime  degli  uomini».  Poi Gesù  si  lamentò con me dicendomi:  « La sfiducia  delle anime Mi strazia le viscere. Ancora di  più Mi addolora  la  sfiducia delle anime  elette. Nonostante  il Mio amore inesauribile non hanno fiducia in Me. Nemmeno  la Mia morte è stata sufficiente per  loro. Guai alle anime che  ne abusano! ».  Quando dissi alla Madre Superiora che Iddio voleva  questo da  me, la  M. Superiora mi rispose che Gesù doveva farlo riconoscere più chiaramente con  qualche segno.  Quando pregai Gesù di  dare qualche  segno  a dimostrazione che “sei  veramente  Tu,  Dio  e Signore Mio, e che da Te  vengono queste  richieste”, udii nel mio  intimo questa  voce:  « Mi farò  conoscere dalle Superiore attraverso  le grazie  che  concederò  mediante  questa  immagine  ».

«  I due  raggi rappresentano il  Sangue  e  l'Acqua.  Il raggio pallido rappresenta  l'Acqua che giustifica  le anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue  che  è la vita  delle anime... Entrambi  i raggi uscirono  dall'intimo della  Mia Misericordia,  quando sulla croce il  Mio Cuore,  già in agonia, venne squarciato  con  la lancia. Tali  raggi riparano le  anime dallo sdegno  del Padre Mio. Beato colui che  vivrà alla  loro  ombra,  poiché non lo colpirà  la  giusta  mano  di  Dio.  Desidero  che  la  prima domenica dopo la  Pasqua  sia  la Festa della Misericordia.  Chiedi  al Mio servo  fedele  che in  quel  giorno  parli  al mondo intero  di questa Mia grande  Misericordia: in  quel giorno, chi  si  accosterà  alla sorgente  della vita questi  conseguirà  la remissione totale delle colpe e delle pene. L'umanità non  troverà pace, finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia. Oh!  quanto  Mi ferisce la diffidenza di un'anima!  Tale anima  riconosce che sono  santo e giusto, e  non crede che Io  sono  misericordioso, non ha fiducia nella Mia bontà. Anche i demoni ammirano  la Mia giustizia, ma non  credono alla  Mia bontà. Il  mio Cuore gioisce del titolo di Misericordia. Annuncia che  la Misericordia è il più grande attributo  di Dio. Tutte le  opere delle Mie  mani sono  coronate  dalla  Misericordia  ».
 

martedì 6 aprile 2021

è possibile ricominciare sempre

  è possibile ricominciare sempre

***

«Ecco il primo annuncio di Pasqua che vorrei consegnarvi: è possibile ricominciare sempre, perché c’è una vita nuova che Dio è capace di far ripartire in noi al di là di tutti i nostri fallimenti. Anche dalle macerie del nostro cuore Dio può costruire un’opera d’arte, anche dai frammenti rovinosi della nostra umanità Dio prepara una storia nuova».


Papa Francesco



domenica 4 aprile 2021

Il crocifisso non stia dietro le spalle dei giudici...

Il crocifisso non stia dietro le spalle dei giudici... 


Niente di male col crocifisso in aula. Ma non dovrebbe stare dietro le spalle dei giudici. Lì lo vede solo il giudicabile ed è portato a credere che lo ammonisca a lasciar perdere ogni speranza (simbolo non di fede ma di disperazione). Va messo in faccia ai giudici, ben visibile nella parete di fronte, perché lo considerino con umiltà mentre giudicano e non dimentichino mai che incombe su di loro il terribile pericolo di condannare un innocente.  (Piero Calamandrei)

rinnovare ogni giorno una coscienza indirizzata alla resurrezione

 “Così io e anche tu, dobbiamo rinnovare ogni giorno una coscienza indirizzata alla resurrezione; non c’è altro. Da solo, questo è difficile, se non impossibile. Un altro deve risollecitarci alla vita” 

(W. Congdon, lettera alla cugina I. Tate


Bill Congdon, Ego Sum, 1961

Padre mio, mi sono affezionato alla terra quanto non avrei creduto.



Padre mio, mi sono affezionato alla terra

quanto non avrei creduto.

È bella e terribile la terra.

Io ci sono nato quasi di nascosto,

ci sono cresciuto e fatto adulto

in un suo angolo quieto

tra gente povera, amabile e esecrabile.

Mi sono affezionato alle sue strade,

mi sono divenuti cari i poggi e gli uliveti,

le vigne, perfino i deserti.

È solo una stazione per il figlio Tuo la terra

ma ora mi addolora lasciarla

e perfino questi uomini e le loro occupazioni,

le loro case e i loro ricoveri

mi dà pena doverli abbandonare.

Il cuore umano è pieno di contraddizioni

ma neppure un istante mi sono allontanato da te.

Ti ho portato perfino dove sembrava che non fossi

o avessi dimenticato di essere stato.

La vita sulla terra è dolorosa,

ma è anche gioiosa: mi sovvengono

i piccoli dell’uomo, gli alberi e gli animali.

Mancano oggi qui su questo poggio che chiamano Calvario.

Congedarmi mi dà angoscia più del giusto.

Sono stato troppo uomo tra gli uomini o troppo poco?

Il terrestre l’ho fatto troppo mio o l’ho rifuggito?

La nostalgia di te è stata continua e forte,

tra non molto saremo ricongiunti nella sede eterna.

Padre, non giudicarlo

questo mio parlarti umano quasi delirante,

accoglilo come un desiderio d’amore,

non guardare alla sua insensatezza.

Sono venuto sulla terra per fare la tua volontà

eppure talvolta l’ho discussa.

Sii indulgente con la mia debolezza, te ne prego.

Quando saremo in cielo ricongiunti

sarà stata una prova grande

ed essa non si perde nella memoria dell’eternità.

Ma da questo stato umano d’abiezione

vengo ora a te, comprendimi, nella mia debolezza.

Mi afferrano, mi alzano alla croce piantata sulla collina,

ahi, Padre, mi inchiodano le mani e i piedi.

Qui termina veramente il cammino.

Il debito dell’iniquità è pagato all’iniquità.

Ma tu sai questo mistero. Tu solo.


(Mario Luzi)