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martedì 30 agosto 2022

Amore fraterno

 Amore fraterno. La forma più fondamentale d'amore, è l'amore fraterno. Con questo intendo senso di responsabilità, premure, rispetto, comprensione per il prossimo; esso è caratterizzato dall'assenza di esclusività. Se io ho sviluppato la capacità d'amare non posso fare a meno di voler bene ai miei fratelli. Nell'amore fraterno c'è il desiderio di fusione con tutti gli uomini, c'è il bisogno di solidarietà umana. L'amore fraterno si fonda sul principio dell'unione coi nostri simili. Le differenze di talento, d'intelligenza, di comprensione, sono trascurabili in confronto a quello che c'è in comune tra tutti gli uomini. Per sentire questa uguaglianza è necessario penetrare dalla superficie in profondità. Se io percepisco un altro essere solo in superficie, sento le differenze che ci separano. Se penetro in profondità, percepisco la nostra uguaglianza, ciò che ci rende fratelli. Questa è comunicazione profonda anziché superficiale. Come Simone Weil ha espresso così meravigliosamente: "Le stesse parole (ad esempio, un uomo dice alle moglie "ti amo") possono essere banali e straordinarie, secondo come sono dette. E il modo dipende dalla profondità di un essere umano, dalla quale scaturiscono senza che la volontà sia in grado di fare nulla. É con un accordo meraviglioso esse raggiungono in lui forma ed espressione. Così colui che sente può discernere, se ha potere di discernimento, ciò che è il valore del mondo." L'amore fraterno è amore tra esseri simili; ma, in realtà, anche tra simili che non sono sempre "simili": infatti, poiché siamo esseri umani, siamo tutti bisognosi di aiuto. Oggi io, domani tu. Ma questo bisogno di aiuto non significa che uno è indifeso e l'altro potente. La debolezza è una condizione transitoria; la capacità di stare ritto e camminare coi propri piedi è lo stato normale e permanente. Eppure, l'amore per l'essere indifeso, l'amore per il povero e per lo straniero, sono il principio dell'amore fraterno. Amare la propria carne e il proprio sangue non è una conquista. L'animale ama i suoi piccoli e li cura. Il debole ama il suo padrone poiché la sua vita dipende da lui; il bambino ama i suoi genitori poiché ha bisogno di loro. Solo l'amore disinteressato è un sentimento maturo, completo.

L'amore incondizionato

 Abbiamo già parlato dell'amore materno. Esso è, per sua stessa natura, incondizionato. La madre ama il bambino perché è la sua creatura e non perché abbia fatto qualche cosa per meritarselo. (Naturalmente, parlando di amore materno e paterno, mi riferisco a "tipi ideali", nel senso di Max Weber, oppure di un archetipo nel senso di Jung, e ciò non significa che ogni madre e ogni padre amino in questo modo. Mi riferisco al principio materno e paterno, che è rappresentato nelle persone del padre e della madre.) L'amore incondizionato corrisponde a uno dei più profondi aneliti, non solo del bambino, ma di ogni essere umano; d'altro canto, essere amati grazie ai propri meriti lascia sempre dei dubbi; forse non ho accontentato la persona dalla quale voglio essere amato, forse... c'è sempre il timore che l'amore possa scomparire. Inoltre, l'amore "meritato" può lasciare un senso di amarezza perché non si è amati per se stessi, ma si è amati soltanto perché si piace; in ultima analisi, non ci si sente amati ma utili. Non c'è da meravigliarsi se noi tutti aneliamo all'amore materno, sia da bambini sia da adulti. La maggior parte dei bambini ha la fortuna di ricevere questo amore (fino a che punto, ne riparleremo dopo). Da adulti lo stesso desiderio è più difficile da soddisfare. 

realizzare la volontà divina che è in me

 «A me non interessa il mondo. Mi interessano le persone con le quali vivo: il resto del mondo è tutto nei giornali. La mia famiglia, i miei vicini, sono loro la mia vita: l’unica vita di cui posso avere esperienza; il resto è mitologia giornalistica. Non è poi così importante che io faccia carriera o realizzi  grandi cose per me stesso. Ciò che conta e dà senso alla mia vita è che io viva nel modo più pieno possibile per realizzare la volontà divina che è in me. 

Questo compito mi occupa a tal punto che non mi resta tempo per nient’altro. Vorrei farvi notare che, se tutti vivessimo in questo modo, non avremmo più bisogno di eserciti, né di polizia, né di diplomazia, di politica, di banche. Avremmo una vita ricca di senso e non, come ora, pura follia.

Ciò che la natura chiede al melo è che produca mele, e al pero che produca pere. Da me la natura vuole che io sia semplicemente un uomo, ma un uomo cosciente di ciò che fa. Dio cerca nell’uomo la coscienza. E’ questa la verità della nascita e della resurrezione di Cristo dentro di noi. Quando sempre più uomini pensanti arriveranno a questa verità, quella sarà la rinascita spirituale del mondo. Cristo, il Logos: cioè a dire, la mente, l’intelligenza, che risplende nella tenebra. Cristo rappresentò una nuova verità sull’uomo. 

Non esiste l’umanità. Io esisto, voi esistete. L’umanità è soltanto una parola. Siate ciò che Dio vuole che siate; non vi preoccupate per l’umanità. Preoccupandovi dell’umanità, che non esiste, eludete il compito di guardare ciò che esiste: il Sé. Fate come l’uomo che, affacciandosi sul campo del vicino, gli dice: «Guarda, un erbaccia. E un’altra. Perché non zappi più a fondo? Perché non tieni pulita la tua vigna?». E intanto il suo campo, alle sue spalle, è pieno di erbacce.»


Carl Gustav Jung ✍

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La società dell'apparenza

 Le masse saranno sempre al di sotto della media. La maggiore età si abbasserà, la barriera del sesso cadrà, e la democrazia arriverà all'assurdo rimettendo la decisione intorno alle cose più grandi ai più incapaci. Sarà la punizione del suo principio astratto dell'uguaglianza, che dispensa l'ignorante di istruirsi, l'imbecille di giudicarsi, il bambino di essere uomo e il delinquente di correggersi. Il diritto pubblico fondato sulla uguaglianza andrà in pezzi a causa delle sue conseguenze. Perché non riconosce la disuguaglianza di valore, di merito, di esperienza, cioè la fatica individuale: culminerà nel trionfo della feccia e dell'appiattimento. L'adorazione delle apparenze si paga.


(Henri-Frédéric Amiel, Frammenti di diario intimo 12 giugno 1871)


[G.M.]

Il carattere

 Il carattere

Esiste mascolinità e femminilità nel carattere così come nella funzione sessuale. Il carattere maschile ha come caratteristiche l'iniziativa, l'attività, la disciplina e lo spirito d'avventura: le caratteristiche del carattere femminile sono la ricettività, la tenerezza, il realismo, la pazienza. (Non va dimenticato che in ogni individuo entrambi i tipi di caratteristiche sono fusi, ma con la prevalenza di quelle caratteristiche del sesso "di lui" o "di lei".) 

E. Fromm

lunedì 29 agosto 2022

Rispetto

 Rispetto non è timore né terrore; esso denota, nel vero senso della parola (respicere guardare), la capacità di vedere una persona com'è, di = conoscerne la vera individualità. Rispetto significa desiderare che l'altra persona cresca e si sviluppi per quello che è. Il rispetto, perciò, esclude lo sfruttamento; voglio che la persona amata cresca e si sviluppi secondo i suoi desideri, secondo i suoi mezzi, e non allo scopo di servirmi.


Se io amo questa persona, mi sento uno con lei, ma con lei così com'è, e non come dovrebbe essere per adattarsi a me. È chiaro che il rispetto è possibile solo se ho raggiunto l'indipendenza; se posso stare in piedi o camminare senza bisogno di grucce, senza dover dominare o sfruttare un'altra persona. Il rispetto esiste solo sulle basi della libertà: "l'amore è figlio della libertà" come dice una vecchia canzone francese; l'amore è figlio della libertà, mai del dominio.

Vitamina C Lisina. Prof Rath

 

La vitamina C in questa lotta

La vitamina C può aiutare a combattere le infezioni virali in molti modi:

  • Rallentando o bloccando l’ingresso del virus e la sua diffusione nel corpo
  • Migliorare la funzione immunitaria e la resistenza contro le infezioni virali
  • Inibizione della moltiplicazione virale nelle cellule infette
  • Indurre il suicidio (apoptosi) di cellule viralmente infette

Questi meccanismi antivirali della vitamina C sono stati scientificamente dimostrati in una moltitudine di virus che colpiscono l’uomo:

  • Virus dell’influenza
  • Virus dell’herpes
  • Virus della polio
  • Virus della leucemia (HTLV)
  • Virus Coxsackie
  • Cytomegalovirus e Parainfluenza Virus
  • Virus dell’immunodeficienza umana (HIV)

Quando viene usata contro il virus dell’immunodeficienza umana (HIV), una delle più recenti epidemie che perseguitano l’umanità, la vitamina C ha dimostrato, in studi di ricerca, di inibire la moltiplicazione di questo virus di oltre il 99 per cento. Non sorprende quindi che dosi elevate di vitamina C siano efficaci nel bloccare essenzialmente tutti i virus umani finora studiati, compresa l’influenza.
La vitamina C ha anche dimostrato di essere efficace contro il virus che causa l’attuale pandemia globale. Nel febbraio di quest’anno, i primi rapporti clinici sono stati resi disponibili dalle cliniche cinesi, dove i pazienti gravemente infettati dal virus attuale si sono quasi completamente ripresi dopo aver ricevuto un trattamento ad alte dosi di vitamina C.
Allo stesso tempo, il governo cinese ha trasportato la vitamina C a tonnellate nelle regioni colpite per combattere la diffusione dell’epidemia tra la popolazione. Questo fatto spiegherebbe la massiccia diminuzione delle nuove infezioni all’inizio di marzo di quest’anno.

Nel 1992 ho pubblicato un articolo scientifico insieme al premio Nobel Linus Pauling, sottolineando l’importanza di combinare la vitamina C con la lisina per massimizzare l’inibizione dei processi di malattia particolarmente legati alle malattie virali e al cancro.

In breve, le cellule tumorali e le cellule virali infette utilizzano entrambe lo stesso meccanismo di attivazione degli enzimi e di distruzione dei tessuti. Questo rivoluzionario articolo si conclude con la seguente dichiarazione:
“Prevediamo che l’uso della lisina e degli analoghi della lisina, in particolare in combinazione con l’ascorbato (vitamina C), porterà a una svolta nel controllo di molte forme di cancro e malattie infettive”.
La combinazione di vitamina C e lisina è particolarmente vantaggiosa perché questi micronutrienti sono destinati a diversi meccanismi di malattia. Mentre la lisina aiuta a bloccare la degradazione del tessuto connettivo legata alla malattia, la vitamina C stimola la nuova produzione di questo “tessuto di stabilità”.

Il fatto che entrambi questi micronutrienti non possono essere prodotti nel corpo umano evidenzia la necessità di integrarli in quantità ottimali, in particolare durante i processi patologici in corso.
Un punto di forza specifico di questa pubblicazione di riferimento è stata la raccomandazione di combinare questi due micronutrienti naturali con derivati sintetici dell’amminoacido lisina. Questi analoghi della lisina, ad esempio l’acido tranexamico, sono molto più efficaci della lisina nel bloccare l’eccessiva degradazione dei tessuti. Sono elencati nella pubblicazione e possono ora essere testati come potenziali agenti terapeutici nella lotta contro l’attuale pandemia.

3. Il ruolo dell’amminoacido naturale lisina

I virus invadono le cellule del nostro corpo, per esempio le cellule interne (epiteliali) che rivestono il polmone. Per diffondersi, essi riprogrammano le informazioni genetiche delle cellule per produrre gli strumenti biologici di cui il virus ha bisogno per moltiplicare la sua diffusione in tutto il tessuto umano e, in ultima analisi, diventare un’infezione manifesta.
Come parte di questo processo, le cellule viralmente infette attivano gli enzimi (catalizzatori) che sono in grado di tagliare il tessuto connettivo circostante (ad esempio il collagene) come le forbici biologiche. Essenzialmente tutti i virus attivano tali enzimi come condizione preliminare per la diffusione e lo sviluppo di una malattia vera e propria.
L’amminoacido naturale lisina è in grado di bloccare questi enzimi e, quindi, inibire la diffusione del virus all’interno del corpo.

4. Scoperte storiche pubblicate insieme al premio Nobel Linus Pauling

L’efficacia della lisina nel bloccare le
 infezioni virali è stata successivamente testata in uno studio con un virus HTLV-1 particolarmente dannoso che causa la leucemia nell’uomo. In questa malattia umana indotta dal virus, per la quale non esiste una cura, è stato dimostrato che l’integrazione di lisina blocca la proliferazione del virus. Più significativamente, la lisina è stata anche in grado di causare il “suicidio biologico” (apoptosi) delle cellule infettate dal virus.
Così, il controllo di questo virus non è stato reso possibile per mezzo di un farmaco farmaceutico ma da un micronutriente identificato dalla comprensione dei meccanismi cellulari sottostanti della malattia.
Prof. Rath

venerdì 26 agosto 2022

Quelle come me di Alda Merini

 

Quelle come me di Alda Merini

Poesia "Quelle come me" di Alda Merini

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Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive.
Quelle come me donano l’anima,
perché un’anima da sola è come una goccia d’acqua nel deserto.
Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi,
pur correndo il rischio di cadere a loro volta.
Quelle come me guardano avanti,
anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
Quelle come me cercano un senso all’esistere e, quando lo trovano,
tentano d’insegnarlo a chi sta solo sopravvivendo.
Quelle come me quando amano, amano per sempre.
e quando smettono d’amare è solo perché
piccoli frammenti di essere giacciono inermi nelle mani della vita.
Quelle come me inseguono un sogno
quello di essere amate per ciò che sono
e non per ciò che si vorrebbe fossero.
Quelle come me girano il mondo alla ricerca di quei valori che, ormai,
sono caduti nel dimenticatoio dell’anima.
Quelle come me vorrebbero cambiare,
ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo.
Quelle come me urlano in silenzio,
perché la loro voce non si confonda con le lacrime.
Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore,
perché sai che ti lasceranno andare, senza chiederti nulla.
Quelle come me amano troppo, pur sapendo che, in cambio,
non riceveranno altro che briciole.
Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso,
purtroppo, fondano la loro esistenza.
Quelle come me passano inosservate,
ma sono le uniche che ti ameranno davvero.
Quelle come me sono quelle che, nell’autunno della tua vita,
rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti
e che tu non hai voluto…

Si appartiene ancora al volgo, finché si addossa sempre la colpa agli altri;

 "Si appartiene ancora al volgo, finché si addossa sempre la colpa agli altri; si è sulla strada della saggezza, quando si rende responsabile sempre solo se stesso; ma il saggio non trova nessun colpevole, né sé né gli altri". – Chi dice questo? – Epitteto, milleottocento anni fa. – Lo si è udito, ma lo si è dimenticato. – No, non lo si è udito e non lo si è dimenticato: non ogni cosa si dimentica. Ma non si ebbe l’orecchio adatto, l’orecchio di Epitteto. – Dunque egli lo ha detto nell’orecchio a se stesso? Così è: la saggezza è il bisbiglio del solitario a se stesso in pieno mercato


#FriedrichNietzsche, “Opinioni e sentenze diverse”, da Umano, troppo umano, vol. II


Friedrich Nietzsche morto il 25 Agosto 1900

martedì 23 agosto 2022

La prova del setaccio

 Nell’antica Grecia si pensava che Socrate possedesse la conoscenza nel più alto grado.

Un giorno un conoscente incontrò il grande filosofo e gli disse:

“Lo sai che cosa ho sentito poco fa sul tuo amico?”

“Aspetta un minuto – rispose Socrate -, prima che tu mi dica qualcosa, voglio che tu superi una piccola prova, che si chiama la prova del Filtro Triplo”.

“Filtro triplo?”

“Esatto – continuò Socrate -, prima che tu mi dica qualcosa sul mio amico, potrebbe essere una buona idea prendersi un momento e filtrare quello che tu stai per dire.

Questo è quello che io chiamo la prova del Triplo Filtro”.

Il primo filtro è la verità.

Sei assolutamente sicuro che quello che stai per dirmi è vero?”

“No – disse l’uomo -, in questo momento l’ho appena sentito dire e…”

“Bene, – disse Socrate – quindi tu non sai se è veramente vero oppure no.

Ora fammi provare il secondo filtro, il filtro della bontà.

Quello che stai per dirmi del mio amico è qualcosa di buono?”

“No, al contrario…”

“E così – continuò Socrate -, tu stai per dirmi qualcosa di cattivo su di lui, ma non sei sicuro che sia vero.

Tu puoi ancora superare la prova, però, perché resta ancora un filtro: quello dell’utilità.

Quello che stai per dirmi sul mio amico risulterà utile per me?”

“No, no davvero…”

“Bene, – concluse Socrate – se quel che vuoi dirmi non è né vero né buono e neppure utile, perché mai dirmelo?”

Grandi menti parlano di idee, menti mediocri di fatti e menti piccole di persone.


Tratto dal web

San Josemaría Escrivá

 San Josemaría Escrivá

Quando si sta vicino a grandi uomini c’è un pericolo: farci l’abitudine. Ora che ho raggiunto gli ottanta anni mi pare di scorgere soltanto la parte dei piedi, per così dire, di San Josemaría Escrivá. Continuamente riscopro aspetti nuovi del suo stile mentre mi piace riflettere sulla novità

Escrivá, beninteso, non si sentiva un innovatore ma un chiamato a rifondare uno spirito cristiano adatto ai laici. Perciò il suo modello era quello dei primi cristiani, quando non erano ancora apparsi gli ordini religiosi aventi al centro della loro chiamata il distacco dal mondo e una dedicazione totale della vita a Dio. Anche per i laici cristiani la vita è da dedicare interamente a Dio ma attraverso la loro vocazione specifica di persone che vivono nel mondo e sperimentano le normali realtà di tutti i giorni. E’ evidente il diverso modo di vivere di un cenobita e di un padre di famiglia. Per esempio la povertà per un padre di famiglia si esercita nel lavorare seriamente per guadagnare il sostentamento dei suoi, non spendere in inutili lussi, comportarsi come la normalità gli richiede, con sobrietà.


E’ luminoso il modo in cui il Santo educava a coltivare il rapporto con Dio e con gli altri. Non appare mai il disprezzo per le realtà mondane, ma lo stile del rapporto con Dio è quello del figlio, possibilmente del figlio piccolo (come il Vangelo suggerisce). Il rapporto con gli altri era improntato all’armonia e all’affetto. Le famiglie venivano indicate come “focolari luminosi e allegri”, lo spirito di mortificazione era, per prima cosa, sacrificarsi perché gli altri stessero bene: farsi tappeto perché camminassero sul morbido. Addirittura giunse a dire che il letto matrimoniale degli sposi è un altare: affermazione difficile da digerire nel secolo scorso. Non criticò mai lo stile di vita dei religiosi, che dimostrò sempre di stimare, ma sottolineò l’aspetto positivo delle realtà mondane per i laici. La passione professionale, il valore dell’amicizia, il fascino dell’amore fra i coniugi, saper apprezzare le cose belle del mondo, erano tutte strade per amare Dio, senza facili concessioni agli eccessi. Il risultato è uno spirito sereno, capace di lottare contro le tendenze disordinate ma nello stesso tempo gioioso e attraente.


Ho solo accennato a temi fondamentali. Vivere il cristianesimo con questo stile non è da poco.

Giuseppe Corigliano

domenica 21 agosto 2022

l'umanità la divido in cinque categorie




 LEONARDO SCIASCIA, Il giorno della civetta (Torino, Einaudi 1961).

Questo è il brano in cui il padrino mafioso Mariano esprime il suo rispetto per il protagonista del romanzo, il capitano Bellodi:

«Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l'umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz'uomini pochi, ché mi contenterei l'umanità si fermasse ai mezz'uomini. E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi.

E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre. Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo.»

Il sincretismo

 PAROLE PROFETICHE (LEGGETE E STUPITEVI)


di papa San Pio X (nel giorno della sua memoria liturgica)

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"Ma sono ancora più strane, nello stesso tempo spaventose e rattristanti, l'audacia e la leggerezza di spirito di uomini che si dicono cattolici, che sognano di rifare la società in simili condizioni e di stabilire sulla terra, al di sopra della Chiesa cattolica, "il regno della giustizia e dell'amore", con operai venuti da ogni parte, di tutte le religioni oppure senza religione, con o senza credenze, purché dimentichino quanto li divide, le loro convinzioni religiose e filosofiche, e mettano in comune quanto li unisce, un 'generoso idealismo' e forze morali prese "dove possono". Quando si pensa a tutto quanto è necessario in forze, in scienza, in virtù soprannaturali per istituire la città cristiana, e alle sofferenze di milioni di martiri, e alle illuminazioni dei Padri e dei Dottori della Chiesa, e alla dedizione di tutti gli eroi della carità, e a una potente gerarchia nata dal Cielo, e ai fiumi di grazia divina, e il tutto edificato, collegato, compenetrato dalla Vita e dallo Spirito di Gesù Cristo, la Sapienza di Dio, il Verbo fatto uomo; quando si pensa, diciamo, a tutto questo, si è spaventati nel vedere NUOVI APOSTOLI intestardirsi a fare di meglio mettendo in comune un vago idealismo e virtù civiche. Che cosa produrranno? Che cosa sta per uscire da questa collaborazione? Una costruzione puramente verbale e chimerica, in cui si vedranno luccicare alla rinfusa e in una CONFUSIONE SEDUCENTE le parole di libertà, di giustizia, di fraternità e di amore, di uguaglianza e di umana esaltazione, il tutto basato su una DIGNITA' UMANA MALE INTESA. Si tratterà di un'AGITAZIONE TUMULTUOSA, sterile per il fine proposto e che avvantaggerà gli agitatori delle masse meno utopisti (....).

 Temiamo che vi sia ancora di peggio. Il risultato di questa promiscuità nel lavoro, il beneficiario di quest'azione sociale cosmopolitica, può essere soltanto una democrazia che non sarà né cattolica, né protestante, né ebraica; UNA RELIGIONE...PIU' UNIVERSALE DELLA CHIESA CATTOLICA, che riunirà tutti gli uomini divenuti finalmente fratelli e compagni, nel "regno di Dio".- "Non si lavora per la Chiesa: si lavora per l'umanità". E ora, pervasi dalla più viva tristezza, ci domandiamo, Venerabili Fratelli, che cosa è diventato il cattolicesimo del Sillon [movimento francese- n.p.c.]. Ahimè! Esso...è stato captato, nel suo corso, dai moderni nemici della Chiesa e d'ora innanzi forma solo un misero affluente del grande movimento di APOSTASIA, organizzato, in tutti i paesi, per L'INSTAURAZIONE DI UNA CHIESA UNIVERSALE, CHE NON AVRA' NE' DOGMI, NE' GERARCHIA, né regole per lo spirito, né freno per le passioni, e che, con il PRETESTO DELLA LIBERTA' E DELLA DIGNITA' UMANA, ristabilirebbe nel mondo, qualora POTESSE trionfare, il REGNO LEGALE DELL'ASTUZIA E DELLA FORZA, e l'OPPRESSIONE DEI DEBOLI, di quelli che soffrono e che lavorano".


(Lettera Apostolica di San Pio X agli Arcivescovi e ai Vescovi francesi, Notre charge apostolique, Roma, 25 agosto 1910)

Preghiera

 Preghiera

<<Chi sei tu, dolce luce che mi riempie          e rischiara l'oscurità del mio cuore?  

 Tu mi guidi come mano materna e se mi abbandonassi non saprei fare più nessun passo. 

Tu sei lo spazio che circonda il mio essere e lo racchiude in sé. Da te lasciato, cadrebbe nell'abisso del nulla, dal quale tu l'hai elevato alla Luce. 

Tu, più vicino a me di me stessa, e più intimo del mio intimo, e tuttavia inafferrabile ed incomprensibile che oltrepassi ogni nome: Spirito Santo, Amore eterno»

Edith Stein

sabato 20 agosto 2022

 

Mi ero alzato presto e mi attardavo a prepararmi ad esistere [147]

La generazione cui appartengo, quando è nata, ha trovato un mondo sprovvisto di fondamenta per chi abbia cervello e un cuore.

Il lavoro di distruzione delle generazioni anteriori aveva fatto in modo che il mondo, sul quale siamo nati, non ci potesse dare nessuna sicurezza sul piano religioso, nessun aiuto sul piano morale, nessuna tranquillità sul piano politico. Siamo nati ormai in piena ansia metafisica, in piena ansia morale, in piena agitazione politica. Ebbre delle formule esteriori, dei meri procedimenti della ragione e della scienza, le generazioni che ci hanno preceduto hanno abbattuto i fondamenti della fede cristiana… [173

]da Il libro dell’inquietudine

Fernando Pessoa



"Nella vita attuale il mondo appartiene solo agli stupidi, agli insensibili e agli agitati.



"Ebbre di una cosa non certa che hanno chiamato Positività, queste generazioni hanno criticato ogni morale, analizzato ogni regola di vita e, di un tale scontro di dottrine, sono restati solo la certezza che nessuna di esse è sicura, e il dolore di non avere questa certezza (...)"


Il diritto a vivere e trionfare oggi si conquista quasi con gli stessi requisiti con cui si ottiene il ricovero in manicomio: l'incapacità di pensare, l'amoralità e l'ipereccitazione"

Bernardo Soares Libro dell'Inquietudine



Il Re, la cui corona d'oro è luce fissa dall'alto trono i suoi meschini. Il mio Re Lo incoronarono di spini e per trono Gli dettero una croce.

Lo sguardo fisso del Re a sé attira gli sguardi fissati e vicini ma più mi fissano, e morte senza carezze, le palpebre calate di Gesù.

Il Re parla, e un suo gesto tutto riempie, il suono della sua voce tutto trasforma. Il mio Re morto ha grande maestà:

parla la Verità in quella bocca muta; le sue mani legate sono la Libertà.

La Chiesa materna coprì come campana i miei giorni sereni. La chiamo, adesso, a ragione, la Chiesa di Roma. So più o sono meno? (...)

Ma mai il mio cuore.

Di che fui diseredato dalla verità?

(...) Oh, la nostalgia della Chiesa Cattolica! Qualcosa in me si è rotto, come una mola che cada male.

Da piccolo andavo, magnanimamente solo senza nulla fatale.


Ave Maria

Ave Maria, così pura Vergine mai contaminata Ascolta la preghiera fatta Nel mio seno di amarezza.

Tu che sei piena di grazia Ascolta la mia preghiera, Guidami per mano Per questa vita che passa.

Benedetta sei tu, Maria, Tra le donne della terra E la tua anima è piena Di una dolce immagine di gioia.

Beata Santa Maria, Tu che sei la Madre di Dio E che abiti in cielo Prega per noi ogni giorno.



Il nichilismo

 ✍️💭UMBERTO GALIMBERTI: IL NICHILISMO E I GIOVANI


 “I giovani, anche se non sempre lo sanno, stanno male. E non per le solite crisi esistenziali che costellano la giovinezza, ma perché un ospite inquietante, il nichilismo, si aggira tra loro, penetra nei loro sentimenti, confonde i loro pensieri, cancella prospettive ed orizzonti, fiacca la loro anima, intristisce le passioni rendendole esangui. [...] Bisogna educare i giovani a essere se stessi, assolutamente se stessi.


Questa è la forza d'animo. Ma per essere se stessi occorre accogliere a braccia aperte la propria ombra. Di forza d'animo hanno bisogno i giovani soprattutto oggi perché non sono più sostenuti da una tradizione, perché si sono rotte le tavole dove erano incise le leggi della morale, perché si è smarrito il senso dell'esistenza e incerta s'è fatta la sua direzione. [...]


Alla base dell'assunzione delle droghe, di tutte le droghe, anche del tabacco e dell'alcol, c'è da considerare se la vita offre un margine di senso sufficiente per giustificare tutta la fatica che si fa per vivere. Se questo senso non si dà, se non c'è neppure la prospettiva di poterlo reperire, se i giorni si succedono solo per distribuire insensatezza e dosi massicce di insignificanza, allora si va alla ricerca di qualche anestetico capace di renderci insensibili alla vita.”


UMBERTO GALIMBERTI, Il nichilismo e i giovani

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Non si devono regalare ai bambini le cose in qualsiasi momento,

"Non si devono regalare ai bambini le cose in qualsiasi momento, quando compiono gli anni, quando è Natale, quando è Pasqua, quando sono promossi… I giocattoli stanno al posto delle parole mancate.


Perché i padri tendono a non parlare tanto con i bambini perché si annoiano. Le madri parlano con i bambini, ma parlano ad un livello fisico: “Sei sudato?” “Stai attento.” “Hai la febbre?” Mai che facciano una domanda psicologica sul tipo: “sei felice?” che il bambino resterebbe anche sconcertato rispetto alla improbabilità che arrivi una domanda del genere. 


Adesso poi ci sono i telefonini, gli Ipad, che vengono letteralmente consegnati a loro in modo tale che stanno tranquilli. Ci si siede a tavola, si ordina e poi nell’attesa genitori e figli tutti con il telefonino. Una sorta di solitudine di massa: negazione totale della relazione sociale. Perché non si devono chiamare “social” quelle cose lì, ma si devono chiamare “solitudine di massa”. Colui che interagisce con me deve avere un corpo davanti a me e non semplicemente un’immagine."

 Umberto Galimberti

martedì 16 agosto 2022

Società liquida

 «Liquida è questa nostra società, che ha perso il senso della comunità, priva di collanti al di là del profitto e del consumo: una società il cui imperativo, posto in essere dai ricchi contro i poveri, dai potenti contro gli umili, è ridotto alla triade “Produci/Consuma/Crepa”». Di conseguenza, diventano tristemente “liquidi” anche «i rapporti umani», così come la cultura. In altre parole: «Liquido tutto il nostro mondo, che sta crollando mentre noi fingiamo di non accorgercene».

L'uomo tecnologico

 « Considero pieno di pericoli il passaggio dell’umanità dalla sfera naturale alla tecnosfera: si tratta di un processo forse irreversibile che minaccia di accelerare grandemente nel XXI secolo. Il progresso tecnologico che per secoli si è sviluppato divorando ampie porzioni delle risorse della natura, ora lo fa a spese della cultura e dell’uomo. L’uomo che è sempre stato compartecipe, se non facitore della storia, diventa una scheggia del progresso tecnologico, i cui clamorosi successi eclissano il valore della persona in quanto tale. Il nostro mondo interiore, un tempo più abituato alla concentrazione e al lavorio del pensiero, e che già avevamo abbastanza trascurato, ora è invaso da un esorbitante profluvio di vacue informazioni. Questa marea riduce sempre più la presenza dell’elemento spirituale, fino alla sua completa scomparsa in molti soggetti. L’uomo da tipo “storicoculturale” si sta sempre più mutando in tipo “tecnogeno”. Questa profonda trasformazione psicologica è foriera per l’umanità di una minaccia mortale: perdere se stessa »: Aleksandr Solženicyn, Che cosa ci preoccupa di più alla fine del secondo millennio?, in Ritorno in Russia, Marsilio, Venezia, 2019, pag. 87.

Il sacrificio

 




sabato 13 agosto 2022

Il prodigio è il Santissimo Sacramento

 <<Gli uomini chiedono prodigi per credere, segni per vedere, messaggi per capire e comprendere, una strada per camminare e raggiungere la salvezza e la felicità.

Il prodigio è il Santissimo Sacramento,

il segno è la Croce,

il messaggio è il Vangelo,

la salvezza è nella Chiesa.

Il segno più importante, più nobile e più santo è la Croce, che costituisce il segno dell'amore di Dio per voi. Fatene anche quello del vostro amore per Lui.

E' un segno d'amore, non una provocazione, la sua luce si irradierà su tutto il mondo>>.


(san Charbel)

mercoledì 10 agosto 2022

 Una notizia che ha dell’incredibile: la causa principale del cancro è stata ufficialmente scoperta decenni fa (1923) da uno scienziato premio Nobel per la medicina, nel 1931.


Pochissime persone in tutto il mondo lo sanno, perché questo fatto è nascosto dall’industria farmaceutica e alimentare.


Nel 1931, lo scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg ha ricevuto il Premio Nobel   per la scoperta sulla causa primaria del cancro.


Proprio così. Ha trovato la causa primaria del cancro e ha vinto il Premio Nobel.


Otto ha scoperto che il cancro è il risultato di un potere anti-fisiologico e di uno stile di vita anti-fisiologico.


Perché? Poiché sia con uno stile anti-fisiologico nutrizionale (dieta basata su cibi acidificanti) e l’inattività fisica, il corpo crea un ambiente acido (nel caso di inattività, per una cattiva ossigenazione delle cellule).


L’acidosi cellulare causa l’espulsione dell’ossigeno. La mancanza di ossigeno nelle cellule crea un ambiente acido.


Egli ha detto: “La mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce della stessa medaglia: Se una persona ha uno, ha anche l’altro”.


Cioè, se una persona ha eccesso di acidità, quindi automaticamente avrà mancanza di ossigeno nel suo sistema. Se manca l’ossigeno, avrete acidità nel vostro corpo.


Egli ha anche detto: “Le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno”.


Cioè, un ambiente acido è un ambiente senza ossigeno.


Egli ha dichiarato: “Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile convertirla in un cancro”.


“Tutte le cellule normali hanno il bisogno assoluto di ossigeno, ma le cellule tumorali possono vivere senza di esso”. (Una regola senza eccezioni).


“I tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini.”


Nella sua opera “Il metabolismo dei tumori”, Otto ha mostrato che tutte le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni fondamentali: acidosi del sangue (acido) e ipossia (mancanza di ossigeno).


Ha scoperto che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno.


Le cellule tumorali possono sopravvivere soltanto con glucosio e in un ambiente privo di ossigeno.


Pertanto, il cancro non è altro che un meccanismo di difesa che hanno alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente acido e privo di ossigeno.


IN SINTESI:

Le cellule sane vivono in un ambiente ossigenato e alcalino che consente il normale funzionamento. Le cellule tumorali vivono in un ambiente acido e carente di ossigeno.


IMPORTANTE:

Una volta terminato il processo digestivo, gli alimenti, a secondo della qualità di proteine, carboidrati, grassi, vitamine e minerali, forniscono e generano una condizione di acidità o alcalinità nel corpo. In altre parole … tutto dipende unicamente da ciò che si mangia.


Il risultato acidificante o alcalinizzante viene misurato con una scala chiamata PH, i cui valori vanno da 0 a 14, al valore 7 corrisponde un pH neutro.


È importante sapere come gli alimenti acidi e alcalini influiscono sulla salute, poiché le cellule..per funzionare correttamente dovrebbe essere di un ph leggermente alcalino (poco di sopra al 7).


In una persona sana, il pH del sangue è compreso tra 7.4 e 7.45.


Se il pH del sangue di una persona è inferiore 7, va in coma.


GLI ALIMENTI CHE ACIDIFICANO IL CORPO:

* Lo zucchero raffinato e tutti i suoi sottoprodotti. (È il peggiore di tutti: non ha proteine, senza grassi, senza vitamine o minerali, solo carboidrati raffinati che schiacciano il pancreas). Il suo pH è di 2,1 (molto acido)

* Carne. (Tutti i tipi)

* Prodotti di origine animale (latte e formaggio, ricotta, yogurt, ecc)

* Il sale raffinato.

* Farina raffinata e tutti i suoi derivati. (Pasta, torte, biscotti, ecc)

* Pane. (La maggior parte contengono grassi saturi, margarina, sale, zucchero e conservanti)

* Margarina.

* Caffeina. (Caffè, tè nero, cioccolato)

* Alcool.

* Tabacco. (Sigarette)

* Antibiotici e medicina in generale.

* Qualsiasi cibo cotto. (la cottura elimina l’ossigeno aumentando l’acidita’ dei cibi”)

* Tutti gli alimenti trasformati, in scatola, contenenti conservanti, coloranti, aromi, stabilizzanti, ecc.


Il sangue si ‘autoregola’ costantemente per non cadere in acidosi metabolica, garantire il buon funzionamento e ottimizzare il metabolismo cellulare. Il corpo deve ottenere delle basi minerali alimentari per neutralizzare l’acidità del sangue nel metabolismo, ma tutti gli alimenti già citati (per lo più raffinati) acidificano il sangue e ammorbano il corpo.


Dobbiamo tener conto che con il moderno stile di vita, questi cibi vengono consumati almeno 3 volte al giorno, 365 giorni l’anno e tutti questi alimenti sono anti-fisiologici.


GLI ALIMENTI ALCALINIZZANTI:

* Tutte le verdure crude. (Alcune sono acide al gusto, ma all’interno del corpo avviene una reazione è alcalinizzante.”. Altre sono un po acide, tuttavia, forniscono le basi necessarie per il corretto equilibrio). Le verdure crude producono ossigeno, quelle cotte no.

* I Frutti, stessa cosa. Ad esempio, il limone ha un pH di circa 2,2, tuttavia, all’interno del corpo ha un effetto altamente alcalino. (Probabilmente il più potente di tutti - non fatevi ingannare dal sapore acidulo)


* I frutti producono abbastanza ossigeno.

* Alcuni semi, come le mandorle sono fortemente alcalini.

* I cereali integrali: l’unico cereale alcalinizzante è il miglio. Tutti gli altri sono leggermente acidi, tuttavia, siccome la dieta ideale ha bisogno di una percentuale di acidità, è bene consumarne qualcuno. Tutti i cereali devono essere consumati cotti.

*Il miele è altamente alcalinizzante.

* La clorofilla: le piante sono fortemente alcaline. (In particolare aloe vera, noto anche come aloe)

* L’acqua è importante per la produzione di ossigeno. “La disidratazione cronica è la tensione principale del corpo e la radice della maggior parte tutte le malattie degenerative.” Lo afferma il Dott. Feydoon Batmanghelidj.

* L’esercizio ossigena tutto il corpo. “Uno stile di vita sedentario usura il corpo.”


L’ideale è avere una alimentazione di circa il 60% alcalina piuttosto che acida, e, naturalmente, evitare i prodotti maggiormente acidi, come le bibite, lo zucchero raffinato e gli edulcoranti.


Non abusare del sale o evitarlo il più possibile.


Per coloro che sono malati, l’ideale è che l’alimentazione sia di circa 80% alcalina, eliminando tutti i prodotti più nocivi.


Se si ha il cancro il consiglio è quello di alcalinizzare il più possibile.”


Il Dr. George W. Crile, di Cleveland, uno dei chirurghi più rispettati al mondo, dichiara apertamente: “Tutte le morti chiamate naturali non sono altro che il punto terminale di un saturazione di acidità nel corpo.”


Come precedentemente accennato, è del tutto impossibile, per il cancro, comparire in una persona che libera il corpo dagli acidi con una dieta alcalina, che aumenta il consumo di acqua pura e che eviti i cibi che producono acido.


In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita. Ciò che si eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e lo stile di vita. Questo può produrre il cancro.


Mencken ha scritto: “La lotta della vita è contro la ritenzione di acido”. “Invecchiamento, mancanza di energia, stress, mal di testa, malattie cardiache, allergie, eczema, orticaria, asma, calcoli renali, arteriosclerosi, tra gli altri, non sono altro che l’accumulo di acidi”.


Il Dr. Theodore A. Baroody ha scritto, nel suo libro “Alcalinizzare o morire” (alcaline o Die):

” In realtà, non importa i nomi delle innumerevoli malattie, ciò che conta è che essi provengono tutti dalla stessa causa principale: molte scorie acide nel corpo”


Dr. Robert O. Young ha detto:

“L’eccesso di acidificazione nell’organismo è la causa di tutte le malattie degenerative. Se succede una perturbazione dell’equilibrio e un corpo inizia a produrre e immagazzinare più acidità e rifiuti tossici di quelli che è in grado di eliminare, allora le malattie si manifestano.”


E LA CHEMIOTERAPIA?

La chemioterapia acidifica il corpo a tal punto, che ricorre alle riserve alcaline dell'organismo, per neutralizzare l’acidità, sacrificando basi minerali (calcio, magnesio e potassio) depositati nelle ossa, denti, articolazioni, unghie e capelli.


Per questo motivo osserviamo tali alterazioni nelle persone che ricevono questo trattamento e, tra le altre cose, la caduta dei capelli. Per il corpo non vuol dire nulla stare senza capelli, ma un pH acido significherebbe la morte.


Niente di tutto questo è descritto o raccontato perché, per tutte le indicazioni, l’industria del cancro (leggi: industria farmaceutica) e la chemioterapia sono alcune delle attività più remunerative che esistano..Si parla di un giro multi-milionario e i proprietari di queste industrie non vogliono che questo sia pubblicato.


Tutto indica che l’industria farmaceutica e l’industria alimentare sono un’unica entità e che ci sia una cospirazione in cui si aiuta l’altro al profitto.

Più le persone sono malate, più sale il profitto dell’industria farmaceutica. E per avere molte persone malate serve molto cibo spazzatura, tanto quanto ne produce l’industria alimentare.

Quanti di noi hanno sentito la notizia di qualcuno che ha il cancro e qualcuno dire: “… Poteva capitare a chiunque …”


No, non poteva!


“Che il cibo sia la tua medicina, la medicina sia il tuo cibo”.

(Ippocrate, il padre della medicina)


Nel 2010, circa 80 anni più tardi rispetto agli studi di Warburg,  partendo proprio dalla considerazione che l’acidità è una caratteristica fondamentale del mircroambiente tumorale, sono stati presentati all’Istituto Superiore di Sanità, durante il Primo Simposio Internazionale, tutti gli studi su cui è concentrato l’International Society for Proton Dynamics in Cancer (ISPDC). L’obiettivo di queste ricerche è di colpire esclusivamente il target molecolare che provoca il tumore, “al fine di evitare i frequenti effetti collaterali delle terapie tradizionali utilizzando inibitori della pompa protonica per inibire la crescita della massa tumorale”, come spiegato da Stefano Fais del Dipartimento del Farmaco dell’Istituto Superiore di Sanità.


 A causare le condizioni favorevoli per le crescite tumorali vi è un iniziale accumulo di acido lattico dovuto al metabolismo tumorale, e la successiva selezione di cellule che, per far fronte all’incremento dell’acidità, provocano un iperfunzionamento delle pompe cellulari che eliminano protoni all’esterno della cellula.


 In Italia, i primi due studi clinici sono stati eseguiti per i melanomi presso l’Istituto dei Tumori di Milano e l’Università di Siena e per gli osteosarcomi presso il Gruppo Italiano dei Sarcomi, a Bologna.

 Del medesimo approccio si sono avvalsi i ricercatori della Fudan University di Shangai per combattere il carcinoma alla mammella.


 In Florida, il professor Robert Gatenby del Dipartimento di Oncologia Integrata del Cancer Center di Tampa, per le sue ricerche ha utilizzato il bicarbonato somministrato per via orale.


 Ancora, il professor Kusuzaki del Dipartimento di Oncologia dell’Università di Edobashi, a Tokio, per contrastare i sarcomi ha usato l’arancio di acridina; questa molecola ha la capacità di concentrarsi negli organuli acidi della cellula e, in seguito ad un impulso luminoso (raggi x), si tramuta in un composto altamente tossico per i tessuti tumorali, senza tuttavia che si evidenzino segni di tossicità per i tessuti circostanti sani.


 Tutte le terapie scelte per questi studi sono basate sull’uso di farmaci che utilizzano l’acidità tumorale come target o andando ad inibire i meccanismi che la provocano - ossia gli inibitori della pompa protonica - o, ancora, semplicemente andando tamponando - avvalendosi del bicarbonato -  o cambiando il loro stato quando concentrati all’interno dei tumori - con l’arancio di acridina -.


 Pertanto, la teoria del vecchio professor Otto Henrich Warburg sembra oggi trovare ulteriori conferme, anche se evidentemente non è che ne avesse bisogno, ma sicuramente era necessario che queste conoscenze venissero rese note anche all’opinione pubblica. Solo così, infatti, ognuno ha la facoltà di decidere per la propria salute, sapendo che essa è determinata da ciò che si mangia. 


Una persona sana ha i valori del pH del sangue compresi tra 7,4 e 7,45. Se questi valori sono inferiori a 7 si va incontro al coma. Per mantenere elevato il pH e quindi proteggere la propria salute è fondamentale evitare tutti quei cibi acidificanti: al primo posto di questo elenco troviamo lo zucchero raffinato, privo di vitamine e minerali, ricco esclusivamente di carboidrati raffinati che affaticano il pancreas; dopodiché troviamo la carne e tutti i latticini; anche le farine ed i loro derivati, nonché tutti gli alimenti in scatola, la margarina, il caffè, il the nero e l’alcol. Bisogna tenere in considerazione che qualsiasi cibo cotto aumenta l’acidità mentre elimina l’ossigeno. E poi, naturalmente, non va dimenticato che anche tutti i farmaci, dagli antibiotici ai chemioterapici, sono acidificanti!


 I soli cibi alcalini sono rappresentati dalle verdure e da alcuni tipi di frutta. Perciò, per mantenersi in buona salute andrebbero consumate  quotidianamente abbondanti quantità di verdura di varietà diverse, naturalmente cruda. Più riusciamo a bilanciare positivamente i cibi alcalini rispetto a quelli acidificanti e meno dovremo preoccuparci di incorrere in eventuali patologie degenerative.


CHIUNQUE DESIDERI CONTESTARE QUANTO COPIA-INCOLLATO IN QUESTA DIDASCALIA, PUO' INVIARE LE PROPRIE RIFLESSIONI, APPUNTI E RECRIMINAZIONI ALLE FONTI DALLE QUALI L'ARTICOLO E' TRATTO. GRAZIE.


FONTI: http://www.ecplanet.com/node/3619

http://www.pmbeautyline.wordpress.com


http://www.edizioniscientifichestill.com/index.php?option=com_content&view=article&id=158%3Ail-metabolismo-del-cancro&catid=1&lang=it



ALTRI ARTICOLI:

PIANETA CANCRO: http://www.assie.it/italiano/nir/nir.htm

ALDO VACCARO: http://valdovaccaro.blogspot.it/2012/11/documento-esplosivo-del-nobel-otto.html

QUESTA ITALIA: http://questaitalia.wordpress.com/2012/11/01/nel-1931-otto-heinrich-warburg-ha-scoperto-la-causa-primaria-del-cancro-e-ha-vinto-il-premio-nobel/

WIKIPEDIA: http://it.wikipedia.org/wiki/Otto_Heinrich_Warburg

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FOTO ORIGINALE, LE ALTRE ( Associazione Culturale "Makaniya",  Eco(R)esistenza) SONO SCARICA-RICARICA E COPIA-INCOLLA SENZA PERDERE NEANCHE UN SECONDO DI TEMPO NELLA RICERCA E SENZA NEANCHE LA GENTILEZZA DI INFORMARE CHI, INVECE, IL TEMPO CE LO HA PERSO. 

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lunedì 8 agosto 2022

Tienimi l’ultimo posto, Dio

 Tienimi l’ultimo posto, Dio. Quello che non dà troppo nell’occhio in fondo alla tavola, più vicino ai camerieri che ai festeggiati. Perché non so stare con le persone importanti. Non so vincere. Non sono capace a far festa come gli altri. Tienimi l’ultimo posto, Dio. Quello che nessuno chiede. Giù, in fondo al bus sgangherato che trasporta i pendolari della misericordia ogni giorno dal peccato al perdono. Tienimi l’ultimo posto, Dio. Quello in fondo alla fila. Aspetterò il mio turno e non protesterò se qualche prepotente mi passerà davanti. Tienimi l’ultimo posto, Dio. Per me sarà perfetto perché sarai tu a sceglierlo. Sarò a mio agio e non dovrò vergognarmi di tutti i miei errori. Sarà il mio posto. Sarà il posto di quelli come me. Di quelli che arrivano ultimi, e quasi sempre in ritardo, ma arrivano cascasse il mondo. Tienimi quel posto, Dio mio.


-- Eric Pearlman

mercoledì 3 agosto 2022

Persona gentile

 Fa attenzione

quando incontri una persona gentile

perché ti trovi davanti

al più fragile dei capolavori.


Fa attenzione

quando incontri una persona umile

perché stai assistendo

al più grande valore umano

mai esistito.


Sii attento

quando passi di fronte a una persona

che ha imparato l'ascolto

perché ti trovi vicino

al segreto più prezioso del mondo.


Sii attento

quando incroci una persona

che sorride senza conoscerti,

perché sei esattamente accanto

a chi conosce i metodi

per cambiare la società.


Fa attenzione

quando incontri un persona buona

educata, paziente, generosa, amorevole


perché quella bontà

ha dovuto combattere ogni forma di ingiustizia,

quell'educazione ha dovuto superare un milione di urla

quella generosità ha dovuto affrontare disgrazie

e quell'amore,

quell'amore vive

nonostante questo mondo.


Gio Evan

lunedì 1 agosto 2022

Amiamo Dio

 "Amiamo Dio, fratelli, amiamo Dio, ma a spese delle nostre braccia e col sudore della nostra fronte"


San Vincenzo de' Paoli

Il latino

 «Il latino è una lingua precisa, essenziale. Verrà abbandonata non perché inadeguata alle nuove esigenze del progresso, ma perché gli uomini nuovi non saranno più adeguati ad essa. Quando inizierà l’era dei demagoghi, dei ciarlatani, una lingua come quella latina non potrà più servire e qualsiasi cafone potrà impunemente tenere un discorso pubblico e parlare in modo tale da non essere cacciato a calci giù dalla tribuna. E il segreto consisterà nel fatto che egli, sfruttando un frasario approssimativo, elusivo e di gradevole effetto 'sonoro' potrà parlare per un’ora senza dire niente. Cosa impossibile col latino.»


🖋️ Giovannino Guareschi, - “Chi sogna nuovi gerani?” (Autobiografia)