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martedì 30 gennaio 2024

Parlare con gli dei

 

Parlare con gli dei


Alessandro D'Avenia

In uno dei suoi Dialoghi con Leucò, libro in cui immagina delle conversazioni tra uomini e dei, Cesare Pavese racconta quella tra Esiodo e la Musa. Il poeta si lamenta dell’insoddisfazione che l’ha spinto a cercare la dea sul monte dove risiede, per trovare «l’ispirazione» che possa rinnovare il suo faticoso vivere: «Provo un fastidio delle cose e dei lavori come lo sente l’ubriaco. Allora smetto e salgo qui sulla montagna». L’uomo, afferrato dal male di vivere, cerca la soluzione «in alto». Lì spera possa avvenire l’incontro con il divino che non trova «a valle», perché «la montagna» è la verticalità perduta, è il senso delle cose: andare in alto è andare dentro sé e verso il proprio compimento. Vivere solo in orizzontale, nel ripetersi di giorni e abitudini della scatola del mondo, non basta per essere felici. L’uomo in crisi allora è spinto a «salire». Lo psicanalista e filosofo Carl Jung notava: «Fra tutti i pazienti oltre la mezza età, cioè oltre i 35 anni, non ce n’è uno il cui problema non sia quello della sua dimensione religiosa. Soffre perché ha perduto quello che le religioni hanno donato in ogni tempo ai loro fedeli, e nessuno è guarito se non riacquistando nuovamente la sua attitudine religiosa, il che non ha a che fare con una particolare confessione o chiesa». A che cosa si riferiva? A ciò che la penna di Pavese mette in scena: cercare l’incontro con il divino e rinnovare giorni spenti e atti risaputi. E il suo alter-ego narrativo, Esiodo, che cosa trova sulla montagna?

Jung, paragonandola alle ore della giornata, divideva la vita in tre fasiIl «mattino dell’esistenza», cioè giovinezza e prima età adulta, è il periodo in cui si sviluppano i tratti fondamentali della personalità, si costruisce un posto nel mondo attraverso un ruolo. Si insegue l’immagine che vogliamo il mondo abbia di noi, la «persona» (maschera in latino), cioè l’identità (sociale) che ci darà sicurezza e riconoscibilità, che risponde alla prima domanda posta da chi non ci conosce: e tu che fai? Il nostro io si struttura e si rassicura in questa immagine-ruolo, che poi dovrà ridimensionare e relativizzare, perché non basterà a dare senso alla vita tutta intera, cioè a salvarci dalla morte. Giunge così la «crisi del mezzogiorno»: non si prova più gioia in ciò che avevamo cercato, si perde energia, ci si sente persi o inquieti, e ci si chiede: tutto qui? In realtà è una richiesta della parte di noi che non abbiamo sviluppato abbastanza se non represso. Vogliamo sapere se esistiamo dietro la maschera, se siamo amati al di là dei ruoli, se possiamo essere al mondo così come siamo e non come dovremmo o vorremmo essere. Se si affronta la crisi e si abbraccia quella che Jung chiama l’ombra (ciò che di noi non accettiamo o non vogliamo vedere, la parte incompiuta di noi), si entra nella terza fase che lo psicanalista definisce «pomeriggio dell’esistenza». C’è chi, a caro prezzo, non inaugura questa fase, ostinandosi a perseguire solo gli obiettivi del mattino, perpetuandone la crisi: immagine, ruolo, affermazione. Quello che il giovane trova al di fuori, l’uomo del pomeriggio deve trovarlo al di dentro, infatti questa tappa che coinvolge maturità e vecchiaia serve a farci aprire alla dimensione più profonda e compiuta del vivere, quella spirituale, che è sinonimo di «libera» e «relazionale», tradotto da Agostino nel famoso «ama e fa’ ciò che vuoi». È il passaggio dall’ego al sé che ci evita di invecchiare male sviluppando i difetti tipici dell’io mascherato, che vuole continuare a ignorare la morte e la propria non autosufficienza, paure ineludibili che si affrontano solo con l’essere amati, l’amarsi e l’amare. Una condizione che ricorda i tre stadi della vita di Kierkegaard, che definirei «strati» perché non dettati all’età ma dalla scelta. Per il filosofo danese infatti la felicità è nel rendere più profonda la vita, smettendo di cercare fuori ciò che è già in noi: nel primo stadio, estetico, cerchiamo piaceri; nel secondo, etico, doveri: lavoro, matrimonio, figli...; nel terzo, religioso, un senso alle cose, la dimensione spirituale del vivere, che ci fa trovare Dio in noi solo dopo aver dolorosamente scoperto e accettato la nostra non autosufficienza. Non una metafora, non una consolazione psicologica, non un simbolo, ma il fondo e il fondamento della vita a cui oggi non crediamo più. Quando, nel dialogo di Pavese, la Musa apre gli occhi a Esiodo dicendogli: «Ogni giorno io ti trovo quassù... Ma tu sai che le cose immortali le avete a due passi», il poeta risponde: «Non è difficile saperlo. Toccarle, è difficile». Il poeta, come noi, sente che ciò che raggiunge non basta mai, ci deve essere qualcosa di definitivo, che non si rovina, ma non riesce a toccarlo o a esserne toccato: «E ogni giorno che spunta — dice Esiodo — ti mette davanti la stessa fatica e le stesse mancanze». Allora la Musa gli confida che la risposta è proprio nel quotidiano, lì si trova l’assoluto: «Non capisci che il sacro e il divino accompagnano anche voi, dentro il letto, sul campo, davanti alla fiamma?

Giorno e notte, non avete un istante, nemmeno il più futile, che non sgorghi dal silenzio delle origini». L’istante è il luogo dell’eterno. Siamo chiamati a scoprire il divino nel quotidiano, l’infinito nel finito, e la nostra inquietudine è solo nostalgia della gioia d’essere vivi e non solo viventi. Per «toccare» ed «essere toccati» da questa gioia occorre creare lo spazio in cui lo spirito sboccia, contemplazione e ascesi, parole vuote oggi, eppure necessarie a dissotterrare Dio dalla terra di cui siamo fatti. Che cosa vogliamo per un figlio? Oggi rispondiamo «che si realizzi», affidando la vita al progetto «mattutino», ma un figlio è «già» reale. Potremmo dire, includendo «il pomeriggio», più coraggiosamente «che impari ad amarsi e ad amare», ma la consideriamo una frase sentimentale, salvo poi volere l’educazione sentimentale a scuola (rientra dalla finestra ciò che abbiamo cacciato dalla porta). Sono amato? So amarmi? So amare? Da queste domande dipende il nostro incontro con la vita autentica. Cesare Pavese si suicidò nell’anno in cui vinse il premio Strega, aveva cercato l’amore nel consenso, e non l’aveva trovato. L’aveva cercato nel lavoro, e non l’aveva trovato. L’aveva cercato nel partito, e non l’aveva trovato. L’aveva cercato in alcune donne sbagliate per lui, e non l’aveva trovato. Nel suo diario che aveva intitolato Il mestiere di vivere annotava: «Il mio cuore è anelante d’attesa, tanto anelante che ne è stanco, stanco». Era così stanco che si procurò il sonno definitivo con i sonniferi che usava, dopo aver scritto l’ultimo messaggio proprio sulla prima pagina di una copia dei Dialoghi con Leucò. A 41 anni si procurò con la forza l’appuntamento con il divino: anche se aveva intuito, proprio in quel libro, che quell’incontro poteva essere a portata di mano. Come il suo Esiodo non seppe trovare ciò che la mente e la penna sapevano: l’eterno è dove sei e in chi sei. Forse per questo quella stessa penna scrisse nell’ultimo pensiero del suo diario: «o Tu, abbi pietà». Il mestiere di vivere non è forse tutto qui?

29 gennaio 2024, 

domenica 28 gennaio 2024

Teresa Neumann

 🟥 HA VISSUTO DI SOLA EUCARESTIA 

PER 36 ANNI…. 

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Teresa è stata 36 anni senza mangiare e bere nulla a parte l'Ostia consacrata, e senza che il suo peso corporeo si riducesse. Se le veniva offerta un'ostia non consacrata (da un sacerdote cattolico) la riconosceva misticamente e la rifiutava.


Gesù dà prove continue che Lui è verità: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda." 


Teresa Neumann ( 1898 – 1962) visse per tutta la sua vita a Konnensreuth un piccolo paese della Baviera, in Germania. A partire dal 1926 si verificò una serie di fatti straordinari: ricevette le stimmate e cominciò il digiuno che si protrasse per ben 36 anni (avete letto bene: 36 anni), fino alla morte, e il presentarsi di visioni relative ai fatti biblici, alla vita di Gesù Cristo, della Madonna e dei santi, che l’accompagnarono quasi quotidianamente.

Le stimmate di Teresa Neumann furono oggetto di molti controlli medici, da parte anche di Padre Agostino Gemelli, nella veste di medico e commissario del papa Pio XI . Dopo aver visitato la stimmatizzata dichiarò che non c’era assolutamente traccia di isterismo e che le sue condizioni non erano scientificamente spiegabili.

Alle stimmate intanto si aggiunse il digiuno. A partire dal 1922, anche a causa della paralisi che le bloccava i muscoli della deglutizione, si era nutrita solo di alimenti liquidi. Poi gradualmente, dal 1926 in poi, non aveva neppure sentito la necessità di questi. A partire dal Natale 1926 Teresa provò una totale ripugnanza per cibi e bevande e smise completamente di nutrirsi. Soltanto dopo la comunione quotidiana prendeva alcune gocce d’acqua per inghiottire meglio l’ostia; padre Naber, suo confessore tuttavia testimonia che a partire dal settembre 1927 non ci fu bisogno neanche di quella. Da allora, per quasi 36 anni, Teresa visse senza mangiare né bere: la comunione era il suo unico indispensabile nutrimento. Padre Naber, che le diede ogni giorno la comunione fino alla morte, ha annotato nel suo Diario : ‘ In lei si compie alla lettera la parola di Dio: La mia Carne è vero cibo e il mio Sangue è vera bevanda’.

Prove sulla veridicità del digiuno totale di Teresa Neumann.Dell’autenticità del digiuno totale di Teresa Neumann non si può dubitare.

La testimonianza del fratello: ‘ In una famiglia numerosa come la nostra non sarebbe mai stato possibile simulare una cosa del genere… Inoltre Konnersreuth è un piccolo paese e tutti partecipavano molto da vicino a quello che capitava a mia sorella. Teresa non avrebbe mai potuta nutrirsi di nascosto, per 36 anni di seguito: ce ne saremmo accorti! Inoltre mia sorella ha vissuto a più riprese per settimane intere a casa del prof. Wutz, orientalista e sacerdote,, e anche lì fu constatato il suo digiuno totale…’.

Max Dietz, contadino e concittadino di Teresa: ‘ Ricordo i tentativi per far mangiare Teresa: ci provavamo tutti, senza risultato. Sembrava che avesse la gola chiusa. Neppure con la cannuccia le andava giù niente! Hanno sospettato inganni, frodi, ma sono tutte calunnie. Per 36 anni, vivendo in una famiglia numerosissima e sempre piena di amici e conoscenti, ed essendo sempre al centro dell’interesse e della curiosità di tutti, Teresa non ha mangiato né eliminato nulla: come avrebbe potuto fingere e fare ogni cosa di nascosto?’

La Chiesa si mosse nella veste della curia di Ratisbona, e ordinò un rigorosissimo controllo che fu eseguito nel luglio 1927. Teresa fu sottoposta ad una minuziosa e rigorosa sorveglianza di una commissione medica e di quattro suore. La curia aveva preventivamente interrogato alcuni esperti per sapere quanto tempo una persona può vivere senza cibo e bevanda. L’esito di questa indagine stabilì un periodo massimo di 11 giorni, specialmente riguardo al bere. Su questo indice si decise di protrarre la vigilanza per 15 giorni.

A due a due le suore, sotto giuramento, osservarono incessantemente Teresa durante quei 15 giorni secondo le istruzioni ricevute. Nei 15 giorni non fu constatata la minima immissione di alimenti o bevande(per la Scienza Teresa doveva già essere morta…) tranne che la particola dell’ostia quotidiana.. Il peso rimase praticamente costante. Il peso medio di Teresa Neumann negli anni non è mai diminuito. Ha sempre perduto peso il Venerdi, fino a 4 chili, quando partecipando misticamente e fisicamente alla passione di Cristo perdeva sangue, ma lo recuperava nel corso della settimana (senza mangiare né bere!)’. La curia di Ratisbona si dichiarò pienamente soddisfatta dell’esito del controllo.

Resta da aggiungere che il digiuno ebbe una conferma indiretta: durante il Terzo Reich Teresa fu cancellata dalle liste annonarie e dall’inizio della guerra fino al 1948 non ebbe la tessera alimentare.

Teresa Neumann, la sua famiglia e i suoi amici furono sempre nettamente contrari al Nazismo, e non ne fecero certo mistero; ciò nonostante non ebbero fastidi di alcun genere. Hitler ebbe, a quanto pare, rispetto di lei e la parola d’ordine nei suoi confronti era: ‘lasciate in pace Konnersreuth’.

ConclusioneA proposito del digiuno di 36 anni di Teresa Neumann, il gesuita dottor Carl Strater, che fu incaricato dal vescovo di Ratisbona di raccogliere materiali della vita in vista di una possibile beatificazione, afferma: ‘Il significato del digiuno di Teresa Neumann è stato quello di dimostrare agli uomini di tutto il mondo il valore dell’Eucaristia, far capire che Cristo è veramente presente sotto la specie del pane e che attraverso di essa può conservare anche la vita fisica’.


⬛️ Paola Giovetti 

(edizioni paoline)

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sabato 27 gennaio 2024

il male

 Quel che ora penso veramente è che il male non è mai "radicale",  ma soltanto estremo, e che non possegga né profondità né una dimensione demoniaca. Esso può invadere e devastare il mondo intero, perché si espande sulla superficie come un fungo. Esso "sfida" come ho detto, il pensiero, perché il pensiero cerca di raggiungere la profondità, di andare alle radici, e nel momento in cui cerca il male, è frustrato perché non trova nulla. Questa è la sua "banalità". Solo il bene è profondo e può essere radicale. 


Hannah Arendt 



venerdì 26 gennaio 2024

Poi vennero a prendere

  Poi vennero a prendere 


Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti,
ed io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me,
e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Martin Niemöller: pastore protestante di spicco che si oppose al regime nazista. Egli trascorse gli ultimi 7 anni del dominio nazista in campo di concentramento. Germania 1937.

giovedì 25 gennaio 2024

navighiamo senza zavorra etica

 «C’era un errore nel sistema; forse consisteva nel precetto, ch’egli aveva considerato finora incontestabile, in nome del quale egli finora aveva sacrificato gli altri ed ora egli stesso veniva sacrificato: nel precetto che il fine giustifica i mezzi. Era questa frase che aveva ucciso la grande fraternità della rivoluzione e gettato tutti allo sbaraglio. Che cosa aveva scritto egli una volta nel suo diario? “Abbiamo gettato a mare tutte le convenzioni, la nostra sola guida è quella della logica conseguente; navighiamo senza zavorra etica.” Forse la radice del male era tutta qui. Forse non s’addiceva all’umanità navigare senza zavorra. E forse la ragione soltanto era una bussola difettosa, che faceva seguire una rotta così tortuosa da fare sparire nella nebbia il punto di approdo». 


Arthur Koestler, Buio a mezzogiorno


amicizia

 Amicizia

Da giovane chiedevo agli altri più di quanto potessero darmi: un'amicizia continua, un'emozione permanente. Ora so chiedere loro meno di quanto possono dare: una compagnia senza parole. E le loro emozioni, la loro amicizia, i loro nobili gesti conservano interamente ai miei occhi un valore di miracolo: un effetto esclusivo della grazia.


Albert Camus

domenica 21 gennaio 2024

SANTA TERESA DI LISIEUX, Vergine e Dottore della Chiesa

 🟫 SANTA TERESA 

      DI LISIEUX, 

      Vergine 

      e Dottore della Chiesa

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Perché questa santa è dottore della Chiesa, pur non avendo grande cultura; e patrona della missioni, pur non potendo muoversi dal convento?


“Ringraziamo per Santa Teresa di Lisieux. Ringraziamo per la bellezza profonda, semplice e pura che si è manifestata in lei alla Chiesa e al mondo. Questa bellezza incanta. E Teresa di Liseaux ha un dono particolare per affascinare con la bellezza della sua anima. Anche se sappiamo che tutta questa bellezza fu difficile e che è cresciuta nella sofferenza, non cessa di rallegrare col suo fascino particolare gli occhi delle nostre anime. Affascina, dunque, questa bellezza, questo fiore di santità (…) e il suo fascino non cessa di stimolare i nostri cuori a lavorare: ‘il bello esiste perché ci affascini per il lavoro’. Per il lavoro più importante nel quale l’uomo apprende in fondo il mistero della sua umanità.”


Queste parole furono pronunciate da Giovanni Paolo II nel giugno del 1980, in occasione di una sua visita a Lisieux.


Prendiamo in considerazione le parole: “Il bello esiste perché ci affascini per il lavoro.”


Sono parole, queste, che ben esprimono l’essenza della spiritualità della Santa di Liesieux. La sua “piccola via” è nel solco di una bellezza che caratterizza le piccole cose dell’ordinario, quando (questo ordinario) è vissuto nell’abbandono tra le braccia del Padre ed è capace di rilevare la Grazia. Nella sua prima autobiografia la Santa scrive che “…la misericordia divina ha fatto tutto il buono esistente”.


Santa Teresina è proprio l’esempio dell’anima che non resiste alla Grazia e che sa riconoscerne in sé gli effetti. Ella considera tutto sotto l’insegna dell’amore, ma non un amore inteso così come lo intende il “mondo”, bensì come segno distintivo del rapporto esistente tra il Creatore (che è Padre) e le creature: “Per tutta la vita – ella scrive – è piaciuto a Dio circondarmi d’amore, i primi ricordi sono sorrisi e carezze tenerissime.”


 La conclusione del primo scritto autobiografico, che, secondo le indicazioni della sorella priora, doveva contenere i ricordi della sua giovinezza, si chiude con accenti di gratitudine che fanno capire come ella “non abbia più alcun desiderio se non quello di amare Gesù alla follia.” Scrive: “Non desidero neppure più la sofferenza, né la morte; eppure le amo tutte e due, ma è l’amore solo che mi attira.”


Dalla constatazione di questo amore, cioè dal fatto che tutto è contrassegnato dall’amore di Dio, la Santa di Lisieux individua la sua “piccola via” costituita da sei riconoscimenti. Si tratta di un itinerario che costituisce un approfondimento nell’ambito della teologia spirituale e che ha fatto sì che santa Teresina fosse proclamata “dottore della Chiesa”. I sei riconoscimenti sono:


1.Riconoscimento della propria miseria. Scrive: “In qual modo può, un’anima imperfetta quanto la mia, aspirare a possedere la pienezza dell’Amore? Gesù, mio primo, mio solo Amico, tu che amo unicamente, dimmi, quale mistero è questo? Perché non riservi queste aspirazioni immense alle anime grandi, alle aquile che roteano altissime? Io mi considero come un uccellino debole, coperto di un po’ di piuma lieve; non sono un’aquila, ho dell’aquila soltanto gli occhi e il cuore, perché, nonostante la mia piccolezza estrema, oso fissare il Sole divino, il Sole dell’Amore, e il mio cuore prova tutte le aspirazioni dell’aquila…”


2.Amore per la propria miseria. Scrive: “Mi sembra che se un fiorellino potesse parlare, direbbe con semplicità ciò che il buon Dio ha fatto per lui, senza cercare di nascondere i suoi benefici. Non direbbe sotto pretesto di umiltà, di essere privo di graziosità e di profumo, che il sole gli ha rapito il suo splendore e che i temporali gli hanno spezzato il grembo quando invece scorgesse in sé tutto il contrario. Il fiore che sta per raccontare la sua storia si rallegra di dover rendere note le attenzioni del tutto gratuite di Gesù, riconosce che in se stesso niente era capace di attrarre i suoi sguardi divini, e che la sua sola misericordia ha compiuto tutto quello che di buono si trova in lui…”


3.Sapere che Dio è attratto dalla miseria della creatura. Scrive: “…per amare Gesù, essere la sua vittima d’amore, più si è deboli, senza desideri né virtù, più si è adatti alle operazioni di quest’Amore consumante e trasformante…”


4.Fiducia e abbandono in Dio. Scrive: “A Gesù piace mostrarmi il solo cammino che conduca alla fornace divina, cioè l’abbandono del bambino il quale si addormenta senza paura tra le braccia di suo Padre.”


5.Offrirsi vittima all’amore misericordioso di Dio. Scrive: “O Gesù mio! che sia io questa vittima felice, consumate il vostro olocausto col fuoco del vostro amore divino!”


6.Convincersi che non è tanto l’uomo che raggiunge Dio, bensì è Dio che offre all’uomo la possibilità di raggiungerlo. Scrive: “Siamo in un secolo d’invenzioni, non vale più la pena di salire gli scalini; nelle case dei ricchi un ascensore li sostituisce vantaggiosamente. Vorrei anch’io trovare un ascensore per innalzarmi fino a Gesù, perché sono troppo piccola per salire la dura scala della perfezione.”


Anche per questa sua “strada”, santa Teresina è stata nominata patrona delle missioni. E’ un dono dovuto al suo “martirio di desiderio”, nel senso che ella cercò in tutti i modi di partire per evangelizzare popoli lontani, ma fu costretta, per le sue condizioni di salute, a scegliere la clausura.


Tale riconoscimento ha però anche un significato più profondo. Santa Teresina è patrona delle missioni insieme a san Francesco Saverio. Quest’ultimo fu un missionario operativo, la Santa di Lisieux diede invece sostanza alle missioni con la vita d’intensa preghiera e il totale abbandono all’amore di Dio, nella convinzione che è proprio il desiderio di portare a tutti la grandezza dell’amore dell’unico e vero Dio, l’anima di ogni apostolato e di ogni missione. 

Corrado GNERRE



sabato 20 gennaio 2024

il Natale

 "Oggi il Natale ha quasi perduto il suo senso originario. Lo «celebrano» anche uomini di altre religioni. Perfino parecchi non credenti vivono in questo giorno una qualche forma di liturgia profana. Non v’è alcuno che rifiuti per Natale qualche dono o almeno una buona cena. Per questo non parlo volentieri del Natale. Da quando ho conosciuto un po’ meglio la Sacra Scrittura, è la Pasqua che mi attrae e mi pone dinnanzi a un preciso programma di vita. Benché il Natale sia una splendida manifestazione della gloria di Dio in Cristo e del suo amore per noi, i discorsi che si fanno a partire dal Natale sanno spesso di buonismo e di speranza a buon mercato. Essi sono un segno di poca lealtà con se stessi e con gli altri. Infatti diciamo delle cose che non sono vere e a cui nessuno crede. Ci auguriamo a vicenda lunga vita, felicità, successo, ci facciamo doni che vogliono dire l’affetto che ci portiamo, ma per lo più sappiamo che non è così. La prima lettera espone bene questo stato di cose. Il Natale fa emergere le storture della politica, la gravissima crisi economica che stiamo attraversando, le violenze quotidiane fisiche e psicologiche. E si potrebbero aggiungere tante altre cose ancora. Molti uomini e donne attendono in questo giorno qualcosa, un evento o magari una persona che li tiri su, che restituisca loro l’ottimismo ingenuo che hanno irrevocabilmente perduto; qualcosa di nuovo e di grande, che potrebbe farli tornare indietro. Ma questa speranza è fallace, perché si basa solo sulle nostre forze e dimentica lo Spirito di Dio, il solo capace di aiutarci in maniera efficace. Dopo i giorni delle feste tutto ritorna più o meno come prima.

È come un dirsi reciprocamente «ce la faremo», pur sapendo tutti che non è vero. Per vivere bene il Natale e ricavarne quel conforto che è giusto attendersi da questa festa, è necessario sforzarsi di capire ciò che viene detto nei Vangeli. In essi, soprattutto nel Vangelo secondo Luca, emerge un progetto di uomo che vive il dono di Dio nella meraviglia, nella gratitudine e nel distacco. Questo uomo nuovo può essere o un semplice come i pastori o uno studioso come i Magi. Tutti sono chiamati a partecipare all’esperienza dei pastori a cui fu detto: «Vi annunzio una grande gioia» (Lc 2,10). Chi partecipa di questa gioia, si difenderà da quel pericolo che è il Natale del consumismo, che ci impone di non sfigurare davanti ad amici e parenti con costosi regali. Pur avendo la coscienza che molte famiglie fanno fatica a far quadrare il bilancio del mese, si continua a spendere denaro pubblico e privato nella maniera più folle.

Si tratta di una gioia semplice, intima, che può convivere anche con momenti di sofferenza e di strazio. Il bambino Gesù è l’immagine di questa fiducia e abbandono alla Provvidenza. Qui va ricordata la parola di Gesù: «chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso» (Mc 10,15). Se noi riusciamo ad affidarci alla Provvidenza di Dio, accettiamo ogni cosa con fiducia, perché fa parte del disegno del Padre.

Il Natale guarda alla Pasqua e il presepio contiene allusioni alla morte e risurrezione di Gesù. Esse erano presenti nella riflessione dei Padri. Così, ad esempio, il tema del legno della croce veniva ricordato dalla culla di legno in cui giace Gesù. Le pecore offerte dai pastori ricordano l’agnello immolato. Anche la Madre che si curva sul Figlio ci richiama alla pietà di Maria che tiene tra le braccia il Figlio morto. La liturgia ambrosiana si esprime così: «L’Altissimo viene tra i piccoli, si china sui poveri e salva». Dunque, il senso del Natale ci riporta al centro della nostra redenzione e ci procura una gioia che non avrà mai fine. Un simile atteggiamento positivo può convivere anche con grandi dolori e penosi distacchi. So bene che questi sentimenti di dolore sono i segni di grandi ferite, che si riaprono soprattutto in questi giorni. Quando si vede a tavola un posto vuoto, riemerge il mistero del Crocefisso con le sue piaghe.

Ci sarebbe ancora da trattare di come il presepio può essere contemplato anche da non credenti e da atei. Io penso che questo fascino derivi dall’atmosfera profondamente umana che in esso si respira.

Una umanità che sa guardare anche al lato invisibile della realtà e si compendia nella preghiera «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini che egli ama» . Buon Natale a tutti!".


+ Carlo Maria  card. Martini 

Corriere della Sera del 23 dicembre 2010

mercoledì 10 gennaio 2024

LO IODIO

 LO IODIO  CONOSCENZA SOPPRESSA CHE PUO CAMBIARE LA VITA

 

https://it.sott.net/...zZPry3DozacN634

 

Considerando lo stato altamente tossico in cui si trova la maggior parte delle persone, l'ambiente rapidamente cangiante in cui viviamo, e l'incredibile capacità che possiede lo iodio di rafforzare la salute delle persone e migliorare le loro vite, ho deciso di scrivere il seguente riepilogo sugli integratori di iodio come introduzione all'argomento. Le informazioni qui presentate si basano sulle ricerche preliminari disponibili sul forum in questa discussione sullo iodio e nei libri sullo Iodio: Lo Iodio: perché ne avete bisogno, perché non si può vivere senza (5° edizione) dal Dr. Brownstein, e La Crisi dello Iodio da Lynne Farrow.

Lo iodio è un oligoelemento essenziale. Questo significa che ogni singola cellula di ogni singola persona ne ha bisogno. I biologi evoluzionisti ritengono che il consumo di frutti di mare, e con esso l'assunzione di iodio assunto, abbia giocato un ruolo importante nello sviluppo e nell'evoluzione del cervello umano. Lo iodio è anche un eccellente antibatterico, antiparassitario, antimicotico e ha proprietà antitumorali e antivirali.


Purtroppo, nel nostro mondo moderno, la carenza di iodio nella popolazione generale ha assunto proporzioni pandemiche, a causa della perdita di iodio nel nostro organismo dovuto a tossine ambientali come bromuro, pesticidi e additivi alimentari. Le tecniche di coltivazione moderne inoltre hanno portato alla carenza di iodio e di altri minerali presenti nel terreno. Così le colture coltivate in un terreno carente di iodio sono a loro volta carenti di iodio.


Stile di vita e di nutrizione possono inoltre provocare la carenza di iodio nella persona. Coloro che mangiano molti prodotti da forno (pane, pasta, ecc.), che contengono elevate quantità di bromuro, sono particolarmente a rischio. È il caso dei vegetariani e di quelli che non amano i frutti di mare, alghe o sale marino.


Secondo il Dr. Brownstein, l'autore di Iodio: perché ne avete bisogno, perché non si può viverne senza, circa un terzo della popolazione mondiale vive in una regione che soffre di carenza di iodio. Lui e altri ricercatori hanno testato migliaia di persone e hanno riscontrato risultati costanti: circa il 96% dei pazienti aveva bassi livelli di iodio. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto che in tutto il mondo la carenza di iodio è la causa principale di ritardo mentale, per la quale esiste una prevenzione. La carenza di iodio è stata identificata come un importante problema di salute pubblica in 129 paesi e fino al 72% della popolazione mondiale è affetto dai disturbi causati dalla carenza di iodio.

Le seguenti malattie sono legate alla carenza di iodio:

• cancro al seno

• cancro alla tiroide

• cancro ovarico

• cancro all'utero

• cancro alla prostata

• malattie autoimmuni della tiroide

• ipotiroidismo

• malattia fibrocistica del seno

• ADHD

• affaticamento cronico

• fibromialgia

In più, lo iodio viene utilizzato per trattare le seguenti condizioni:

• ADHD/ADD

• aterosclerosi

• malattie del seno

• Malattia di Dupuytren

• produzione di muco in eccesso

• seni fibrocistica

• gozzo

• emorroidi

• mal di testa e emicranie

• fibromialgia

• affaticamento cronico

• ipertensione

• infezioni

• cheloidi

• malattie del fegato

• sindrome nevrotica

• malattie delle ovaie

• calcoli del dotto parotide

• la malattia di Peyronie

• malattie della prostata

• cisti sebacee

• malattie della tiroide

• infezioni vaginali

• sifilide

• fibromi uterini

• avvelenamento da metalli pesanti (mercurio, piombo, arsenico)

• scarlattina

• bronchite e polmonite

• obesità

• depressione

• dolore al seno

• eczema

• malaria

• malattie genito-urinarie

• reumatismo

• tonsillite

• tosse

• dolori di stomaco

• cervello annebbiato

• allergie

• disturbi mestruali

• infezioni gengivali

• psoriasi

• aritmia cardiaca

• colesterolo alto

• costipazione

• diradamento dei capelli

• diabete di tipo 2

• problemi agli occhi

• reflusso gastroesofageo

• sclerosi multipla

• gastroparesi

• proliferazione batterica del intestino tenue

• Ecc., ecc. !!!

L'ampio spettro delle condizioni di salute che si possono migliorare grazie agli integratori di iodio è un grande indizio dell'importanza di questa sostanza nutritiva e della sua carenza diffusa.


Secondo Lynne Farrow, autore de La Crisi dello Iodio, l'uso medicinale dello iodio risale a 15.000 anni fa. È stato il primo trattamento scelto nel 19° secolo per i tumori e per le malattie aggressive di eziologia sconosciuta. Farrow inoltre sostiene che l'errore più pericoloso è quello di pensare che il sale iodato è sufficiente per soddisfare il nostro fabbisogno quotidiano. Secondo la ricerca di Farrow e Brownstein, nel migliore dei casi, soltanto il 10% dello iodio presente nel sale raffinato viene assorbito. La maggior parte delle persone oggi evita i sali raffinati a causa di problemi di salute, e per la convinzione sbagliata che il sale (di qualsiasi tipo) è dannoso per la salute cardiovascolare.


La RDA (fabbisogno giornaliero) di iodio è di 150 mcg (microgrammi, che equivalgono a 0,15 mg), un calcolo stabilito sulla base di quanto iodio ha bisogno la tiroide per evitare la formazione del gozzo. Tuttavia, queste quantità non prendono in considerazione le esigenze di altri organi. In aggiunta, in questo calcolo, gli effetti delle tossine inquinanti introdotte nel secolo scorso, le quali impediscono l'assorbimento dello iodio, non sono stati presi in considerazione.


Il nostro mondo tossico


Anche se riuscite a consumare circa due chili di frutti di mare freschi tutti i giorni a fine di soddisfare i requisiti di iodio, su questo pianeta non si può vivere sotto una campana di vetro. È probabile che il disastro della centrale nucleare di Fukushima abbia contaminato gran parte delle alghe del mondo, quale un'importante fonte di iodio nella nutrizione. Poi ci sono le 2.053 esplosioni nucleari condotte dal 1940 al 1990 in tutto il mondo, e più recentemente a questo quadro si aggiungono le munizioni all'uranio impoverito utilizzate nelle guerre americane. Non dobbiamo dimenticare nemmeno Chernobyl.


È noto che lo iodio radioattivo, usato in molte procedure mediche, aggrava ulteriormente un problema di carenza di iodio. Inoltre, l'esposizione a molte sostanze chimiche che inibiscono la sintesi di iodio nel corpo (ad esempio, bromuro, fluoro, cloruro) peggiorano ulteriormente il problema. Molti paesi poi aggiungono ancora il fluoro nell'acqua potabile, nonostante le prove dei suoi rischi per la salute. Quel che è peggio è che il fluoro è ancora più tossico nei casi in cui c'è una carenza di iodio.

La buona notizia è che l'assunzione di iodio in quantità adeguata aumenta l'escrezione urinaria di metalli pesanti come lo sono piombo e mercurio, e ha un effetto disintossicante in quanto aumenta l'escrezione di fluoruro, bromuro e cloruro. Questo è molto importante poiché bromo, fluoro, e cloruro sono alogenuri tossici, che competono uno con l'altro per l'assorbimento e la sintesi nel corpo.


Perclorato - un anione di cloro - distrugge il sistema di trasporto dello iodio nel nostro corpo. Anche in quantità piccole può causare il cancro e l'indebolimento del sistema immunitario. Il perclorato è usato in innumerevoli prodotti industriali - dagli oggetti di uso quotidiano, come airbag nelle auto e pelli conciate fino ai combustibili per i razzi.


L'intossicazione col bromo è associata al delirio, al ritardo psicomotorio, alla schizofrenia ed alle allucinazioni. Le persone che ingeriscono bromo si sentono annoiate e apatiche e hanno difficoltà di concentrazione. Il bromuro può anche causare stati di depressione gravi, mal di testa e irritabilità. Questi sintomi possono essere presenti anche con basse quantità di bromo nell'alimentazione.


Il Dr. Brownstein spiega come il bromo interferisca con l'utilizzo di iodio nella tiroide, e in altri punti dove lo iodio si concentra nel corpo. Grazie alla loro interferenza nel metabolismo dello iodio nel corpo, bromo e fluoro sono noti come "goitrogeni" - cioè favoriscono la formazione del gozzo. Il bromo e il fluoro sono sostanze tossiche che non hanno nessun valore terapeutico per nostro corpo. Il bromo, un noto cancerogeno, può anche legarsi ai recettori di iodio nel seno. Le donne con tumore al seno hanno maggiori quantità di alogenuri tossici come bromo e fluoro rispetto alle donne senza tumore. In contrasto, lo iodio possiede le proprietà anti-cancerogene.


I seni delle donne sono le aree più importanti per la conservazione di iodio. Mantenere gli adeguati livelli di iodio sono necessari per garantire una ghiandola tiroidea adeguatamente funzionante e una normale architettura del seno, oltre a mantenere la struttura normale delle ghiandole in tutto il corpo.


Come riferisce il Dr. Brownstein:

Tutte le ghiandole del corpo dipendono dagli adeguati livelli di iodio per funzionare in modo ottimale. Gli studi sugli animali hanno dimostrato problemi con le ghiandole surrenali, il timo, le ovaie, l'asse ipotalamico e l'ipofisi, così come con tutto il sistema endocrino, quando vi è uno stato di carenza di iodio. Infatti, le ovaie hanno la seconda più alta concentrazione di iodio nel corpo accanto alla ghiandola tiroidea. Uno stato di carenza di iodio porterà ad un sistema ormonale squilibrato. È impossibile avere un sistema ormonale equilibrato se non è garantito un adeguato apporto di iodio. 

Grandi quantità di iodio vengono immagazzinate anche in molte altre zone del corpo, tra cui le ghiandole salivari, liquido cerebrospinale e il cervello, mucosa gastrica, plesso coroide, seni, ovaie, e il corpo ciliare dell'occhio. Nel cervello, lo iodio si concentra nella substantia nigra, un'area del cervello che è stata associata al morbo di Parkinson. 

'Iodo-fobia' medica


Secondo il dottor Guy E. Abraham, la 'iodo fobia medica' - la paura ingiustificata di utilizzare lo iodio inorganico, iodio / ioduro non radioattivo - potrebbe aver causato più sofferenza umana e morti delle entrambe guerre mondiali combinate, impedendo una significativa ricerca clinica in relazione alla quantità giornaliera di iodio necessaria per la salute fisica e mentale ottimale.

 

Chi avrebbe mai detto che la funzione della tiroide fosse così importante da poter diventare una delle chiavi per una buona salute?

Abraham era uno dei più importanti ricercatori sullo iodio in tutto il mondo e aveva suggerito che il fabbisogno giornaliero di iodio necessario per mantenere la sufficiente saturazione di iodio in tutto il corpo era di 13 mg al giorno. Quando la quantità è sufficiente, la ghiandola tiroidea detiene un totale di circa 50 mg di iodio. La tiroide ha bisogno di circa 6 mg / giorno di iodio per avere livelli sufficienti. I seni hanno bisogno di almeno 5 mg di iodio, lasciando 2 mg di iodio per il resto del corpo. Altri suggeriscono, basandosi sulla ricerca di Dr. Guy E. Abraham, che gli individui sani hanno bisogno di 1-3 mg al giorno come dose di mantenimento. Questo è ancora ben al di sopra della RDA di 150 mcg al giorno di iodio!


Molti operatori sanitari hanno paura di iodio a causa di ignoranza della sua biochimica e fisiologia. Sono stati portati a credere che lo iodio causi ipotiroidismo, quando in realtà aiuta a normalizzare la funzione tiroidea. Una delle ragioni di questo errore è dovuto a livelli elevati di TSH nella terapia di iodio. TSH (ormone tireostimolante) è un test per monitorare la funzione tiroidea. Di solito aumenta quando c'è ipotiroidismo. Tuttavia, come spiega il Dr. Brownstein:

TSH ha un'altra funzione oltre a stimolare la produzione di ormoni tiroidei. Aiuta anche a stimolare la produzione delle molecole di trasporto di iodio nel corpo, cioè il co-trasportatore sodio/iodio (NIS) (Sodium/iodium symporter). Senza adeguate quantità di NIS, lo iodio non sarebbe in grado di entrare nelle cellule ed essere utilizzato. [...] Il corpo del paziente carente di iodio non richiede una grande quantità di NIS poiché vi è poco iodio che deve essere trasportato nelle cellule. Tuttavia, quando un individuo comincia ad integrare lo iodio, esso deve essere trasportato nelle cellule. Un modo in cui il corpo raggiunge questo obiettivo è aumentando la produzione di TSH per stimolare più NIS. [...]


Per quanto tempo il TSH rimane elevato? Ho scoperto che il TSH può rimanere elevato per un massimo di 6 mesi prima di abbassarsi alla normalità. Di quanto aumentano i livelli del TSH? Il normale livello di TSH varia da 0.5 - 4.5 ml U/L. Ho riscontrato livelli di TSH elevati di 5-30 ml U/L per un determinato periodo di tempo, a volte fino a sei mesi, prima di ricadere nei valori normali. [...] Il TSH si ridurrà di nuovo ai normali livelli di riferimento nel momento in cui la ghiandola tiroidea è satura di iodio.

Lo iodio non provoca ipotiroidismo. Al contrario, i principali ormoni tiroidei, T4 e T3, non vengono prodotti se non c'è abbastanza iodio. Quando un individuo è carente di iodio, il risultato è ipotiroidismo perché non c'è abbastanza materia prima per la produzione di T4 e T3. Gli integratori con lo iodio possono migliorare o addirittura guarire ipotiroidismo senza l'uso di droghe sintetiche. Inoltre, la ricerca suggerisce che l'assunzione di ormoni tiroidei, quando è presente una carenza di iodio, può ulteriormente peggiorare la situazione in quanto aumenta il tasso metabolico del corpo. Il Dr. Brownstein riferisce come l'assunzione dell'ormone tiroideo, quando la carenza di iodio è presente, aumenta il rischio di cancro al seno e, eventualmente, di altri tumori. Tutto ciò che abbassa le scorte di iodio nel corpo, o aumenta le esigenze di iodio, avrà effetti negativi sulla salute.


Un altro malinteso è che lo iodio sia controindicato nelle malattie autoimmuni della tiroide, come il morbo di Graves e tiroidite di Hashimoto (tiroidite linfocitaria). In realtà, coloro che sono carenti di iodio - aumentano il rischio di sviluppare gli anticorpi che attaccano la tiroide. Malattie autoimmuni - tra cui quelle della tiroide - sono esempi di eccesso di stress ossidativo nel corpo. Lo stress ossidativo in realtà è un'infiammazione del corpo ed è simile ad un fuoco divampante. È possibile spegnere il fuoco soltanto con una "acqua" appropriata: antiossidanti, sale non raffinato, nutrienti, una dieta anti-infiammatoria (senza glutine, non OGM, con dosi moderate di carboidrati e con una quantità elevata di grassi animali). Le persone affette da disturbi autoimmuni della tiroide devono assumere nutrienti specifici insieme allo iodio per riparare il danno fatto dal troppo stress ossidativo e dalla mancanza di iodio.


C'è una condizione in cui lo iodio è effettivamente pericoloso? Sì, ed è estremamente raro. Nel passato, le mie principali preoccupazioni sullo iodio erano legate a quello che il Dr. Brownstein descrive nel suo libro:

La terapia con lo iodio provoca ipertiroidismo? All'Università di medicina ci è stato insegnato che è successo, specialmente in pazienti che soffrono di disturbi autoimmuni della tiroide, come la malattia di Graves o la malattia di Hashimoto. Tutt'oggi lo insegnano ai giovani medici in formazione. Quindi, mi permetta di rispondere alla domanda: Molto raramente. Io e i miei colleghi rilevammo che, durante un periodo di 12 anni, tra i migliaia di pazienti trattati, meno di 10 furono colpiti da ipertiroidismo.


Quando faccio lezione ai medici, gli dico che c'è una particolare condizione che può predisporre all'ipertiroidismo iodio-indotto. Questa condizione si verifica in un paziente che ha un nodulo nella tiroide autonomamente funzionante. A volte questo viene chiamato un nodulo caldo durante una scansione della tiroide.


Un nodulo autonomamente funzionante non è sotto il controllo dell'ipofisi e dell'ipotalamo. Funziona in modo indipendente della ghiandola tiroidea. Quando lo iodio è presente, questi noduli possono assorbire grandi quantità di ormone tiroideo che porta all'ipertiroidismo. Questa condizione può essere diagnosticata con una scansione della tiroide. Tuttavia, è più frequentemente diagnosticata dopo la somministrazione dello iodio nel momento in cui il paziente diventa ipertiroideo dopo aver assunto il primo paio di dosi.


Come si fa a trattare un paziente con un nodulo tiroideo autonomamente funzionante? Questi pazienti devono evitare integratori di iodio e il cibo ad alto contenuto di iodio (come alghe) FINO A QUANDO il nodulo non viene rimosso chirurgicamente.

Data la diffusione di idee sbagliate su una sostanza estremamente vantaggiosa come è lo iodio, si può prendere in considerazione che una maggiore conoscenza, e anche la sua applicazione, possa essere volutamente soppressa. Come è stato precedentemente osservato e analizzato su Sott.net, ci sono molti modi in cui l'approccio occidentale allopatico alla medicina ha portato tante persone fuori strada, impedendogli di vivere in pieno una vita veramente sana. Tra quelli che abbiamo visto finora, sono i vantaggi di un basso contenuto di carboidrati, dieta ricca di grassi animali, integrazione vitaminica e altri nutrienti vitali, le modalità e le ragioni per la disintossicazione ecc. Date le enormi quantità di denaro e di potere che Big Pharma e altri settori connessi alla salute guadagnano mantenendo le persone in cattive condizioni di salute, non c'è da stupirsi che così tanti di noi siano ancora malati!


Eppure, alla fine della giornata, sia che l'ignoranza della comunità medica moderna che limita l'utilizzo dello iodio e emargina gli altri approcci di guarigione olistica sia dovuta alla semplice indolenza o ai motivi più nefasti, il fatto sta che ora, alla luce di queste informazioni preziose sullo iodio, si può scegliere di assumersi la responsabilità della nostra salute con questo elettrizzante approccio. Ma la scelta rimane nostra, naturalmente.


Protocollo dello iodio


Bisogna assumere abbastanza iodio. Come accennato in precedenza, la RDA di iodio non è affatto una quantità sufficiente per il corpo. Molte persone necessitano da 12 a 50mg al giorno di una combinazione di iodio e ioduro in forma di soluzione di Lugol o la soluzione in pastiglie Lugol. Altri ne hanno bisogno di molto meno. Ci sono diverse percentuali a disposizione di soluzione di Lugol, ma non bisogna angosciarsi troppo su di essi. È possibile utilizzare la seguente tabella come guida approssimativa:

© breastcancerchoices.org

Si inizia con una sola goccia di soluzione di Lugol dopo la prima colazione e la dose va incrementata con una goccia in più ogni tre giorni fino ad ottenere un equilibrio di benessere generale. Partire dalla dose più bassa e continuare successivamente ad incrementare fino ad osservare delle reazioni di disintossicazione, sarebbe la cosa ragionevole da fare. Evitare di prendere Lugol dopo le ore 16.00, in quanto, se preso troppo tardi, può energizzare e provocare l'insonnia. Delle dosi antimicrobiche per la soluzione di Lugol e per ioduro di potassio si è anche discusso nella sezione sullo iodio (forum in inglese).


Prendere vitamine B2 (riboflavina) e B3 (niacinamide) per stimolare il corretto funzionamento del sistema di NADPH - questo aiuterà a metabolizzare lo iodio correttamente, diminuirà la formazione di dannosi auto-anticorpi e garantirà la produzione sufficiente di energia sotto forma di ATP. Quanto? 100 mg di B2 e 500 mg di B3 due volte al giorno.


Prendere antiossidanti al fine di diminuire le reazioni del danno ossidativo, da 3 a 10 grammi di vitamina C per tutta la giornata. Prendere 3 grammi di vitamina C almeno un'ora dopo la dose di Lugol, preferibilmente due ore più tardi. Se si verificano forti reazioni di disintossicazione attivate dallo iodio, si può ripetere la dose in base alla tolleranza intestinale. Evitare l'assunzione di vitamina C dopo le ore 16.00 in quanto può provocare insonnia a causa dei suoi effetti energizzanti.


Prendere magnesio, 300-600 mg al giorno. Il magnesio aiuta con le reazioni di disintossicazione perché assiste a più di 300 percorsi di disintossicazione del corpo. Il magnesio agisce anche contro i livelli intracellulari di calcio in eccesso che provocano lo stress ossidativo. La forma più appropriata di magnesio è il glicinato.


Prendere 200mcg di selenio o L- selenometionina al giorno. La gamma di sicurezza: 100 mcg - 400 mcg. Adeguati livelli di selenio sono necessari per regolare la funzione tiroidea e il metabolismo dello iodio. Se il selenio è carente, si potrebbero sviluppare i disordini autoimmuni della tiroide. Il selenio è importante per l'attivazione degli ormoni tiroidei e diminuisce gli effetti collaterali della terapia con lo iodio.


Proteggere il fegato. Prendere N- acetilcisteina (600-1200 mg al giorno), acido alfa lipoico (200-600mg) o il cardo mariano.


Bere acqua a sufficienza e bere acqua salata con sale non raffinato per disintossicarsi dal bromuro. Il cloruro è un inibitore efficace di bromuro tossico in quanto il sale grezzo, come sua composizione, è il cloruro di sodio. È impossibile abbassare livelli di bromuro nel corpo se non si assumono circa 1 - 1.5 di cucchiaini al giorno di sale non raffinato. Un'adeguata assunzione di sale non raffinato nel corpo è essenziale anche per ridurre al minimo lo stress ossidativo infiammatorio. Prendere almeno 1/4 cucchiaino di sale non raffinato in un grande bicchiere di acqua al risveglio e almeno due volte al giorno. Assicuratevi di prendere il Lugol separatamente dall'acqua salata, almeno 40 min - 1 ora di distanza.


In breve,

1/2 a 1 cucchiaino di sale marino in un bicchiere d'acqua grande.


Soluzione Lugol (iniziare con la dose più bassa) dopo la prima colazione o il pasto, mai dopo le ore 16.00

200 mg di B2 (riboflavina) al giorno. Può essere preso in due dosi insieme al Lugol.

1000 mg di B3 (niacinamide) al giorno diviso in due dosi insieme al Lugol.

200 mcg di selenio (non di più!) una volta al giorno con la dose mattutina del Lugol.

Da 3 a 10 grammi di vitamina C - dividendo in due dosi almeno un'ora dopo Lugol.

500 mg di magnesio - la forma migliore è il glicinato - pendere prima di coricarsi.

Proteggere il fegato con NAC, con ALA e/o con cardo mariano.

Risoluzione dei problemi di reazione alla disintossicazione


I sintomi di intossicazione di bromuro possono verificarsi anche a bassi livelli di bromuro nella nutrizione. Se vi è una carenza di iodio, la tossicità di bromuro sarà in aumento. Purtroppo, l'intossicazione da bromuro è molto comune. È usato come agente antibatterico nelle piscine e nelle vasche di idromassaggio. È presente inoltre nei pesticidi e in alcuni farmaci. La tossicità di bromuro comporta problemi alla tiroide, compresi i problemi autoimmuni. Il corpo può eliminare il bromuro solo quando ha a disposizione la sufficiente quantità di iodio.


Una sola goccia di soluzione Lugol inizierà il processo di disintossicazione dal bromuro che per anni si è accumulato nel vostro corpo. Le reazioni di disintossicazione di bromuro che si possono manifestare sono:

• tremolio delle palpebre

• spasmi delle gambe o dei piedi

• formicolio alle mani o ai piedi

• pensieri morbosi

• depressione

• ansia

• emotività eccessiva

• piaghe e tagli nella bocca e sulla lingua

• lesioni simili ad acne (a volte può essere efficace lo zinco)

• tagli della pelle

• perdita di capelli

• cervello annebbiato

• dolori

• irritazioni cutanee

• sapore metallico

• mal di seno

• angiomi in forma di ciliegia

• rinorrea - naso che cola

• mal di testa

• sedazione

• letargo

• strana sensazione di deglutizione

• odore corporeo

• insolito colore o odore delle urine

• bocca asciutta

• spasmo uretrale

• orinazione frequente che viene comunemente scambiata per un'infezione urinaria

• diarrea

• costipazione

• alterazioni di visione

• irritabilità

• aumento di salivazione

• alterazioni nel sognare

• cambiamenti ormonali

• dolore ai reni

• mammaria

e così via.


Al fine di attenuare questi sintomi di disintossicazione, assicuratevi di bere abbastanza acqua salata e prendere almeno gli integratori consigliati sopra elencati. Se i sintomi sono forti, i dosaggi si possono adeguare in modo da interrompere l'assunzione di iodio per almeno 48 ore per dare il tempo al vostro corpo e ai reni di liberarsi dal bromuro. Nel caso i sintomi di disintossicazione peggiorino durante l'aumento della dose di iodio, si può sempre abbassare la dose.


Se si dispone di una coperta per la sauna ad infrarossi è possibile utilizzarla al fine di aiutare la disintossicazione dalle tossine mobilitate dallo iodio.


Fate sempre la vostra ricerca


Questo articolo non costituisce una consulenza medica né può sostituire una propria ricerca di acquisizione di conoscenze appropriate sulla terapia dello iodio.


La nostra conclusione è che la conoscenza e la diffusione delle informazioni sui molteplici vantaggi dello iodio e del suo effetto benefico sono state soppresse. Sebbene lo iodio è generalmente ben noto, ora è diventato chiaro quanto sia stato ingiustamente sottovalutato e quanto poco si conosca il suo potenziale di trasformazione della salute umana.


Ulteriori letture:


Iodio: perché ne avete bisogno, perché non si può vivere senza (5 ° edizione) di Dr. Brownstein.

La crisi dello iodio di Lynne Farrow.

Iodine and Potassium Iodide thread, discussione su Cassiopaea forum.

Articoli sullo iodio a optimox.com.

Articoli pubblicati su Sott.net (in inglese):

• Iodine treats breast cancer and more, overwhelming evidence

• Iodine deficiency linked to thyroid and breast cancer, fibrocystic breast disease, infertility, obesity, mental retardation & halide toxemia

• Living in a toxic world: Iodine to the rescue

• Iodine for Health

• Iodine: An old life-saving medicine - rediscovered!

martedì 9 gennaio 2024

fede nata dalla libertà

 Fede nata dalla libertà


Tu non scendesti dalla croce,

quando per schernirti e per provocarti ti gridavano:

"Scendi dalla croce, e crederemo che sei proprio tu!".

Non scendesti perché, anche questa volta,

non volesti rendere schiavo l'uomo con un miracolo,

perché avevi sete

di una fede nata dalla libertà e non dal miracolo.

Avevi sete di amore libero,

e non dei servili entusiasmi dello schiavo

davanti al padrone potente

che lo ha terrorizzato una volta per sempre.

Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov


rinunceranno alla loro libertà in nostro favore

 Li convinceremo che saranno liberi soltanto quando rinunceranno alla loro libertà in nostro favore e si sottometteranno a noi. Li faremo lavorare, sì, ma nelle ore libere dalla fatica organizzeremo la loro vita come un gioco infantile, con canti in coro e danze innocenti [...] Daremo loro l’umile, quieta felicità degli esseri deboli. Dimostreremo loro che sono soltanto dei poveri bambini, ma che la felicità dei bambini è più dolce di ogni altra. 


Diventeranno timidi, avranno timore della nostra collera, la loro intelligenza perderà ogni audacia, i loro occhi diventeranno facili al pianto. Oh, concederemo loro anche il peccato, e così ci ameranno come bambini perché permetteremo loro di peccare! Noi diremo che ogni colpa sarà riscattata, purché la commettano col nostro permesso.


E non avranno segreti con noi. Noi permetteremo o proibiremo loro di vivere con le mogli e con le amanti, di avere o di non avere figli, giudicando sempre in base alla loro obbedienza; e loro si sottometteranno a noi, tutti felici e contenti. I segreti più tormentosi della loro coscienza li porteranno a noi; noi risolveremo tutto, e loro accetteranno la nostra decisione con gioia, perché essa li libererà da una grande fatica e dal terribile supplizio attuale di dover decidere da sé, liberamente. 


Fëdor Dostoevskij, I fratelli Karamazov. 


XILITOLO ED ERITRITOLO

 XILITOLO ED ERITRITOLO

Vi ho già accennato allo Xilitolo, lo zucchero della betulla ma anche estratto da alcuni frutti ed in particolare dal Mais; quello estratto dal Mais poi è particolarmente conveniente perché ha un costo di poco superiore allo zucchero normale (saccarosio). Lo xilitolo ha un metabolismo completamente diverso allo zucchero tradizionale: il suo picco glicemico è circa 1/3 del saccarosio e le sue calorie sono circa la metà. Ma quello che è interessante è che gli studi hanno dimostrato che è un protettivo dei denti, non solo ma combatte la carie dentaria, tanto che si fanno dei chewing gum per proteggere i denti. A questo punto mi chiederete: come li protegge? Io penso che abbia un azione battericida o perlomeno batteriostatica sui batteri che normalmente intaccano lo smalto dei denti, in questo senso lo Xilitolo ha un azione opposta allo zucchero tradizionale. Infatti si può fare una soluzione acquosa al 20% ed usare anche nelle otiti sia batteriche che da miceti e funziona spesso meglio degli antibiotici. Ci si potrebbe chiedere se a livello sistemico mantiene questa azione antibiotica ed antifungina: è probabile che in parte la mantenga ed in questo senso si potrebbe abbinare ad alcuni antibiotici che recentemente hanno dimostrato di avere una potente azione anti tumorale, quali la Doxiciclina e l’Azitromicina. Si sa che questi antibiotici agiscono su determinati ribosomi del tumore e particolarmente ne ostacolano l’attività respiratoria, la Doxiciclina sul ribosoma 30S si è dimostrata efficace un po in tutti i tumori, in particolare quelli cerebrali. L’Azitromicina invece agisce sul ribosoma 50S della catena respiratoria del tumore e si è dimostrata particolarmente efficace sui carcinomi pancreatici ed intestinali. Ma ritornando allo zucchero Xilitolo è che alcuni ricercatori finlandesi hanno recentemente dimostrato che lo xilitolo può avere un effetto di prevenzione dell'osteoporosi, cioè è un calcificante dell’osso (esattamente il contrario di quello che fa il saccarosio). Con quale meccanismo agisca è ancora da stabilire. Quando si assume lo Xilitolo, l’unica precauzione che si deve avere è di non assumerne troppo perché può dare calcoli di acido ossalico a livello renale, inoltre può risultare leggermente lassativo. Ma un altro zucchero incredibile è l’Eritritolo si tratta di un polialcol naturalmente presente nella frutta e nei cibi fermentati; normalmente si presenta in cristalli bianchi del tutto simili allo zucchero (saccarosio). Oltre il 90% dell'Eritritolo ingerito è assorbito prontamente nel piccolo intestino attraverso diffusione passiva. Questa frazione non viene metabolizzata e viene escreta immodificata attraverso le urine. La frazione rimanente (< 10%) raggiunge il grande intestino dove è solo parzialmente metabolizzata. Di conseguenza, il valore calorico complessivo dell'Eritritolo è bassissimo e varia da 0 ad un massimo di 0,2 kcal/gr. E’ interessante perché ad assaggiarlo è del tutto simile allo saccarosio e non ha nessun retrogusto, inoltre non da nessuna curva glicemica quindi utilissimo per i diabetici ma anche per prevenire il diabete. Studi recenti hanno inoltre evidenziato l'attività anti radicali liberi dell'Eritritolo, che ha dimostrato essere un ottimo scavenger di radicali ossidrilici, con proprietà protettive per le membrane cellulari. L'Eritritolo agisce quindi come antiossidante in vivo e può aiutare a ridurre l'impatto glicemico degli alimenti e delle bevande, contrastando gli effetti dei radicali liberi indotti dall'iperglicemia. Io ho pensato se lo abbiniamo alla Vit C chissà cosa otteniamo, visto che forse abbinato possiamo assumere molto meno acido-l-ascorbico e quindi con minor rischio di calcoli di ossalato. Ma quello che si può dedurre con facilità è che l’Eritritolo essendo un antiossidante è anche un anti infiammatorio, visto che generalmente sono i radicali liberi che innescano e sostengono l’infiammazione. Quindi un anti infiammatorio senza effetti collaterali. Non solo ma anche per l’ Eritritolo la sua acariogenicità è ampiamente dimostrata: l'Eritritolo non viene convertito in acidi dai batteri presenti nella bocca, pertanto non favorisce la carie dentale. Al contrario, sembra avere un ruolo protettivo, analogo a quello dello Xilitolo, contro la placca batterica. Lo Xilitolo lo trovate facilmente in erboristeria in sacchi da 1 Kg, l’Eritritolo lo trovate facilmente al supermercato in bustine già preconfezionate ma io credo che su ordinazione si possa trovarlo anche in erboristeria ed in farmacia in sacchi da 1 Kg..

LO ZINCO

 UNA BOMBA ATOMICA  LO ZINCO

 la carenza di Zinco che è alla base del diabete. Quando pane, pasta e riso non venivano raffinati tale carenza non esisteva perché gli alimenti integrali sono ricchi di questo elemento. Fino a poco tempo fa si pensava che la carenza di Zinco fosse secondaria nell’insorgenza del diabete perché i dosaggi ematici di questo elemento evidenziavano una carenza modesta. Ma lo Zinco è uno ione prevalentemente endocellulare e la quantità che si trova nel sangue è irrisoria (10%) e non rispecchia il valore reale e tanto meno quello endocellulare. C’è un altro punto fondamentale, il fabbisogno di Zinco aumenta con l’introito di zuccheri. Se voi avete un alimentazione ricca di zuccheri semplici e di amidi complessi(pasta, pane, riso ecc) avete un grande fabbisogno di zinco. Oltre quanto sia importante questo elemento ce lo dicono gli studi che sono emersi negli ultimi anni. Basta dire che lo Zinco regola 300 funzioni enzimatiche della cellula, senza le quali la cellula non può sopravvivere. Questo vi rende conto della sua importanza. Ma quello che è più sconvolgente è che si è visto in seguito ad analisi del plasma endocellulare che è stato possibile eseguire in seguito ad innumerevoli prelievi autoptici è che c’è una grave carenza nel 80-90% della popolazione. Questo soprattutto nei paesi industrializzati, e sono proprio quelli che hanno la maggior incidenza di diabete e guarda caso anche di tumori. Ma vediamo un po alcune funzioni dal momento che sarebbe impossibile elencarle tutte:

Stimola la produzione degli anticorpi TH1 e TH2 (antitumorali, antivirali ed antibatterici) pertanto la sua carenza provoca predisposizione tumorale per diminuite difese ed inoltre caduta delle difese immunitarie verso virus e batteri

Durante lo sviluppo del feto interviene in una corretta strutturazione del DNA tanto che una sua carenza predispone fortemente ad aborti spontanei ed a malformazioni fetali (voi mi direte: ma le malformazioni fetali sono poche!! In effetti perché questo si verifichi devono intervenire altre carenze di oligoelementi indispensabili).

• Una carenza di Zinco provoca anche una carenza di numerosi enzimi che sono predisposti anche a ritardare l’invecchiamento cellulare

• La somministrazione di zinco (se carente) aumenta in modo straordinario la velocità di cicatrizzazione delle ferite. Questa constatazione ha un grande valore quando si considerano i grandi ustionati.

• E’ indispensabile nella corretta formazione delle parete cellulari e sembra coinvolto nel trasporto ionico anche di altri oligoelementi.

Stimola la produzione del GH e del Testosterone

• Dal momento che è alla base dell’enzima Delta -6-Desaturasi permete la trasformazione del Testosterone in Diidrotestosterone, cioè la forma attiva

• La mancanza Diidrotestosterone può causare infertilità perché questo contribuisce alla corretta formazione del liquido spermatico

La sua presenza è indispensabile perché si formi insulina a livello delle isole pancreatiche del Langherans non solo ma aumenta i recettori per l’insulina a livello cellulare. Questa azione viene fatta in concomitanza con la Vit D per cui se è presente in abbondanza questa vitamina bastano quantità molto ridotte di Zinco perché si esplichi questa funzione (pare che in questo processo sia molto importante anche la presenza di Cromo)

• Si è visto che stimola la mineralizzazione ossea e questo in concomitanza alla Vit B3

• Quello che è più sconvolgente ed attuale ed emerge da un grosso studio di Pfeiffer è che il 90% delle depressioni sia causato da una carenza di Zinco e di Vit B6. Lo studio ha evidenziato che dando Zinco e Vit B6 ai depressi si risolveva la depressione senza ricorrere a farmaci che hanno un infinità di controindicazioni (io vi consiglierei anche un po di Vit . D)

• Lo zinco data la sua azione di stabilizzazzione delle membrane neuronali ha una significativa azione sul sistema nervoso come stabilizzante le sue funzioni. In particolare 1 - favorisce e regolarizza il sonno (una sua carenza può causare disturbi del sonno: si pensi a quanti induttori del sonno si vendono ai giorni nostri) 2- risulta efficace in molte forme epilettiche ed in associazione con antiepilettici ne aumenta l'efficacia 3- Il Dott Gaubio ha curato con successo molte convulsioni infantili esclusivamente servendosi di zinco 4 - il Dott Hagger lo ha trovato molto efficace contro le tossi convulsive. 5 - molte osservazioni ne hanno constato l'efficacia come antispasmodico ed ansiolitico 6- il Dott. Steinau ha curato con successo una forma dissociativa con fiori di zinco 6- si è visto che una grave carenza di zinco nell'infanzia può predisporre a gravi malattie mentali che molto spesso si accompagnano anche a diabete.

Vi ho elencato solo alcuni punti molto interessanti. In base a queste considerazioni possiamo tranquillamente dedurre che se avete un alimentazione ricca di amidi (pasta, pane, riso, dolci ecc) vi conviene assumere almeno 50 mg di Zinco al giorno (tenete conto che la quantità che si assorbe è circa il 30%)Così se avete un infezione e tutte le altre patologie che ho elencato. In farmacia troverete delle compresse di Solfato di Zinco da 200 mg, vi consiglio di prenderne un quarto al giorno, una compressa intera ha un dosaggio eccessivo che può dare nausea ed il surplus inoltre non serve

Ancora sullo Zinco

Lo zinco contribuisce al normale metabolismo acido base, al normale metabolismo dei carboidrati, alla normale funzione cognitiva, alla normal e sintesi del DNA, alla normale fertilità e alla normale ripro duzione, al normale metabolismo dei macronutrienti, a l normale metabolismo degli acidi grassi, al normale metabolismo della vitamina A, alla normale sintesi proteica, al mantenimento di ossa normali, al mantenimento di capelli normali, al mantenimento di unghie normali, al mantenimento di una pelle normale, al mantenimento di normali livelli di testosterone nel sangue, al mantenimento della capacità visiva normale, alla normale funzione del sistema immunitario, alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo. Caratteristiche: L’importanza dello zinco come prezioso oligoelemento è spesso sottovalutata. Non a caso oltre l’80% delle persone ne è carente. Eppure sono oltre 300 le funzioni e gli enzimi che vengono attivati dalla sua presenza! Lo zinco è presente in discrete quantità nell’organismo, quasi 2 g. E’ assorbito nel tenue con percentuale media del 25-30% ed è eliminato attraverso le feci. La maggior parte del minerale è intracellulare; per questo motivo il test ematici non sono affidabili per valutare la sua presenza. I tessuti che hanno maggiori depositi sono la carotide, il nervo ottico, la prostata e la cute. Lo zinco ha circa 300 proprietà benefiche per il nostro intero organismo:

Ha una grossa funzione nella crescita: stimola infatti il GH ed il Testosterone. A livello del sistema immunitario ritarda l’atrofia del TIMO. I linfociti T sono prodotti dal Timo. Secondo i dosaggi di integrazione si stimola: Per 2-3 mesi a 5-7 mg stimoleremo la produzione di TH1 (anticorpi antitumorali e antivirali); per 2-3 mesi 15mg aumenteremo il TH2(anticorpi antibatterici). Un buon equilibrio linfocitario lo otteniamo con 7.5 mg per 2-3 mesi

La sua carenza provoca predisposizione tumorale per diminuite difese. Interviene nell’ attivazione dell’enzima delta6desaturasi (sistema delle prostaglandine): i sintomi sono le smagliature, rughe (anche per carenza di retinolo) macchie bianche sulle unghie deficit sensoriali (olfatto e gusto). Nei soggetti con insufficienza polmonare è facile associare carenza di Zinco Contribuisce alla corretta formazione del liquido spermatico: quindi la sua scarsità può essere causa di infertilità. La sua carenza provoca la creazione e di insulina mal funzionante (sindrome da insulino resistenza) l’elevato livello di insulina conseguente trasforma gli zuccheri in trigliceridi con in abbinamento un abbassamento ematico degli HD Le un ‘innalzamento dell’LDL HmgCoa Redattasi: un’ enzima attivato dall’ insulina che fa aumentare l’ LDL. Interviene nel fattore d’intolleranza al glucosio assieme al Cromo e alla vitamina B3

Secondo lo studio di Pfeiffer che ha studiato 1025 pazienti con depressione maggiore la carenza di Zn è determinante nel causare la depressione; l'azione antidepressiva si è visto che è potenziata da alte dosi di Vit B6 (250 mg x3). Inoltre sempre secondo Pfeiffer lo Zn avrebbe un ruolo determinante anche nel disturbo bipolare.

Altre funzioni dello Zn

-Stimola gli osteoblasti e gli osteociti : sinergia con Ca, con attenzione alle dosi di Zn eccessivamente elevate (200 mg di Solfato di Zinco possono dare nausea e vomito).

-Azione antiossidante : Il SOD (superOssidoDismutasi) dipende dallo Zn, questo enzima blocca un radicale pericolosissimo il SuperOssidoAnione che poi diviene H2O 2poi ridotto dal Glutatione e Selenio. Regola anche i livelli estrogenaci .La mancanza dipende da costante mal nutrimento specie nelle zone i cui terreni sono poveri di zinco ma soprattutto dalla raffinazione degli amidi e da un eccessivo introito di zuccheri (l'introito di . Gli effetti più clamorosi della carenza di questo minerale riguardano il ritardo della crescita del bambino. Dopo una supplementazione di zinco si è riscontrata una ripresa della crescita e della maturazione sessuale.

-Altri sintomi riguardano lesioni cutanee, anosmia, anoressia, tendenza all’infezione, sterilità, depressione, disturbi della vista.Sono più di 80 gli enzimi zinco dipendenti appartenenti a tutte sei le classi enzimatiche.

-Lo zinco è inoltreim plicato nel metabolismo dei glucidi dei lipidi, nella sintesi proteica compresi gli acidi nucleici.

-Stabilizza la membrana cellulare e di conseguenza la struttura di proteine e le glicoproteine come insulina.

-Ritardo nella crescita: i bambini e gli adolescenti carenti di zinco presentano a dolori articolari nella crescita il nanismo se è legato a carenza di zinco regredisce rapidamente.

-Apparato genitale: la sua presenza è legata al corretto sviluppo e funzion amento dei genitali femminili e maschili. La carenza di questo minerale può portare calo della libido maschile e all’ipertrofia della prostata.

-Risulta chiaro che lo zinco è utilissimo in tutte le fasi della vita: nell’ adolescenza per un corretto sviluppo; nell’ adulto per una normale attività sessuale; nella terza età per prevenire disturbi alla prostata

-Gravidanza, culturismo hanno più facile tendenza alla formazione di stie. Lo zinco infatti è legato alla formazione delle fibre elastiche del tessuto connettivo. Un altro importante impiego si ha con uso topico, nelle bruciature e nelle ustioni: permette una più veloce cicatrizzazione.

Disturbi visivi: la cecità notturna può dipendere da una diminuita attività legata ad una carenza di zinco

Antivirale: lo zinco ha un sicuro effetto antivirale, in particolare sui Rino virus

§Sistema immunitario: stabilizzando la membrana cellulare con attività antiossidante può aiutare anche nella prevenzione della degenerazione cellulare. Sembra inoltre che la carenza di zinco conduca a patologie psichiatriche come l’autismo alla schizofrenia

§Fanere: la carenza di zinco è legata alla salute di capelli e unghie. La presenza di macchie bianche indica una carenza relativa di zinco, possono calare rapidamente i valori di Zinco durante situazioni di stress, digiuno mestruazioni

§Diabete: perché zinco è legato all’ insulina in suo corretto apporto può aiutare a controllare l’ipoglicemia, sempre che ne esista ancora una produzione

§Lo zinco è distrutto e antagonizzato da: estrogeni, i farmaci antitubercolosi, antidepressivi IMAO, corticosteroidi, diuretici, alcol, fitati, metalli pesanti.

Michael E. Murray ricercatore della Seattle University

Quercetina: benefici e proprietà

Quercetina: benefici e proprietà

https://www.farmaciaraciti.it/Quercetina

Che cos'è la quercetina?

Un pigmento vegetale che dona il colore ad alcune piante

Poco nota al grande pubblico, la quercetina (o quercitina o quercetolo) è tuttavia un elemento importante della nostra alimentazione.

Fa parte della famiglia dei flavonoidi, questi pigmenti che danno il loro colore a fiori, frutta e legumi.  Tra i flavonoidi, la quercetina fa più precisamente parte dei flavonoli, riconoscibili per il loro colore giallo brillante.

Questa molecola si caratterizza anche per il suo sapore amaro.

Il principio attivo di molte piante medicinali

La quercetina è considerata come il più attivo dei flavonoidi.

Numerose piante medicinali devono così le loro proprietà al loro alto livello di quercetina : il ginko, l'iperico, il sambuco, ecc. Questo principio attivo si trova anche in molti alimenti, in particolare nei capperi, nei peperoni gialli, nelle cipolle crude, nei mirtilli selvatici, nel tè verde, ecc.

 

Quali sono i benefici della quercetina?

Una sostanza naturale che rinforza le barriere immunitarie

La quercetina è un elemento nutritivo estremamente benefico per l'organismo. In particolare, permette di stimolare la risposta del sistema immunitario e di regolare un'eccessiva infiammazione. 

Favorisce così, ad esempio, la biogenesi dei mitocondri, a volte soprannominati come i "centri energetici" delle cellule. Rafforza anche le pareti dei capillari, i vasi sanguigni più sottili dell'organismo e provoca una diminuzione della loro permeabilità. 

Il quercetolo agisce anche sostenendo l'azione della vitamina C, un altro importante agente dell'immunità. Ne migliora gli effetti, aumenta il suo assorbimento e ne rallenta anche l'eliminazione dall'organismo.

La quercetina è anche un potente antinfettivo

La quercetina mostra anche potenti proprietà antinfettive. Diverse fonti le attribuiscono in particolare delle proprietà antibatteriche e antivirali. Il 25 febbraio 2020, il dottor Michel Chrétien, dell'Institut de recherches cliniques de Montréal (IRCM), ha spiegato così a Radio Canada che la quercetina è attualmente utilizzata per trattare e prevenire i virus Ebola e Zika.

Uno studio internazionale cui partecipa l'Istituto di nanotecnologia del CNR ha scoperto che la quercetina funge da inibitore specifico per il virus responsabile del COVID-19 mostrando un effetto destabilizzante sulla 3CLpro, una delle proteine fondamentali per la replicazione del virus. Lo studio è pubblicato sull'International Journal of Biological Macromolecules[

Un super antiossidante

La quercitina è anche un vero serbatoio di antiossidanti.  Ricordiamo che gli antiossidanti sono queste molecole responsabili dell'eliminazione dei radicali liberi, gli agenti tossici che attaccano e riducono le cellule dell'organismo.

L'assunzione di quercetina permette quindi di proteggere il tuo corpo dalle conseguenze deleterie dello stress ossidativo.

La quercetina rallenta l'invecchiamento e riduce il rischio di cancro

Questa azione antiossidante svolge in particolare un ruolo positivo contro l'invecchiamento e le malattie. Possiamo quindi dire che questo flavonolo esercita una vera azione antietà.

La quercetina aiuterebbe anche a proteggere il cervello e il sistema nervoso.  Alcuni test effettuati su alcuni topi nel 2018 hanno evidenziato questo effetto neuroprotettivo. 

Alcuni ricercatori hanno anche scoperto alcune sue proprietà anticancro (in modo particolare contro il cancro al pancreas). Queste ultime sarebbero dovute, tra l'altro, alla sua azione sullo stress ossidativo, ma anche alla sua capacità di inibire l'aggregazione piastrinica. Assicurati tuttavia di consultare il medico se stai già seguendo una chemioterapia.

Ideale per ridurre il colesterolo e promuovere una buona salute cardiovascolare

L'assunzione di quercetina provoca anche una riduzione del livello di colesterolo cattivo (LDL), così come una diminuzione della pressione arteriosa. Questo flavonoide agisce infatti su vari parametri come l'elasticità vascolare e la resistenza vascolare periferica.

La quercetina porterebbe quindi a una riduzione dei disturbi cardiovascolari. 

Un antistaminico naturale molto efficace

Infine, è noto che la quercetina esercita un' azione antistaminica (in altre parole antiallergica).

Ricordiamo brevemente che l'istamina è questo mediatore chimico che svolge un ruolo importante nei fenomeni allergici: asma, raffreddore da fieno, orticaria, eczema... Il quercetolo agirebbe stabilizzando le membrane delle cellule che rilasciano l'istamina

 

Ma l'alimentazione da sola non è sufficiente per assimilare abbastanza quercetina

Dose giornaliera raccomandata di quercetina

Come abbiamo visto, molti alimenti contengono questo principio attivo. Tuttavia, non è affatto ovvio raggiungere la dose giornaliera di quercetina raccomandata ... basandosi solo sulla nostra alimentazione. Per beneficiare appieno degli effetti positivi della quercetina, infatti si raccomanda generalmente di assumerne tra 200 mg e 1.200 mg al giorno, per un periodo da due a tre mesi.

Tuttavia, per ottenere 500 mg al giorno di quercetina mangiando peperoncino rosso (ad esempio), sarebbe necessario consumarne non meno di un chilo al giorno! Il che ovviamente non è una soluzione praticabile... Per quanto riguarda gli altri alimenti, è ancora peggio: troviamo solo 32 mg di quercetina per chilo di broccoli crudi, 12 mg per chilo di ciliegie, 1,3 mg per chilo di mele crude (buccia inclusa), ecc.

Da qui l'interesse degli integratori alimentari

Quindi, come fare per beneficiare al massimo di questa sostanza? Per un apporto giornaliero più sostanzioso ma anche più facile da assimilare, idealmente inizia una cura di uno o più integratori alimentari concentrati con quercetina. Non esitare ad assumere diversi prodotti in base alle tue esigenze al fine di aumentarne l'apporto giornaliero. Si noti inoltre che la stragrande maggioranza della letteratura scientifica promuove l'integrazione con quercetina, come lo ricorda uno studio recente.