Il pavimento più bello del mondo. Dal 18 agosto saranno scoperte le straordinarie tarsie del Duomo di Siena
27/07/19 •Dal 18 agosto al 27 ottobre prossimi programmata una nuova “scopertura” del celebre pavimento a commesso marmoreo
Il celebre pavimento a commesso marmoreo è unico per la tecnica utilizzata e per il messaggio delle figurazioni, un invito costante alla Sapienza. Secondo il Vasari si tratterebbe del pavimento “più bello…, grande e magnifico” che mai fosse stato fatto. Il risultato di un complesso programma iconografico realizzato attraverso i secoli, a partire dal Trecento fino all’Ottocento. Parliamo del pavimento del Duomo di Siena, normalmente coperto e protetto dal calpestio dei visitatori e dei numerosi fedeli, ma periodicamente scoperto per essere offerto all’ammirazione dei visitatori. La tecnica adoperata durante i secoli passati è quella del graffito e del commesso, con marmi di provenienza locale come il broccatello giallo, il grigio della Montagnola, il verde di Crevole.
I cartoni preparatori per le cinquantasei tarsie furono disegnati da importanti artisti, quasi tutti “senesi”, fra cui il Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi, oltre che da un pittore “forestiero” come il Pinturicchio. L’occasione di ammirare The Wonder of Siena, la “meraviglia” della città, come già avevano intuito gli artisti e i viaggiatori anglosassoni che lo recensivano sulla stampa alla fine del XIX secolo, si ripresenterà a breve, visto che è stata programmata una “scopertura” dal 18 agosto al 27 ottobre prossimi. Un percorso che condurrà dalla sommità della Cattedrale e dal Facciatone del Duomo Nuovo fino alle tarsie marmoree: scendendo dai tetti del Duomo sarà possibile trattenersi all’interno della Cattedrale per poter vedere da vicino ogni singola tarsia in un percorso di fede e sapienza alla base dell’impianto iconografico del tappeto marmoreo.
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