Fumaria non finisce di stupirci.
Per la medicina popolare aveva “solo” proprietà depurative per il fegato e la pelle, riconoscendo tra le indicazioni un po’ di tutto, da una non meglio precisata “piccola insufficienza epatica”, alle dispepsie biliari, dalla stitichezza all’ emicrania, dagli eczemi cronici alla psoriasi, all’ acne, e quelle che veniva chiamate indefinitamente “dermatosi”, fino alle dislipidemie, fino alla prevenzione della aterosclerosi.
E invece …
A fronte tuttavia di molte conoscenze relative alla chimica della pianta pochi sono i riscontri clinici di uso di estratti fitoterapici di Fumaria, compresi quelli presenti in medicinali o integratori, fondamentalmente utilizzata come :
- coleretica, cioè migliora l’escrezione di bile da parte dell’apparato epato-biliare
- antiossidante ed epatoprotettrice, in quanto previene i danni epatici da tossici
- antispastica sulla muscolatura liscia del digerente, in particolare dello sfintere di Oddi.
Questo fondamentalmente in forma di fitocomplesso.
E invece …
Ebbene, invece il bello deve ancora venire……
Perché la Fumaria Fumaria officinalis L., tanto bistratta, tanto umile, tanto relegata ad esser considerata con disprezzo ad erbettina di second’odine, erbetta di campagna, di periferia (quale ella in realtà è), di provincia, non erba di balcone, o da salotto, e neppure un fiore per pregiate composizioni floreali di ville ottocentesche… Bensì una quasi inutile erbetta tutt’ al più da erboristi come potrebbe direbbe qualcuno … come dire che non servirebbe praticamente a nulla, se non come anfo-coleretico come siamo abituati a considerarla più o meno tutti, …
Ebbene invece oggi sappiamo che la Fumaria, è da Erboristi, da Farmacisti, da Medici, e pure da Farmacologi, e anche da Tossicologi…!
Non solo … Ma sappiamo anche che probabilmente gli antichi quando ci dicevano che andava considerato un buon depurativo della pelle, forse c’avevano pure indovinato, senza ovviamente saperne il perché.
Vediamo perché.
Fin ora sapevamo della Fumaria sapevamo che, in forma di tisana, estratto idroalcolico o estratto secco la Fumaria poteva essere, e in realtà lo era, utilizzata nella prevenzione e terapia delle turbe digestive legate ad un insufficiente funzionamento dell’apparato epatobiliare, con pesantezza post-prandiale, meteorismo, alitosi e stitichezza. Indicata anche in forme di colon irritabile.
Le novità più importanti sono quelle emerse negli ultimi anni, e riguardano le sostanze derivate dall’ acido fumarico, ora registrate come medicinali ad attività antiinfiammatoria e immunomodulante, utilizzati non solo nella terapia della sclerosi multipla, ma anche della psoriasi!
L’ estere dimetilico dell’ acido fumarico è infatti una sostanze ottenuta per sintesi a partire dall’acido fumarico, usato inizialmente come antimuffa, ma anche come medicinale contro la psoriasi. E qui è impossibile non ci torni immediatamente alla mente il richiamo agli usi della erboristeria tradizionale che prevede appunto cosiddette “erbe depurative“ anche per malattie infiammatorie croniche della pelle come la psoriasi che oggi sappiamo a notevole componente immunopatologica, come del resto la stessa sclerosi multipla…
L’efficacia, nella terapia della psoriasi, oltre che con trials clinici è stata pure confermata, da una recentissima revisione sistematica della Cochrane collaboration.
O c’avevano visto lungo gli antichi… o c’abbiamo ancora molto da studiare noi moderni…, magari facendo anche salti all’indietro, magari nello studio dei vari possibili e complessi collegamenti anche sui collegamenti tra le varie citochine, che al tempo stesso possono comportarsi come neurotrofiche, immunomodulanti, e al tempo stesso antiinfiammatorie.
Da un paio di anni il medicinale è stato approvato pure dall’ EMA per la terapia della forma più comune della sclerosi multipla, la recidivante-remittente. Il farmaco era già stato sperimentato su un ampio numero di pazienti con una riduzione importante, altamente significativa rispetto ai gruppi trattati con placebo, sia delle recidive di malattia sia della sua progressione.
Ovviamente il tutto confermato non solo clinicamente ma con tutta la documentazioni strumentali richieste dal punto di vista neuroradiologico. Tanto per capirsi (…) queste importanti ricerche sono state pubblicate su riviste del calibro delNew England Journal of Medicine.
Quindi meglio la
- Fumaria ?
- Acido-fumarico?
- Di-metil-fumarico ?
Magari ognuna ha il suo ruolo. Non è questo il problema. Il fatto invece è la bellezza della scienza. Il divenire e l’intrecciarsi delle strade, dei rivoli, dei saperi e delle conoscenze, antiche e moderne, moderne e antiche.
Magari a questo punto però viene anche da chiedersi … a proposito di psoriasi, e perché non provare a tornare indietro ? Potrebbe forse essere il caso di tornare alle indicazioni degli antichi e con metodologia moderna verificare appunto l’efficacia di una preparazione “antica” ? Quanto e come potrebbe essere efficace un “depurativo” a base di Fumaria nella terapia di un paziente con psoriasi ? Quanto e come poi metterlo a confronto con il principio attivo derivato ?
Antico vs moderno ? Lotta impari ?
DI certo è affascinante il legame quanto meno sottile, quanto meno ideale che possiamo percepire tra pianta di una tempo e sostanza di oggi per la stessa patologia.
Senza poi considerare il fatto che a carico del farmaco di oggi non pochi sono gli effetti collaterali, anche importanti: tra gli effetti collaterali più comuni dobbiamo aspettarci i rash cutanei con arrossamento al volto e al corpo, con sensazione di calore, bruciore, fastidio tipo caldane, anche prurito più o meno esteso, ma anche disturbi gastrointestinali con diarrea, nausea e dolori addominali e alterazioni dei una riduzione media della conta linfocitaria in particolare durante il primo anno di trattamento.
Intanto comunque nessuna delle varie specie di Fumaria è tossica…
Fabio Firenzuoli
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