Bambino Speciale: Superare la Disabilità è Possibile (Video)
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La forza di volontà compensa ogni difficoltà.
Quando Patrick è nato nel 1988, i suoi genitori sapevano che sarebbe stato un bambino speciale ma non immaginavano fino a che punto avrebbe reso la loro vita stupenda e altrettanto speciale.
Non potevano immaginare l’enorme potenziale che Patrick poteva avere malgrado le sue disabilità.
Al bambino fu subito diagnosticata un’anoftalmia
bilaterale congenita, problemi alle gambe che non gli avrebbero mai
consentito di camminare anche a causa di una displasia bilaterale
all’anca.
Inutile dire che la nascita di questo bambino speciale è stata accolta con infinito amore dai genitori ma anche con enorme preoccupazione sulla qualità di vita che avrebbe aspettato Patrick.
I primi tempi sono stati cupi e accompagnati dalla devastazione e disperazione per l’accaduto, ricorda il papà.
Lo accudiscono con tutte le cure
necessarie e assecondano le sue predisposizioni, piano, piano, viene
elaborata la condizione di Patrick e si impara a conviverci, tanto che a
soli nove mesi, vedendolo particolarmente amante della musica, decidono
di insegnargli a suonare il pianoforte.
I
risultati sono sorprendenti, e già a soli due anni questo bambino
speciale riesce ad interpretare e suonare piccoli brani a richiesta. Lui
è felice e i suoi genitori altrettanto, nel vederlo realizzato e
soddisfatto.
La musicalità ha forse compensato la
mancanza della vista ma il piccolo bambino speciale riesce in modo
semplice ed immediato a muovere le sue manine sulla tastiera come se
fosse la cosa più naturale del mondo.
Il papà pensa allora che forse non avrebbero giocato a baseball insieme ma avrebbero potuto suonare e cantare insieme!
Occhi artificiali e una sedia a rotelle
non gli impediscono di approfondire i suoi studi musicali, di
frequentare la scuola e partecipare alle numerose feste come
intrattenitore apprezzato e ben voluto.
Il papà di questo bimbo speciale lavora
di notte, facendo la guardia e una volta tornato a casa al mattino,
dorme poche ore per poter poi essere attivo ed efficiente ed aiutare
Patrick nelle sue necessità.
Quando inizia a frequentare, nel 2006, l’università di Louisville, la sua città nel Kentucky, le sue abilità di musicista sono conosciute da tutti.
Patrick non si accontenta e questo bambino speciale, ormai diventato grande, inizia a prendere lezioni di tromba e si rivela un vero fenomeno del blues. Affascinato
dalla banda universitaria, incentivato dallo stesso direttore della
banda, decide che avrebbe partecipato alla marcia coreografica del suo
ateneo.
Ma come rendere possibile una cosa del genere ad un ragazzo cieco sulla sedia a rotelle?
La collaborazione del padre diventa
indispensabile e, ancora una volta, è il gioco di squadra a vincere, il
binomio padre e figlio uniti e assolutamente in sintonia l’uno con
l’altro.
Il padre accompagna Patrick
nell’esibizione, dopo tanto allenamento fatto insieme, Patrick suona la
tromba e il padre lo guida nell’esecuzione di tutte le figure
coreografiche necessarie.
La
loro performance incanta tutti ed è perfetta, perfettamente integrata
nella rappresentazione dei 240 elementi della banda che si svolge in un
enorme stadio di fronte a migliaia di spettatori.
Il padre spinge, ruota e fa girare la
sedia a rotelle sul campo; Patrick suona, canta e segue i gesti
dell’esecuzione in modo impeccabile. E’ Patrick addirittura, durante le
prove, che a volte guida il padre e gli dà i tempi giusti per
raggiungere il punto giusto del campo, nel momento giusto!
“Insieme” questa è la parola chiave che ritorna immancabile nei ricordi di Patrick e di suo papà.
Per il padre Patrick è un eroe per tutto ciò che ha dovuto superare:
“Mi ha insegnato che non ho nulla di cui lamentarmi, la nostra relazione è stupenda e potrebbe essere invidiata da qualunque padre.”“Sentire suonare Patrick ti fa sentire non solo la musica ma anche possibilità che forse neppure si considerano vedendo un ragazzo così!”
Patrick a sua volta dice:
“Dio mi ha fatto nascere cieco e incapace di camminare ma mi ha dato il dono della musica e l’opportunità di incontrare tante persone.”
Quando gli si chiede di descrivere le sue disabilità di bambino speciale, Patrick risponde: “Non sono affatto disabilità ma abilità!”
Al contrario, sono state il mezzo che lo hanno reso capace di raggiungere i suoi obiettivi.
La sua musica è diventata la musica dell’opportunità, della possibilità, è il suono del potenziale che ognuno di noi ha e può tirare fuori malgrado le difficoltà.
Patrick, da bambino speciale, considerato svantaggiato da molti, si è laureato magna cum laude in lingua spagnola che parla fluentemente, ha inciso due dischi ed è un ragazzo felice e realizzato. Ha anche scritto un libro motivazionale ,“I am potential”,
per raccontare la sua storia esemplare di bambino speciale e motivare
chi si sente limitato dalle proprie disabilità o difficoltà di ogni
tipo, vere o immaginarie.
La
storia di Patrick è quella di un bambino speciale che ci può insegnare
che l’incredibile può essere realizzato se si vuole, ci si crede
fermamente e l’amore di due genitori e la loro devozione non ha
ostacoli.
Fonte: PatrickHenryHughes
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