CONSULTA L'INDICE PUOI TROVARE OLTRE 4000 ARTICOLI

su santi,filosofi,poeti,scrittori,scienziati etc. che ti aiutano a comprendere la bellezza e la ragionevolezza del cristianesimo


mercoledì 28 marzo 2018

Ecco l’interstizio, il nuovo organo tra i più grandi del corpo umano





Ecco l’interstizio, il nuovo organo tra i più grandi del corpo umano
***
di Cristina Marrone
Si profila una rivoluzione per l’atlante dell’anatomia umana. È stato infatti identificato (e riconosciuto come organo a sé) l’interstizio (nome scientifico interstitium) tra i più grandi del corpo umano: si trova diffuso in tutto l’organismo, sotto la pelle e nei tessuti che rivestono l’apparato digerente, i polmoni, i vasi sanguigni e i muscoli. È formato da cavità interconnesse piene di liquido e sostenute da fibre di collagene ed elastina. Agisce come un vero e proprio ammortizzatore, ma la sua presenza potrebbe spiegare anche molti fenomeni biologici come la diffusione dei tumori, l’invecchiamento della pelle, le malattie infiammatorie degenerative e perfino il meccanismo d’azione dell’agopuntura.
Promosso a nuovo organo
A indicarlo è lo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports dall’Università di New York e dal Mount Sinai Beth Israel Medical Centre. I ricercatori, mediante una particolare tecnica, hanno visualizzato questa nuova struttura anatomica che tiene insieme i vari distretti corporei. Per decenni l’interstizio è stato etichettato come semplice «tessuto connettivo» ed è rimasto «invisibile» nella sua complessità a causa dei metodi usati per esaminarlo al microscopio, che lo facevano apparire erroneamente denso e compatto. Ora invece ha conquistato una sua nuova dignità, tanto da essere promosso nuovo organo. Lo studio è stato pubblicato su Scientific Reports.
La tecnica con cui è stato osservato l’interstizio
La vera natura dell’interstizio è stata osservata per la prima volta grazie ad una nuova tecnica di endomicroscopia confocale laser, che consente di vedere al microscopio i tessuti vivi direttamente dentro il corpo, senza doverli prelevare e poi fissare su un vetrino. Impiegata su alcuni pazienti malati di tumore che dovevano essere sottoposti a chirurgia per rimuovere pancreas e dotto biliare, la tecnica ha permesso di osservare la reale struttura dell’interstizio, che è stato poi riconosciuto anche in tutte le altre parti del corpo sottoposte a continui movimenti e pressioni. «Questa scoperta ha il potenziale per determinare grandi progressi in medicina, inclusa la possibilità di usare il campionamento del fluido interstiziale come potente strumento diagnostico», spiega Neil Theise, docente di patologia all’Università di New York.
La diffusione dei tumori
Il continuo movimento di questo fluido potrebbe spiegare perché i tumori che invadono l’interstizio si diffondono più velocemente nel corpo: drenato dal sistema linfatico, questo sistema di cavità interconnesse è la «sorgente» da cui nasce la linfa, vitale per il funzionamento delle cellule immunitarie che generano l’infiammazione. Inoltre, le cellule che vivono in questi spazi e le fibre di collagene che li sostengono cambiano con il passare degli anni e potrebbero contribuire alla formazione delle rughe, all’irrigidimento delle articolazioni e alla progressione delle malattie infiammatorie legate a fenomeni di sclerosi e fibrosi. Il reticolato di proteine che sostiene l’interstizio, infine, potrebbe generare correnti elettriche quando si piegano, seguendo il movimento di organi e muscoli, e per questo potrebbe giocare un ruolo nelle tecniche di agopuntura.

Nessun commento: