Non conoscevo questa storia meravigliosa, perché sull'argomento (il naufragio del Titanic), si è detto, filmato e cantato di tutto, tranne questo episodio. Guarda caso.
A bordo vi era un prete cattolico, Thomas Byles (cresciuto in una famiglia protestante, prese infatti il nome Thomas dopo la conversione), che si portò dietro il necessario per celebrare messa.
Andava in America, per officiare le nozze del fratello.
La mattina del disastro, profeticamente, nell'omelia, parlò di un naufragio che riguardava chi, non avesse preparato la scialuppa di Cristo.
Subito dopo l'allarme, tranquillizzo' chiunque incontrava, benedicendolo, non perse mai la calma e il sorriso e rifiuto', categoricamente, per ben due volte, di mettersi in salvo, dando la precedenza ad altri.
Quando la nave era già inclinata, affannosamente andava per i corridoi a riconciliare e confessare chiunque incontrasse.
Alla fine, quando era chiaro che l'affondamento sarebbe stato inevitabile, iniziò la recita del Rosario e le invocazioni a Maria, Speranza dei disperati.
I rimasti a bordo, di ogni religione e nazionalità, si strinsero attorno a lui, perché emanava qualcosa di meraviglioso.
Chi era sulle scialuppe ormai lontane, sentiva le sue invocazioni e le risposte di chi era attorno a lui.
Quella notte, non solo diede la vita per gli altri, ma salvò tantissime persone, probabilmente tutte le vittime, con la sua santa condotta.
Questa è la Fede, da piangere per l'emozione, pensando allo scandire del Santo Rosario, in quel buio terribile.
Come pianse il Papa Pio X, quando conobbe la vicenda, direttamente dal fratello del sacerdote.
La rivoluzione, ovviamente, nonostante l'argomento proposto e riproposto in tutte le salse, ha occultato tale racconto.
In realtà, infatti, in quel buio gelido e atroce, non c'è mai stata tanta luce divina.
Mentre, in un mondo di false luci, oggi il buio domina.
Domina nei cristiani di maniera, che si adattano al presente, al compromesso al tirare a campare; nei tanti consacrati, che hanno messo il mondo e le sue ragioni immonde, davanti a tutto, persino alla Verità.
Che per puro amore di carriera e di convenienza, tacciono e si adeguano.
Spesso, sposando, ignobilmente, lo schifo presente.
Il vero Titanic è adesso, in un mondo completamente arreso al male, e che spesso, addirittura, sposa dei sanguinari, ricchi e corrotti, affetti da megalomania infinita, come eroi e punti di riferimento.
Aiutaci, meraviglioso Padre Thomas, e corri per le nostre vite infami e per i nostri cuori assuefatti, come correvi per quei corridoi quella notte.
Perché è notte, qui. Notte fonda.
Peggio di allora.
Marco Palladino
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