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martedì 23 dicembre 2025

AGLIO

 LE PROPRIETA’ ANTITUMORALI DELL’AGLIO 

Possiamo dire che l’aglio fin dalla preistoria ha rivelato di avere eccezionali proprietà antitumorali, già Aristotele e Socrate ne parlano. Queste saranno però confermate ufficialmente in studi successivi a partire soprattutto dal 1944, basti citare gli studi di Holtez A, Muller H, Guillaon e Begon, Kuhn A e Schaffen G, e più tardi riconfermate da Markoovici, Kretzmar, Villebrand, Lheman, Vicent, , Vollen, Kolle, Mc Knigh e molti altri, sono oltre 130 studi ben documentati e non fatti solo su cavie. Gli studi saranno poi raccolti dai farmacologi R. Benigni, C. Capra, P.E Cattorini, che li raccoglieranno in un libro di 1800 pagine, Piante Medicinali, Chimica Farmacologica e Terapia. Il libro interessantissimo, perché riporta dati ufficiali e non inventati, sarà pubblicato nel 1959, ma scomparirà dal commercio nel 1962 (guarda caso); io ne possiedo una copia, perché mio zio, guarda caso, a quel tempo, ne aveva acquistato un volume. E guarda caso è stato proprio nel 1962, che sono stati introdotti nella chemioterapia farmaci costosissimi come il Cisplatino, l’Oxaliplatino ed altri. Ma a parte questo resta il dato di fatto che l’aglio è un antitumorale ben documentato, anche se non utilizzato nè in chemioterapia, né in altre patologie dove agisce egregiamente bene. Basti pensare che la dose tossica di aglio è di 700 gr, ma ne basterebbero 300 gr al giorno per avere un azione antitubercolare, paragonabile ai migliori antitubercolari di sintesi. Ha inoltre un azione antibiotica sistemica su tutti i batteri Gram + anche a dosi molto più basse. Capisco anche che non si usi, data l’alitosi che produce uno che lo assume diventa inavvicinabile. Il tumore è una patologia complessa, ma l’aglio ha una formula complessa, che si compone di una decina di sostanze attive (in particolare l’allicina) e di un centinaio di altre sostanze secondarie. Se voi prendete l’allicina da sola, non ha l’effetto antitumorale che possiede l’aglio in toto. Io credo però, che data la gravità della patologia tumorale, si dovrebbe introdurre per motivi etici, in associazione ad altri presidi che si sono rivelati antitumorali, in particolare i Cavolini di Bruxelles (per la Vit K2 e per la ricchezza di gruppi S-H), e l’Olio di Oliva (quello spremuto a freddo, si intende) dato a dosi alte, che oltre alle sostanze antitumorali che possiede (idrocarburi, alcoli alifatici e triterpenici, polifenoli, tocoferoli, steroli, clorofille) determina (se dato alla dose di 60 gr al giorno una chetoacidosi), e sappiamo per certo che la chetoacidosi ostacola la glicolisi anaerobica del tumore. Io non vedo come queste sostanze naturali debbano essere considerate dei pseudofarmaci da stregoni (per chi li propone) visto che ci sono un sacco di studi in merito, ed il perché non vengano utilizzate in caso di tumori visto che non interferiscono minimamente con la Chemioterapia del S.S.N.

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