<Stiamo vivendo al tempo delle
invasioni barbariche. I barbari questa
volta non sono persone, sono cose.
Sono gli oggetti che abbiamo creduto
di possedere e che ci possiedono;
sono lo sviluppo produttivo che
doveva essere al nostro servizio e di
cui stiamo diventando schiavi; sono i
mezzi di diffusione del nostro
pensiero che cercano di impedirci di
continuare a pensare; sono
l'abbondanza dei beni che non ci dà
l'agio del benessere ma l'ansia del
consumo forzato; sono la febbre
edilizia che sta imponendo un volto
mostruoso a tutti i luoghi che ci
erano cari; sono la finta pienezza
delle nostre giornate in cui amicizie
affetti amori appassiscono come
piante senz'aria e in cui si spegne sul
nascere ogni colloquio, con gli altri e
con noi stessi.>
(Italo Calvino, I beatniks e il sistema
1962)
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