Scrive Antoine de Saint-Exupéry all'amico Leone Werth, al quale ha dedicato "Il piccolo principe":
"Da te posso venire senza dover indossare maschere o recitare, senza dover svendere neanche la più piccola parte del mio mondo interiore. Con te non devo giustificarmi, non devo difendermi, non devo dare dimostrazioni... Ti sono grato perché mi accetti come sono. Che farmene di un amico che mi giudica? Se invito uno zoppo alla mia tavola, lo prego di accomodarsi, non gli chiedo certo di danzare".
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