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venerdì 22 novembre 2019

Cancro e Acidità: combattere l'acidità per vincere il tumore


Cancro e Acidità: combattere l'acidità per vincere il tumore

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La nuove ricerche sull’efficacia del bicarbonato di sodio e di altri composti con proprietà anti-acide nella cura e regressione delle malattie tumorali.

Valerio Pignatta - 26/04/2012
Cancro e Acidità:.
Combattere l'acidità per vincere il tumore!.
Da vari anni la vicenda del dottor Tullio Simoncini è balzata agli onori della gloria mediatica e molte persone la ricorderanno senz’altro. Simoncini è il medico di Roma radiato dall’Ordine parecchio tempo fa con varie accuse di malasanità conseguenti il suo uso terapeutico del bicarbonato di sodio per curare alcune forme di tumore..
Secondo gli studi e la lunga pratica clinica del dottor Simoncini, infatti, ci sarebbe una correlazione tra il terreno acido dell’organismo e l’instaurazione di colonie di funghi che porterebbe poi allo sviluppo del cancro, cancro che non è altro quindi che un’infezione fungina degenerata e inarrestabile. Ripristinando il corretto equilibrio basico e intervenendo con l’apporto di sostanze antiacide, quali appunto il bicarbonato, si ottiene un rallentamento del progredire canceroso e, se preso in tempo, anche la guarigione.
Su questa dinamica terapeutica alcuni mass media abituati a ridicolizzare i processi troppo semplici che non possono essere ricondotti all’alveo della pura scienza ipertecnologica si sono scatenati schernendo l’idea stessa di partenza e coloro che se ne sono fatti portavoce, senza nemmeno fare concessioni, come invece ha auspicato notoriamente A. Einstein, all’importanza nella scienza di saper sempre mettere in discussione ogni parvente verità scientifica.

L’ambiente alcalino che spaventa il tumore

Terapia antiacida in funzione antitumorale: le recenti ricerche “ufficiali”
Qualche anno dopo la drammatica uscita dalla scena del dottor Simoncini ecco che apprendiamo da fonti autorevoli ed esenti da ogni “sospetto” che la terapia antiacida in funzione antitumorale è allo studio in vari centri di ricerca nel mondo e che Cancer Research e altre riviste scientifiche internazionali iniziano a parlarne e a considerare i possibili sviluppi di farmaci a base di molecole che ripristinano il corretto equilibrio acido-basico dell’organismo, e in particolare della zona colpita dal tumore, inibendo la sua crescita e arrestandola.
Il fiore della nuova terapia è sbocciato alla consapevolezza generale in occasione del primo simposio dell’International society for proton dynamics in cancer (Ispdc), tenutosi a Roma il 27 settembre 2010
Gli illustratori di questa “scoperta” sono stati gli scienziati dell’Istituto superiore di sanità che stanno lavorando all’ipotesi di utilizzare gli antiacidi (bicarbonato compreso), e in particolare gli inibitori della pompa protonica solitamente adoperati per le ulcere gastriche, in funzione antitumorale al posto dei chemioterapici.!
Fais parla di pH alcalino e tumori
Stefano Fais direttore del Reparto Farmaci Antitumorali dell’Istituto Superiore di Sanità, ha compiuto diversi studi sugli effetti dello squilibrio del pH del corpo sulla correlazione tra acidità dell’organismo e genesi del tumore. Fais prosegue,.." in realtà, studi che hanno una lontana origine: già nel 1931, infatti, il medico e fisiologo tedesco Otto Heinrich Warburg ricevette il Nobel per aver scoperto una differenza sostanziale tra le cellule tumorali e quelle normali. Warburg notò che le cellule tumorali avevano un pH basso perché tendevano a fermentare gli zuccheri e, nel processo di questa fermentazione, producevano acido lattico (proprio da qui si è sviluppato l’utilizzo della Pet come esame diagnostico capace di scoprire i siti del corpo nei quali c’è produzione di acido lattico). A differenza dell’acido lattico prodotto dall’attività sportiva, quello delle cellule tumorali viene riutilizzato e la cellula stessa non muore. E l’acidità iniziale porta a una sorta di selezione clonale di cellule che sono armate per sopravvivere in un ambiente acido". Spiega Fais: “Una cellula sana, portata al pH di una cellula tumorale, che mediamente ha un valore di pH di 6/6,5, muore. Questo, quindi, è già un vantaggio selettivo, perché tramite l’acidità il tumore si isola dall’organismo”....In un momento in cui tante visioni, anche afferenti alla medicina non convenzionale, si stanno facendo strada, e aprono nuovi scenari di condivisione con la medicina ufficiale, è possibile che gli specialisti inizino a comprendere appieno anche l’importanza dell’equilibrio, sempre per la salute, del pH fisiologico. Molta strada è ancora da percorrere, specie perché, precisa il dottor Fais: “Nel mondo della medicina ufficiale l’equilibrio del pH fisiologico viene trattato con sufficienza, se non addirittura osteggiato”.
In una intervista rilasciata da Stefano Fais a Repubblica, il presidente Ispdc e membro del dipartimento del farmaco dell’Iss, afferma che «l’acidità è un meccanismo che il cancro usa per isolarsi da tutto il resto, farmaci compresi.
Ma le cellule tumorali, per difendersi a loro volta da questo ambiente acido, fanno iper funzionare le pompe protoniche che pompano protoni H+.
Se si bloccano queste pompe, la cellula tumorale rimane disarmata di fronte all’acidità, e finisce per morire autodigerendosi». Ossia la “nuova” idea base di partenza è che i tumori sono acidi e che da lì occorre iniziare.
"Uscirà un libro entro l'anno in cui Rocco Palmisano ed il sottoscritto cercheranno di parlare delle proprie esperienze e delle convinzioni derivate dalle esperienze, a supporto dell'importanza del controllo del pH nella gestione della salute.
Personalmente ho bisogno di mettere in risalto la diversità dei nostri ambiti, perché mentre mi rendo conto che il fatto che io appartenga alla comunità scientifica internazionale può essere di grande aiuto e supporto per chi invece si occupa di pH a vari livelli ma di fatto al di fuori della scienza ufficiale, la mia è invece una posizione assai delicata, che mi espone al rischio di essere screditato per il comportamento di altri. Questo perché credo fermamente che il futuro della prevenzione e cura delle malattie principali, e non, possano avere un grande fondamento in tutti i presidi che aiutino il nostro organismo a non perdere il controllo del pH."
stefano fais 

SCHIFOSI

La causa principale del cancro è stata ufficialmente scoperta decenni fa da uno scienziato premio nobel per la medicina nel 1931.

Otto Heinrich Warburg , pubblicava i risultati di una sua ricerca sul cancro per la sua tesi "La causa principale e la prevenzione del cancro".

" Combattere la acidita' per prevenire i tumori".

Ma se la causa è stata scoperta , perché non hanno fino ad ora trovato una cura ? Da allora nulla è stato fatto , se non continuare a raccogliere in tutto il mondo fondi per la ricerca , con le associazioni , vere mangia soldi come ad esempio la italiana AIRC . Associazione creata da medici indot trinati dalle Universita' al servizio di Big Pharma.


Poche persone nel mondo lo sanno, perché questo fatto è nascosto a TUTTI dalla industria farmaceutica e alimentare

(leggi qui)


Sempre secondo Warburg: "Tutte le cellule normali hanno requisito assoluto,l'ossigeno, ma le cellule tumorali possono vivere senza ossigeno - una regola senza eccezioni."

E ancora: " I tessuti sono acidi nei tessuti cancerosi, mentre i tessuti sani sono alcalini."



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