CONSULTA L'INDICE PUOI TROVARE OLTRE 4000 ARTICOLI

su santi,filosofi,poeti,scrittori,scienziati etc. che ti aiutano a comprendere la bellezza e la ragionevolezza del cristianesimo


domenica 4 luglio 2021

 Helen Keller era nata il 27 giugno 1880. Quando aveva solo pochi mesi a causa di una meningite o forse della scarlattina perse la vista e l’udito. Una bambina sordo-cieca nell’Alabama della fine Ottocento non aveva grandi prospettive. Eppure, i suoi genitori cercarono in tutti i modi di evitare che Hellen rimanesse isolata nel silenzio e nell’oscurità, e ci riuscirono grazie all’aiuto di Anne Sullivan, un’insegnante ipovedente, che riuscì a trovare un modo per comunicare con la piccola Helen attraverso l’alfabeto manuale. In questo modo, grazie alla straordinaria dedizione di Anne Sullivan e alla sua determinazione, Helen Keller, che imparerà a leggere attraverso il Braille anche diverse lingue straniere, è stata la prima persona sordo-cieca a laurearsi.

La storia è nota, l’abbiamo vista nel celebre film “Anna dei miracoli”. 

Quello che forse è meno noto è lo straordinario impegno di Helen Keller nel corso della sua vita non solo per apprendere il più possibile e migliorare la sua condizione, ma anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sui diritti dei più deboli. Dopo la laurea, infatti Helen Keller iniziò a scrivere diversi libri, non solo la sua autobiografia, ma anche saggi su vari argomenti, trasformandosi presto in una paladina per i diritti civili. Cercò di attirare l’attenzione sui diritti dei disabili, come lei, sostenendo l’importanza dell’istruzione scolastica per tutti, ma fu anche attivista politica, pacifista e suffragetta e sostenitrice dell’importanza del controllo delle nascite.  

Si interessò ai diritti dei lavoratori denunciando il loro sfruttamento: «Ho visitato i luoghi dove lavorano gli operai sfruttati, le industrie, i bassifondi sovraffollati. Anche se non li ho potuti vedere, li ho odorati.»

Strenua sostenitrice del diritto di voto alle donne, Helen Keller aderì al partito socialista, e questo le costò l’appoggio della stessa stampa che in passato l’aveva elogiata per il suo coraggio e la sua forza. Ma Helen era una persona che non la mandava a dire, e quando un giornalista si permise di scrivere che le sue idee politiche scaturivano dalle sue manifeste limitazioni fisiche, lei rispose ricordandogli i complimenti ricevuti dallo stesso giornalista prima di venire a sapere le sue simpatie socialiste.

“Quel giorno, i complimenti che lui mi tributò furono così generosi che ancora arrossisco al solo ricordarli. Ma adesso che ho reso pubbliche le mie posizioni socialiste, lui ricorda a me e al pubblico che sono cieca e sorda e soggetta a compiere molto facilmente errori. Evidentemente, mi si deve essere ristretta l'intelligenza dall'ultima volta che ci siamo visti.”

D’altronde Helen Keller era una donna straordinariamente forte, che riuscì a vivere oltre i suoi limiti, a trovare il coraggio di andare avanti e di occuparsi del prossimo, nonostante la sua condizione.

Forse perché, come scrisse nel libro, “Il mondo in cui vivo”:

 "L’unico buio senza luce è la notte dell’ ignoranza e insensibilità".

🦋

La farfalla della gentilezza

Nessun commento: