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domenica 30 giugno 2024

Tutti vogliono strapparti la bandiera

 Tutti vogliono una cosa sola: strapparti la bandiera. 

Ti convincono che non devi combattere, tanto c’è sempre da fare, 

tanto: a letto, a teatro, in cucina, 

sull’amaca, al ristorante, nel calduccio di casa tua. 

E, poi, a loro sei utile per ingrossare il numero, 

per nascondere quel Dio che sentono e temono: 

a letto, a teatro, in cucina, 

sull’ amaca, al ristorante, nel calduccio di casa tua. 

Ma quando in faccia gli getti il tuo scherno e libero te ne vai 

e bello e forte, 

come potranno sapere 

a letto, a teatro, in cucina 

che vi sono ancora degli uomini innamorati del cielo?


Valentin Sokolov

Il Signore porta il bene

 “Quando il Signore viene nella nostra vita, Egli porta il bene, il bene puro ....quando il Signore viene nella nostra vita porta il bene e basta. Tanto è vero che si chiama Grazia. Porta il bene, cioè la gioia, perché il bene è gioia. Tutta la parola delle liturgia è questo invito intenso, ilare a che il vostro animo, la vostra volontà, il vostro cuore si apra completamente e dica di sì completamente. Completamente vuol dire semplicemente. Infatti, questa risposta della vostra libertà, che è richiesta, è la cosa più semplice, più adatta a noi che esista: è quell'atteggiamento che la natura mette nel bambino istintivamente e che noi dobbiamo avere coscientemente, ed è questa la bellezza di essere adulti: questo abbandono che, col tempo che si allunga, si chiama fedeltà; ma che è un abbandono, tutto pieno di fiducia e basta e non c'è da aggiungere altro. E tutti noi siamo oramai intorno a voi per sempre, perché oggi non divide ma unisce per sempre. Siate, perciò, tranquillamente e semplicemente fedeli alla Grazia che vi è fatta".

Luigi Giussani in occasione di una omelia durante un matrimonio 


Fonte pagina Facebook di @Peppino Zola

sabato 29 giugno 2024

Per vivere bisogna che ci sia un senso

 "[..] Un ideale, un sentimento, una abitudine, una occupazione — ecco il piccolo mondo, ecco il guscio di questo lumacone o uomo — come lo chiamano. Senza questo é impossibile la vita. Quando tu riesci a non aver più un ideale,

perché osservando la vita sembra un enorme pupazzata,

senza nesso, senza spiegazione mai;

quando tu non hai più un sentimento,

perché sei riuscito a non stimare,

a non curare più gli uomini e le cose,

e ti manca perciò l’abitudine, che non trovi,

e l’occupazione, che sdegni

– quando tu, in una parola, vivrai senza la vita,

penserai senza un pensiero,

sentirai senza cuore –

allora tu non saprai che fare:

sarai un viandante senza casa,

un uccello senza nido.

Io sono così. [...] Io scrivo e studio per dimenticare me stesso , per distogliermi dalla disperazione".

(Luigi Pirandello)


Questo è uno stralcio di una lettera scritta da Luigi Pirandello alla sorella Lina, il 31 ottobre 1886, in cui il premio Nobel siciliano afferma che la vita è priva di senso; che scrivere e studiare è analogamente insensato, ma serve per compensazione la frustrazione derivante da tale scoperta; che gli ideali che aiutano a vivere sono degli autoinganni o delle illusioni mistificanti, ma che sono tuttavia necessari per sopravvivere. Ricordiamo oggi il mio immenso conterraneo, nato il 28 giugno 1867 a Girgenti, oggi Agrigento.


Ph web 

#Nobel #accaddeoggi #Girgenti #lettera #Lina #sorella #teatro #letteratura #Sicilia #scrivere #leggere #vita #studio

venerdì 28 giugno 2024

BREVE STORIA DELLE POLITICHE VACCINALI ITALIANE E MONDIALI DEGLI ULTIMI 20 ANNI

 BREVE STORIA DELLE POLITICHE VACCINALI ITALIANE E MONDIALI DEGLI ULTIMI 20 ANNI

(cronologia redatta e curata da Alessandra Devetag).


Nel 1990 nasce la Children Vaccination Initiative, su iniziativa di Banca Mondiale, Fondazione Rockefeller, OMS, UNICEF e United Nations Development Programme (UNDP). E’ una costola dell'OMS che persegue, tramite la collaborazione con l'industria farmaceutica, l'estensione delle vaccinazioni a tutta la popolazione pediatrica mondiale.


https://apps.who.int/.../325813/WH-1993-Mar-Apr-p4-6-eng.pdf


Nel 1998 la CVI pubblica il suo secondo “Piano Strategico” intitolato  “Una visione della vaccinazione del 21° secolo” che ha, fra i propri obiettivi:

pag. 6: “..... aumentare la consapevolezza del valore delle vaccinazioni nella società e nei decisori, in modo da far aumentare la domanda di vaccini in ogni paese del mondo”.....

pag. 20: “.....promuovere il concetto secondo cui la vaccinazione è una misura preventiva fondamentale in ogni momento della vita: infanzia, giovinezza, adolescenza, età adulta e

maturità”......

pag. 21:....” promuovere l'utilizzo di mezzi di comunicazione di massa per sostenere il valore della immunizzazione e dei vaccini”....

pag. 31 (vedi grafico): cooperare con tutti gli enti e soggetti coinvolti al fine di “...indurre il consumatore ad accettare i vaccini ed anzi a richiederli”....

pag. 44: spingere i Governi ad approvare “...piani quinquennali per le immunizzazioni”.....

pag. 45: ….”stimolare l'industria a costituire delle partnership con il settore pubblico”.....


https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/64635/CVI_GEN_97.04.pdf?sequence=1&isAllowed=y&fbclid=IwAR2QuzE6He-n9lClsTf9QjU6vh4rkxAjNLr1jAVf4qfdmKR2I4giacQ6RPw


Nel 2000 viene istituita GAVI, Alleanza Globale per le Vaccinazioni, una fondazione provata di diritto svizzero fondata sul partenariato tra pubblico e privato, finalizzata alla immunizzazione nei Paesi in via di sviluppo. Essa nasce su idea della fondazione Bill & Melinda Gates che offre 750 milioni di dollari per la sua costituzione. Membri permanenti di Gavi sono OMS, BANCA MONDIALE, UNICEF E FONDAZIONE BILL & MELINDA GATES. GAVI si finanzia attraverso titoli obbligazionari e finanziamenti diretti:


https://www.actionaid.it/app/uploads/2016/04/AA_GAVI.pdf


Nel 2002 la fondazione Bill & Melinda Gates acquista quote di 9 società farmaceutiche per un totale di 205 milioni di dollari:


https://www.wsj.com/articles/SB1021577629748680000


L'Italia aderisce a Gavi nel 2006, attraverso sottoscrizione di titoli obbligazionari iFFiM;

Viene, successivamente, approvata la legge finanziaria del 2008, art. 2 comma 373, con cui l'Italia stanzia ulteriori contributi a GAVI (€ 2.074 milioni di euro) attraverso i meccanismi finanziari AMC, inseriti nel capitolo “competitività e sviluppo delle imprese”


https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn%3Anir%3Astato%3Alegge%3A2007-12-24%3B244!vig&fbclid=IwAR3y-GFKgzeZQHNd8dMTfk6DqU_Puml7dFmFDEOqjj1YOW3aLrV42jrs1BM


Al Forum Economico di Davos del 2010, la Fondazione Bill & Melinda Gates offre 10 miliardi di dollari a condizione che venga implementata la “decade dei vaccini”;


https://www.corriere.it/economia/10_gennaio_29/gates-vaccini-davos_578e7418-0cd2-11df-a99f-00144f02aabe.shtml?fbclid=IwAR1EILzXwwE7PMDF6SOASDOQ9yrQopac_7D1vQ1iYszsAPwBC7AAgm7-cJc


Nel frattempo, nel 2011 in Italia si sviluppa una “epidemia” di oltre 4600 casi di morbillo:


https://www.epicentro.iss.it/morbillo/epidemiologia-italia


Ciò nonostante, l'anno successivo il Piano Nazionale Vaccini anticipa l'intenzione di andare verso il superamento dell'obbligo vaccinale per tutte le vaccinazioni per passare alla sola raccomandazione;


http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?lingua=italiano&id=1721&fbclid=IwAR1zEFzWbCdzQ7NnyXCLT3ItvuK6nt2ODEqog7UUlJir4K53ehQwI8iR3JY


All’Assemblea Generale dell'OMS del 22-26 maggio 2012 a Ginevra, la Direttrice in carica Margaret Chan, come richiesto da Gates, indice la decade dei vaccini, inseriti cosi a pieno titolo nella Agenda della Salute Globale dell'OMS (Global Health Security Agenda). Da notare che la sig.ra Chan aveva già in precedenza dichiarato che l'attività dell'OMS è vincolata dai desideri dei suoi “donatori”. Al 2018 il maggior donatore dell'OMS, con un totale di $ 387.516,160 (più del maggior finanziatore, gli USA) è il binomio Fondazione Gates-Gavi Alliance:


https://www.who.int/mediacentre/news/releases/2012/wha65_closes_20120526/en/?fbclid=IwAR2bG2qDirIjidM4CYutpmDEip_v333bXwGnq0zWvmGWkHR8NZjL7POchIQ


Nel 2014 l'Italia viene insignita del ruolo di capofila delle strategie vaccinali mondiali dalla Global Health Agenda, con incarico conferito a Washington il 29 settembre 2014. A ricevere l'incarico l'allora Ministro della Salute Lorenzin, l'allora Consigliere Scientifico dell'Ambasciata a Washington Ranieri Guerra e Sergio Pecorelli, Presidente di Aifa.


https://www.aifa.gov.it/-/l-italia-capofila-per-le-strategie-vaccinali-a-livello-mondiale?fbclid=IwAR1zEFzWbCdzQ7NnyXCLT3ItvuK6nt2ODEqog7UUlJir4K53ehQwI8iR3JY


→ L'anno dopo Pecorelli dovrà dimettersi per conflitto di interessi con industrie farmaceutiche;


https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-12-17/aifa-si-dimette-pecorelli-063643.shtml?uuid=ACgsECvB&fbclid=IwAR2LMdaClwZSzhbcErVx18nVxTw1wWX5L7AE4B3Api1lAUUfXnsH66hOrlQ


→ Ranieri Guerra risulta invece membro del CDA della Fondazione Glaxo Smith Kline come da suo cv autografato e datato 30/07/14 depositato presso il Ministero della Salute:


http://www.salute.gov.it/.../CV_pubblicazioni_Guerra_n.pdf


→ L'impegno dell'Italia verrà valutato sulla base della copertura per il morbillo, che dovrà raggiungere almeno il 90% nella popolazione pediatrica entro i primi 18 mesi di età;


https://www.cdc.gov/globalhealth/security/actionpackages/immunizationap.htm?fbclid=IwAR1qoGA7ZyJcXuNVIf7vcFAdIAJ1h3DaWfujBiD2X0PBzXPW9WZzb0Sw8ro


→ 22/10/2014 Il Ministro Lorenzin, ospite a “Porta a Porta”, dichiara che l'anno prima sono morti 270 bambini di morbillo in Inghilterra;

→ 22/10/2015 viene ripetuta la stessa dichiarazione a “Piazza Pulita”;

→ dai dati ufficiali del Governo Inglese risulta solo 1 decesso nel 2013 e 0 nel 2014. In diverse Procure d'Italia vengono depositati esposti nei confronti della Lorenzin per procurato allarme e abuso della credulità popolare. Nessun procedimento viene aperto nei suoi confronti;


https://www.gov.uk/government/publications/measles-deaths-by-age-group-from-1980-to-2013-ons-data/measles-notifications-and-deaths-in-england-and-wales-1940-to-2013?fbclid=IwAR16piMpi8mPllOJjX30Ppiwb-rUxRw-JmGDLkVyLwNUEpiz36F7FnaYRAk


Nel 2016 il Governo Renzi stanzia per la prima volta finanziamenti diretti a Gavi per 120 milioni di dollari, da sommarsi a quelli già erogati attraverso i titoli obbligazionari;

→ un articolo del Sole24Ore precisa che Glaxo Smith Kline ha investito un miliardo sull'Italia e che si aspetta astronomici introiti dal settore dei vaccini. In Italia la Glaxo intende continuare ad investire, “se l'Italia si dimostrerà un paese ospitale per gli investitori”. 


L'8 luglio del 2016 la FNOMCEO pubblica il Documento sui Vaccini, nel quale:

– viene stabilito che sconsigliare una vaccinazione costituisce per un medico infrazione deontologica (a prescindere alla obbligatorietà o meno della stessa);

– si esorta la magistratura a seguire il “metodo scientifico” nelle decisioni sul nesso causale tra vaccinazione e danno alla salute;

– si esortano il Ministero della Salute e le autorità competenti ad impugnare qualunque sentenza che riconosca il nesso causale tra vaccinazione e autismo.


https://portale.fnomceo.it/wp-content/uploads/import/201801/156001_documento_sui_vaccini_fnomceo_8_luglio_2016-1.pdf?fbclid=IwAR1RM3V4rD0XWPlvtgRFAG4ii1Q1wCnV2KwEmZomrPhALe99wwAlVUry9X4


Yehuda Shoenfeld, tra i massimi esperti a livello mondiale in campo di patologie autoimmuni, viene ospitato dall'arcispedale di Reggio Emilia per una lectio magistralis sul tema. Tra le criticità sollevate da Shoenfeld vi è la cd. Sindrome “ASIA”, sindrome infiammatoria autoimmune indotta dagli adiuvanti, che individua nelle vaccinazioni, e in particolare nell'alluminio in esse contenuto, uno degli elementi scatenanti la reazione. Conclude riscontrando un aumento di mortalità e di ospedalizzazione correlato all'aumento delle dosi vaccinali somministrate in età pediatrica; avverte del pericolo di reazioni autoimmuni anche dopo anni dalla somministrazione;


http://www.asmn.re.it/il-prof-yehuda-shoenfeld-ospite-al-santa-maria-nuova-per-una-lettura-sulle-malattie-autoimmuni?fbclid=IwAR292qLtF5RdbuFw3tDa-MP1dstKqvwdLl2Z37FYBc2fGGVCuucnFHG5ldY


http://www.assis.it/wp-content/uploads/2014/12/ASIAita.pdf


Negli anni 2017-2018, a seguito del Documento sui Vaccini, vengono radiati dai rispettivi Ordini di appartenenza tre medici simbolo dell'approfondimento scientifico sulle criticità delle vaccinazioni: Roberto Gava, Dario Miedico e Gabriella Lesmo. I provvedimenti vengono impugnati dinanzi alla CCEPS ma solo uno di essi, quello contro il dott. Gava, viene confermato nel novembre del 2020, proprio agli albori della campagna vaccinale covid 19:


https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/05/vaccini-il-medico-radiato-roberto-gava-non-li-rifiuto-ma-sono-perplesso-dalla-vaccinazione-indiscriminata-di-massa/3561963/?fbclid=IwAR09pK-oMhGBvs0tICCT5IMyoFbZ3dxPnC9cFX-_Ik8kNl2_WG5fAsezLYk


https://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=51084&fbclid=IwAR1qFePBiMIr71qwKaB5_-uzrOv-UcuO2qPoNQm6eh3j1LDY5BgleX93rzQ


https://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/radiata_albo_medici_gabriella_lesmo_dottoressa_anti_vaccino-3665166.html?fbclid=IwAR2Sa2HZhAJb6lt4IdZvJmoPJm_ObKsNHU0Cz9UpXE9_JvL2Z44GdR_Z8eI


https://www.ilgazzettino.it/pay/attualita_pay/il_caso_treviso_roberto_gava_e_stato_radiato_dall_ordine_dei_medici_adesso-5599267.html?fbclid=IwAR19bGBpoGIagznroYENNPEOrKbe_fUkfdZx5_9VX8b4YE_75whEmerm03g


Nel maggio 2017, a fronte di soli 2700 casi di morbillo, peraltro in età adulta, sulla base di una campagna terrorizzante incentrata su questa malattia, viene promulgato il DL Lorenzin, che rende obbligatori 10 vaccini per l'età pediatrica, pena sanzioni economiche e l'espulsione dagli asili per la fascia di età 0-6.

Il decreto viene discusso in Senato, mentre alla Camera viene apposta la fiducia.

Inizialmente i vaccini imposti erano 12, vennero poi “contrattate e infine tolte” le meningiti.

La campagna mediatica a supporto di questo provvedimento porta la popolazione a dividersi tra provax e novax, questi ultimi individuati in chiunque osi sollevare dubbi sulla opportunità dell'imposizione per legge. La popolazione viene di fatto preparata a considerare il vaccino come panacea che non deve mai essere messa in discussione.

Nel corso del 2018 viene pubblicato il rapporto osservazionale della Regione Puglia condotto con metodo di vaccinovigilanza attiva nel periodo 2013-2017 su bambini sottoposti alla vaccinazione MPRV (morbillo, parotite, rosolia, varicella): conclude riportando una frequenza di reazioni avverse gravi del 4%, contro lo 0,005 % riscontrato dal metodo di vaccinovigilanza passiva normalmente in uso:


https://www.sanita.puglia.it/documents/36126/70915901/Report+sulla+Sorveglianza+degli+eventi+avversi+a+vaccino+in+Puglia/3de3f729-c0d9-459e-993c-879687bdc318?fbclid=IwAR0ob2y7cwwRPuLimJ_7aMM8128h8wnQe42RAqhinZm6aq5TtO9H7FZKOOY


A febbraio 2018 viene depositata la Relazione della Commissione Parlamentare sui danni da vaccino ai militari, che ha lavorato dal 2015 al 2018.

La Relazione premette che le vaccinazioni in uso ai militari sono le stesse autorizzate da AIFA per il settore civile, e conclude per la “non esclusione del nesso di causa tra la profilassi militare e lo sviluppo successivo di patologie neoplastiche, linfoproliferative ed autoimmuni” anche a distanza di anni dagli inoculi. Precisa inoltre che il limite precauzionale delle vaccinazioni non deve superare 5 somministrazioni in un'unica soluzione; informa l'Istituto Superiore di Sanità dei risultati di alcune analisi effettuate nel gennaio 2018 (studio Gatti-Montanari) che avrebbero evidenziato la presenza di corpi estranei non organici, non biocompatibili e non dichiarati dai produttori all'interno della maggior parte dei vaccini in commercio. La Commissione chiede all'ISS di svolgere accertamenti che a tutt'oggi non sono stati effettuati;

A dicembre 2018 il Min. Lorenzin conclude un accordo con il sindacato nazionale della stampa, secondo il quale non potranno più essere pubblicate notizie che non siano “scientificamente validate”. L'accordo prevede anche la segretezza sui contenuti dello stesso:


https://www.fnsi.it/.../194acd8b30975fa62e8ee8e765d9a0dc.pdf


Il 7 dicembre 2018: il Consiglio Europeo adotta una raccomandazione con la quale anticipa l'introduzione del passaporto vaccinale:


https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32018H1228(01)&from=GA


Nel frattempo altri paesi europei seguono l'esempio dell'Italia rendendo obbligatori alcuni vaccini (Francia, Germania ecc....).

Il 21/02/2019 viene inviata alla Conferenza Stato Regioni la bozza del piano di eliminazione del morbillo e della rosolia nel quale si prevede che il vaccino diventi obbligatorio per vigili del fuoco, per fare l'Erasmus, per partecipare a gare sportive ecc....Il piano non risulta ancora approvato.


https://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1127168.pdf


Nel frattempo,  il dibattito nelle commissioni parlamentari per il superamento del DL Lorenzin si arena.

Nell’ottobre 2019 il neoeletto Min. Speranza dichiara che l'Italia continuerà il suo impegno per le vaccinazioni in ossequio agli importanti impegni economici assunti nei confronti di GAVI;

Nel novembre 2019: presso la John Hopkins University, in collaborazione con la Fondazione Bill & Melinda Gates e con il World Economic Forum di Davos si celebra il cd. “€V€πt 2oI”, la simulazione di una pandemia globale.


https://www.centerforhealthsecurity.org/event201/?fbclid=IwAR292qLtF5RdbuFw3tDa-MP1dstKqvwdLl2Z37FYBc2fGGVCuucnFHG5ldY


Quello che è poi successo nel 2020, è sotto i nostri occhi.

giovedì 27 giugno 2024

La relazione: io e te

 La relazione: io e te


Senza relazione non si può esistere: “essere” significa essere in relazione... Non sembra che la maggior parte di noi si renda conto di questo fatto, e cioè che il mondo è la mia relazione con gli altri, che possono essere una sola o molte persone. Se non capisco me stesso, quello che sono, quello che immagino, tutte le mie relazioni alimenteranno una confusione sempre più grande. 

Quindi la relazione assume un’importanza straordinaria, non una relazione astratta con le persone in generale, ma la relazione con i miei familiari, con gli amici, con mia moglie, coi miei figli, col mio vicino. In un mondo in cui prevalgono enormi organizzazioni, grandi mobilitazioni di folla e movimenti di masse, ci disturba agire su piccola scala; temiamo di essere personaggi insignificanti che possono solo limitarsi a coltivare il proprio orticello. E ci diciamo: “Io da solo che contributo posso dare? Devo entrare a far parte di un movimento di massa che sia capace di riformare le cose”. Ma la vera rivoluzione non potrà mai essere un movimento di massa: potrà avvenire soltanto mediante la comprensione della relazione. Abbiamo a che fare con un problema immenso e crediamo che debba essere affrontato da migliaia e migliaia di persone; siamo convinti che debba servire una grande organizzazione e la mobilitazione delle masse. In realtà dobbiamo cominciare ad affrontare il problema su piccola scala, e “piccola scala” significa “io” e “te”. Comprendere me stesso significa anche comprendere te, e da questa comprensione nasce l’amore. È l’amore che manca; quello che manca e l’affetto, il calore che nutre la relazione; e siccome nelle nostre relazioni non ci sono amore, tenerezza, generosità, pietà, ci rifugiamo nell’azione di massa, che aumenta spaventosamente la confusione e l’infelicità. Riempiamo i nostri cuori di progetti per riformare il mondo e non vediamo quell’unica cosa che è in grado di risolvere tutti i nostri problemi; l’amore.


J. Krishnamurti , Il Libro della Vita

L'Islam

 "L'Islam ebbe una grande cultura solo quando, nella loro cavalcata conquistatrice, i suoi Califfi incontrarono la cultura greca, quella egiziana e quella ebraica. Ma questo risale a Averroè e Avicenna, cioè a mille anni fa pressappoco. Da allora l'atteggiamento dell'Islam verso la cultura è sempre rimasto quello del famoso Califfo che, quando gli chiesero cosa dovevano fare della grande biblioteca di Alessandria da lui conquistata, rispose: "Se tutti quei libri dicono ciò che dice il Corano, sono inutili. Se dicono cose diverse, sono dannosi. Nell'un caso e nell'altro, meglio bruciarli". [...]. L'Islam è una religione di analfabeti, in cui la cultura è monopolio degli Ulema, che sanno solo di Corano e passano la vita a indagarne i misteri (che non ci sono). Mi citi un'opera d'arte e di pensiero islamica degli ultimi due o trecent'anni"


Indro Montanelli

martedì 25 giugno 2024

La forchetta

 L’invenzione della forchetta napoletana


Ferdinando IV di Borbone amava la buona cucina, non ci sono dubbi, ma spesso si trovava a disagio a mangiare con le mani, specie i maccheroni con il sugo. All’epoca questa era consuetudine. La forchetta, il suo antesignano, esisteva già da qualche secolo ma non era pensata per lo scopo che noi ben conosciamo. I prototipi disponibili avevano un problema di dimensioni e di numero e lunghezza di rebbi. Due o tre rebbi (punte) su grossi utensili pure molto affilati erano totalmente inadatti, specie per la grossezza dei manici. Sì trattava solo di forchettoni per cucinare. Nel 1770, il Re, uomo pratico, chiamò il ciambellano di corte, Gennaro Spadaccini, e verosimilmente gli disse: “Gennà, a me piacciono assai i maccheroni e assai pure gli spaghetti, ma nei pranzi ufficiali come si fa? Ci si sporca, ci si inguaiano di sugo le mani e i vestiti... mia moglie la regina Maria Carolina, mi guarda con disapprovazione! Mica è napoletana come me! Insomma Gennà, trova un rimedio che io voglio mangià ‘a pasta quando me pare a me!”

Gennaro intuì che gli era stata affidata l’opportunità di ingraziarsi il sovrano e forse pure di contribuire a far progredire la storia della cucina. Da uomo d’ingegno, quale  evidentemente era, trovò la soluzione: ridimensionò la forchetta, accorciò le punte e inserì il quarto rebbio. Sì, perché facendo vari esperimenti con tre punte la pasta lunga non si arrotolava e con cinque era difficoltoso inserire la forchetta in bocca. Fu un grande successo. Un’invenzione che ha invaso il mondo intero, ad eccezione dei del Giappone, ma quello è un caso a parte. Quando si ha in mano una forchetta a 4 rebbi, bisognerebbe ricordarsene, si sta manegggiando e mangiando un’invenzione napoletana e borbonica. 

Il legame tra i reali di Borbone napoletani e la pasta prodotta nel napoletano si ufficializza grazie a Ferdinando II delle Due Sicilie, il nipote di Ferdinando di cui sopra.

Con Regio decreto, il 12 luglio del 1845, egli concede ai fabbricanti gragnanesi l’alto privilegio di fornire la corte di tutte le paste lunghe. Così da semplici botteghe artigiane, la pasta cominciò ad essere prodotta in veri e propri pastifici. Insomma non mi stancherò mai di dire che Napoli è la capitale di un numero ragguardevole di geniali trovate che oggi sono, felicemente, a disposizione di tutti.

Grazie, Napoli!


Roberto Bonaventura


www.robertobonaventura.com

domenica 23 giugno 2024

La bellezza

 La bellezza è necessaria

alla piena realizzazione

del bene del mondo,

perché solo essa

illumina la tenebra

del nostro mondo

-VLADIMIR SOLOVEV

5 aspetti che secondo Goldberg definiscono la personalità

  

5 aspetti che secondo Goldberg definiscono la personalità

5 aspetti che secondo Goldberg definiscono la personalità

Ultimo aggiornamento: 25 luglio, 2017

La teoria della personalità di Lewis Goldberg è conosciuta anche come “modello dei cinque fattori” o “modello dei big five”. È il risultato di diversi studi che hanno posto l’enfasi su determinati aspetti della personalità come fattori per capire com’è una persona. Se ne parlava già nel 1933, ma è stato solo a partire dal 1993 che è stata formulata una vera e propria teoria.

I cinque grandi aspetti della personalità sono identificati da lettere maiuscole e sono chiamati anche “fattori principali”. Il primo fattore è 

il fattore O, di apertura mentale.

 Il secondo è C, coscienziosità.

 Il terzo è il fattore E, estroversione.

 Il quarto è il fattore A, amicalità.

 il quinto  il fattore N, è quello della stabilità emotiva. 

Le cinque lettere insieme formano l’acronimo OCEAN.

Ognuno di noi è come Dio l’ha fatto, ma diventa ciò che crea di sé.

Miguel Servet

Ciascuno di questi fattori è composto da caratteristiche specifiche. A partire da questo modello teorico sono stati sviluppati diversi test di psicologica che consentono di valutare e capire com’è la persona in questione. Vediamo in dettaglio i tratti e le caratteristiche di questo modello.

Apertura mentale alle esperienze, uno dei tratti della personalità

L’apertura mentale alle esperienze (fattore O) fa riferimento alla capacità di una persona di cercare esperienze nuove, dando senso alla propria esistenza e visualizzando il proprio futuro in maniera creativa. Chi ha un alto livello di apertura mentale di solito è una persona creativa, che apprezza l’arte e ha un rapporto di collaborazione con gli altri. È anche curiosa e preferisce la novità alla routine.

All’estremo opposto ci sono le persone chiuse alle esperienze nuove che non hanno mai vissuto prima. Hanno caratteristiche completamente diverse, preferiscono la sicurezza e le abitudini. Fanno fatica ad adattarsi alle novità, per questo preferiscono la rigida routine. Optano per attività tecniche e mostrano poco interesse verso quelle astratte.

La responsabilità o fattore “C”

Questa dimensione fa riferimento alla capacità di autocontrollo e all’abilità di sviluppare nuovi metodi di azione efficace. È legata all’abilità di pianificare, organizzare ed eseguire compiti, ma anche con la capacità di portare a termine qualcosa, essere puntuale e persistere negli obiettivi da raggiungere.

Le persone altamente responsabili di solito sono molto ordinate e viste come persone scrupolose ed affidabili. Se portano all’estremo questo tratto della loro personalità possono diventare troppo perfezioniste e dipendenti dal lavoro. Hanno un forte bisogno di raggiungere il successo.

L’estroversione, un altro tratto della personalità

Ha a che vedere con la capacità di relazionarsi e di godersi la compagnia altrui. Chi è molto estroverso sta bene in compagnia delle persone e non si fa problemi a stare in gruppo. Lavora bene in gruppo, è ottimista ed entusiasta. Insieme agli altri è come un pesce… in acqua!

All’estremo opposto ci sono gli introversi, che si trovano meglio lavorando da soli. In genere, sono diffidenti o prudenti verso gli altri. Preferiscono i piccoli gruppi di amici e si sentono a disagio quando c’è tanta gente.

Il fattore “A”: amicalità

Ha a che vedere soprattutto con l’essere empatici. Le persone in cui questo fattore è predominante sono comprensive, tolleranti e serene con gli altri. Mostrano grande capacità quando si tratta di comprendere i bisogni e i sentimenti altrui.

All’estremo opposto ci sono le persone conflittuali, che amano litigare, discutere, che cercano di imporre il loro punto di vista. L’ostilità è il loro marchio di fabbrica. Possono eccellere in attività che richiedano di competere con gli altri o di mostrarsi più energici rispetto agli altri.

La (in)stabilità emotiva o nevrosi

Fa riferimento in particolare alla capacità o incapacità di una persona di ⁵ e superare le situazioni difficili della vita. Chi è instabile dal punto di vista emotivo, ha un comportamento in genere imprevedibile. Non riesce a mantenere una linea di comportamento, le reazioni variano senza che ci sia un motivo ben chiaro.

Sul versante opposti vi sono le persone stabili, prudenti e che agiscono con moderazione anche in situazioni di crisi. Sono persone tranquille e hanno fiducia nella loro capacità di gestire le difficoltà e gli errori. Hanno uno stato d’animo positivo e lo mantengono nonostante le vicissitudini.

Secondo questo modello, per definire la personalità di qualcuno, bisogna ricorrere ad un test che valuti questi cinque fattori. Il risultato determina un punteggio (alto, medio o basso)  in ogni categoria. Di solito fanno questo test i responsabili delle risorse umane, quando devono selezionare il personale, chi fa orientamento nell’educazione, in modo da indirizzare correttamente gli studenti in base al loro profilo, e anche i clinici in alcuni casi.

giovedì 20 giugno 2024

Il mistero , la matematica

   è la seguente: «All’inizio e alla fine abbiamo il mistero. Potremmo dire che abbiamo il disegno di Dio. A questo mistero la matematica ci avvicina, senza penetrarlo»

De Giorgi

lunedì 17 giugno 2024

ENRICO MEDI. «L'UOMO È PIÙ GRANDE DELLE STELLE

 


ENRICO MEDI. «L'UOMO È PIÙ GRANDE DELLE STELLE»

Proclamato venerabile da Papa Francesco, ecco chi era il fisico e padre costituente originario di Porto Recanati. Persona di grande fede, considerava la politica un servizio e amava parlare ai giovani
Marco Bersanelli
Fisico e padre costituente, originario di Porto Recanati, era un uomo di grande fede. «L’uomo non è fatto a cassetti: qui il fisico, là il religioso, il politico, il filosofo. L’uomo è uno ed ha delle cose una concezione unitaria: distinta, ordinata, armonica». Sono parole di un uomo che ha amato la vita a tutto tondo, l’ha esplorata sotto svariate angolature, un uomo che sebbene non sia ancora adeguatamente conosciuto ha dato un contributo straordinario al bene comune nel nostro Paese. Enrico Medi è stato scienziato, deputato, comunicatore, consulente diplomatico, dirigente di partito. Ma in tutto questo la nota dominante della sua vita, dentro e oltre i suoi successi, è la sua travolgente passione per Cristo, che ha risuonato vigorosa nei suoi gesti e nelle sue parole. Tanto che il 23 maggio scorso per decreto di papa Francesco il professor Medi, laico e padre di famiglia, è diventato Venerabile, compiendo così un passo importante verso il riconoscimento della sua santità.

Enrico nasce nel 1911 a Porto Recanati, a due passi dal leopardiano “colle dell'infinito” e all’ombra del santuario di Loreto. Trascorre l'infanzia tra le verdi colline di Belvedere Ostrense, dove respira a pieni polmoni la fede cattolica dei genitori e dei nonni. Fin da ragazzino la sua curiosità insaziabile e la sua precoce intelligenza destano meraviglia. Nel 1920 con famiglia si trasferisce a Roma, dove studia al liceo classico dei Gesuiti e a soli 16 anni inizia gli studi universitari in fisica. Nel 1932, all’età-record di 21 anni, si laurea alla Sapienza con un certo Enrico Fermi, discutendo una tesi sul neutrone, la particella elementare scoperta pochi mesi prima da James Chadwick e che tre anni dopo avrebbe dato il Premio Nobel al fisico inglese. Una decina d’anni dopo ritroviamo Medi all’Università di Palermo, alle prese con applicazioni avanzate di fenomeni elettromagnetici. I suoi risultati pionieristici su quello che oggi conosciamo come il “radar” vengono grossolanamente snobbati dal regime fascista dell’epoca, per poi essere ampiamente riconosciuti dalla comunità internazionale. Qualcosa di simile accade per le sue ricerche sulle fasce di particelle ad alta energia intrappolate nella magnetosfera terrestre: i risultati di Medi, inizialmente guardati con sospetto, furono pienamente confermati quindici anni dopo dall’astrofisico James Van Allen dell’Università dell’Iowa, grazie a misure dirette ottenute da uno strumento a bordo della prima missione spaziale americana.

La sua autorevolezza scientifica lo porta a ricoprire importanti responsabilità istituzionali, tra cui quella di direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e di vicepresidente dell’Euratom. Ma non abbandona mai l’insegnamento e si dedica alla divulgazione scientifica con inesauribile energia. Tiene una serie di trasmissioni alla Rai e nel luglio 1969 partecipa alla memorabile diretta del primo sbarco sulla Luna con Tito Stagno. Ma la sua passione comunicativa è al fondo una testimonianza di che cosa significa guardare il mondo come segno del suo Creatore: «Dio è autore della natura e della rivelazione… La scienza indaga la natura con i mezzi che le sono propri. E man mano che la scienza procede, la fede ne riceve conforto» (dalla conferenza Fede e progresso scientifico). La sua contemplazione dell’universo si esprime in linguaggio poetico e al tempo stesso rigoroso, dando voce alla paradossale nobiltà della condizione dell’uomo nel panorama di un cosmo sconfinato: «Oh, voi misteriose galassie, voi mandate luce ma luce non intendete; voi mandate bagliori di bellezza ma bellezza non possedete; voi avete immensità di grandezza ma grandezza non calcolate. Io vi vedo, vi calcolo, vi intendo, vi studio e vi scopro, vi penetro e vi raccolgo. Da voi io prendo la luce e ne faccio scienza, prendo il moto e ne fo sapienza, prendo lo sfavillio dei colori e ne fo poesia; io prendo voi, oh stelle nelle mie mani, e tremando nell’umiltà dell’essere mio vi alzo al di sopra di voi stesse e in preghiera vi porgo a quel Creatore che solo per mio mezzo voi stelle potete adorare. L’uomo è più grande delle stelle. Ecco la nostra immensa dignità, immensa grandezza dell’uomo, della vita umana» (dalla conferenza Gli uomini e il cielo).

La fede per Enrico Medi è profondità di sguardo alla natura, tanto quanto passione per l’uomo. Durante la seconda guerra mondiale torna a Belvedere e nel 1943 è protagonista di un episodio che risulta emblematico della radicalità della sua immedesimazione con Cristo. Venuto a sapere che due uomini erano stati condannati alla fucilazione, si reca senza esitazione al comando di polizia di Jesi e offre la propria vita in cambio di quella dei condannati. Alla fine tutti e tre verranno risparmiati.

Quella stessa totalità di dedizione lo condurrà all’impegno sociale e politico. Dopo la guerra diventa deputato alla Costituente per la Democrazia Cristiana e si dedica alla promozione di politiche sociali. A Palermo promuove il “Censimento della sofferenza”, un’iniziativa volta a monitorare e alleviare le difficoltà dei più disagiati. Soffre l’onda della dilagante secolarizzazione e ne coglie lucidamente l’origine e la conseguenza: «Hanno deificato la libertà e nel suo nome hanno costruito l’immensa gabbia economica per un mondo di schiavi». D’altra parte riconosce nella protesta giovanile del 1968 il segno di un desiderio autentico, per quanto confuso, il sintomo di un bisogno di libertà. Non a caso in quegli anni gli interlocutori privilegiati dei suoi interventi sono le giovani generazioni: «Da una cosa Iddio vi protegga: dallo scetticismo, dal criticismo e dal cinismo... Guai se la giovinezza perde il canto dell’entusiasmo» (dalla conferenza Gli uomini e il cielo). Egli ha della politica un ideale altissimo, arrivando a paragonarla a una forma d’arte: «Essa è sapienza, equilibrio, fortezza, sanità, ma da tutto questo, se si unisce il senso lirico delle cose, nasce l’opera d'arte che affascina i popoli e costruisce la storia» (Citato in Maria Romana De Gasperi, “La politica come ascesi”, Avvenire, 10 aprile 2010). L’impegno sociale di Medi testimonia quell’inconfondibile gusto della gratuità che nasce dalla fede: «Cos’è la politica per un cristiano? È un servizio reso agli altri dimenticando sé stesso, una rinunzia ai propri interessi e alla propria vanità: è un’altissima missione davanti a Dio, un apostolato di proporzioni sconfinate» (in Biografia di Enrico Medi a cura di Vittorio De Marco).

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La testimonianza pubblica di Enrico Medi si è giocata soprattutto in due ambiti, quello della scienza e quello della politica, entrambi decisivi nel determinare la mentalità del nostro tempo. Il suo esempio e i suoi giudizi lasciano tracce preziose che vanno seguite. L’amore a Cristo che ha investito la sua vita ha reso la sua ricerca scientifica una forma di contemplazione e il suo impegno politico una testimonianza di carità. In occasione dell’apertura della sua causa di canonizzazione monsignor Odo Fusi Pecci affermava: «Lo animava il senso della missione e noi ci chiediamo quale sia stata la missione dell’intera vita di Medi. Egli è stato un esempio vivente e propugnatore chiarissimo dell’armonia che regna tra la scienza e la fede, un’armonia che diventa in lui testimonianza di carità e di servizio, intelligente, competente, generoso, trasparente alla comunità ecclesiale e civile».