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martedì 9 settembre 2014

LEV TOLSTOJ: 186 ANNIVERSARIO DELLA NASCITA

LEV TOLSTOJ: 186 ANNIVERSARIO DELLA NASCITA
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 - Lev Tolstoj viene spesso considerato come uno dei più grandi scrittori russi di ogni tempo. Giusto tributo, ma perfino “riduttivo”, se si pensa a quel Lev Tolstoj che va oltre la produzione letteraria. Un uomo che si è confrontato criticamente, in modo intellettualmente anche “violento” con la tradizione sociale e religiosa del suo tempo. Insomma, per capire chi è Lev Tolstoj è necessario seguire il suo percorso personale, molto più che artistico, di cui la produzione letteraria è stato un imponente e luminoso riverbero come visione sociale, religiosa e umana. Una vita anche fortemente drammatica quella di Tolstoj che lo portò a morire «sulla strada» il 20 novembre 1910, in una stazione ferroviaria, dopo una fuga rocambolesca da casa, dopo essere rimasto per due giorni sulla soglia di un monastero senza risolversi ad entrare, e senza che i monaci si risolvessero a fare il primo passo; senza riconciliarsi, dunque (almeno visibilmente), con la Chiesa. Il cristianesimo è stata infatti la più grande ossessione intellettuale e l’amore più incomprensibile della vita di Lev Tolstoj. E questo amore drammatico ha segnato, come accennato, il pensiero di tantissimi intellettuali del suo tempo e posteriori, come appassionato e diviso l’opinione e le coscienze di milioni di suoi concittadini russi. Cos’è la vita? Che senso ha? C’è una responsabilità individuale nel vivere una “buona” vita, che la renda più umana? E cosa la rende umana? Tutte domande fondamentali per Tolstoj che da intellettuale dell’Europa moderna mette in crisi i capisaldi dell’illuminismo e del razionalismo, in ultimo considerati incoerenti in se stessi, ma che - forse per una eccessiva solitudine intellettuale e umana - non lo hanno mai portato a una semplice adesione alla Chiesa, anzi criticata aspramente e fino ad assumere toni blasfemi che gli valsero la scomunica. Eppure il dramma di Tolstoj diventa il simbolo del dramma di un’intera nazione, di un’intera Chiesa. Ma è anche alla radice della sua catarsi. Perché, dal confronto con la sua esperienza e i suoi interrogativi nascono, in seno alla Chiesa russa, dapprima l’intuizione di Solov’ev e in seguito un’intera generazione – ricordiamo fra tutti Pavel Florenskij – di martiri e confessori della fede. Lev Tolstoj è stata quindi una figura talmente significativa nel percorso di fede intellettuale e popolare cristiana che anche nell’ambito della kermesse organizzata da Comunione e Liberazione, il Meeting di Rimini, ha avuto spazio con una mostra dal titolo “Tolstoj, il grido e le risposte”.
 Il Sussidiario.net

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