LEV TOLSTOJ: 186 ANNIVERSARIO DELLA NASCITA
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Lev Tolstoj viene spesso considerato come uno dei più grandi scrittori
russi di ogni tempo. Giusto tributo, ma perfino “riduttivo”, se si pensa
a quel Lev Tolstoj che va oltre la produzione letteraria. Un uomo che
si è confrontato criticamente, in modo intellettualmente anche
“violento” con la tradizione sociale e religiosa del suo tempo. Insomma,
per capire chi è Lev Tolstoj è necessario seguire il suo percorso
personale, molto più che artistico, di cui la produzione letteraria è
stato un imponente e luminoso riverbero come visione sociale, religiosa e
umana. Una vita anche fortemente drammatica quella di Tolstoj che lo
portò a morire «sulla strada» il 20 novembre 1910, in una stazione
ferroviaria, dopo una fuga rocambolesca da casa, dopo essere rimasto per
due giorni sulla soglia di un monastero senza risolversi ad entrare, e
senza che i monaci si risolvessero a fare il primo passo; senza
riconciliarsi, dunque (almeno visibilmente), con la Chiesa. Il
cristianesimo è stata infatti la più grande ossessione intellettuale e
l’amore più incomprensibile della vita di Lev Tolstoj. E questo amore
drammatico ha segnato, come accennato, il pensiero di tantissimi
intellettuali del suo tempo e posteriori, come appassionato e diviso
l’opinione e le coscienze di milioni di suoi concittadini russi. Cos’è
la vita? Che senso ha? C’è una responsabilità individuale nel vivere una
“buona” vita, che la renda più umana? E cosa la rende umana? Tutte
domande fondamentali per Tolstoj che da intellettuale dell’Europa
moderna mette in crisi i capisaldi dell’illuminismo e del razionalismo,
in ultimo considerati incoerenti in se stessi, ma che - forse per una
eccessiva solitudine intellettuale e umana - non lo hanno mai portato a
una semplice adesione alla Chiesa, anzi criticata aspramente e fino ad
assumere toni blasfemi che gli valsero la scomunica. Eppure il dramma di
Tolstoj diventa il simbolo del dramma di un’intera nazione, di
un’intera Chiesa. Ma è anche alla radice della sua catarsi. Perché, dal
confronto con la sua esperienza e i suoi interrogativi nascono, in seno
alla Chiesa russa, dapprima l’intuizione di Solov’ev e in seguito
un’intera generazione – ricordiamo fra tutti Pavel Florenskij – di
martiri e confessori della fede. Lev Tolstoj è stata quindi una figura
talmente significativa nel percorso di fede intellettuale e popolare
cristiana che anche nell’ambito della kermesse organizzata da Comunione e
Liberazione, il Meeting di Rimini, ha avuto spazio con una mostra dal
titolo “Tolstoj, il grido e le risposte”.
Il Sussidiario.net
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