«Per sapere chi sono,
occorre sapere ciò che amo e come lo amo»
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Nell’esperienza
amorosa, se non si crede che l’altro può amarci e che noi possiamo
amarlo, non cercheremo di conoscerlo. E continueremo a cercare di
conoscerlo solo se il nostro amore perdura. Il giorno in cui non si ama
più l’altro, non solo non si è più gelosi, ma si smette di conoscerlo,
si tende a dimenticarlo. Ciò è fondamentale. Non si tratta affatto di
una forma di fanatismo o d’illusione, ma di un modo di manifestazione
di determinati fenomeni. Vi sono fenomeni che occorre conoscere per poi
approdare all’amore, ovvero generalmente quelli che riguardano l’io in
prima persona, come i fenomeni di consumo o di produzione tecnica.
L’amore, in questo caso, assomiglia proprio a una forma di consumo. E vi
sono poi fenomeni che restano invisibili se non abbiamo prima amato.
Dio, certo, ma anche tutta la sfera dei fenomeni erotici. Sant’Agostino
spiega ciò in modo perfetto, con una completa chiarezza».
«Per sapere chi sono, occorre sapere ciò che amo e come lo amo». Per il
grande filosofo francese Jean-Luc Marion, è la lezione centrale, quasi
sempre mal compresa, che sant’Agostino e soprattutto le Confessioni
continuano a rivelare...
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Marion
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