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giovedì 16 aprile 2015

L’alga Klamath e i suoi estratti: un Ritalin-simile, per l’ADHD e non solo…

L’alga Klamath e i suoi estratti:
un Ritalin-simile, per l’ADHD e non solo…
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Un raro estratto naturale svela in laboratorio proprietà neuroprotettive straordinarie, senza gli effetti collaterali tipici degli psicofarmaci. Scopriamo di cosa si tratta…

Ammesso e non concesso che l’ADHD sia una reale patologia, resta il fatto che i sintomi ad essa correlati sono reali e in evidente crescita nella popolazione infantile e scolastica. In rapporto a questi sintomi ed alle crescenti difficoltà e disagi del comportamento, la ricerca evidenzia come uno degli aspetti più importanti - e tuttavia troppo spesso trascurato - sia quello della nutrizione. Che l’abuso di zucchero, caffeina, grassi idrogenati, glutammato e pesticidi non possa non provocare effetti negativi importanti nei bambini pare un dato comprensibile con il solo buon senso, ma ci sono anche importanti evidenze scientifiche al riguardo. Appare anche evidente come questa nutrizione negativa” sia ulteriormente aggravata dalle carenze nutrizionali tipiche dell’alimentazione moderna, che ci privano del supporto antiossidante e protettivo di essenziali vitamine, minerali e molecole attive come clorofilla e caroteni: la gravità di queste carenze determina un vero e proprio crollo della cosiddetta “nutrizione positiva”. Spesso, la semplice eliminazione dei fattori inquinanti e di “nutrizione negativa” dall’alimentazione del bambino è sufficiente a risolvere gran parte dei problemi, ma la sola eliminazione dei nutrienti negativi può non bastare, perché occorre fare i conti anche con il problema delle carenze nutrizionali ed anche con l’instaurazione di meccanismi fisiologici alterati che richiedono un tipo di intervento attivo che riesca a risolvere il grave problema delle carenze nutrizionali e a riattivare meccanismi alterati o bloccati. Va detto che negli ultimi anni sono emerse sempre più evidenze che i normali integratori di vitamine e minerali sono scarsamente assimilati, perché di origine sintetica e/o inorganica, quando non sono addirittura dannosi.1 Ecco perché diventa sempre più importante trovare fonti alimentari di nutrienti naturali facilmente assimilabili.
Un aiuto può venire in tal senso dall’uso della rara microalga Klamath e di un suo specifico estratto, che fornisce sia un adeguato supporto nutrizionale che specifiche molecole nutriceutiche capaci di produrre importanti effetti fisiologici. La microalga Klamath ha il grande vantaggio di poter reintegrare utilmente la nostra alimentazione, grazie alla sua dotazione di:
- 14 vitamine, tra cui elevate dotazioni delle vitamine più rilevanti dal punto di vista del sistema nervoso, come la vitamina A e le vitamine B. In particolare, la Klamath ha dimostrato di essere un’ottima fonte di vitamina B12 assimilabile2; e contiene elevate quantità di vitamina K, essenziale per le ossa e il sangue.
- 60 minerali, incluse buone quantità di calcio, magnesio, fosforo, fluoro, e un’ampia gamma di oligoelementi, tra cui minerali come il ferro e il vanadio, presenti in concentrazioni elevate nell’alga, e particolarmente rilevanti per la sintomatologia ADHD, e più in generale per attenzione, concentrazione ed energia;
- Omega 3, anch’essi dimostratisi rilevanti per le problematiche ADHD, per i problemi dell’apprendimento, e più in generale per il benessere generale dell’organismo. La Klamath ne contiene una buona quantità, e soprattutto grazie alla sinergia di tali grassi benefici con le sue numerose molecole antissidanti e antinfiammatorie, ha dimostrato di poter normalizzare il metabolismo dei grassi.3

La Klamath possiede anche elevatissime quantità di clorofilla (oltre l’1%), dotata di svariate proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, epatoprotettive e neuroprotettive, e caroteni, sia precursori di vitamina A, sia antiossidanti autonomi. Diversi studi hanno dimostrato come la Klamath non solo abbia aumentato in maniera significativa i livelli di retinolo plasmatici nei soggetti che l’hanno assunta, ma anche di caroteni specifici come luteina, licopene, alfa e beta carotene.4
Soprattutto la Klamath è ricca di specifiche ficocianine (molecole tipiche delle alghe verdi-azzurre, che, oltre ad essersi dimostrate essere le molecole più antiossidanti in assoluto (assai più potenti delle più note catechine e quercetina)5, hanno dimostrato di avere un elevatissimo potere di neuroprotezione, e dunque di poter difendere noi e i nostri figli dagli attacchi subiti dai nostri neuroni in seguito all’ingestione diretta o indiretta (nutrizionale e ambientale) di svariati tipi di sostanze tossiche.6 Oltre a ciò, le ficocianine sono dei potenti antinfiammatori, soprattutto grazie alla loro capacità di inibizione selettiva delle COX-2 e delle lipossigenasi, e dunque della produzione delle principali prostaglandine e leucotrieni infiammatori, con effetti significativi sui più diversi comparti fisiologici, dall’intestino (sindrome dell’intestino irritabile, etc.) alle articolazioni (artriti, etc.), come dimostrato da numerosi studi animali.7 Di recente il Centro di Ricerche Nutriterapiche di Urbino diretto dal Dottor Stefano Scoglio (Ph. D) – in collaborazione con l’Università di Urbino, ha scoperto che le ficocianine della Klamath sono strutturalmente diverse da quelle di altre microalghe come la spirulina8, e che hanno un’azione sia antiossidante che di inibizione delle COX-2 notevolmente più potente9. La capacità antinfiammatoria dell’estratto di Klamath, che concentra le AFA-ficocianine, è stata confermata da diversi studi animali, sia a livello articolare che gastrointestinale e urinario.10
Le ficocianine inibiscono anche direttamente l’enzima 5-lipossigenasi, e dunque la produzione del leucotriene B4 (LTB4), responsabile in particolare dei sintomi allergico-respiratori. Nella Klamath l’azione antinfiammatoria è aumenta dalla sinergia con l’enorme quantità di antiossidanti, clorofilla e Omega-3.
Ma Klamath contiene anche una specifica molecola neuromodulante che è la versione endogena e fisiologica proprio delle molecole sintetiche usate nel Ritalin e affini, ovvero la feniletilammina o PEA. Il Ritalin è un’anfetamino-simile, e le anfetamine sono versioni modificate in laboratorio della feniletilammina o PEA. In altre parole, tra PEA ed anfetamine esiste lo stesso rapporto che esiste tra oppiacei ed endorfine: come queste sono considerati gli oppiacei endogeni, così la PEA può essere definita una sorta di anfetamina endogena e fisiologica. Essa costituisce dunque una grande fonte di energia fisica e mentale, di moderazione dell’appetito, di sostegno della libido e soprattutto di grande stimolo delle funzioni intellettuali essenziali come attenzione, concentrazione e memoria. La PEA agisce sia autonomamente che attraverso la stimolazione e il sostegno del meccanismo della dopamina, ed è noto che la dopamina è considerato il neurotrasmettitore della “felicità”. I primi ricercatori studiosi di questa molecola naturale la definirono “la molecola dell’amore”, perché il nostro organismo ne produce in abbondanza proprio quando siamo innamorati, e dunque essa regola anche i processi dell’empatia e della socializzazione. La PEA è presente in numerosi alimenti, inclusi cioccolato, formaggi stagionati, legumi e vino rosso, anche se per ottenere delle concentrazioni sufficienti ad avere effetti significativi occorrerebbe fare dei pasti troppo abbondanti e dieteticamente molto scorretti. La Klamath è invece naturalmente ricca di questa molecola, al punto che pochi grammi ne forniscono quantitativi sufficienti a produrre chiari effetti psicotonici e di forte sostegno dell’umore e dell’attenzione, come recentemente verificato in diversi studi scientifici.
Il problema è che l’assunzione di sola PEA può non essere sufficiente, perché una volta ingerita essa viene rapidamente distrutta dallo specifico enzima MAO-B. E’ per questo che la ricerca si è mossa in direzione di cercare possibili inibitori selettivi naturali delle MAO-B nella Klamath: ne sono stati rintracciati ben tre, le stesse AFA-ficocianine, specifiche molecole chiamate MAAs o micosporine algali, e una molecola unica della Klamath, chiamata AFA-fitocromo. Tutte queste molecole hanno una potenza d’azione simile alla seligilina, ma con un’azione fisiologica e senza effetti collaterali. Questo consente alla PEA presente nell’alga Klamath, e soprattutto nel suo estratto, di poter agire in maniera benefica sui neurotrasmettitori. Uno studio americano ha mostrato come l’unione di PEA e inibitore delle MAO-B abbia prodotto importanti risultati anche su soggetti depressi.11
Ritornando all’ADHD, si è riscontrato che i bambini iperattivi, così come gli autistici, sono fortemente carenti di PEA12. E d’altra parte, gli studi hanno rivelato che il meccanismo di azione del Ritalin passa proprio attraverso la stimolazione della PEA (ma con forti effetti collaterali).13 Dunque la Klamath – e soprattutto il suo specifico estratto denominato phycoplus, che ne concentra PEA e altre molecole sinergiche necessarie al suo funzionamento – pare rappresentare una valida alternativa naturale per i bambini “ADHD” e un ottimo aiuto per tutti bambini, dato che la fisiologia dell’attenzione e dell’iperattività è tema che riguarda tutti i minori, e non solo quelli etichettati con il marchio Adhd.
La combinazione di alga Klamath ed estratto di Klamath fornisce dunque sia tutti i principali fattori nutrizionali, sia potenti molecole neuroprotettive e neuromodulanti, ma come componenti di un alimento naturale dotato quindi di effetti fisiologici negativi ben meno impattanti dei corrispondenti prodotti di sintesi farmaceutica.
1 Heart Protection Study Collaborative Group (Oxford University), MRC/BHF Heart Protection Study of antioxidant vitamin supplementation in 20 536 high-risk individuals: a randomised placebo-controlled trial, in Lancet 2002; 360: 7-22; Edgar R. Miller, III, et al., Meta-Analysis: High-Dosage Vitamin E Supplementation May Increase All-Cause Mortality, in Annals of Internal Medicine, 2005 142: 37-46.
2 Baroni L. Scoglio S. et al., Effect of a Klamath algae product on blood levels of vitamin B12 and homocysteine in vegan subjects: a pilot study (submitted).
3 Rafail I. Kushak, et al., Favorable Effects of Blue Green Algae Aphanizomenon Flos Aquae on Rat Plasma Lipid, in Journal of the American Nutraceutical Association, Vol.2, n°3, Jan 2000, pp.59-65.
4 Benedetti S., Scoglio S., et al., Stato antiossidante e perossidazione lipidica in risposta alla supplementazione con alga Klamath, in Medicina Naturale, 2003, Novembre, n°6, pp. 67-71; inoltre, uno studio svolto presso l’Università di Modena e in corso di pubblicazione, ha dimostrato notevoli effetti della Klamath sui caroteni menzionati, ma anche sulle diverse forme di vitamina E, tutte aumentate nei due mesi di supplementazione.
5 Benedetti S. et al., Oxygen radical absorbance capacity (orac) of phycocyanin and phycocyanobilin from Aphanizomenon flos-aquae (submitted).
6 Gli studi sulla attività di neuroprotezione dell’estratto di Klamath, risultata molto più elevata della media delle altre sostanze naturali, sono stati fatti presso l’Università di Salamanca e, in attesa di pubblicazione, sono stati presentati nella tesi di dottorato: Benedetti Y., Attività neuromodulatoria e neuroprotettiva della microalga Aphanizomenon Flos Aquae, Università di Urbino, Facoltà di Scienze, Dottorato in Metodologie Biochimiche e farmacologiche.
7 Romay C. et al., Antioxidant and anti-infl ammatory properties of C-phycocyanin from blue-green algae, in Infl amm Res 1998 Jan;47(1):36-41; Romay C., et al., Further studies on anti-inflammatory activity of phycocyanin in some animal models of infl ammation, in Infl amm Res, 1998, Aug; 47(8): 334-8; Romay C., et al., Effects of phycocyanin extract on prostaglandin E2 levels in mouse ear infl ammation test, in Arzneimittelforschung 2000 Dec; 50(12):1106-9;Vadiraja BB. Et al., Hepatoprotective effect of C-phycocyanin: protection for carbon tetrachloride and R-(+)-pulegone-mediated hepatotoxicty in rats, in Biochem Biophys Res Commun, 1998 Aug 19; 249(2):428-31.
8 Benedetti S. et al., Purification and characterization of phycocyanin from the blue-green alga Aphanizomenon flos-aquae, in J. Chromatogr B Analyt Technol Biomed Life Sci., 2006 Mar 20;833(1):12-8.
9 Le AFA-ficocianine della Klamath, grazie alla loro particolare struttura, hanno dimostrato di essere antiossidanti da 75 a 200 volte (!) delle ficocianine di altre verdi-azzurre come la Spirulina. Benedetti S. Scoglio S. et al., Antioxidant properties of a novel phycocyanin extract from the blue-green alga Aphanizomenon flos-aquae, in Life Sci. 2004 Sep 24;75(19):2353-62. Studi in attesa di pubblicazione hanno mostrato che anche l’inibizione delle COX-2 da parte delle AFA-ficocianine è di circa un 50% superiore a quelle delle altre ficocianine,
10 Questi studi sono in preparazione per la pubblicazione. Per riceverne copia contattare il Centro Ricerche Nutriterapiche: 0722-351483; scoglio@nutriterapia.it
11 Sabelli et al, Sustained antidepressant effect of PEA Replacement, in J Neuropsichyatry Clin Neur.,1996, 8(2):168-7.
12 Kusaga A., Decreased beta-phenylethylamine in urine of children with attention deficit hyperactivity disorder and autistic disorder, in No To Hattatsu. 2002 May;34(3):243-8.).
13 Kusaga A. et al., Increased urine phenylethylamine after methylphenidate treatment in children with ADHD, in Ann Neurol 52(3), 2002, pp. 372-4.

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