L’alga
Klamath e i suoi estratti:
un
Ritalin-simile, per l’ADHD e non solo…
***
Un
raro estratto naturale svela in laboratorio proprietà
neuroprotettive straordinarie, senza gli effetti collaterali tipici
degli psicofarmaci. Scopriamo di cosa si tratta…
Ammesso
e non concesso che l’ADHD sia una reale patologia, resta il fatto
che i sintomi ad essa correlati sono reali e in evidente crescita
nella popolazione infantile e scolastica. In rapporto a questi
sintomi ed alle crescenti difficoltà e disagi del comportamento, la
ricerca evidenzia come uno degli
aspetti più importanti - e tuttavia troppo spesso trascurato - sia
quello della nutrizione. Che
l’abuso di zucchero, caffeina, grassi idrogenati, glutammato e
pesticidi non possa non provocare effetti negativi importanti nei
bambini pare un dato comprensibile con il solo buon senso,
ma ci sono anche importanti evidenze scientifiche al
riguardo. Appare anche evidente come questa “nutrizione
negativa”
sia ulteriormente aggravata dalle carenze nutrizionali tipiche
dell’alimentazione moderna,
che
ci privano
del supporto antiossidante e protettivo di essenziali vitamine,
minerali e molecole attive come
clorofilla e caroteni: la gravità di queste carenze determina un
vero e proprio crollo della cosiddetta “nutrizione positiva”.
Spesso, la semplice eliminazione dei fattori inquinanti e di
“nutrizione negativa” dall’alimentazione del bambino è
sufficiente a risolvere gran parte dei problemi, ma la sola
eliminazione dei nutrienti negativi può non bastare, perché occorre
fare i conti anche con il problema delle carenze nutrizionali ed
anche con l’instaurazione di meccanismi fisiologici alterati che
richiedono un tipo di intervento attivo che riesca a risolvere il
grave problema delle carenze nutrizionali e a riattivare meccanismi
alterati o bloccati. Va detto che negli ultimi anni sono emerse
sempre più evidenze che i normali
integratori di vitamine e minerali sono scarsamente assimilati,
perché di origine sintetica e/o inorganica,
quando non sono addirittura dannosi.1
Ecco perché diventa sempre più importante trovare fonti alimentari
di nutrienti naturali facilmente assimilabili.
Un
aiuto può venire in tal senso dall’uso della rara microalga
Klamath e di un suo specifico estratto, che fornisce sia un adeguato
supporto nutrizionale che specifiche molecole nutriceutiche capaci di
produrre importanti effetti fisiologici.
La microalga Klamath ha il grande vantaggio di poter reintegrare
utilmente la nostra alimentazione, grazie alla sua dotazione di:
-
14
vitamine,
tra cui elevate dotazioni delle vitamine più rilevanti dal punto di
vista del sistema nervoso, come la vitamina A e le vitamine B. In
particolare, la Klamath ha dimostrato di essere un’ottima fonte di
vitamina B12 assimilabile2;
e contiene elevate quantità di vitamina K, essenziale per le ossa e
il sangue.
-
60
minerali,
incluse buone quantità di calcio, magnesio, fosforo, fluoro, e
un’ampia gamma di oligoelementi, tra cui minerali come il
ferro e il vanadio, presenti in concentrazioni elevate nell’alga, e
particolarmente rilevanti per la sintomatologia ADHD, e più in
generale per attenzione, concentrazione ed energia;
-
Omega
3,
anch’essi dimostratisi
rilevanti per le problematiche ADHD, per i problemi
dell’apprendimento, e più in generale per il benessere generale
dell’organismo. La Klamath ne contiene una buona quantità, e
soprattutto grazie alla sinergia di tali grassi benefici con le sue
numerose molecole antissidanti e antinfiammatorie, ha dimostrato di
poter normalizzare il metabolismo dei grassi.3
La
Klamath possiede anche elevatissime quantità di clorofilla (oltre
l’1%), dotata di svariate proprietà antiossidanti,
antinfiammatorie, epatoprotettive e neuroprotettive, e caroteni, sia
precursori di vitamina A, sia antiossidanti autonomi.
Diversi studi hanno
dimostrato come la Klamath non solo abbia
aumentato in maniera significativa i livelli di retinolo
plasmatici nei soggetti che l’hanno assunta, ma anche di caroteni
specifici come luteina, licopene, alfa e beta carotene.4
Soprattutto
la Klamath è ricca di specifiche ficocianine
(molecole tipiche delle alghe verdi-azzurre, che, oltre ad essersi
dimostrate essere le molecole più antiossidanti in assoluto (assai
più potenti delle più note catechine e quercetina)5,
hanno dimostrato di avere un elevatissimo potere di neuroprotezione,
e dunque di poter difendere noi e i nostri figli dagli
attacchi
subiti dai nostri neuroni in seguito all’ingestione diretta o
indiretta (nutrizionale e ambientale) di svariati tipi di sostanze
tossiche.6
Oltre a ciò, le ficocianine sono dei
potenti antinfiammatori, soprattutto grazie alla loro capacità di
inibizione selettiva delle COX-2 e delle lipossigenasi, e dunque
della produzione delle principali prostaglandine e leucotrieni
infiammatori, con effetti
significativi sui più diversi comparti fisiologici,
dall’intestino (sindrome dell’intestino irritabile, etc.) alle
articolazioni (artriti, etc.), come dimostrato da numerosi studi
animali.7
Di recente il Centro di Ricerche Nutriterapiche di Urbino diretto dal
Dottor Stefano Scoglio (Ph. D) – in collaborazione con
l’Università di Urbino, ha scoperto che le ficocianine della
Klamath sono strutturalmente
diverse da quelle di altre microalghe come la spirulina8,
e che hanno un’azione sia antiossidante che di inibizione delle
COX-2 notevolmente più potente9.
La capacità antinfiammatoria dell’estratto di Klamath, che
concentra le AFA-ficocianine, è stata confermata da diversi studi
animali, sia a livello articolare che gastrointestinale e urinario.10
Le ficocianine inibiscono anche
direttamente l’enzima 5-lipossigenasi, e dunque la produzione del
leucotriene B4 (LTB4), responsabile in particolare dei sintomi
allergico-respiratori. Nella Klamath l’azione antinfiammatoria è
aumenta dalla sinergia con l’enorme quantità di antiossidanti,
clorofilla e Omega-3.
Ma
Klamath
contiene anche una specifica molecola neuromodulante
che è la versione endogena
e fisiologica proprio delle molecole sintetiche usate nel Ritalin e
affini, ovvero la feniletilammina o PEA. Il Ritalin è
un’anfetamino-simile, e le anfetamine sono versioni modificate in
laboratorio della feniletilammina o PEA.
In altre parole, tra PEA ed anfetamine esiste lo stesso rapporto che
esiste tra oppiacei ed endorfine: come queste sono considerati gli
oppiacei endogeni, così
la PEA può essere definita una sorta di anfetamina endogena e
fisiologica. Essa costituisce dunque una grande fonte di energia
fisica e mentale, di moderazione dell’appetito, di sostegno della
libido e soprattutto di grande stimolo delle funzioni intellettuali
essenziali come attenzione, concentrazione e memoria.
La PEA agisce sia autonomamente che
attraverso la stimolazione e il sostegno del meccanismo della
dopamina, ed è noto che
la dopamina è considerato il neurotrasmettitore della “felicità”.
I primi ricercatori studiosi di questa molecola naturale la
definirono “la molecola dell’amore”,
perché il nostro organismo ne produce in abbondanza proprio quando
siamo innamorati, e dunque essa
regola anche i processi dell’empatia e della socializzazione. La
PEA è presente in numerosi alimenti, inclusi cioccolato, formaggi
stagionati, legumi e vino rosso,
anche se per ottenere delle concentrazioni sufficienti ad avere
effetti significativi occorrerebbe fare dei pasti troppo abbondanti e
dieteticamente molto scorretti. La
Klamath è invece naturalmente ricca di questa molecola, al punto che
pochi grammi ne forniscono quantitativi sufficienti a produrre chiari
effetti psicotonici e di forte sostegno dell’umore e
dell’attenzione, come recentemente verificato in diversi studi
scientifici.
Il
problema è che l’assunzione di sola PEA può non essere
sufficiente, perché una volta ingerita essa viene rapidamente
distrutta dallo specifico enzima MAO-B. E’ per questo che la
ricerca si è mossa in direzione di cercare possibili inibitori
selettivi naturali delle MAO-B nella Klamath: ne sono stati
rintracciati ben tre, le stesse AFA-ficocianine, specifiche molecole
chiamate MAAs o micosporine algali, e una molecola unica della
Klamath, chiamata AFA-fitocromo. Tutte queste molecole hanno una
potenza d’azione simile alla seligilina, ma con un’azione
fisiologica e senza effetti collaterali. Questo
consente alla PEA presente nell’alga Klamath, e soprattutto nel suo
estratto, di poter agire in maniera benefica sui neurotrasmettitori.
Uno studio americano ha mostrato come l’unione di PEA e inibitore
delle MAO-B abbia prodotto importanti risultati anche su soggetti
depressi.11
Ritornando
all’ADHD, si è riscontrato che i bambini iperattivi, così come
gli autistici, sono fortemente carenti di PEA12.
E d’altra parte, gli studi hanno
rivelato che il meccanismo di azione del Ritalin passa proprio
attraverso la stimolazione della PEA (ma con forti effetti
collaterali).13
Dunque la Klamath – e soprattutto il suo specifico estratto
denominato phycoplus, che ne concentra PEA e altre molecole
sinergiche necessarie al suo funzionamento – pare rappresentare
una valida alternativa naturale per i bambini “ADHD” e un ottimo
aiuto per tutti bambini, dato che la fisiologia dell’attenzione e
dell’iperattività è tema che riguarda tutti i minori, e non solo
quelli etichettati con il marchio Adhd.
La
combinazione di alga Klamath ed estratto di Klamath fornisce dunque
sia tutti i principali fattori nutrizionali, sia potenti molecole
neuroprotettive e neuromodulanti, ma come componenti di un alimento
naturale dotato quindi di effetti fisiologici negativi ben meno
impattanti dei corrispondenti prodotti di sintesi farmaceutica.
1
Heart Protection Study Collaborative
Group (Oxford University), MRC/BHF
Heart Protection Study of antioxidant vitamin supplementation in 20
536 high-risk individuals: a randomised placebo-controlled trial,
in Lancet
2002; 360: 7-22; Edgar R. Miller, III,
et al., Meta-Analysis: High-Dosage Vitamin E
Supplementation May Increase All-Cause Mortality, in
Annals of Internal Medicine, 2005 142:
37-46.
2
Baroni L. Scoglio S. et al., Effect
of a Klamath algae product on blood levels of vitamin B12 and
homocysteine in vegan subjects: a pilot study
(submitted).
3
Rafail I. Kushak, et al., Favorable
Effects of Blue Green Algae Aphanizomenon Flos Aquae on Rat Plasma
Lipid, in Journal
of the American Nutraceutical Association,
Vol.2, n°3, Jan 2000, pp.59-65.
4
Benedetti S., Scoglio S., et al., Stato
antiossidante e perossidazione lipidica in risposta alla
supplementazione con alga Klamath, in
Medicina Naturale,
2003, Novembre, n°6, pp. 67-71; inoltre, uno studio svolto presso
l’Università di Modena e in corso di pubblicazione, ha dimostrato
notevoli effetti della Klamath sui caroteni menzionati, ma anche
sulle diverse forme di vitamina E, tutte aumentate nei due mesi di
supplementazione.
5
Benedetti S. et al., Oxygen
radical absorbance capacity (orac) of phycocyanin and
phycocyanobilin from Aphanizomenon flos-aquae
(submitted).
6
Gli studi sulla attività di neuroprotezione
dell’estratto di Klamath, risultata molto più elevata della media
delle altre sostanze naturali, sono stati fatti presso l’Università
di Salamanca e, in attesa di pubblicazione, sono stati presentati
nella tesi di dottorato: Benedetti
Y., Attività
neuromodulatoria e neuroprotettiva della microalga Aphanizomenon
Flos Aquae, Università
di Urbino, Facoltà di Scienze, Dottorato in Metodologie Biochimiche
e farmacologiche.
7
Romay
C. et al., Antioxidant
and anti-infl ammatory properties of C-phycocyanin from blue-green
algae,
in Infl
amm Res 1998
Jan;47(1):36-41; Romay C., et al., Further
studies on anti-inflammatory activity of phycocyanin in some animal
models of infl ammation,
in Infl
amm Res,
1998, Aug; 47(8): 334-8; Romay C., et al., Effects
of phycocyanin extract on prostaglandin E2 levels in mouse ear infl
ammation test,
in Arzneimittelforschung
2000
Dec; 50(12):1106-9;Vadiraja BB. Et al., Hepatoprotective
effect of C-phycocyanin: protection for carbon tetrachloride and
R-(+)-pulegone-mediated hepatotoxicty in rats,
in Biochem
Biophys Res Commun,
1998 Aug 19; 249(2):428-31.
8
Benedetti
S. et al., Purification
and characterization of phycocyanin from the blue-green alga
Aphanizomenon flos-aquae,
in J.
Chromatogr B Analyt Technol Biomed Life Sci.,
2006 Mar 20;833(1):12-8.
9
Le AFA-ficocianine della Klamath, grazie alla loro
particolare struttura, hanno dimostrato di essere antiossidanti da
75 a 200 volte (!) delle ficocianine di altre verdi-azzurre come la
Spirulina. Benedetti S. Scoglio S. et al., Antioxidant
properties of a novel phycocyanin extract from the blue-green alga
Aphanizomenon flos-aquae, in Life
Sci. 2004 Sep 24;75(19):2353-62. Studi in
attesa di pubblicazione hanno mostrato che anche l’inibizione
delle COX-2 da parte delle AFA-ficocianine è di circa un 50%
superiore a quelle delle altre ficocianine,
10
Questi studi sono in preparazione per la pubblicazione.
Per riceverne copia contattare il Centro Ricerche Nutriterapiche:
0722-351483; scoglio@nutriterapia.it
11
Sabelli et al, Sustained antidepressant effect of PEA
Replacement, in J Neuropsichyatry Clin Neur.,1996,
8(2):168-7.
12
Kusaga A., Decreased beta-phenylethylamine in urine of children
with attention deficit hyperactivity disorder and autistic disorder,
in No To Hattatsu. 2002 May;34(3):243-8.).
13
Kusaga A. et al., Increased urine phenylethylamine after
methylphenidate treatment in children with ADHD, in Ann
Neurol 52(3), 2002, pp. 372-4.
Nessun commento:
Posta un commento