Una
vogliuzza per il
giorno e una
vogliuzza per la notte: salva restando la salute
***
E così parlò Zarathustra
alla folla:
E' tempo che l'uomo fissi la propria
meta. E' tempo che l'uomo pianti
il seme della sua speranza più alta.
Il suo terreno È ancora fertile abbastanza
per ciò. Ma questo terreno
un giorno sarà impoverito e addomesticato,
e non ne potrà crescere
un albero superbo.
Guai! Si avvicinano i tempi in cui l'uomo
non scaglierà più la freccia
anelante al di là dell'uomo, e la corda del suo arco avrà disimparato
a vibrare!
Io
vi dico: bisogna avere ancora un caos dentro di sè per
partorire
una stella danzante (9). Io vi dico: voi avete ancora del caos dentro
di voi.
Guai! Si
avvicinano i tempi in cui l'uomo non partorirà più stella
alcuna. Guai!
Si avvicinano i tempi dell'uomo più spregevole, quegli
che non sa disprezzare se stesso. Ecco! io vi mostro "l'ultimo uomo".
Che cos'È amore? E creazione?
E anelito? E stella?¯ - così
domanda
l'ultimo uomo, e strizza l'occhio.
La terra allora sarà
diventata piccola e
su di essa
saltellerà
l'ultimo
uomo, quegli che
tutto rimpicciolisce. La sua
genia È
indistruttibile, come la pulce di terra; l'ultimo uomo campa più a
lungo di tutti.
Noi
abbiamo inventato la
felicit௠- dicono gli ultimi uomini e
strizzano l'occhio.
Essi hanno lasciato le contrade dove la
vita era dura: perché ci vuole
calore. Si ama anche il vicino e a lui ci
si strofina: perché ci vuole
calore.
Ammalarsi e essere diffidenti È ai
loro occhi una
colpa: guardiamo
dove
si mettono i
piedi. Folle chi ancora inciampa
nelle pietre e
negli uomini!
Un po' di veleno ogni tanto: ciò
rende gradevoli i
sogni. E molto
veleno alla fine per morire gradevolmente.
Si
continua a lavorare, perché il lavoro intrattiene. Ma ci si dà cura
che il trattenimento non sia troppo
impegnativo.
Non
si diventa più né ricchi né poveri: ambedue le cose sono
troppo
fastidiose. Chi vuol ancora governare? Chi obbedire?
Ambedue le cose
sono troppo fastidiose.
Nessun
pastore e un sol gregge! (10) Tutti vogliono le stesse cose,
tutti sono eguali: chi sente diversamente
va da sè al manicomio.
Una volta erano tutti matti¯ - dicono
i più raffinati e strizzano
l'occhio.
Oggi
si è intelligenti e si sa per
filo e per segno come sono andate
le cose: così la materia di scherno È senza
fine. Sì, ci si
bisticcia
ancora, ma si fa pace al più presto - per
non guastarsi lo stomaco.
Una
vogliuzza per il
giorno e una
vogliuzza per la notte: salva
restando la salute.
®Noi abbiamo inventato la felicit௠-
dicono gli ultimi
uomini e
strizzano l'occhio.
............Stavano già da un po’ camminando insieme, quando Zarathustra prese a parlare così: «Il mio cuore va in pezzi. Meglio ancora delle tue parole, il tuo occhio mi dice tutto il pericolo che tu corri. Ancora non sei libero, tu cerchi ancora la libertà. Il tuo cercare ti ha stremato con notti insonni e veglie eccessive. Tu aspiri alla libera elevatezza, la tua anima ha sete di stelle. Ma anche i tuoi istinti malvagi hanno sete di libertà. I tuoi cani furiosi vogliono essere lasciati liberi; essi latrano dal piacere nel loro sotterraneo, se il tuo spirito si propone di aprire tutte le prigioni. Per me tu sei ancora un prigioniero che almanacca sulla sua libertà: ahimè, l’anima dei prigionieri come te diventa intelligente, ma anche astuta e cattiva. Colui che è liberato nello spirito deve però anche purificarsi. In lui sono ancora molti i resti di carcere e di marciume: il suo occhio deve ancora diventare puro. Sì, io conosco il tuo pericolo. Ma, in nome del mio amore e della mia speranza, ti scongiuro: non buttare via il tuo amore e la tua speranza! Ancora ti senti nobile, e nobile ti sentono anche gli altri, che ti detestano e ti lanciano occhiate malvagie. Sappi che a tutti è di ostacolo una persona nobile. Anche ai buoni è di ostacolo una persona nobile: perfino chiamandola buona, vogliono eliminarla. La persona nobile vuole creare cose nuove e una nuova virtù. Il buono vuole, invece, le cose vecchie e che si conservino. Ma il pericolo della persona nobile non è quello di diventare un buono, bensì uno sfrontato, un derisore, un distruttore. Ahimè, io ho conosciuto persone nobili che hanno perduto la loro speranza più elevata. E da allora calunniano tutte le speranze elevate. Da allora vivono sfrontatamente di brevi piaceri, e non riescono più a porsi neppure mete effimere. "Lo spirito è anche voluttà" - così hanno detto. Perciò hanno spezzato le ali al loro spirito: che ora striscia per terra e contamina ciò che rode. Un tempo pensarono di diventare eroi: oggi sono dei dissoluti. Davanti all’eroe provano rimorso e orrore. Ma, in nome del mio amore e della mia speranza, ti scongiuro: non buttar via l’eroe che è nella tua anima! Mantieni sacra la tua speranza più elevata!». ,
............Stavano già da un po’ camminando insieme, quando Zarathustra prese a parlare così: «Il mio cuore va in pezzi. Meglio ancora delle tue parole, il tuo occhio mi dice tutto il pericolo che tu corri. Ancora non sei libero, tu cerchi ancora la libertà. Il tuo cercare ti ha stremato con notti insonni e veglie eccessive. Tu aspiri alla libera elevatezza, la tua anima ha sete di stelle. Ma anche i tuoi istinti malvagi hanno sete di libertà. I tuoi cani furiosi vogliono essere lasciati liberi; essi latrano dal piacere nel loro sotterraneo, se il tuo spirito si propone di aprire tutte le prigioni. Per me tu sei ancora un prigioniero che almanacca sulla sua libertà: ahimè, l’anima dei prigionieri come te diventa intelligente, ma anche astuta e cattiva. Colui che è liberato nello spirito deve però anche purificarsi. In lui sono ancora molti i resti di carcere e di marciume: il suo occhio deve ancora diventare puro. Sì, io conosco il tuo pericolo. Ma, in nome del mio amore e della mia speranza, ti scongiuro: non buttare via il tuo amore e la tua speranza! Ancora ti senti nobile, e nobile ti sentono anche gli altri, che ti detestano e ti lanciano occhiate malvagie. Sappi che a tutti è di ostacolo una persona nobile. Anche ai buoni è di ostacolo una persona nobile: perfino chiamandola buona, vogliono eliminarla. La persona nobile vuole creare cose nuove e una nuova virtù. Il buono vuole, invece, le cose vecchie e che si conservino. Ma il pericolo della persona nobile non è quello di diventare un buono, bensì uno sfrontato, un derisore, un distruttore. Ahimè, io ho conosciuto persone nobili che hanno perduto la loro speranza più elevata. E da allora calunniano tutte le speranze elevate. Da allora vivono sfrontatamente di brevi piaceri, e non riescono più a porsi neppure mete effimere. "Lo spirito è anche voluttà" - così hanno detto. Perciò hanno spezzato le ali al loro spirito: che ora striscia per terra e contamina ciò che rode. Un tempo pensarono di diventare eroi: oggi sono dei dissoluti. Davanti all’eroe provano rimorso e orrore. Ma, in nome del mio amore e della mia speranza, ti scongiuro: non buttar via l’eroe che è nella tua anima! Mantieni sacra la tua speranza più elevata!». ,
Nietzsche
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