CONSULTA L'INDICE PUOI TROVARE OLTRE 4000 ARTICOLI

su santi,filosofi,poeti,scrittori,scienziati etc. che ti aiutano a comprendere la bellezza e la ragionevolezza del cristianesimo


venerdì 19 maggio 2017

Il plagio è il sistema normale 
della comunicazione del pensiero oggi
***
Man mano che si sviluppa, l’uomo pensa, sente e quindi opera secondo lo standard creato dagli strumenti di diffusione sociale. Capite che 2000 anni fa gli strumenti di diffusione sociale erano molto più ridotti, molto meno efficaci e più esterni, perciò la gente poteva essere inibita dall’imperatore e dai soldati dell’imperatore, ma tra di loro pensavano come volevano e facevano in fondo quello che volevano, molto più di ora. Adesso l’imperatore penetra te che sei nel letto, nell’intimità della tua casa e leggi il giornale, oppure accendi la televisione. Adesso gli strumenti che la scienza ha trovato per la comunicazione del pensiero sono gli strumenti del potere e gli uomini diventano schiavi, come pensiero, come sentimenti e come azione, come impostazione della vita del potere.
Mai la schiavitù è stata così vasta, imperante e profonda come adesso. Adesso uno Spartaco sarebbe molto più difficile che emergesse. Nel mondo antico gli “Spartachi” sono stati tantissimi: qualunque uomo un po’ geniale e coraggioso poteva essere uno Spartaco. Adesso, su un milione di persone non c’è uno Spartaco, non può esserci, perché è bloccato.
Hanno accusato te di plagio: ma il plagio è il sistema normale della comunicazione del pensiero oggi. Perché ti avrebbero impedito di entrare a scuola? Perché erano plagiati loro! E tu sei entrata a scuola per quel tanto per cui non eri ancora plagiata, per cui pensavi tu e volevi tu.
La posizione dell’uomo oggi, se vuol salvare se stesso, è invitata a essere ribelle - ribelle! - ad essere “contro”. Mi ricordo un libro di un esegeta che incominciava così: “Gesù è entrato nel mondo in polemica col mondo”, in polemica vuol dire in guerra, contro, ribelle. Il cristiano deve essere per forza uno Spartaco”.
Più avanti dice: “La libertà innanzitutto, la libertà è l’uomo. Questo è il cristiano, nella storia questo è il cristiano, e se non è così non è cristiano. …Resistenti bisogna essere. Come resistenti? Resistenti, resistenza. Rivoluzione: è un rivoluzionario, e un rivoluzionario deve essere combattuto.
Qual è l’unica risposta all’omologazione? Fare la rivoluzione. Non è un concetto mio, è un concetto di Gesù, è la prima parola detta da Gesù: “Cambiate mentalità”, cambiate modo di giudicare, di vedere, di sentire, di gustare, di amare, di fare le cose…
Non possono non odiarti, amica mia, perché non sei come loro. Non è che tu nasca contro di loro, anzi nasci per gridare quello che loro desiderano nel loro cuore originale, che hanno soffocato perché plagiati anche loro; e vorrebbero plagiare te.
Tu gridi in modo tale da risvegliare, se fosse possibile, nel loro cuore, l’assetto originale, la ragione, desiderio di piena spiegazione, di verità e di pieno godimento, di felicità; tu gridi in modo tale da risvegliare questi sentimenti costitutivi di ciò che la bibbia chiama il cuore dell’uomo, che in loro tutti e in tutto il mondo di oggi è soffocato… Il cristiano entra dentro la folla del mondo dicendo il contrario degli altri: afferma che la vita è responsabilità, è libertà, che la vita dell’uomo dovrà render conto di questa libertà e di questa responsabilità…
La prima creazione del cristiano è una esperienza umana diversa e non può farlo da solo”.

Realtà e giovinezza. La sfida pag.70

Nessun commento: