Geranio: la sua radice blocca il virus dell’Hiv
Francesca Biagioli VIVERE SALUTE & BENESSERE
Decorano i nostri balconi e terrazzi, sono colorati, profumati, molto resistenti e quindi particolarmente consigliati anche a chi non ha esattamente il pollice verde. Parliamo dei gerani che oggi tornano alla ribalta grazie ad una nuova ricerca che ha dimostrato come questi fiori riescano ad essere un valido aiuto nella lotta contro l’Aids (Hiv).
In particolare, secondo la ricerca effettuata in Germania dall’Istituto Helmholtz Zentrum e pubblicata su Plos One, ad essere preziosa per inattivare il virus dell’Aids (nello specifico l’Hiv -1, il più diffuso) sarebbe la radice del Pelargonium sidoides, ovvero del geranio che, da esperimenti in provetta, è riuscita ad impedire l’infezione, inattivando il virus e bloccando la sua riproduzione e diffusione nelle cellule del sangue e del sistema immunitario.
L’estratto ottenuto dalle radici del geranio deve la sue potenzialità ad un mix di polifenoli ed è sicuro per l’uomo tanto da essere già utilizzato a livello erboristico. Ora non resta che sfruttare questa nuova scoperta per cercare di realizzare un futuro farmaco che possa arginare questo virus che continua ancora a colpire moltissime persone in tutto il mondo. Dalle ultime stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, sarebbero oltre 35 milioni le persone affette da Hiv, che rimane tra le 10 maggiori cause di morte.
Ciò che è promettente in questa nuova scoperta è il fatto che il meccanismo d’azione con cui agisce l’estratto di geranio è diverso da quello dei farmaci attualmente in uso per arginare l’Aids, gli antiretrovirali. Le potenzialità dunque ci sono, non resta che capire meglio come sfruttarle!
Francesca Biagioli
GERANIO AFRICANO: FARMACO VEGETALE PER LE INFEZIONI RESPIRATORIE
Il Pelargonium sidoides è una varietà di Geranio della Famiglia delle Geraniaceae che cresce nella regione sud-orientale del Sud africa, patrimonio della medicina tradizionale dei popoli indigeni e da loro impiegato per curare numerose patologie a carattere infettivo e non, come malattie respiratorie, disturbi gastro-intestinali, disturbi mestruali ecc..
Esistono più di 20 studi clinici che vanno a confermare l’efficacia di tale pianta, in particolare sulla remissione dei sintomi tipici del raffreddore comune e di bronchiti, classificandola come un potente batteriostatico e immunostimolante.
Esistono più di 20 studi clinici che vanno a confermare l’efficacia di tale pianta, in particolare sulla remissione dei sintomi tipici del raffreddore comune e di bronchiti, classificandola come un potente batteriostatico e immunostimolante.
È stato confermato che l’assunzione di prepararti a base di Pelargonium sidoides, al primo esordio dei segni di infezione respiratoria, riduce o risolve i sintomi, riduce il rischio di complicanze causate da infezioni batteriche e permette un più rapido recupero dello stato di benessere, riducendo quindi l’impiego di altri farmaci, in particolare di antibiotici.
Inoltre gli estratti delle radici sono ben tollerati dall’organismo ed utilizzabili anche in età pediatrica.
Inoltre gli estratti delle radici sono ben tollerati dall’organismo ed utilizzabili anche in età pediatrica.
Nei paesi d’oltralpe come Germania e Francia moltissimi prodotti naturali sono parte integrante della farmacopea ufficiale e dal 1975 in Germania viene venduto l’estratto di Geranio africanomantenendo il nome originale datogli dagli indigeni del sud Africa: Umckaloabo che nella lingua zulù è l’insieme di due parole che stanno a significare “ per i disturbi ai polmoni” e “per il dolore al petto”.
L’interesse verso questa pianta iniziò all’inizio del ‘900 dopo che lo studioso inglese Charles Henry Steven mandato in sud Africa per curarsi dalla tubercolosi, guarì dopo pochi mesi grazie al consiglio dello sciamano zulù di assumere per due volte al giorno il decotto delle radici di Pelargonium sidoides.
Tutti gli studi che vi susseguirono, grazie al progresso scientifico e farmaceutico, indagarono sulle sostanze attive del fitocomplesso e confermarono importanti azioni della pianta, quali la sua azione immunomodulante e in particolare la capacità di attivare le cellule e i meccanismi deputati alla difesa del nostro organismo (attivazione macrofagi, produzione di difensine, incremento fagocitosi, riduzione dell’adesività batterica).
L’azione antivirale, in particolare contro i virus tipici delle infezioni respiratorie e l’azione secretomotoria che consiste nel facilitare i movimenti delle ciglia delle cellule dell’epitelio dei bronchi (cellule che hanno lo scopo fisiologico di garantire una continua pulizia delle vie aeree), promuovendo l’espulsione di muco.
Tutti gli studi che vi susseguirono, grazie al progresso scientifico e farmaceutico, indagarono sulle sostanze attive del fitocomplesso e confermarono importanti azioni della pianta, quali la sua azione immunomodulante e in particolare la capacità di attivare le cellule e i meccanismi deputati alla difesa del nostro organismo (attivazione macrofagi, produzione di difensine, incremento fagocitosi, riduzione dell’adesività batterica).
L’azione antivirale, in particolare contro i virus tipici delle infezioni respiratorie e l’azione secretomotoria che consiste nel facilitare i movimenti delle ciglia delle cellule dell’epitelio dei bronchi (cellule che hanno lo scopo fisiologico di garantire una continua pulizia delle vie aeree), promuovendo l’espulsione di muco.
Ad oggi, in Italia, il Pelargonium sidoides è stato registrato come farmaco vegetale di uso tradizionale venduto in tutte le nostre farmacie ed è utile non solo nel trattamento delle infezioni respiratorie di natura virale, ma anche come valido aiuto nella prevenzione delle malattie broncopolmonari croniche al fine di ridurre la carica batterica e potenziare le difese immunitarie.
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