L'infettivologo Bruno Cacopardo: «L'Ivermerctina si sta dimostrando efficace contro il Covid»
25/01/2021 - 14:58
di Redazione
Buona notizie dalla somministrazione del farmaco antiparassitario su alcuni pazienti gravi. E si spera anche nei farmaci monoclonali
CATANIA - Si starebbe diffondendo un modesto ottimismo all’interno del reparto di Malattie infettive del prof. Bruno Cacopardo, al Garibaldi Nesima di Catania. I primi risultati della somministrazione della Ivermectina, un antiparassitario che secondo alcuni studi internazionali ridurrebbe la mortalità da Covid del 75% nei pazienti in condizioni di salute gravi e meno gravi, avrebbe indotto i medici etnei ad esprimersi positivamente.
Inoltre i ricercatori che hanno condotto l’indagine hanno aggiunto che per produrre la molecola ci vogliono soltanto 12 centesimi a dose.
L’Ivermectina, farmaco antiparassitario usato per curare la scabbia e anche i pidocchi, può essere utilizzato anche per uso orale e se assunto dai malati Covid ridurrebbe lo stato di infezione provocando una rapida eliminazione del virus.
Ed è quello che il professore Cacopardo avrebbe già ottenuto in alcuni dei suoi pazienti con polmoniti trattati nel suo reparto al punto tale da dire ad alcuni suoi collaboratori che «i pazienti ai quali è stata data l’Ivermectina sono andati benissimo...».
«Ho l'impressione che il farmaco Ivermectina, affiancato alle terapie tradizionali, riesca a trasformare positivamente un quadro clinico drammatico... - ha aggiunto Cacopardo - Noi abbiamo utilizzato questo antiparassitario in quattro casi di polmoniti bilaterali tutte e quattro gravi, con pazienti soggetti ad alti flussi di ossigeno, con ossigenazione veramente carente, e dopo l'inserimento nella terapia della Ivermectina si è registrato nell'arco delle successive 48 ore un miglioramento impressionante del quadro clinico, con importanti benefici sul'ossigenazione...».
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AMPIA INTERVISTA AL PROFESSOR CACOPARDO
SULLA SPERIMENTAZIONE DI QUESTO FARMACO
L’unico neo che il professore starebbe affrontando riguarda la possibilità di accaparrarsi dosi di questo farmaco che sarebbe difficile trovare. Per questo sembra che siano state avviate delle interlocuzioni per cercare di accaparrarsi una partita consistente e procedere con la cura di altri soggetti infettati.
Se la cura con l’Ivermectina dovesse continuare a produrre gli effetti che il professore sostiene sarebbe un primo importante spiraglio nella lotta al Covid per quanto riguarda le cure, ricordando che proprio il reparto del prof. Cacopardo sarebbe stato prescelto dall’Aifa per la sperimentazione degli anticorpi monoclonali che dovrebbero arrivare in Italia e al Garibaldi Nesima nel volgere di un breve periodo, farmaci che la Germania ha acquistato in gran numero proprio ieri.
I due anticorpi finora in commercio sono prodotti da due case farmaceutiche americane, la Ely Lilly e la Regeneros, quest’ultimo farmaco è servito per rimettere in sesto in pochi giorni l’ex presidente Trump. Anche in Italia alcuni laboratori farmaceutici stanno preparando un farmaco monoclonale che potrebbe arrivare presto sul mercato. Anche in questo campo l’infettivologo catanese ha sempre sostenuto che «farmaci monoclonali e vaccini daranno il colpo di grazia al Covid
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