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venerdì 6 gennaio 2023

Amare vuol dire perdonare.

 Perché l'amore è alla fine della vita, del percorso, non all'inizio. Noi identifichiamo l'amore con i sentimenti, con l'attrattiva, la passione; cosi poi c'è il problema di tenere insieme il rapporto quando l'attrattiva iniziale svapora, quando sentimento e passione svaporano. L'amore invece è alla fine, alla fine di un percorso di perdono. Perché è vero che all'inizio uno si muove per una passione, per un'attrattiva; ma già all'inizio l'amore è come viene presentato qui: la prima parola è perdono. Amare vuol dire perdonare. Perdonare vuol dire abbracciare la debolezza dell'altro, sostenere la debolezza dell'altro; e, a furia di perdono, pian piano nel tempo si impara ad amare. Si impara, si può imparare ad amare. Come quella donna che ha detto di sì a quell'uomo che le aveva chiesto di far da madre ai suoi figli. Che cosa immagino possa aver fatto? Ha capito che l'amore sarebbe stato alla fine, sarebbe stato l'esito pieno di una tenerezza infinita, una tenerezza infinita che il tempo avrebbe pian piano costruito, una tenerezza, un voler bene che noi non possiamo neppure immaginare. Allora vi auguro che la vita sia questo cammino, questo perdono che rinfrancandosi e riconfermandosi tutta la vita genera una tenerezza all'uomo sconosciuta. «Una cosa dell'altro mondo in questo mondo»>¹².

Da:Miguel Manara  

commento di F. Nembrini  Cento Canti

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