"Il divertimento è organizzato nello stesso modo, sebbene non proprio con lo stesso sistema; i libri sono selezionati da biblioteche, i film dagli impresari, e gli slogan pubblicitari coniati da loro; il resto è pure uniforme; la gita domenicale in automobile, i programmi televisivi, le riunioni e i ricevimenti ufficiali.
Dalla nascita alla morte, dal lunedì alla domenica, da mattina a sera, tutte le attività sono organizzate e prestabilite. Come potrebbe un uomo prigioniero nella ragnatela della routine ricordarsi che è un uomo, un individuo ben distinto, uno al quale è concessa un'unica occasione di vivere, con speranze e delusioni, dolori e timori, col desiderio di amare e il terrore della solitudine e del nulla?".
Erich Fromm, L'arte di amare, Milano, Mondadori, 1996 [1956], p.29
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