a riflettere un istante proprio sul significato della compassione. Paradossalmente, il padre ha ragione nel considerarla una forma di debolezza. Infatti la compassione è l'incapacità di resistere al dolore e alla gioia dell'altro, specialmente quando l'altro è portatore di uno svantaggio, di un bisogno, di una mancanza. Saper intercettare il dolore altrui è il grande dono della compassione, ma questo dono è a doppio taglio. Infatti, in un mondo dove si vince accelerando il passo, il compassionevole non riesce a passare oltre e molto spesso rallenta il suo vivere, apparendo agli occhi degli altri come chi ha perso tempo prezioso. Chi ha compassione è sempre in perdita perché dà del suo per supplire a ciò che non c'è.
L.M. Epicoco
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