l’ateismo
Molto spesso si considera l’ateismo una posizione di puro rigore logico, di severa coerenza razionale. È una convinzione diffusa: pensare che la scelta di non credere sia la conseguenza inevitabile di un’analisi fredda e oggettiva dei fatti.
Eppure, ciò che molti ignorano è che la logica applicata al solo piano immanente, a ciò che è misurabile e tangibile, possiede un limite intrinseco.
L’ateo, quando pretende di negare l’esistenza di Dio richiamandosi esclusivamente a questo tipo di ragionamento, cade in ciò che definisco l’Antinomia dell’Ateismo: la contraddizione di voler dimostrare l’inesistenza di un Principio trascendente con strumenti che, per loro stessa natura, non possono varcare i confini del mondo materiale.
Non significa che l’ateismo sia un errore assoluto: significa che la questione della fede non si esaurisce nel rigore logico. È un tema che chiede un pensiero più ampio, capace di riconoscere le limitazioni della ragione umana di fronte al mistero dell’esistenza.
Nelle stories vi invito a riflettere insieme su questa contraddizione e sul perché la scienza autentica non teme il confronto con la dimensione del Trascendente.
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#antoninozichichi
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