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domenica 31 maggio 2015

Intervista al Dott. Rege-Gianas: Succhi contro il Tumore ? Sua Esperienza e Metodo

Intervista al Dott. Rege-Gianas: Succhi contro il Tumore ? Sua Esperienza e Metodo

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Intervistiamo per Healthy Blog il Dottor Paolo Rege-Gianas, Neurologo in pensione dell’Ospedale di Garbagnate Milanese, ideatore di una terapia rivoluzionaria.
Dott. Paolo Rege-Gianas, ci riassume in 2 righe la sua carriera professionale ?
Ho conosciuto e cenato in gioventù con Linus Pauling che mi ha regalato due suoi libri e ispirato alcune fantasie giovanili.
Durante l’università sono stato al Policlinico di Milano interno in neurologia fin dal secondo anno di corso.
Laureato, ho lavorato in una clinica psichiatrica, ho rifiutato un lavoro alla NASA che mi era stato offerto per motivi ideologici.
In Neurologia all’ospedale di Garbagnate Milanese dal giugno del 1976, mentre frequentavo la specialità, dopo due anni di lavoro ho vinto un concorso in ruolo e sono stato Dirigente medico di primo livello fino al pensionamento, avvenuto nel luglio del 2012.
Sono specialista in neurologia vascolare essendo stato il primo e più esperto in Lombardia nella tecnica Doppler, consulente in questo campo di vari ospedali compreso Sacco e Niguarda, e della neurologia di pronto soccorso avendo svolto tale attività negli ospedali della ASL n 1 di Milano.
L’anno scorso mi è stato assegnato il titolo di “emerito”.

rege gianas
Come è giunto ad elaborare una terapia per i tumori ? In cosa consiste ?

Avendo sperimentato su me stesso una dieta a base di succhi per tre mesi sulla spinta della lettura del libretto di Norman WalkerSucchi freschi di frutta e verdura”, che promette ottima salute, mi sono visto sparire una iperpigmentazione melaninica cutanea, e svariati nevi sulla cute dell’addome si erano ridimensionati, essendo sulla via di guarigione, sono stato colpito dall’ottima salute ed energia che avevo acquisito.
C’è stato poi il caso del rifiuto di un paziente, affetto da metastasi cerebrale da carcinoma polmonare, di qualsiasi terapia tradizionale, l’instaurare un tentativo terapeutico a base di succhi e in seguito di vegetali crudi, e la sua completa guarigione
.
Dopo la pubblicità che è stata fatta a questo caso sono stato inondato di richieste, e sono avvenute le prime guarigioni di glioblastomi di 4° grado, e di carcinomi polmonari anche metastatici.
Sviluppavo nel frattempo una teoria, che chiamerò di Agnone essendo stata ideata in quella bella cittadina abruzzese, nel giro di una notte insonne a causa di una cena troppo pesante.
Si risolve praticamente nel sottrarre alla cellula neoplastica il suo nutrimento, che è costituito per la stragrande maggior parte dei tumori da glucosio come aveva dimostrato Warburg fino dal 1921, e attendere che le cellule sane riconquistino il sopravvento. Lo ottengo adottando una alimentazione costituita pressoché unicamente da succhi di frutta e di verdura fresca e cruda, assieme a modeste quantità di frutta secca che si può utilizzare sotto forma di latte.
Sta approfondendo il funzionamento teorico ? Pensa di scrivere a riguardo ?
Vorrei che fosse approfondita la validità teorica e sperimentale della teoria, ma non essendo ricercatore né scienziato, e soprattutto affetto da conflitto di interesse, preferisco che la ricerca relativa venga svolta da laboratori esterni e indipendenti dalla mia persona.
Poiché l’Ordine dei Medici cui appartengo mi ha interpellato circa la validità deontologica del promulgare e chiamare “cura” una teoria non sperimentata e quindi non nota né facente parte della medicina ufficiale, ne ho domandato la sperimentazione preventiva.
In carenza di una legislazione, nel frattempo la mia azione è comunque legale non proponendo alcun farmaco nè sovvertimento delle terapie tradizionali già in uso.
La questione è affidata ora ad una commissione che dovrebbe esprimere il suo parere ma da giugno ad adesso non ha dato alcuna comunicazioni al riguardo.

Attualmente quanti pazienti segue ? Può citarci dei casi di successo ?
Le persone che adottano i miei consigli attualmente sono più di un centinaio.
Poiché da poco sono in cura, la maggior parte da meno di pochi mesi o al massimo da un anno non è passato abbastanza tempo da poter trarre conclusioni definitive e su cui poter fondare una indagine statistica, ma molte sono già le testimonianze di guarigione:
2 glioblastomi, 2 astrocitomi, un carcinoma polmonare metastatizzato, un carcinoma gastroenterico. un k prostatico, una metastasi ossea da k mammario.
Moltissime anche le testimonianze di benessere inusitato, di insperate energie e vitalità, anche in persone molto anziane.

Se non erro Lei è salito alla ribalta per aver seguito il signor Antonio Diaco, nel servizio fatto da Le Iene, durante la conferenza Be4eat, ci racconta la storia di questo paziente ?
La storia del signor Antonio a cui si riferisce il primo caso di guarigione di cui sopra costituisce per me una nota dolente.
Dopo una diagnosi sbagliata eseguita in una clinica, da me ne è stata fatta (giugno del 2011) una più giusta di metastasi cerebrale; avendo poi rifiutato chirurgia tradizionale, radioterapia, chemio terapia, terapia steroidea, è stato il primo paziente seguito con un tentativo di terapia a base di succhi, dopo una seduta con Gamma Knife che ha ottenuto un iniziale ma scarso ridimensionamento dell’affezione metastatica.
Seguito personalmente e costantemente dal figlio, e questi essendo stato attirato dalla teoria di Robert Young e della fantomatica alcalinizzazione, non ha potuto continuare ad essere seguito da me per attriti riguardo a quella teoria. Young in seguito è stato incarcerato negli Stati uniti come truffatore, abusante la professione medica, e altri 16 capi di imputazione (fonte Wikipedia).
Poi virata l’alimentazione a vegetali comunque crudi, essendo stato poi seguito dal punto di vista nutrizionale dalla dottoressa Michela De Petris, sta di fatto che dopo un anno dall’inizio l’esame TAC di controllo da me effettuato ha dimostrato la completa guarigione della affezione metastatica.
La documentazione relativa è depositata negli archivi informatici della radiologia del mio ospedale, e alcune illazioni effettuate da altri sanitari che sia guarito per la radioterapia sono prive di fondamento, non avendo subito radioterapia per suo rifiuto.
Durante la conferenza di Vicenza queste cose non si sono potute esprimere appieno per la esiguità del tempo concessomi dall’organizzazione.

La sua terapia ha alcuni elementi in comune con la terapia Gerson, con i contenuti del Prof. Campbell, della Health Science (igienismo naturale), e di altri; ci sono delle differenze ?

La Terapia del Dott. Gerson non è minimamente basata sugli stessi principi, essendo che indica come dannose proteine e lipidi, stante che le proteine animali e vegetali contengono gli stessi aminoacidi e quindi una volta digerite sono indistinguibili, e che i lipidi sono costituenti essenziali delle membrane cellulari, in primis neuronali e degli ormoni steroidei e sessuali, e quindi chi li volesse eliminare compie una azione malvagia nei confronti delle membrane, fosfolipidiche per l’appunto,e della specie.
Indica come causa dei tumori una ipotetica condizione “tossica” dovuta a “tossine” che io non so neppure cosa siano, e che quindi il tumore guarirebbe togliendo queste “tossine” per cui indica una serie di manovre e provvedimenti, noti, non condivisi , assieme a un misto di prescrizione di integratori, rimedi fisici, chimici, consigli igienistici e salutistici svariati.
Il mio approccio è invece unicamente quello di sottrarre al tumore il suo nutrimento quando sia rappresentato da glucidi, e questo è tutto. Una cosa simile non è mai accennata negli scritti a nome Gerson.
La terapia Gerson secondo me funziona perché in pratica fa la stessa cosa che faccio io, fornisce una alimentazione fatta di cibi costituiti da vegetali crudi con eliminazione dei carboidrati, essendo la teoria di Gerson invece basata sulla pretesa di eliminare proteine animali grassi e “tossine”, non si sa su quale base teorica.
Io i grassi invece li fornisco tramite olio (olii anzi), frutta secca (intesa come mandorle noci ecc,) o ridotta in latti e frutta grassa.

La teoria di Campbell, basata sulla somministrazione forzata di caseina a topi in cui era stato artificialmente indotto il tumore, è a mio parere risibile, assieme alle statistiche dello “studio” cinese. Non ha ovviamente assolutamente nessun nesso con la mia. La notorietà e la forza di Campbell sono secondo me solo dovute al fatto che è un ottimo pubblicitario di se stesso.
Quanto alla Health, mi trovo impreparato, la cultura igienistica mi pare comprenda idee molto buone frammiste a espressioni di delirio appannaggio di gruppi minoritari, purtroppo spesso in buona fede. Ultimamente queste stanno avendo troppo spesso il sopravvento però sulla ragione.
E nel cavalcarne l’onda è stata plagiata da grosse multinazionali della nutrizione e case farmaceutiche, che ne snaturano il significato nel nome di una vana pretesa idea di prevenzione.

Trovo invece notevoli connessione con la teoria di Breuss, stante che però anche questa, pur con basi teoriche in parte accettabili, fonda il presupposto della cura sempre nel “dare”, non nel “levare” eccetto che per la pratica del digiuno mitigato da succhi monotoni e zuppe da lui promulgata ma protratta per un tempo assai limitato.
Una sua opinione sui protocolli oncologici della medicina convenzionale ?
Io non ho nulla, beninteso, contro la chemioterapia e la ricerca di nuovi medicamenti sempre più efficienti con minori effetti collaterali che combattano il cancro.
E’ l’uso che se ne fa in pratica a dover essere criticato.
Mi è successo nei viaggi per l’Italia, chiamato dalle persone in cui si annida un tumore, di osservare che tutte sono in chemioterapia.
Ora, è mai posssibile che ogni specie neoplastica indistintamente usufuisca con vantaggio dei chemioterapici?
Che molecole notoriamente impossibilitate a passare la barriera ematoencefalica siano usate a manbassa nei tumori cerebrali?
Che si insista nel prolungare queste terapie senza cambiarle anche quando portano a effetti indesiderati non sopportabili?
Che vengano usate dopo interventi radicali per la “prevenzione”?
Indagando, si scopre che le sale mediche oncologiche sono testimoni di terrorismo psicologico e ricatto costante, espresso dal concetto, spesso senza chiarire bene i vantaggi rispetto agli svantaggi, “o fai questo o morirai” (il che da adito anche a rimaneggiamento del contesto famigliare e ricatti di parenti).

Ho pensato, in un’altra intervista in altra sede, di proporre ai legislatori di considerare gli interventi di dubbia urgenza definiti urgenti, come nuova forma di reato, “terrorismo sanitario”.
Tutto ciò può portare perfino, e mi pare di aver capito che porti, ad aumentare le diagnosi di tumore, con sofferenze inaudite e gratuite, ulteriore inutile aggravio della spesa pubblica e privata.

Si scopre anche che le chemioterapie portano al bilancio delle aziende sanitarie, sia private che pubbliche, e farmaceutiche, somme di denaro ingentissime contribuendo in parte al pareggio o avanzo di bilancio, massimo obbiettivo da raggiungere scavalcando, o magari con la collusione, di un qualsiasi comitato etico, le norme che una volta rappresentavano il fulcro della coscienza medica.
Ciò però grava sui bilanci di stati e regioni già fallimentari e a vantaggio delle case farmaceutiche.
In rapporto alla mia proposta terapeutica non vi è nessuna controindicazione ad effettuarla contemporaneamente, salvo il fatto che indesiderate anemizzazioni, disturbi di assorbimento della mucosa gastrointestinale, diarree, nausee e malori non vengano poi addossate come dipendenti della alimentazione liquida, quando sono effetti evidenti ed eclatanti delle chemioterapie.
Sta facendo delle conferenze in Italia ? Dove e quando possiamo incontrarla prossimamente ?

Riguardo alle conferenze dopo quelle di Milano, del Lago di Garda e di Bergamo ne era stata programmata una a Brescia ma forse non si farà entro la fine dell’anno perché ho avuto dei probemi di tempi con gli organizzatori.
Prossimo appuntamento a Firenze, ma anche questo che doveva essere il 5 dicembre è stato spostato, prima perché concomitante con lo sciopero generale, poi per spostamento di sede dalla sala consigliare della Regione Toscana a causa del rinnovo della giunta regionale, mi hanno detto probabilmente a Palazzo Vecchio, con mio grande onore ma non si sa in che data.
In seguito spero a Roma e forse a Napoli.

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Dottore, un ultimo pensiero di speranza per i malati ?
Che si possano unire in forme di socializzazione non minoritaria, che usufruiscano di una informazione chiara e sicura non interessata o contaminata da aggiotaggio, che diagnosi e terapie servano a loro e a nient’altro, che medici e ospedali tornino ed essere riferimenti di fiducia con comprensione e rassicurazione nei confronti dei pazienti e non di terrorismo, magari facendo dei corsi di formazione di psicologia della famiglia (intendo ai medici) e tendenti alla disassuefazione dalla droga del bilancio aziendale, considerando sopratutto che i soldi sono i nostri e non i loro.
Che non debba più succedere quello che sta avvenendo proprio adesso, che una giovane donna madre di due bimbi sia obbligata, per voler seguire il mio consiglio, ad abbandonare la sua famiglia e perfino la nazione che la ospita.

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