EFFETTO ANTITUMORALE DEL LIMONE
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27 maggio 2015 alle ore 17:15E’ probabile che lo spiccato effetto antitumorale del limone sia da imputarsi agli innumerevoli prodotti che contiene, molti dei quali non conosciamo ancora il meccanismo di azione. Il sito che ho citato :
http://www.amoyoga.it/cancro-ecco-come-il-limone-aiuta/
lo da 10.000 volte più potente, come antitumorale della chemioterapia con Adriamicina (o Doxorubicina) che è uno dei più potenti antitumorali attualmente usati. Paradossalmente la Doxorubicina è nata come antibiotico isolato nel 1960 dallo Streptomices Peucetius, ma si è dimostrata subito utile anche come antitumorale nel carcinoma mammario, dell’endometrio, delle ovaie, dei testicoli, della tiroide e dei polmoni, anche se la sua maggiore efficacia si manifesta nella leucemia acuta, nel mieloma multiplo, nel Linfoma di Hodgkin e nel Linfoma non Hodgkin. Ma poi, paradossalmente il foglietto illustrativo dice che la Doxorubicina è risultata cancerogena, mutagena, genotossicha, teratogena sia nei ratti che nell'uomo, pur essendo utilizzata nella chemioterapia. Alla Adriamicina è associata anche un alta incidenza di cardiomiopatie acute e croniche. La Commissione Oncologica Nazionale ha emanato delle linee guida, riprese dalla Conferenza permanente Stato-regioni, per gli operatori di settore a contatto con farmaci chemioterapici. Essa è almeno tanto cancerogena quanto il cisplatino, e se poche gocce escono dalla flebo durante la chemioterapia provocano un ustione sul braccio. Questi sarebbero i più potenti antitumorali attualmente usati!! Come fanno a dirlo visto che non ci sono studi in merito sull’aumento di sopravvivenza a lungo termine paragonati a sudi con placebo?? Farmaci altamente cancerogeni vengono usati nella chemioterapia, farmaci che anche a distanza di anni possono dare metastasi a distanza (anche dopo 20 anni). Allora si capisce perché il limone sia 10.000 volte più potente di questi farmaci. Anche non far nessuna chemioterapia porterebbe a dei livelli di miglioramento molto superiori. E’ paradossale che la chemioterapia si avvalga di farmaci cancerogeni per curare i tumori; sono farmaci che provocano un infiammazione cronica di tutto l’organismo e quindi predispongono al cancro. Ma torniamo un po al limone e vediamo i sui principi attivi, sono innumerevoli. Il limone con la buccia, non contiene solo acido citrico (che è alcalinizzante), Vit C naturale, Vit P, Bioflavonoidi, ma anche limonene, bisabolone, cardirene, numerose aldeidi, metileptenone, alcoli triterpenici, alfa-terpinolo, acido acetico, caprico e laurico, antanilato di metile, ed un citropene, l’isopinpinellina presente sia nella buccia che nel frutto. Ebbene pare sia proprio questa sostanza che ha una spiccata azione antitumorale. Infatti l’isopinpinellina inibisce fortemente l’angiogenesi nel tumore, cioè impedisce che il tumore formi nuovi vasi. Il tumore è molto irrorato ed ha un estremo bisogno di formare in continuazione vasi sanguigni, se gli togliamo questa possibilità il tumore si retrae e muore. C’è un altro aspetto interessante dovuto soprattutto ai bioflavonoidi, e cioè la capacità di questi di rendere attivo l’ergocalciferolo anche se questo è presente in quantità bassissime (sotto i 5 ng/ml). Tutti questi meccanismi rendono il limone uno dei più potenti antitumorali in natura, è sufficiente bere tre-quattro limoni al giorno per avere un effetto spiccatamente antitumorale. Non è neppure paragonabile ai chemioterapici di sintesi perché questi sono cancerogeni mentre il limone è spiccatamente anticancerogeno. Perché queste notizie avvalate da numerosi studi non sono state rese pubbliche??? Perché i Centri Oncologici sembrano ignorare la cosa??? Ve lo lascio immaginare.
DAL TESTO: PIANTE MEDICINALI, CHIMICA FARMACOLOGICA E TERAPIA DI R. Benigni, C. Capra, E. Catturino
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