«Le pietre, il flusso impetuoso del magma vulcanico, la lava sono mortiferi, niente di vivo può sopravvivere. Ed ecco che nasce un germoglio piccolissimo. Un germoglio verde, un fiorellino minuscolo. È infinitamente fragile rispetto a questi massi morti. Infinitamente debole, ma è lui che costituisce il senso di tutta la realtà. È vivo, capite, è vivo e trasfigura tutto. Lui sta lì solo, ed è piccolo. Lo stesso è il bene. È come la vita tra i morti. È piccolo, debole, ma lì è racchiusa l’essenza e il cardine della storia e del creato. E dell’uomo stesso. Tutta questa enorme massa di male alla fine si trasformerà in polvere, perché non vale niente. Mentre il bene riempirà il mondo.
Le cose cattive le vede anche uno stupido! Le cose cattive stanno sempre alla superficie, perciò è facile. Ma distinguere il valore anche in un uomo poco simpatico è già qualcosa di grande, è arte. E se noi vediamo il positivo della vita, procediamo senza piegarci, senza lasciarci schiacciare, senza sbuffare con disprezzo, camminiamo nella vita come figli di Dio: in letizia, tranquilli, franchi, coraggiosi. Come si conviene all’uomo».
Padre A. Men
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