Il concetto di morale
Il concetto di morale cristiana è una rivoluzione intollerabile ai «sapienti di questo mondo» , diceva san Paolo. O così come a tanti giudici che «sono loro la giustizia» ( a mio avviso hanno tentato di distruggere il tessuto della coscienza di un popolo). L'ho già detto: solo due mesi dopo il «caso Chiesa» ( dopo tre o quattro mesi scoppiò il problema di Tangentopoli), un personaggio di Mani Pulite a un nostro amico ha detto: «Oramai avete perso: abbiamo vinto politicamente» . Se questo fosse rappresentato su uno schermo cinematografico, documentabile in tutta Italia, dovrebbe lui essere messo in prigione, lui che ha giudicato tanti! (…)Poi un giorno si è trovata lì le cinque (lei aveva in mano il libretto delle ore) , una di loro le dice: «Ma tu dici le preghiere? Ma allora tu sei cristiana?». «Sì» Il giorno dopo l'avevano licenziata. Comunque, questo avverrà a scrosci e a cascata dai sintomi che oramai abbiamo: questo attacco sistematico e intollerante, senza nessun pudore neanche dal punto di vista della menzogna patente, della contraddizione con l'evidente. Tutti i giornali, tutta la stampa del mondo occidentale, hanno incominciato come a rispondere a un ordine dato chissà da dove. È il dove, è il donde nasce anche la tangentopoli d'Italia, i tribunali francesi, spagnoli: è tutta un'azione contro la cultura e contro il benessere economico, cioè contro la totalità della fisionomia degli Stati fatti da cristiani, degli Stati ancora cristiani, in cui l'influsso cristiano è ancora sufficientemente determinante.
L’Attrattiva a Gesù, Bur, pag 206-310
Don Giussani
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