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sabato 29 luglio 2023

Suor Elvira

 Suor Elvira e il paradosso del cristianesimo.

Nel suo sorriso c'è tutto il paradosso del cristianesimo. Lei ha affrontato situazioni difficilissime. Si è presa in carico la vita di giovani che nessuno avrebbe voluto prendere. Non solo drogati, spacciatori, ndranghetisti, chi più ne ha più ne metta. Ma giovani che, pur essendo non dipendenti da droghe, avevano situazioni difficilissime in famiglia, portandola all'esasperazione. Genitori che non sapevano più che pesci prendere coi propri figli. Che magari, per l'intervento di una zia, o di una conoscente, venivano indirizzati da Suor Elvira. E lei se li prendeva, come pulcini infreddoliti e bagnati sotto il suo manto materno e li proteggeva dalle insidie del mondo, fino alla loro sicura conquista di indipendenza. Era dura, durissima per loro e per le loro guide (in genere ragazzi formatisi nella stessa comunità). Le regole erano molto precise: i servizi, le ore di lavoro, le ore (non i minuti) di preghiera. Con la preghiera da Madre Elvira non si scherza. Essa è la base di tutto il percorso restaurativo. E' la condizione della resurrezione. Però nessun obbligo, nessuna costrizione, nessuna medicina. Ma come nessuna medicina? A degli strafatti, o dei violenti ipocondriaci, neanche mezzo Xanax, neanche mezza benzodiazepina? Neanche. E in più i cancelli della comunità sempre aperti, di giorno e di notte. Conobbi n ragazzo francese nella comunità cenacolo di Loreto. Non era drogato. Apparentemente sembrava il ragazzo più calmo di questa terra. Ma con la propria famiglia aveva una relazione impossibile. Fu una zia a salvarlo, indicandogli la strada di Suor Elvira. Ed ecco l'unica altra condizione per fare il percorso della comunità. Occorre volerlo fare, questo è forse l'unico grande requisito richiesto. Per volere la guarigione bisogna abbandonare ogni superbia, riconoscersi malati, affidarsi ai consigli di chi ne sa più di te. Niente furberie, niente opportunismi, basta ingannare chi ti vuole bene.

In questi giorni stiamo uniti a Suor Elvira nel suo passaggio dalla terra al cielo dove il sorriso più grande non sarà il suo ma quello di Dio.

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