Voltaire, " Amicizia "
( dal Dizionario filosofico )
È un tacito contratto fra due persone sensibili e virtuose. Dico “sensibili”, perché un monaco, un solitario, possono non essere affatto insensibili, e tuttavia vivere senza conoscere l’amicizia. Dico “virtuose”, perché i malvagi non possono avere che dei complici; i dissoluti, dei compagni di bagordi; le persone interessate, dei soci; i politici si circondano di partigiani faziosi; la massa degli sfaccendati ha delle conoscenze; i principi hanno attorno a loro dei cortigiani: solo gli uomini virtuosi hanno amici.
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