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lunedì 23 settembre 2024

VITAMINA K

 

VITAMINA K

24/08/2023

Cosa è?

Intorno agli anni ‘30 il biochimico Dam stava studiando il colesterolo in relazione alla dieta a basso contenuto di grassi sulle galline. Alcune di queste  però morivano misteriosamente durante lo studio a causa di emorragie interne. Dam scopri che questo problema non si verificava quando le galline assumevano fegato e verdure a foglia verde. Dieci anni dopo l’americano Doisy riuscì ad identificare la vitamina K il cui nome deriva dalla parola tedesca "koagulation" appunto perché identificata per il suo ruolo nella coagulazione. Entrambi ricevettero il premio nobel per la medicina nel 1943.

La K, anche definita naftochinone, è una vitamina liposolubile, di questa ne conosciamo diverse forme:

  • la K1 o fillochinone, è di origine vegetale, la ritroviamo naturalmente negli alimenti in particolare nelle verdure a foglia verde ed è coinvolta nei processi di coagulazione del sangue.

  • La K2 o menachinone, è invece di origine batterica prodotta dalla flora intestinale, riveste un ruolo rilevante nell’attivazione dell’osteocalcina, vedremo poi l’importanza di questa proteina nella prevenzione contro problematiche di decalcificazione ossea e aterosclerosi. 

  • K3, K4 e K5 sono di origine sintetica ma non vengono utilizzate come rimedio di una carenza di questa vitamina.

Esistono inoltre due differenti sottotipi della vitamina K2: MK-4 e MK-7

La forma MK-4 è meno attiva, ha una breve vita biologica e la ritroviamo nella carne, nelle uova e nel latte e derivati. Questa viene trasformata in MK-7 dai batteri intestinali.

La forma MK-7 è la forma più attiva, rimane più a lungo all’interno del corpo ed il suo corretto assorbimento è strettamente legato alla salute della nostra microflora e alla nostra digestione. Possiamo introdurla tramite certi cibi: dai formaggi, alla soia fermentata il famoso piatto giapponese: natto. 

Il paradosso del calcio!

Probabilmente sin da bambini vi avranno detto che dovete assumere calcio per avere delle ossa forti e in tal modo potrete contrastare l’osteoporosi.

Questa patologia sistemica dell'apparato scheletrico infatti consiste in una perdita della densità minerale ossea che rende le ossa più porose, dunque più soggette a fratture. Addirittura oltre i 50 anni la metà delle donne statisticamente avrà una frattura e questa probabilmente sarà causata dall'osteoporosi. Le fratture dell’anca e della colonna vertebrale sono una delle principali cause di disabilità tra le persone anziane. Un dato emblematico è che fino ad un terzo dei pazienti anziani con fratture all’anca muoiono entro un anno dalla frattura.

Per capire al meglio il funzionamento della vitamina K nell’ambito osseo dobbiamo fare un passo indietro e comprendere quello che viene definito il paradosso del calcio: possiamo riassumerlo come una effettiva carenza di calcio nello scheletro ma contemporaneamente un eccesso di calcio nelle arterie, questo può essere alla base di 2 problemi molto importanti per la nostra salute: l’osteoporosi e l’aterosclerosi, quest’ultima non è altro che un accumulo di placche ricche di calcio che lentamente si ammassano in una o più arterie.

Tutto ciò sorge dal fatto che, nonostante il calcio sia essenziale per la salute delle ossa, l'assunzione eccessiva potrebbe non essere benefica e addirittura comportare rischi per la salute.

Prendere integratori di solo calcio infatti non assicura che questo arriverà all’interno dell’osso. Anzi se questo non viene poi assorbito potrebbe causare problemi cardiovascolari. 

Come abbiamo già visto il magnesio facilita la sintesi e l'attivazione della Vitamina D la quale a sua volta va ad aumentare l’assorbimento del calcio a livello intestinale attenzione però che la vitamina D è vero che favorisce l’assorbimento del calcio ma non garantisce che poi questo vada a depositarsi nella giusta sede. Ecco che entra in gioco la vitamina K2 andando ad attivare alcune proteine K2-dipendenti quali l’osteocalcina  e la proteina GLA della matrice.

La maggior parte delle reazioni biochimiche è dovuta all’azione di qualche enzima, ossia un catalizzatore che non è altro che una proteina che favorisce le reazioni biologiche. Queste proteine per poter funzionare necessitano di molecole definite cofattori, in questo caso la vitamina K svolge proprio questo ruolo, essa infatti attiva degli enzimi che modificano alcune proteine per permettere loro di legare il calcio.  

Così queste proteine k2-dipendenti sono responsabili di indirizzare il calcio all’interno dei denti e delle ossa sottraendolo a tessuti molli come le arterie, le vene e la pelle, dove questo minerale potrebbe risultare dannoso. 

Come assumere vitamina K2?

Ci hanno sempre detto che siamo ciò che mangiamo, ed è assolutamente vero ma aggiungerei anche che siamo ciò che mangiano i nostri animali.

Cosa vuol dire questo?

Quando i maiali, le mucche e le galline consumano piante ad alto contenuto di clorofilla, un pigmento che rende queste piante verdi, significa che questi animali stanno assumendo vitamina K1 che poi convertono loro stessi in vitamina K2. 

Il rapporto tra vitamina K2 e clorofilla determina anche un colore giallo-arancio, caratteristica unica del grasso di carne grass-fed.

Per questo motivo il colore del burro può variare da bianco a giallo. Il colore giallo del burro è segno di qualità. La ragione è da ricercare nell'alimentazione delle mucche: quelle che mangiano erba al pascolo, e quindi quelle più libere, assumono attraverso l'erba molto più betacarotene, un altro nutriente di cui la clorofilla è ricca, rispetto alle mucche che invece si nutrono di soli mangimi. Dunque più il grasso è giallo più l’alimento è ricco di vitamina K2. Stessa cosa vale anche per l’uovo, se la gallina ruspante corre su prati verdi e non è allevata a cereali il colore del tuorlo sarà arancione intenso e l’uovo avrà meno grassi, più vitamina A e omega-3, più vitamina E, B12 e vitamina D. In generale quindi quando potete assumere carne di animali allevati ad erba, questa sarà sicuramente più salutare rispetto a quella di animali alimentati a cereali. 

Se non lo conoscete date un'occhiata al ghee o burro chiarificato, prodotto a partire dal tradizionale burro non salato. Risulta essere semisolido con colorazione dal giallo all’arancio in base all’alimentazione delle mucche. Viene molto utilizzato nella medicina Ayurveda, è ricco di vitamine liposolubili vitamina E, vitamina A e vitamina K appunto, inoltre è naturalmente privo di lattosio. A differenza del burro intero ha un punto di fumo di circa 230°C questo lo rende un’ottima alternativa per friggere e saltare in padella.

Infine il cibo per eccellenza, quello più ricco di MK-7 è il natto. È un alimento della tradizione giapponese prodotto a partire dalla soia fermentata, usato nella cucina tradizionale e molto consumato anche in altre parti del mondo. (foto natto) Alla fine della fermentazione, l’aspetto dei fagioli di soia è molto particolare: una pasta decisamente filamentosa, poco attraente, forse il termine più adatto è collosa, appiccicosa per rendere meglio l’idea. Per i giapponesi la giornata spesso comincia con una porzione di natto e con del riso bianco. Anche se ho letto che questo alimento ha il caratteristico odore di calzini sportivi sudati, non ho ancora avuto modo di provarlo, esso però ha un buon valore proteico, apporta vitamina B12 e vitamina C ma soprattutto pensate che una porzione da 100 grammi di Natto contiene ben 1000 microgrammi di MK-7.

Quanta e quale vitamina K assumere?

Quando possibile è sempre meglio assumere una vitamina direttamente dal cibo. Le maggiori fonti di vitamina K1 sono le verdure a foglia verde e gli olii vegetali. Mentre la vitamina K2 la ritroviamo nei fagioli di soia fermentati, il natto appunto, e nei grassi di origine animale: uova, carne, latte e derivati. Preferite come detto gli animali allevati al pascolo in quanto sono molto più ricchi di vitamina K2 rispetto agli animali tenuti in stalla e nutriti con cereali. A conferma di ciò il cibo spazzatura è caratterizzato da una bassa concentrazione di vitamina K.

Il nostro stile di vita e la raffinazione dei prodotti non ci consente sempre di utilizzare questa classe di alimenti, dunque spesso è possibile ricorre ad integratori specifici, in questo caso di vitamina K. 

Come abbiamo già visto la vitamina K sottoforma di MK-4 ha un’emivita di circa 3 ore questo significa che per mantenere una corretta dose dovremmo assumerla almeno 3 volte al giorno a differenza della forma MK-7 che con una singola dose riesce a soddisfare il fabbisogno giornaliero.

Lo abbiamo già visto per la vitamina D, è preferibile assumere la vitamina K2 a stomaco pieno, assumerla la sera, a cena o dopo cena. In commercio si trovano diverse forme io preferisco le gocce o le perle che sono già in soluzione oleosa dunque ottime per essere assorbita al meglio meglio essendo una vitamina  lipofila e liposolubile. Il dosaggio giornaliero consigliato per la popolazione adulta è di 140 microgrammi al giorno della forma MK-7 questo ti consente di assumerla una sola volta al giorno.

La vitamina K2 a differenza delle altre vitamine liposolubili non ha effetti tossici, sia nei bambini che negli adulti. Essa interferisce però con l’attività dei farmaci a base di warfarin utilizzati nella prevenzione cronica delle trombosi. Ti raccomando dunque sempre di informare il tuo medico qualora stessi assumendo questa classe di farmaci e non utilizzare mai di tua spontanea volontà integratori perché questi possono avere interazioni con i farmaci che stai assumendo. Ricordo sempre che gli integratori non vanno mai intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e che devi sempre informare il tuo medico o il tuo farmacista prima di assumerli. 

C’è chi la definisce la vitamina che ti farà vivere a lungo, chi la esalta per le sue proprietà anti invecchiamento, addirittura si parla di effetti antitumorali. Tuttavia ci sono ancora studi in corso e non possono essere attribuite caratteristiche senza avere delle certezze scientifiche. Sicuramente svolge dei ruoli molto importanti per la nostra salute, ma il tuo medico saprà valutare le tue specifiche necessità. Anche per questo video siamo giunti al termine se hai apprezzato questo contenuto metti un mi piace e condividilo con i tuoi amici e parenti. infine fammi sapere nei commenti se conoscevi anche tu nel dettaglio questa  vitamina.

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