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martedì 26 giugno 2012

Blogger atea si converte:

Blogger atea si converte: 

«Il cattolicesimo è più razionale di ogni filosofia»

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giugno 25, 2012 Benedetta Frigerio
L’intellettuale di Yale, Leah Libresco, blogger dell’Huffington post, spiega ai lettori: «Il periodo migliore in cui vivere è quando ti accorgi che quasi tutto ciò che pensavi vero, in realtà è falso».
«Non potevo più nascondere che il cristianesimo dimostrasse meglio di ogni altra filosofia quello che riconoscevo già come vero: una morale dentro di me che però il mio ateismo non riusciva a spiegare»: sono le parole che hanno scioccato milioni di atei. Scritte il 18 giugno scorso sul portale Patheos Atheist da Leah Libresco, filosofa laureata a Yale e collaboratrice dell’Huffington Post, e postate su Facebook 18 mila volte, hanno portato alla sua pagina web ben 150 mila contatti. Secondo il direttore del portale, Dan Welch, i contatti sulla pagina della donna sono aumentati di 20-30 volte.
Il post in cui annuncia la conversione al cattolicesimo ha ricevuto migliaia di commenti. Molti di questi sono carichi di sgomento, altri riportano le congratulazioni di credenti che, al pari di tanti atei, seguivano il blog. Alcuni hanno persino pregato per lei: «Sono così felice per te Leah! Ho pregato per te e ora lo farò ancora di più. L’avventura è appena cominciata». La blogger ha confessato di aver ancora molto da capire e studiare di quello che sostiene la Chiesa sulla morale. «Ad esempio – ha detto – sono ancora confusa sull’omosessualità, ma non è un problema». Libresco non ha paura perché tutto ciò di cui si è convinta «è ragionevole», ha scritto sul suo blog.
La donna ha spiegato così la sua conversione: «Per anni ho tentato di argomentare da dove derivasse la legge morale universale che riconoscevo presente in me, oggettiva come lo è la matematica e le leggi fisiche. Cercavo risposte, ad esempio nella psicologia evolutiva che parla delle disposizioni morali dentro di noi che avrebbero vinto sull’egoismo». Ma tutto ciò non è sufficiente a rendere ragione della sua posizione. Finché la blogger non partecipa a un dibattito con gli alunni di Yale «proprio il giorno della domenica delle Palme», sottolinea scherzando sulla sua «sintonia con la liturgia». Mentre cerca di spiegare da dove derivi la legge morale, viene interpellata da un ragazzo: «Cercava di farmi ragionare – ricorda la donna – chiedendomi non di portare le spiegazioni di altri, ma di dire cosa ne pensassi io. “Non lo so”, rispondevo, “non ho un’idea certa”. “La tua migliore ipotesi?”, continuava lui. “Non ne ho una” risposi. “Avrai pur qualche idea” disse. “Non lo so… non ho idea… insomma penso che la morale sia innamorata di me o qualcosa del genere”. Lui mi disse cosa pensava. “Ok, ok – risposi – ho sentito quello che hai detto. Dammi un secondo e fammi pensare se è così anche per me”. Mi accorsi che, come lui, credevo che la morale fosse oggettiva, un dato indipendente dalla volontà umana». La blogger si rese così conto che credeva in un ordine, che implica qualcuno che lo abbia pensato: «Intuivo – spiega ancora – che la legge morale come la verità potesse essere una persona. E la religione cattolica mi offriva la strada più ragionevole e semplice per vedere se la mia intuizione fosse vera. Perché dice che la Verità è vivente, che si è fatta uomo. Ho chiesto a quel ragazzo che cosa mi suggeriva di fare. Ho iniziato a pregare con lui la compieta nel Libro dei salmi e ho continuato a farlo sempre, anche da sola». Intervistata dalla Cnn, Libresco ha poi spiegato che «la morale non è una cosa che costruiamo noi al pari dell’architettura. È una cosa che scopriamo come l’archeologia», solo che da atea non riusciva a dimostrarlo.
Dopo la conversione la ragazza ha cercato anche una comunità di cattolici, scandalizzando «i miei amici. Ma se mi chiedono come sto oggi rispondo che sono felice, (…) questa porta si era aperta cinque o sei volte. Il periodo migliore in cui vivere è quando ti accorgi che quasi tutto ciò che pensavi vero, in realtà è falso», spiega ancora la blogger sul suo ultimo post da atea. Ora che ha preso sul serio l’ipotesi cristiana la donna sta riscoprendo molte cose, come se fosse nata una seconda volta. Ha raccontato sempre alla Cnn: «È bellissimo partecipare alla Messa e sapere che lì c’è Dio fatto carne». Un fatto che, continua, spiega tante cose altrimenti inspiegabili.
Libresco ha poi raccontato sul suo blog di voler discutere con gli atei convinti, come faceva prima con i cattolici. Perché «se uno è leale, non ha paura di mettersi in discussione. Io ho ricevuto una risposta a quello che cercavo perché ho accettato di mettermi in discussione davvero. La cosa interessante di molti atei è che fanno critiche e chiedono le prove. Una cosa utilissima alla Chiesa, di cui non deve aver paura perché sta dalla parte dei fatti e della ragione». Infine, scrive la donna salutando i suoi lettori atei e annunciando di cambiare titolo al suo blog: «Qualunque sia il tuo credo religioso (…) fermarsi e pensare a quello in cui si crede è una buona idea (…) e se così capisci che c’è qualcosa che ti costringe a cambiare idea, non spaventarti e ricordati che la tua decisione può solo migliorare la tua visione delle cose».

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