Il progresso fa diventare sempre più piccolo il mondo per gli uomini
***
«Non ti crucciare, don Camillo» sussurrò il Cristo.
«Lo so che il vedere uomini
che lasciano deperire la grazia di Dio
è per te peccato mortale...
Ma bisogna perdonarli
perché non lo fanno per offendere Dio.
Essi cercano affannosamente la giustizia in terra
perché non hanno più fede nella giustizia divina,
e ricercano affannosamente i beni della terra
perché non hanno fede nella ricompensa divina.
E perciò credono soltanto a quello che si tocca e si vede...
È la troppa cultura che porta alla ignoranza,
perché se la cultura non è sorretta dalla fede,
a un certo punto l'uomo vede soltanto la matematica delle cose.
E l'armonia di questa matematica diventa il suo Dio,
e dimentica che è Dio che ha creato
questa matematica e questa armonia.
Ma il tuo Dio non è fatto di numeri, don Camillo,
e nel cielo del tuo Paradiso volano gli angeli del bene.
Il progresso fa diventare sempre più piccolo il mondo per gli uomini: un giorno, quando le macchine correranno a cento miglia al minuto,
il mondo sembrerà agli uomini microscopico,
e allora l'uomo si troverà come un passero
sul pomolo di un altissimo pennone e si affaccerà sull'infinito,
e nell'infinito ritroverà Dio e la fede nella vera vita.
E odierà le macchine che hanno ridotto il mondo
a una manciata di numeri e le distruggerà con le sue stesse mani.
Ma ci vorrà del tempo ancora, don Camillo...»
Il Cristo sorrise,
e don Camillo lo ringraziò di averlo messo al mondo.
Giovanni Guareschi
da " Don Camillo"
perché non hanno più fede nella giustizia divina,
e ricercano affannosamente i beni della terra
perché non hanno fede nella ricompensa divina.
E perciò credono soltanto a quello che si tocca e si vede...
È la troppa cultura che porta alla ignoranza,
perché se la cultura non è sorretta dalla fede,
a un certo punto l'uomo vede soltanto la matematica delle cose.
E l'armonia di questa matematica diventa il suo Dio,
e dimentica che è Dio che ha creato
questa matematica e questa armonia.
Ma il tuo Dio non è fatto di numeri, don Camillo,
e nel cielo del tuo Paradiso volano gli angeli del bene.
Il progresso fa diventare sempre più piccolo il mondo per gli uomini: un giorno, quando le macchine correranno a cento miglia al minuto,
il mondo sembrerà agli uomini microscopico,
e allora l'uomo si troverà come un passero
sul pomolo di un altissimo pennone e si affaccerà sull'infinito,
e nell'infinito ritroverà Dio e la fede nella vera vita.
E odierà le macchine che hanno ridotto il mondo
a una manciata di numeri e le distruggerà con le sue stesse mani.
Ma ci vorrà del tempo ancora, don Camillo...»
Il Cristo sorrise,
e don Camillo lo ringraziò di averlo messo al mondo.
Giovanni Guareschi
da " Don Camillo"
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