Caro Sancio, le nostre opere non devono uscire dai limiti impostici
dalla religione cristiana,
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Caro Sancio, le nostre opere non devono uscire dai limiti impostici
dalla religione cristiana, che noi professiamo. Dobbiamo uccidere
l’orgoglio nella persona dei giganti, l’invidia con la generosità e la
grandezza d’animo; l’ira col tranquillo contegno e la serenità dell’animo;
la gola e il sonno con l’astinenza e con la veglia;
la lussuria e la lascivia col serbar fede a quelle che abbiamo fatte signore dei nostri pensieri,
la pigrizia con l’andar per tutte le parti del mondo a cercar le occasioni che ci possan fare e ci facciano, oltre che buoni cristiani, famosi cavalieri.
Ecco, o Sancio, i mezzi con cui si acquistano gli estremi della lode che trae con sé la buona fama (Don Chisciotte II, 8).
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