CONSULTA L'INDICE PUOI TROVARE OLTRE 4000 ARTICOLI

su santi,filosofi,poeti,scrittori,scienziati etc. che ti aiutano a comprendere la bellezza e la ragionevolezza del cristianesimo


lunedì 10 agosto 2015

Costantini: il segreto é l’uso massiccio di Vitamina B1. Il Parkinson riceve un colpo definitivo

Costantini: il segreto é l’uso massiccio di Vitamina B1. Il Parkinson riceve un colpo definitivo

*** 


Costantini: il segreto é l’uso massiccio di Vitamina B1. Il Parkinson riceve un colpo definitivo “Una paziente si presenta nel mio ambulatorio per una rettocolite ulcerosa con disturbi intestinali. Aveva cinque scariche di diarrea al giorno, e cinque scariche la notte. Era distrutta.  Ma il sintomo più grave era la stanchezza cronica; una stanchezza che uno ha già quando si sveglia. La malata aveva anche tachicardia, dolori ai piedi, i crampi, insonnia e un carattere particolarmente irritabile.”
Comincia così il racconto del dottor Costantini, che parla con la passione di chi è consapevole di raggiungere davvero risultati importanti nel proprio campo. In questo caso, addirittura, di aver trovato il modo per contrastare un terribile nemico dell’uomo: il Morbo di Parkinson.
Lo incontro sulle pendici dei Monti Cimini, entro il suo studio di neurologo di Villa Immacolata, a San Martino al Cimino, 5 chilometri da Viterbo.
Non ho il tempo di farmi conquistare dall’amenità del luogo e di cercare d’intravedere dall’alto tra gli alberi della montagna, Viterbo che resta una delle più belle città del centro Italia.
Il dottor Costantini è troppo travolgente. E’ un medico garbato, ma è pieno di passione per la cura dei malati a cui dedica gran parte del suo tempo.
E’ letteralmente un fiume in piena quando racconta le sue esperienze vissute nel corso degli ultimi anni relative alle malattie neurodegenerative, tra cui spicca quella con il nome terribile di Parkinson. Ma le altre, e il dottor Costantini lo ricorda spessissimo, non sono da meno. Tutte causate da una carenza di Vitamina B1.
Il dottor Costantini, ad esempio, cita il Beri Beri, questo il nome scientifico; una malattia da denutrizione provocata dalla carenza cronica di tiamina. Si tratta di una patologia diffusa soprattutto nelle popolazioni orientali con una alimentazione fondata prevalentemente sul consumo di riso dove la Vitamina B1 viene persa attraverso un processo di lavorazione del cereale.
Dice il dottor Costantini: La Vitamina B1 nel nostro corpo è fondamentale per bruciare lo zucchero; fa da candela nel motore, da carburatore, da lubrificante; ha un ruolo importantissimo, fondamentale per il nostro organismo”.
Si calcola che un miliardo di persone hanno la stanchezza cronica collegata a queste patologie. Tutte le malattie auto immuni – egli ricorda– hanno la stanchezza come sintomo: dal 40 all’80% dei casi: la sclerosi multipla, le malattie reumatiche, le tiroiditi, le rettocoliti”.
E’ proprio per curare una paziente- la sua prima paziente, lui ricorda- affetta da rettocolite ulcerosa acuta che il dottor Costantini si è incamminato sulla via per contrastare il Parkinson. Le consigliò di farsi iniettare una fiala di vitamina B1 di due mg a settimana. Nei primi 15 giorni di questa terapia” – dice il dottor Costantini- a questa paziente sono passati la stanchezza, i dolori ai piedi, ai polpacci, l’insonnia, l’irritabilità. Questo perché? Perché non c’è nessun farmaco o medicina capace di colpire tutti gli organi, mentre tutti gli organi funzionano a Vitamina B1”. Particolare importante”, aggiunge il dottor Costantini, “la terapia con la Vitamina B1 non ha nessun effetto collaterale nel tempo”.


Il successo ottenuto sui malati affetti da rettocolite ulcerosa cronica, sclerosi multipla e altre patologie cugine, spinse così il dottor Costantini e il suo gruppo di lavoro a continuare la ricerca su pazienti affetti da patologie neurodegenerative, in particolare sulla malattia del Parkinson.
Il Parkinson è una malattia neurodegenerativa, ad evoluzione lenta ma progressiva, che coinvolge principalmente alcune funzioni importanti, quali il controllo dei movimenti e dell’equilibrio. Si tratta di una patologia neurodegenerativa causata dalla progressiva morte dei neuroni situati nella cosiddetta “sostanza nera”, una piccola zona del cervello.
La malattia è presente in tutto il mondo ed in tutti i gruppi etnici. Si stima che in Italia siano 300.000 le  persone affette dal Parkinson. Si riscontra in entrambi i sessi e compare intorno ai 60 anni di età.
Ma l’età d’esordio sembra essere sempre più bassa: infatti un paziente su 4 ha meno di 50 anni. I principali sintomi motori del Parkinson sono il tremore a riposo, la rigidità, l’instabilità posturale, ossia la perdita di equilibrio, l’invalidità.
Il nome di questa grave malattia è dovuto a James Parkinson, un farmacista chirurgo londinese del XIX secolo, che per primo ne descrisse gran parte dei sintomi in un famoso libretto pubblicato nel 1817 chiamato il “Trattato sulla paralisi agitante”.
Intuita la possibilità che il morbo di Parkinson possa essere contrastato con l’assunzione di Vitamina B1, il dottor Costantini affronta il problema della quantità necessaria da somministrare ai pazienti malati di Parkinson. Così, egli invia al primo medico della Bracco Italia, dottor Renzo Grossi, i campioni di sangue di dodici pazienti affetti dal morbo per le analisi relative alla presenza di Vitamina B1 nel loro organismo. Un tipo di analisi che molto raramente è effettuato in laboratori italiani.
Una grande sorpresa venne dal fatto che questi malati avevano sufficiente Vitamina B1 nel loro organismo, meglio che una persona sana. Nel 2011 il nostro gruppo di lavoro faceva la cura a certi dosaggi a seconda del peso: 60 Kg di peso corporeo per 600 mg di vitamina B1, per via orale giungendo ad ottenere risultati meravigliosi: l’azzeramento della stanchezza e di tutti i sintomi di accompagnamento alla stanchezza”.
In sostanza: utilizzando dosi massicce di Vitamina B1 si costringeva l’organismo del paziente a trovare la normalità.
Si trovava la normalità in questa abbondanza. Quindi- spiega il dottor Costantini– la terapia basata su alte dosi di Vitamina B1 eliminava la stanchezza ed il deficit neurologico. Certo, dopo 20 o 30 anni di durata, la malattia non poteva essere eliminata completamente. Ma una parte importante sì. Inoltre abbiamo dimostrato che l’effetto della Vitamina B1 può durare nel tempo e che sintomi neurologici e stanchezza sono dovuti a una alterazione del metabolismo della Vitamina B1”.
Il dottor Costantini ha preso in cura circa 250 pazienti a partire dal 2011.Si tratta di una parte importante dei malati di Parkinson della Provincia di Viterbo che, grazie al passa parola, spesso dopo aver provato a superare la loro malattia in altre parti d’Italia e, in taluni casi, anche a spendere ingenti somme, si sono rivolti a lui ottenendo in alcuni casi risultati eccezionali, come è possibile ascoltare anche nelle interviste video realizzate da Ultima Edizione.
Nel corso degli ultimi anni non sono mancate polemiche anche accese che hanno seguito l’annuncio di cure miracolose. Il caso del professor Di Bella e, più recentemente, tutto ciò che ha ruotato attorno al caso Stamina, debbono invitare alla massima prudenza.
E’ lo stesso dottor Costantini a voler mantenere un profilo equilibrato sua scoperta e la sua metodologia. Non ha deliberatamente avviato alcuna campagna promozionale. Ha rifiutato di brevettare i risultati del suo lavoro perché non vuole “ speculare” su malattie così devastanti. Ha accettato il confronto scientifico ed ha inviato i risultati delle sue ricerche a riviste specializzate oltre a partecipare a convegni e conferenze dove si è sottoposto al vaglio di colleghi ed esperti.
VAI PAGINA PUBBLICAZIONI E CONGRESSI MEDICI INTERNAZIONALI
Il dottor Costantini lascia parlare i fatti. Così, ci ha messo a disposizione i risultati delle sue ricerche ed i filmati realizzati con il pieno consenso dei pazienti.
Noi, poi, abbiamo intervistato alcuni di loro e nelle parti video di questo speciale è possibile ascoltare i diretti interessati senza alcuna mediazione.
Giuseppe Careri
******************************************************************************
 VITAMINA B1 (TIAMINA)

Descrizione

         La tiamina, o vitamina B1, è una vitamina idrosolubile di origine sia animale che vegetale, che si comporta come un coenzima partecipando al complesso processo di conversione del glucosio (lo zucchero del sangue) in energia, ed è vitale in alcune reazioni metaboliche. Ecco perché la tiamina è necessaria quando c’è un alto consumo di energia, come per esempio quando si pratica uno sport. La tiamina si adatta ai bisogni del corpo, a condizione che venga consumata una quantità sufficiente di alimenti che la contengono. Tra le funzioni della tiamina ricordiamo la protezione del cuore e del sistema nervoso e la formazione e il mantenimento dei globuli rossi.

         La tiamina è presente in quantità limitata in quasi tutti gli alimenti e in grandi quantità solo in alcuni come il maiale e le interiora. Il pane e i cereali dovrebbero essere consumati integrali o vitaminizzati, perché la tiamina è contenuta nel germe e nella crusca del grano, nella pula del riso e in quella parte di tutti i cereali che viene eliminata durante la macinazione per dar loro un colore più chiaro e una consistenza più fine. Una dieta ricca di lievito di birra, germe di grano, melassa e crusca, procurerà all’organismo sufficiente tiamina e aiuterà a prevenire l’accumulo di depositi grassi nelle pareti delle arterie (vedi la tabella sulla composizione degli alimenti).
Conosciuta anche come “vitamina del morale” per la sua relazione con un sistema nervoso sano e per la sua azione benefica sull’attitudine mentale; la tiamina è in rapporto anche con la capacità di apprendimento individuale. E’ necessaria per la crescita dei bambini e per il miglioramento del tono muscolare dello stomaco, dell’intestino e del cuore. La tiamina è essenziale per stabilizzare l’appetito perché migliora l’assimilazione dei cibi durante la digestione, particolarmente di amidi, zuccheri ed alcool.

Assorbimento ed immagazzinamento


         La tiamina viene rapidamente assorbita nella parte inferiore e superiore dell’intestino tenue. Viene portata dal sistema circolatorio al fegato, ai reni e al cuore, dove si può combinare ulteriormente col manganese e con specifiche proteine per divenire un enzima attivo. Questi sono gli enzimi che scindono i carboidrati in zuccheri semplici.
La tiamina non viene immagazzinata nell’organismo in grandi quantità e deve essere quindi rifornita giornalmente. Essa viene eliminata attraverso le urine in rapporto alla quantità assunta e immagazzinata. Poiché la quantità di tiamina immagazzinata nell’organismo non è molto grande, i tessuti del corpo si deteriorano rapidamente quando se ne presenta una carenza. La tiamina viene distrutta dall’alcool. L’alcool interferisce con l’assorbimento di tutte le sostanze nutritive, ma specialmente della vitamina B1 e B2.

         L’assunzione di quantità eccessive di zucchero e il fumo di sigaretta causano un impoverimento di tiamina. La tiamina è vulnerabile al calore, all’aria e alla cottura in acqua. La tiamina può essere distrutta da un enzima presente nelle vongole crude, nelle ostriche e nel pesce crudo; tuttavia i frutti di mare sono una buona fonte di tiamina. Altre fonti sono i prodotti a base di cereali integrali, il riso integrale e i fagioli. La tiamina è presente in una grande quantità di alimenti (vedi la tabella sulla composizione degli alimenti).

Dosaggio e tossicità

         Il fabbisogno individuale di tiamina viene determinato dal peso corporeo, dalla quantità di questa vitamina sintetizzata nel tratto intestinale e dall’assunzione calorica giornaliera. Il fabbisogno di tiamina è proporzionale all’energia bruciata, non a quella assunta. Quando l’assunzione calorica aumenta, soprattutto quella dei carboidrati, anche la proporzione di tiamina deve aumentare. Le persone che digiunano, o che seguono una dieta a basso contenuto calorico devono assumere la stessa quantità di tiamina che assumerebbero con un’alimentazione corrispondente ai loro fabbisogni. La quantità consigliata per i ragazzi dagli 11 ai 14 anni è di 1,3 mg, dai 15 ai 50 è di 1,5 mg, e dai 51 in su è di 1,2 mg. Per le donne invece, dagli 11 ai 50 anni è di 1,1 mg e dai 51 in su è di 1,2 mg; le gestanti e le donne che allattano dovrebbero assumere altri 0,4 mg. I bambini da 1 a 3 anni hanno un fabbisogno di 0,7 mg, dai 4 ai 6 anni di 0,9 mg, e dai 7 ai 10 anni di 1,0 mg. I neonati sino a sei mesi hanno un fabbisogno di 0,3 mg e dai 6 mesi a un anno di 0,4 mg. Gli alcolisti dovrebbero assumere dai 10 ai 100 mg di tiamina al giorno. L’intossicazione acuta da alcool dovrebbe essere curata con iniezioni di 100 a 250 mg di tiamina prima della somministrazione del glucosio. La somministrazione del glucosio senza la tiamina può causare la sindrome di Wernicke-Korsakoff o peggiorare sintomi preesistenti.

         E’ noto che le persone anziane usano la tiamina meno efficientemente; perciò, una maggiore assunzione, insieme alle altre vitamine del complesso B, può essere vantaggiosa. Il bisogno di ulteriore vitamina B1 aumenta nelle forme di diarrea grave, febbre, stress e interventi chirurgici. Non vi sono effetti tossici conosciuti in rapporto alla tiamina, benché grosse dosi possono portare a squilibri del complesso B.

Effetti da carenza e sintomi

         La carenza comune di tiamina era sino a poco tempo fa un’evenienza abbastanza rara. I casi sono però in crescita a causa dell’aumento delle persone senza casa e malnutrite. La carenza è abbastanza comune nelle persone che ricavano la maggior parte dell’energia da zucchero o alcool. Gli individui adulti sono più esposti ad una carenza di questa sostanza per la presenza di forti bevitori in quella fascia di età. I sintomi dell’intossicazione e quelli della carenza sono abbastanza simili; andatura traballante, occhi appannati, perdita di coordinazione e confusione.

         Una leggera carenza di tiamina è difficile da diagnosticare e facilmente attribuita ad altri problemi. I primi segni comprendono affaticamento precoce, perdita di appetito, irritabilità, instabilità emotiva (comportamento asociale e aggressivo) e difficoltà di concentrazione. I sintomi di una carenza media cronica sono allucinazioni uditive di vario tipo e incubi, mentre la carenza più grave può portare alla psicosi. Una carenza di tiamina rende difficile la digestione dei carboidrati e lascia troppo acido piruvico nel sangue. Ciò causa una carenza di ossigeno che provoca perdita di vigilanza mentale, respirazione affaticata e danni cardiaci. Se questa carenza non viene eliminata, si manifestano confusione e perdita di memoria (gli esperti studiano la relazione col morbo di Alzheimer) seguiti in breve tempo da disturbi gastrici, dolori addominali e stitichezza. Possono manifestarsi anche formicolii agli arti inferiori, disturbi delle fibre nervose sensitive e infiammazione del muscolo del polpaccio. Una carenza può anche provocare l’infiammazione del nervo ottico. In mancanza di tiamina, la funzione del sistema nervoso centrale, che dipende dal glucosio per l’energia, si deteriora.

         La carenza di tiamina può bloccare il metabolismo del collagene, direttamente collegato al processo di cicatrizzazione. I risultati di studi effettuati sugli animali hanno mostrato che la cicatrizzazione era molto più lenta nelle cavie carenti di tiamina rispetto a quelle che avevano livelli normali. Una carenza di tiamina può portare disturbi del coordinamento e del tempo di reazione del corpo, del coordinamento tra gli occhi e le mani, della velocità motoria e della fermezza delle mani. Insorgono irregolarità cardiache perché la carenza colpisce anche il sistema cardiovascolare. I muscoli del cuore possono indebolirsi e può verificarsi uno scompenso cardiaco. Senza dosi adeguate di tiamina, possono manifestarsi aritmie, mancanza di respiro, sudorazione dei piedi e delle gambe, ipotensione, dolori al torace e all’addome, insufficienza renale, insufficienza cardiaca, sino alla morte. La carenza di tiamina può ostacolare il funzionamento della tiroide in modo irreversibile. Possono verificarsi anche anoressia (perdita dell’appetito) e atonia gastrica (perdita del tono muscolare dello stomaco).
Alcuni ricercatori ritengono che una carenza di tiamina possa essere il primo anello di una catena che porta, attraverso il fegato e gli ormoni femminili, al cancro dell’utero.

         La carenza di tiamina nel corso della disintossicazione dall’alcool, può causare la paralisi. E’ risaputo che la caffeina presente nel caffè distrugge la tiamina. La parte della popolazione più colpita da questa carenza sono i senza casa, le persone malnutrite e quelle che fanno digiuni e diete a basso contenuto calorico.

Effetti benefici nelle malattie

         La tiamina è usata nel trattamento del beri-beri, una malattia da carenza che viene associata alla denutrizione. L’assunzione di tiamina aiuta l’eliminazione dei fluidi immagazzinati dall’organismo, riduce la frequenza cardiaca accelerata, permette a cuori ingrossati di tornare alle dimensioni originarie e normalizza gli elettrocardiogrammi.
Gli elementi nutritivi come la tiamina e la niacina sono stati usati insieme per trattare pazienti affetti da sclerosi multipla. Il dott. George Schumacher ci informa che ha somministrato tiamina idroclorica per via intraspinale a due pazienti con sclerosi multipla, i quali hanno manifestato un netto miglioramento. Il dott. Fredrik Klenner ha usato forti dosi (100 milligrammi) di B1, B3 e B6 con notevole successo. La tiamina è stata usata in combinazione con il glucosio e l’acqua nel trattamento di pazienti in stato di incoscienza, soprattutto gli alcolisti.

         L’etilismo è stato trattato con successo con la tiamina: i sintomi sono simili a quelli del beri-beri, inclusi confusione mentale, disturbi della vista e paralisi del muscolo oculare. Cade (1972) afferma che gli etilisti ammessi nel suo ospedale vengono comunemente trattati con complessi multivitaminici contenenti almeno 200 mg di tiamina. Essi ne possono aver bisogno anche due volte al giorno. Nonostante un grosso incremento di ricoveri per alcolismo nell’ospedale, vi è stato un notevole miglioramento, tanto che i casi di morte si sono ridotti a zero. Negli anni 1945-50, prima dell’uso di trattamenti con tiamina, ottantasei pazienti morirono per complicazioni da etilismo. Negli anni 1956-60, morirono otto persone, ma nessun caso di morte si è avuto dal 1966 a oggi. Cade concluse che ‘poiché il modo di morire era identico a quello del beri-beri, poiché la carenza di tiamina è stata trovata in significative proporzioni di etilisti gravi e poiché non vi erano stati altri significativi cambiamenti nella terapia che potessero sembrare responsabili di ciò, la tiamina è l’agente terapeutico che ha letteralmente salvato la vita a una significativa parte di pazienti. Perciò è dimostrato che la tiamina (vitamina B1) ha salvato vite tra gli etilisti.”

         Molte altre malattie, tra le quali il diabete, hanno beneficiato della somministrazione di tiamina. Essa è essenziale per la produzione di acido cloridrico, che aiuta la digestione. Aiuta ad eliminare la nausea, specialmente quella causata da mal di mare e mal d’aria. Allevia la fatica migliorando così la disposizione. Ha anche migliorato il tono muscolare dello stomaco e degli intestini e ciò procura sollievo dalla stitichezza.
La tiamina in dosaggi alti ha dato buoni risultati nel trattamento di forme di anemia che rispondono a tale sostanza. La tiamina ha un ruolo protettivo nel caso di avvelenamenti da piombo e sindrome della morte in culla. L’abilità mentale e il quoziente intellettivo sono stati migliorati con l’assunzione di tiamina. La tiamina favorisce l’attivazione dei neutrofili, che aiutano il sistema immunitario a combattere i batteri. La tiamina aiuta anche la muscolatura liscia e quella scheletrica, mentre non svolge un ruolo attivo nei confronti della muscolatura toccata dalla sclerosi multipla, dalla paralisi di Bell, dalla miastenia grave, e dalla sindrome di Ménière.

         I dentisti hanno riscontrato utile per il dolore dentario post-operatorio la somministrazione di tiamina. Il dolore può essere spesso evitato con la somministrazione di B1 al paziente prima dell’operazione. Una terapia a base di tiamina ha ridotto i tempi di rimarginazione degli alveoli dentari asciutti. Le prove dimostrano che il suo utilizzo per nervi feriti e malati non solo ristabilisce un funzionamento idoneo, ma allevia anche il dolore. Le persone che attirano gli insetti, possono provare ad assumere 100 mg al giorno, perché il sudore che contiene tiamina, li respinge.

Ricerche eseguite su esseri umani

  1. La vitamina B1 e il morale. Per molti anni Horwitt e i suoi collaboratori hanno studiato gli effetti psicologici della carenza di tiamina su pazienti psichiatrici ricoverati. I soggetti ricevettero quantità variabili di tiamina attraverso una dieta adeguata. Essi vennero analizzati per vari effetti da carenza.

    Risultati. La somministrazione di circa 0,4 milligrammi di tiamina ha migliorato delle condizioni specifiche, che comprendevano perdita di controllo emozionale inibitorio, caratteristiche maniaco-depressive e stato confusionale. (M. K. Horwitt et al., “Investigations of Human Requirements of B-Complex Vitamins,” National Research Council Bull. 116, 1948.)

  2. Vitamina B1 ed herpes zoster. A venticinque pazienti vennero somministrati 200 milligrammi di tiamina idroclorica per via intramuscolare al giorno.

    Risultati. L’herpes zoster, un persistente, doloroso raggruppamento di piccole vesciche, è stato trattato con successo. (A. L. Oriz, Medical World, Novembre 1958)

  3. Vitamina B1 e capacità mentale. Il dott. Ruth Flinn Harrel ha condotto un esperimento su 104 persone di età compresa tra 9 e 19 anni. Metà di essi presero una pillola di vitamina B1 ogni giorno, l’altra metà un placebo. L’esperimento durò sei settimane.

    Risultati. Da una serie di esami è risultato che il gruppo a cui è stata somministrata la vitamina ha guadagnato un quarto in più nella capacità di apprendimento rispetto all’altro gruppo. (dott. Ruth Flinn Harrel, “Effect of Added Thiamine on Learning,” in Rodale and Staff, The Health Seeker, pagg. 18, 19.)

LA VITAMINA B1 PUO’ ESSERE EFFICACE NELLA CURA DELLE SEGUENTI MALATTIE:



Organi Malattie
Apparato intestinale Diarrea

Stitichezza

Vermi
Cervello/sistema nervoso Abilità mentale

Confusione mentale

Etilismo

Malattie mentali

Neurite

Paralisi di Bell

Quoziente intellettivo

Sclerosi multipla
Cuore Insufficienza cardiaca congestizia
Denti Dolori ai denti
Gambe Crampi alle gambe
Occhio Ambliopia

Cecità notturna
Pelle Herpes zoster
Polmoni/apparato respiratorio Influenza
Organi Malattia
Testa Cefalea

Febbre
Sangue/apparato circolatorio Anemia

Diabete
Stomaco Dispepsia
Generale Affaticamento

Avvelenamento da piombo

Beri-beri

Etilismo

Miastenia grave

Pellagra

Predisposizione alle

Punture di insetti

Sindrome della morte in culla

Stress



Non si intende far utilizzare le nozioni contenute in queste pagine per scopi diagnostici o prescrittivi.
Per qualsiasi trattamento o diagnosi di malattia, rivolgetevi ad un medico competente.

Le informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione"
di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann
edito da
Alfa Omega Editrice
Via San Damaso,23 - 00165 Roma
Tel. (06) 630398 Fax 632196

Nessun commento: