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mercoledì 6 luglio 2016

Il Santo Rosario può salvare una famiglia in crisi! Ce lo dicono 10 santi

Il Santo Rosario può salvare una famiglia in crisi! Ce lo dicono 10 santi

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La preghiera è l’anello perfetto di congiunzione della famiglia. Gli sposi che pregano insieme non si lasciano. Resistono. E superano tutte le difficoltà, con l’aiuto di Dio e la presenza di Maria.

Ecco perchè dobbiamo continuare ad invitare le famiglie ‘ferite’, da tradimenti, liti, problemi di crisi, alla preghiera quotidiana del Rosario. Non dimentichiamo che la Messa quotidiana è ‘il certificato’ di garanzia della fedeltà. E della durata.
All’origine del Rosario vi sono i 150 Salmi di Davide che si recitavano nei monasteri.
Per ovviare alla difficoltà, al di fuori dei centri religiosi, di imparare a memoria tutti i Salmi, verso l’850 un monaco irlandese suggerì di recitare al posto dei Salmi 150 Padre Nostro. Per contare le preghiere i fedeli avevano vari metodi, tra cui quello di portare con sé 150 sassolini, ma ben presto si passò all’uso delle cordicelle con 50 o 150 nodi.
Poco tempo dopo, come forma ripetitiva, si iniziò ad utilizzare anche il Saluto dell’Angelo a Maria, che costituiva allora la prima parte dell’Ave Maria. Nel XIII secolo i monaci cistercensi svilupparono una nuova forma di preghiera che chiamarono rosario, perché la comparavano ad una corona di rose mistiche donate alla Madonna. Questa devozione fu resa popolare da san Domenico, che nel 1214 ricevette il primo rosario della Vergine Maria come strumento per l’aiuto dei cristiani contro le eresie.
Nel XIII secolo si svilupparono i Misteri del Rosario: numerosi teologi avevano già da tempo considerato che i 150 Salmi erano velate profezie sulla vita di Gesù. Dallo studio dei Salmi si arrivò ben presto alla elaborazione dei Salteri di Nostro Signore Gesù Cristo, nonché alle lodi dedicate a Maria. Così durante il XIII secolo si erano sviluppati quattro diversi salteri: i 150 Padre Nostro, i 150 Saluti Angelici, le 150 lodi a Gesù, le 150 lodi a Maria.
Verso il 1350 si arriva alla compiutezza dell’Ave Maria come la conosciamo oggi. Questo avviene ad opera dell’Ordine dei certosini, che uniscono il saluto dell’Angelo con quello di Elisabetta, fino all’inserimento di «adesso e nell’ora della nostra morte. Amen».
All’inizio del XIV secolo i cistercensi, in particolare quelli della regione francese di Trèves, inseriscono le clausole dopo il nome di Gesù, per abbracciare all’interno della preghiera l’intera vita di Cristo.
Verso la metà del XIV secolo, un monaco della certosa di Colonia, Enrico Kalkar, introdusse prima di ogni decina alla Madonna, il Padre Nostro. Questo metodo si diffuse rapidamente in tutta Europa.
Sempre nella certosa di Trèves, all’inizio del 1400, Domenico Hélion (chiamato anche Domenico il Prussiano o Domenico di Trèves), sviluppa un rosario in cui fa seguire il nome di Gesù da 50 clausole che ripercorrono la vita di Gesù. E come aveva introdotto Enrico Kalkar, i pensieri di Domenico il Prussiano erano divisi in gruppi di 10 con un Padre Nostro all’inizio di ogni gruppo.
Lisa Johnston | lisajohnston@archstl.org | Twitter: @aeternusphoto Rick and Maria Hill have a long tradition of opening their family's front door each Friday evening to invite families to come and pray the rosary with them. The nights include dessert and fellowship and includes families of all ages and sizes. Maria smiled as one of the younger children ran past during the third decade of prayer.
Tra il 1435 e il 1445, Domenico compone per i fratelli certosini fiamminghi, che recitano il Salterio di Maria, 150 clausole divise in tre sezioni corrispondenti ai Vangeli dell’infanzia di Cristo, della vita pubblica, e della Passione-Risurrezione.
Nel 1470 il domenicano Alain de la Roche, in contatto con i certosini, da cui apprende la recita del Rosario, crea la prima Confraternita del Rosario facendo diffondere rapidamente questa forma di preghiera: chiama Rosario «nuovo» quello con un pensiero all’interno di ogni Ave Maria, e Rosario «vecchio» quello senza meditazione, con solo le Ave Maria. Alain de la Roche riduce a 15 i Misteri (suddivisi in gaudiosi, dolorosi, gloriosi), e sarà solamente con Papa Giovanni Paolo II (un grande apostolo del Rosario), con la lettera apostolica «Rosarium Virginis Mariae» (2002), che verranno reintrodotti i misteri luminosi sulla vita pubblica di Gesù.
I domenicani sono stati grandi promotori del Rosario nel mondo. Hanno creato diverse associazioni rosariane, tra cui la Confraternita del Rosario (fondata nel 1470), la Confraternita del Rosario Perpetuo (chiamata anche Ora di Guardia, fondata nel 1630 dal padre Timoteo de’ Ricci, si impegnava ad occupare tutte le ore del giorno e della notte, di tutti i giorni dell’anno, con la recita del Rosario), la Confraternita del Rosario Vivente (fondata nel 1826 dalla terziaria domenicana Pauline-Marie Jaricot). La struttura medievale del Rosario fu abbandonata gradualmente con il Rinascimento, e la forma definitiva del Rosario si ha nel 1521 ad opera del domenicano Alberto di Castello. San Pio V, di formazione domenicana, fu il primo «Papa del Rosario». Nel 1569 descrisse i grandi frutti che san Domenico raccolse con questa preghiera, ed invitò tutti i cristiani ad utilizzarla. Leone XIII, con le sue 12 Encicliche sul Rosario, fu il secondo «Papa del Rosario».
0801m12aDal 1478 ad oggi si contano oltre 200 documenti pontifici sul Rosario. In più apparizioni la Madonna stessa ha indicato il Rosario come la preghiera più necessaria per il bene dell’umanità. Nell’apparizione a Lourdes del 1858, la Vergine aveva una lunga corona del Rosario al braccio.
Nel 1917 a Fatima come negli ultimi anni a Medjugorje, la Madonna ha invitato e ha esortato a recitare il Rosario tutti i giorni.
Anche i Santi ci sono di aiuto in questo cammino di riflessione, ecco alcune loro frasi che ci confermano quanto scritto sopra semplicemente.
Col Rosario si può ottenere tutto. Esso è una lunga catena
che lega il cielo alla terra; una delle estremità è nelle nostre mani
e l’altra in quelle della Santa Vergine.
..Non c’è preghiera più gradita a Dio del Rosario.
Santa Teresina
Il Rosario è la “scala di Giacobbe” per la quale
salgono le nostre preghiere e discendono le grazie.
Sant’Annibale Maria di Francia
Catena dolce che ci rannoda a Dio.
..L’orazione più cara a Maria.
Bartolo Longo
Da quando la Vergine SS. ha dato grande efficacia al Rosario,
non c’è problema né materiale né spirituale che non si possa risolvere con il S.Rosario e con i nostri sacrifici.
..E’ l’arma più potente con cui possiamo difenderci in battaglia
Suor Lucia, veggente di Fatima
Quante corone, tante anime salve.
San Massimiliano Maria Kolbe
Non vi è mezzo più sicuro della recita quotidiana del Rosario, per invocare la benedizione di Dio sopra la famiglia.
Papa Pio XII
Il Rosario è devozione divina, la più divina dopo la S.Messa.
San Carlo Borromeo
Il Rosario è un incontro quotidiano
al quale io e la Madonna non manchiamo.
San Giovanni Paolo II
Finché il Rosario sarà recitato, Dio non potrà abbandonare il mondo,
perchè questa preghiera è potente sul suo Cuore.
Santa Teresina
Quando noi recitiamo la corona di Maria SS. per qualche anima,
quell’anima sente questi smorzare le ardenti fiamme che la circondano
e prova un refrigerio di Paradiso.
Sant’Annibale Maria di Francia
Voglio ricordarvi carissimi amici e carissime amiche che è satana il terribile nemico della famiglia. E’ lui l’accusatore, il divisore, il falso amico di ogni sposo e sposa. E il diavolo del Rosario ha paura, tremenda paura!
di Daniele Venturi

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