In principio Dio creò il cielo, la terra e il Lisozima....
***
Un'altra sostanza fisiologica di inestimabile valore terapeutico e preventivo oscurata dal cinismo farmacologico |
Alexander Fleming, scopritore del Lisozima |
|
§1. Premessa.
In
più occasioni ci siamo occupati di sostanze terapeutiche o di farmaci
industriali scomparsi improvvisamente dal mercato, ed anche di recente
vi sono state denunce di questa prassi - che misteriosa non è - ad opera
di varie organizzazioni, tra le quali "Altro consumo", che ha chiesto
"...come mai farmaci essenziali scompaiono dalla circolazione e, in
un momento successivo ricompaiono sul mercato a prezzi 16 volte maggiori?".
Il
tutto nel sospetto torpore della burocrazia farmacologica, viceversa
fulminea e attivissima in situazioni gravemente carenti di seria
dimostrazione e riprova scientifica.
Ma
qui, purtroppo, non siamo soltanto di fronte ad illecite strategie
commerciali e contrattazioni da mercato delle vacche, con strette di
mano tra corruttori e corrotti. Stiamo parlando di sostanze o
specialità fondamentali ed irrinunciabili che non dovrebbero mai mancare nelle farmacie di uno Stato libero e civile.
Una
persona responsabile tralascerebbe d'avere sempre a disposizione,
nell'armadietto dei medicinali di casa, quanto indispensabile? Non
abbiamo tutti o quasi tutti almeno disinfettanti, cotone idrofilo,
qualche analgesico, un po' di bicarbonato? Non stiamo parlando di
maniaci dell'automedicina, ma di persone con un minimo di prudenza e
buon senso. Immaginiamoci, pantografando questo concetto
esemplificativo, lo stato: è mai concepibile tollerare assenze estese
quanto voragini in tema di farmaci e sostanze fondamentali? Vitamine e
sostanze fisiologiche, non fanno parte del nostro organismo? E se ne
fanno parte o sono prodotte ovvero sintetizzate da noi stessi, non è il
caso di dar retta al Vecchio e infinitamente Saggio buon Dio che le ha
previste, anziché a farmacologi di ignoranza inferiore soltanto alla
loro corruttibilità? E invece no. Queste puzzole morali pretendono di
correggere anche il Padreterno.
Non
siamo affetti da paranoia filo-vitaminologica, e non pensiamo affatto
che con vitamine e princìpi fisiologici si possa risolvere tutto. Ci
mancherebbe. Ma è Scienza (con la esse maiuscola) attribuire molti stati
patologici o loro acutizzazioni a carenze o difetti di assorbimento di
un gran numero di molecole e, di conseguenza, è ineludibile l'obbligo
morale e scientifico di impiegarle quale strumento precipuo o
coadiuvante nei casi deputati (che sono numerosissimi).
E
invece, per il gusto di criticare il Creatore (col quale,
evidentemente, non corre buon sangue) e - soprattutto - di mantenere
ricchezze e potere, non ci si disinteressa soltanto, ma si ricorre a
tattiche di sottile nefandezza. Lo si fa a volte d'emblée, altre con
graduale e sotterranea azione. Si contatta magari l'azienda
farmaceutica, le si "consiglia" di lasciar perdere quel determinato
preparato e, se non accetta il consiglio, glielo si fa accettare. Lo
stesso avviene per aziende chimiche, quando si tratta di principio
attivo fornito sfuso, o di sostanza fisiologica prodotta per sintesi.
Nei casi estremi si può arrivare, costi quel che costi, a far
incorporare il produttore da uno dei giganti della farmaceutica, che
provvederà a radiare il farmaco/sostanza indesiderati.
Non sembrino questi concetti pretestuosi: qui si tratta della vita e della salute nostra e dei nostri figli!
§2. Chi era (è) costui?
La
nostra è fissazione? Propensione alla polemica? Sclerotizzazione in
idee preconcette? Siamo sicuri di no. Che vit. C e vit. A, in opportuna
posologia e ragionati tempi di somministrazione, forniscano un
validissimo contributo in occasioni di malattie infettive, è caposaldo
delle conoscenze scientifiche risalenti ad almeno ottanta anni fa. E
lo stesso dicasi del Lisozima. Eccoci al tema della discussione
odierna: Lisozima, chi era costui? Facciamo allora le presentazioni:
"Il
lisozima trova frequente indicazione per le sue capacità
batteriolitiche e per l'attivazione dell'immunità naturale, di cui è un
costituente. È documentato il suo ruolo nella resistenza alle flogosi
batteriche e virali e la sua carenza è spesso associata a fragilità
degli epiteli aerodigestivi superiori e alla frequenza ed intensità di
recidive. Anche se non ha una rilevante efficacia antitumorale diretta,
può agire attivando macrofagi e cellule immunitarie e l'immunogenecità
delle popolazioni neoplastiche. Attraverso la lisi di cellule batteriche
e virali, può liberare molecole ad attività immunitaria e antitumorale.
L'azione del lisozima si estende alla flora patogena protozoaria,
raggiungendo un ampio spettro terapeutico esteso alle patologie
gastrointestinali e del cavo orale. Potenzia decisamente l'effetto
antibatterico degli antibiotici, che a seconda delle condizioni può
sostituire o integrare, limitando notevolmente il deficit immunitario
spesso associato alla patologia neoplastica e aggravato dai trattamenti
chemioterapici. La sua assenza di tossicità, in quanto molecola
biologica, e l'efficacia ne consigliano un uso frequente e soprattutto
nelle situazioni conclamate di immunodepressione neoplastica".
Utilizzo:
"Fa parte del modulo variabile. Si
può somministrare in dosaggi di 3 g al giorno, aumentabile al bisogno
senza rischio di tossicità o sovradosaggio. Sono consigliabili 2
compresse da 500 mg per 3 volte al giorno ai pasti. Nelle lesioni
del cavo orale o delle vie aerodigestive superiori, è consigliabile fare
sciogliere in bocca lentamente una compressa da 500 mg anche ogni due
ore. Le sue proprietà litiche su virus, batteri e protozoi sono dovute
all'attività enzimatica e al fatto che, essendo una proteina fortemente
basica, il lisozima può superare facilmente l'esile membrana della
cellula virale e denaturarne il DNA fortemente acido".
Abbiamo tratto queste verità dal gemello sito medico-scientifico www.metododibella.org., che riporta anche una vasta bibliografia, troppo lunga per riportarla in questo contesto. Vedasi:http://www.metododibella.org/it/mdb/ dettaglioDocumentazione.do?idPa=5879&idPrincipio=8749&pre=Lisozima
Il chilometrico elenco di lavori toglie di mezzo i soliti mistificatori di mestiere, iperattivi come certi alienati mentali.
In
più noi abbiamo rintracciato una "chicca" che fornisce spunti di
riflessione non solo sulle basi scientifiche di questa sostanza - una
delle tante ideate dal Prof. Dio, dell'Università del Paradiso (dove i
nepotismi non possono nulla) - ma anche sui motivi della sua programmata
"radiazione". Perché radiazione? Semplice: avete sentito parlare del
business dei vaccini? Del business degli antivirali e degli antibiotici
"di ultima generazione"? Basti questo accenno.
La
chicca consiste nell'avere reperito una corposo depliant dedicato agli
addetti ai lavori, a suo tempo pubblicato dalla ditta produttrice, la
SPA (Società pro Antibiotici) di Milano. Mancando la data di stampa,
l'abbiamo fatto risalire ai primi anni sessanta, sulla base dei lavori
citati nell'ampia bibliografia allegata e di alcune didascalie alle foto
di testo (vedi copertina nell'immagine seguente).
La copertina del depliant
reca, come si può constatare, sotto i caratteri in grassetto "LISOZIMA SPA", la legenda delle principali indicazioni: antiflogistico, antibatterico, antivirale, antioncotico, eutrofico.
Nella pagina successiva, la citazione di Fleming, che scoprì il
Lisozima prima ancora degli antibiotici, alla quale segue un po' di
storia. Ricopiamo.
"Le
lacrime non sono acqua. Contengono un'importante sostanza scoperta da
Sir Alexander Fleming, prima ancora della penicillina. Si tratta di un
enzima che può distruggere numerosi ceppi batterici in pochi minuti. L'esistenza
di questo enzima, che Fleming battezzò Lisozima, spiega perché un
organo tanto delicato come l'occhio umano raramente possa essere
infettato dai germi presenti nell'atmosfera.
Le
due grandi ed apparentemente distinte scoperte di Fleming, della
Penicillina e del Lisozima, hanno impresso un nuovo ed insospettato
corso alla ricerca scientifica ed alla terapia.
Il
Lisozima è presente nel sangue, nei tessuti e nelle secrezioni,
specialmente nel latte della donna (mentre manca nel latte di mucca) e
si trova in concentrazione elevatissima nel cervello e nel surrene.
Esso
costituisce una barriera fisiologica, una difesa naturale, contro
l'invasione di batteri e di numerosi virus. I microrganismi soccombono
all'azione lisante, flocculante, agglutinante e decapsulante del
Lisozima. I virus erpetici, gli adenovirus, come pure i virus
influenzali e numerosi altri virus, vengono nettamente inibiti dal
Lisozima. In molte affezioni si può dimostrare un deficit di Lisozima,
espressione di abbassamento del potere immunitario e difensivo
dell'organismo.
Anche
molte tossine elaborate nell'organismo malato vengono inattivate dal
Lisozima, come ad esempio i pirogeni endogeni della febbre, la
malignolipina e la oncolipina dei tumori, la tossina difterica, ecc.
Il
Lisozima, dotato di molteplici e complesse azioni, enzimatiche e non
enzimatiche, ha rivelato sorprendenti e nuove proprietà terapeutiche in
molteplici affezioni".
Qualche
breve osservazione. Una rilevante omissione riguarda la segnalazione
della presenza della sostanza nella saliva. Trattandosi, insieme alle
vie nasali, del primo ingresso di microrganismi patogeni, appare chiara
ed evidente la grande portata di questa difesa naturale. Se non disponessimo del lisozima nella saliva, una immensa quantità di infezioni di varia natura affliggerebbe l'uomo.
La
seconda nota riguarda il latte materno e la sua insostituibile e
preziosa attività. Non è solo saggezza popolare affermare che i bambini
allevati al seno si dimostrano prevalentemente più robusti e con
maggiori difese immunitarie di quelli allattati artificialmente, ma dato
scientifico consolidato, anche se questa verità non riguarda solo il
lisozima. Senza
mancare di dire chiaramente che, per noi, certe madri che rifiutano di
allattare i loro piccoli per non sformare il seno (ammesso che sia vero)
non sono né vere madri né vere donne, alla luce di quanto sopra appare
particolarmente grave e rivoltante lo scandalo di questi giorni
riguardante alcuni pediatri imputati di corruzione. Per coloro ai quali
fosse sfuggita la notizia (che non ha avuto il privilegio di occupare i
primi titoli dei telegiornali): si tratta di 12 pediatri (due dei quali
primari ospedalieri!) i quali, dietro benigna regalìa di smartphone e
iphone, computer, condizionatori, televisori, viaggi pagati in località
turistiche di moda (Sharm el Sheik, India, Stati Uniti, Parigi, Londra,
Istanbul), nonché crociere e tour per sé e famiglia, si prestavano a
fare il lavaggio del cervello a giovani mamme perché non allattassero i
loro bimbi, ma ricorressero al latte in polvere di alcune note marche
(naturalmente ci auguriamo che gli imputati risultino innocenti).
Per
noi, alla luce delle proprietà del latte materno - grazie anche
all'elevato contenuto di lisozima - il capo d'imputazione dovrebbe
ricomprendere il reato di lesioni colpose gravi e, in caso di dimostrata
colpevolezza, la pena, pesante, dovrebbe prevedere il divieto a vita
dell'esercizio della professione e la radiazione dall'albo. Ma qui
stiamo forse sognando ad occhi aperti.
Ad
un particolare appena letto (il lisozima non è presente nel latte
vaccino) si lega un'altra delle "strane" peculiarità del lisozima. La
sostanza, ricavata dall'albume di uovo di gallina, viene usata
generosamente nel corso della lavorazione del Parmigiano Reggiano, dato
che distrugge non solo miriadi di virus e batteri, ma anche alcuni tipi
di miceti nocivi. Tale impiego massivo è, fra l'altro, assai economico: il
lisozima in polvere costa letteralmente quattro soldi, e chiunque
potrebbe procurarselo a chili, per pochi euro, rivolgendosi ai
produttori di parmigiano. Sia un'azienda produttrice che un farmacista
galenico non fanno altro che ritirare la polvere di lisozima cloridrato,
compressarlo con la compremitrice insieme agli eccipienti: che, nella
produzione industriale, sono costituiti da lattosio,
amido, talco, magnesio stearato, gomma arabica. Ma l'azione
farmacologica della sostanza pura è praticamente analoga.
§3. Le virtù terapeutiche del lisozima.
Seguendo il dossier, leggiamo:
"Il Lisozima fattore dell'immunità naturale.
Le
indagini elettroforetiche indicano l'influenza diretta del lisozima
sulle globuline plasmatiche, con un incremento della frazione gamma
globuline nonché della properdina.
Non
meno interessante, in relazione con l'immunità, è l'aumento dei tassi
serici di agglutinine, evidente dopo la somministrazione di dosi
relativamente modeste di lisozima (25-50 mg. pro die). Ha pure
importanza l'aumento della fagocitosi leucocitaria; interessantissima
poi la presenza di lisozima nel nucleo attivo della molecola della
stessa properdina, che svolge un grande ruolo nei processi immunitari.
Il
lisozima nell'organismo non si trova libero, ma in forma combinata,
formando sali complessi con altri enzimi, con ormoni, con l'eparina, con
vitamine, con glicoproteine e con lipoproteine ecc.
Ciascuno di questi complessi acquista proprietà peculiari di grande importanza fisiologica e terapeutica".
Dopo
di che inizia la trattazione dei possibili impieghi del lisozima. Una
lista sorprendente, per noi miseri mortali: ma ancor di più per quegli
abusivi inquilini di camici bianchi che, nel migliore dei casi e in un
lampo di reminiscenza, farfugliano che la sostanza serve solo contro
l'herpes. Per motivi di spazio non possiamo riportare tutti i casi di
benefico impiego della sostanza, qualcuno dei quali, pur fornito di
plausibilità scientifica, potrebbe essere anche un po' sottolineato nel
testo sotto esame. Ci limitiamo a circostanziare l'elenco prima
accennato, soffermandoci brevemente sulle azioni più eclatanti.
-Attività antiflogistica
-Attività antivirale
-Azione antioncotica
-Attività contro i protozoi (trichomonas, treponema ecc.)
-Azione eutrofica ed anticachettica
-Azione accelerante la cicatrizzazione delle ferite e la formazione di callo osseo nelle fratture
-Azione analgesica
-Attività agglutinante
-Azione antifebbrile
-Attività emostatica e antiemofilica
-Attività normalizzatrice della flora enterica
-Azione antigeriatrica (antifibrosica e antisclerotica)".
E'
da chiarire, di fronte a questo impressionante elenco di benefici, che
non siamo in grado di confermarne tutti i numeri, ma, per averne
constatati alcuni - e non di rado su noi stessi - è indiscutibile che
alcune azioni solo il Lisozima è in grado di svolgerle in tale misura ed
in analoga totale assenza di effetti collaterali o tossicità!
Ci
limiteremo quindi ad alcune applicazioni, nelle quali i risultati sono
talmente chiari, provati, indiscutibili e insostituibili, da farci
ritenere doveroso parlarne: in attesa di trarre deduzioni e conclusioni
sulla guerra sommersa che è stata e viene condotta contro questa grazia
di Dio (nella totale accezione del termine), invisa a chi da Dio - oltre
che dalla natura, dalla scienza e dalla moralità - ha divorziato.
Circa l'impiego nelle infezioni virali, il citato dossier recita:
"Il
suo spettro d'azione è notoriamente aspecifico ed ampio, estendendosi a
virus delle più varie dimensioni. L'azione clinica del Lisozima può
essere attribuita:
a)alla difesa aspecifica dell'enzima come fattore dell'immunità naturale
b)alla sua attività antiflogistica
c)ad un'azione diretta sulla proteina basica elettropositiva sopra i virus, elettronegativi;
d)alla
proprietà del Lisozima di complessarsi con gli acidi nucleinici (DNA,
RNA) e con le lipoproteine, elementi costitutivi di tutti i virus, ed
essenziali per la loro vita;
e)alla proprietà competitiva enzimatica del Lisozima sopra substrati glicoproteici necessari per lo sviluppo dei virus".
Seguono alcune situazioni patologiche specifiche. Ne riportiamo alcune.
-Herpes Zoster (ed Herpes Simplex).
In queste patologie il Prof. Di Bella univa vit. A e vit. B12(intramuscolo).
La vit. A la consigliava in sinergico impiego localizzato col Lisozima
(assunto anche per os), ungendo le parti interessate, cospargendole con
Lisozima polverizzato e coprendo il tutto con carta oleata (o altro
materiale impermeabile, come le pellicole trasparenti per alimenti)
assicurata da cerotti. L'effetto, avendo un minimo di pazienza, si
manifesta in modo chiaro sia sull'estensione e la gravità della lesione,
che con un assai gradito supporto antalgico.
-Stomatiti virali. Anche in questo caso l'applicazione topica è di grande efficacia.
-Forme influenzali.
Gli
antipiretici, come non si stancava di ammonire lo scienziato, debbono
considerarsi giustificati solo in caso di forti rialzi termici, specie
nei bambini. Essendo ormai pressoché ignorata la Fisiologia, si
dimentica che l'aumento della temperatura corporea costituisce una
difesa naturale dell'organismo contro le affezioni esogene da
microrganismi. Inibirne costantemente l'intervento significa
"disabilitare" meccanismi delicati e porre le premesse per una futura
debolezza immunitaria. Il Lisozima, in posologie significative (3 o più
grammi intervallati nel corso della giornata), continuati fino a
scomparsa della sintomatologia, hanno ragione della maggior parte dei
fatti influenzali, a condizione che si intervenga prima di forti
complicanze e si uniscano al Lisozima vit. A (che, ai tempi nei quali si
studiava ancora, era nota come la "vitamina antinfettiva") e vit. C. Naturalmente
un buon medico, di fronte alla palese sovrapposizione e
all'insediamento di resistenti ceppi batterici, specie a livello
broncopolmonare, deciderà se ricorrere, per il tempo strettamente
necessario e con posologie equilibrate, a specifici antibiotici. Un
presidio formidabile, ed egualmente innocuo, sarebbero le
gammaglobuline: anch'esse "radiate" (esclusivamente dalla farmacopea
italiana...) in quanto concorrente di farmaci che, meno efficaci e con
forti effetti collaterali, hanno almeno il pregio di rendere molto di più.
Un'altra dimostrazione di robusta efficacia si ha nei comuniraffreddori,
sempre con l'aiuto di vit. C ed A e col concorso di frequenti lavaggi
delle fosse nasali con gli specifici prodotti o con semplice soluzione
fisiologica. Senza dimenticare questo ulteriore suggerimento del prof.
Di Bella: "...abbiamo all'uopo provveduto a spalmare
sulla superficie della mucosa preventivamente ed accuratamente detersa
ed asciugata dal muco, della vitamina A (axeroftolo palmitato),
aiutandoci eventualmente con una bacchetta sterile di vetro intinta
nella vitamina stessa......Con questo trattamento si possono attenuare
e, in molti casi, anche guarire riniti stagionali, acute, subacute o
croniche, eventualmente complicate da bronchiti asmatiche anche
inveterate e resistenti alle comuni terapie. Anche le riniti atrofiche
abbiamo visto reagire bene alla predetta terapia, ricevendo valido
giovamento e giungendo anche a guarigione dopo congrua durata di
trattamento. Se l'applicazione si pratica bene al primo inizio di un
raffreddore, in molti casi si riesce a farlo abortire. La mucosa nasale
ci è sembrata particolarmente reattiva agli effetti della carenza
relativa della vitamina A. Sembra che l'applicazione locale promuova in
sommo grado l'eutrofia della mucosa e riduca parallelamente la sua
funzione recettrice, riflessogena agendo forse anche direttamente sulle
terminazioni aspecifiche trigeminali" (Luigi Di Bella: "Cenni di
Fisiopatologia del naso" - II° Corso Internazionale di Chirurgia
funzionale del setto e della piramide nasale, Bologna, luglio 1978).
Quanto
scritto, ovviamente con posologie più modeste, è applicabile in forma
preventiva. Ai primi sospetti starnuti...., o dopo una forte
infreddatura, o anche dopo essere stati a lungo vicini a persone affette
da influenza o raffreddore, la combinazione Lisozima (possibilmente,
specie la sera, tenuto sotto la lingua prima del riposo notturno)+Vit.
A+Vit. C scongiura il contagio o rende di breve durata e deboli le
conseguenze. Specie nel bambino e nell'anziano questi presìdi
terapeutici sono preziosi, evitando, fra l'altro, non sempre innocue
vaccinazioni.....e, nel corso di malattie esantematiche dell'infanzia,
riducendo decisamente la loro virulenza o guarendole.
-Virosi intestinali.
In
diverse situazioni che interessano questo distretto, il Lisozima è
sempre un valido coadiuvante. Non essendo corretto generalizzare, sarà
il medico competente a decidere di aggiungerlo ad altri presìdi
specifici (Cliochinolo, fermenti lattici, neomicina solfato e
bacitracina ecc.).
-Sull'azione antibatterica ed antiflogistica ci riferiamo nuovamente al testo prima più volte citato.
"Il
Lisozima, come affermò Fleming, rappresenta un mezzo di protezione
naturale e di difesa contro i germi. L'azione antibatterica del lisozima
è dovuta a diversi meccanismi: azione microbicida diretta; inibizione o
rallentamento dello sviluppo dei germi per l'intervento, diretto o
indiretto, nei processi immunitari e flogistici; distruzione della
parete batterica. Lo stesso Fleming constatò l'azione lisante
dell'enzima sulla Brucella abortus e, successivamente, sopra il
bacillo del carbonchio; Wolff sopra lo stafilococco, lo streptococco
emolitico, il meningococco, il gonococco e ilMicrobacterium tubercolosis.
Gohar riscontò il lisozima attivo sopra le forme vegetative di germi
sporigeni; Melnik e coll. confermarono le osservazioni sopra il Perfringens oedematiens ed
altri clostridi; Cabezas e Vacaro controllarono l'attività sopra
stafilococchi, gonococchi, meningococchi, pneumococchi, streptococchi;
Albano sopra lo Shigellas e il bacillo difterico. Cavallo,
Myrvick e coll., infine, confermarono una evidente azione battericida
sul bacillo di Koch dopo un prolungato contatto con l'enzima, Giacardi e
Baricalla sulTrichomonas vaginalis e Costa e Casciano sul Treponema pallidum ".
Ecco,
suggestiva dimostrazione delle azioni descritte, tre immagini. La prima
si riferisce ad un bacillo, tipicamente a forma di bastoncino.
La
seconda e la terza mostrano come, sotto l'azione del Lisozima, il
bacillo perda gradualmente la parete cellulare, assumendo forme rotonde
(protoplasti o sferoplasti). Da: "Scientific American"-Fleming's
Lysozyme-202, 6:134, giugno 1960. Ingrandimento a 15.000 diametri.
-Impiego in pediatria.
Era più sistematico che frequente, prima che la falce di scellerate linee guida ne inibisse, di fatto, il ricorso.
All'inizio del paragrafo relativo si legge:
"La
pediatria è una delle specialità mediche che ha ottenuto maggior
profitto dall'impiego del Lisozima dal punto di vista immunologico,
nella terapia delle infezioni virali e batteriche, per regolarizzare la
flora batterica intestinale e per la sua favorevole influenza sopra una
migliore digestione del latte vaccino e in polvere.
Il Lisozima, aggiunto al latte vaccino, provoca la formazione di un coagulo più fine e uniformemente disperso.
L'enzima
permette ai fermenti proteolitici di esercitare più facilmente la loro
azione sopra coaguli più frazionati, facilitando una più completa e
facile digestione del latte, che determina un incremento
dell'assorbimento intestinale delle proteine, espresso come un aumento
della percentuale di azoto totale ingerito. Questi fatti spiegano il
benefico influsso del Lisozima sul decorso clinico dei disturbi della
nutrizione, la più pronta risoluzione dei sintomi tossici e permettono
di considerarlo come un fattore fisiologico anabolizzante di notevole
interesse pediatrico. .....
Grazie all'aggiunta del lisozima ad un regime di alimentazione artificiale, si può ottenere:
a)un predominio di forme bifide dei germi saprofitici come avviene normalmente nel bambino alimentato al seno;
b)una
migliore digestione del latte, con conseguente facilitazione
dell'assorbimento degli aminoacidi oltre che degli idrati di carbonio
dei grassi;
c)un incremento ponderale;
d)una minore incidenza di morbilità infettiva
e)una maggiore protezione dal punto di vista immunologico".
Un'azione
di grande interesse ed importanza è svolta dal lisozima nel passaggio
dall'alimentazione al seno e quella vaccina o artificiale. Il latte
materno contiene il Lactobacillus bifidus, assente nel latte
vaccino ed in quello artificiale, per cui, finito il periodo di
svezzamento fisiologico da parte della mamma, la flora batterica del
bambino subisce notevoli variazioni, e non propriamente positive: la
vegetazione gram-positiva diventa gram-negativa, favorendo lo sviluppo,
fra l'altro, della Candida. L'impiego del lisozima impedisce che ciò
avvenga.
Nella doppia
immagine seguente, può notarsi l'azione del Lisozima sulla caseina del
latte (prima della somministrazione - sopra, dopo la somministrazione
-sotto).
§4. Conclusioni.
Come
già detto, le nostre note non aspirano certo a trattare in misura
esauriente l'azione di questo prezioso e insostituibile enzima: non è la
sede e non è il modo di affrontare un argomento così vasto e
importante. Se abbiamo fatto questi cenni è prevalentemente (non
esclusivamente) a scopo esemplificativo; meglio ancora: emblematico.
Preghiamo
il lettore di seguirci con un po' di pazienza in questo nostro tirare
le conclusioni: ne ricaverà una visione fondata, documentata, certa, di
uno dei tanti delitti che si commettono a danno della salute nostra e
dei nostri figli. Delitti, sissignore. Infatti:
- 1)
Ci troviamo di fronte ad una sostanza fisiologica prodotta nel nostro
organismo, della quale è dimostrata la formidabile azione di protezione,
ad ampio spettro, da numerosissimi agenti infettivi. Se l'uomo non
pullulasse di lisozima, sarebbe continuamente ammalato per l'offesa di
germi patogeni;
- 2) E' una sostanza provatamente e completamente atossica, anche ad alte dosi;
- 3) Se ne conoscono nei più minuti dettagli i meccanismi d'azione e la sconfinata versatilità d'impiego;
- 4) Costa pochissimo e farebbe risparmiare - letteralmente - centinaia di milioni di euro all'anno al SSN e, quindi, a noi;
- 5) Consentirebbe un'azione preventiva efficace e senza preoccupazioni di effetti avversi dalla più tenera alla più avanzata età;
- 6)
Eviterebbe o ridurrebbe in molti casi l'impiego di farmaci con serie
controindicazioni, come polivaccini che possono comportare ed
hanno comportato gravi ritorni (tra i quali l'insorgenza di mortali
malattie ematologiche), od antibiotici ancor oggi disinvoltamente
somministrati in modo indiscriminato con grande "gioia" del popolo dei
batteri, che hanno avuto il regalo, generazione dopo generazione, di poter diventare sempre più resistenti;
- 7)
Stante l'assenza di cautele d'impiego, consentirebbe di tenerselo in
casa e di curarsi - magari seguìti dal medico di famiglia - lasciando
perdere antibiotici, antipiretici, farmaci per le complicazioni di
malanni di stagione, che potrebbero spesso essere bloccati sul nascere
da opportune misure di prevenzione.
Insomma,
senza volerne enfatizzare le proprietà (ripetiamo: non si possono
gettare nel pattume tout court antibiotici o altri medicamenti, quando
appropriati nell'uso) e farne una panacea, siamo di fronte ad uno dei pilastri basilari della farmacopea internazionale.
Ed
è proprio questa la disgrazia del Lisozima: nuocere al riprovevole
mercato del farmaco, agli utili illeciti, alle tangenti che umiliano la
dignità e l'immagine del nostro Paese e della civiltà scientifica. Per
cui: al rogo!
Nel
ribadire ancora che si tratta di sostanza fisiologica, mancando della
quale la specie umana si sarebbe estinta da millenni, diamo un'ultima,
semplice occhiata all'impiego ed alle forme di somministrazione
disponibili una cinquantina d'anni fa e paragoniamo il tutto alla
situazione attuale.
Nella pubblicazione dalla quale abbiamo tratto spunto risulta che erano disponibili le seguenti confezioni:
1)Lisozima iniettabile:
a) Fiale da 25 mg. (pediatrico)
b) Fiale da 75 mg.
c) Flaconcino da 125 mg. con solvente
d) Flaconcino da 250 mg. con solvente
2)Lisozima Compresse:
a) Cp. da 2 mg. (pediatrico)
b) Cp. da 10 mg.
3) Lisozima pomata: tubetto da 10 grammi
4) Lisozima polvere aspersoria da 5 gr.
Negli
anni successivi entrarono in commercio confezioni di compresse da 50,
250 e 500 mg., decisamente più efficaci, mentre sparirono tutte le
altre. La limitazione di impiego fu grave (specie per la confezione in
pomata e quella in polvere), dato che sottrasse ai pazienti importanti
impieghi a livello topico. Fu per questa ragione che il Prof. Di Bella
iniziò a consigliare di schiacciare le compresse fino a ridurle in
polvere.
Ed oggi?
Oggi
il Lisozima è sparito, come specialità farmaceutica. Fortunatamente è
agevolmente reperibile presso una delle farmacie galeniche accreditate
Mdb. Tanto per cambiare, si è intonato il famoso terzetto di Rosina, Figaro e del Conte del secondo atto del Barbiere di Siviglia: "Che si fa?/Zitti, zitti, piano, piano,/non facciamo confusione;/per la scala del balcone/presto andiamo via di qua".
Dopo
un lascia-e-piglia durato alcuni mesi, alias dopo fasi di assenza e
ritorno sui banchi delle farmacie, ora non si trova più nemmeno nei
depositi dei distributori.
PERCHE'??
Perché,
nel tempo, dalle ampie indicazioni originarie (del Padreterno, non
delle linee coadiuvanti Mdb) ci si è ridotti al solo impiego nell'Herpes
e, da qui, alla scomparsa?
Perché, nonostante un prezzo al
pubblico inspiegabilmente elevato, tenuto conto dei costi infimi della
materia prima, ed una domanda forse non stratosferica, ma viva, non si è
ritenuto conveniente (ammesso che il motivo sia questo....) proseguirne
la produzione?
Perché un principio attivo insostituibile, senza
alcuna alternativa a livello di efficacia e assenza di
controindicazioni, non è stato mantenuto a carico del Servizio Sanitario
Nazionale (lo sono frotte di farmaci inefficaci e nocivi)?
Perché
- infine - non si è rispettata la disposizione di legge per la quale,
quando case farmaceutiche non hanno interesse a produrre un principio
attivo fondamentale, deve provvedervi lo Stato di propria iniziativa?
E
voi, voi che blaterate di libertà, di progresso, di tempi oscuri
tramontati con l'alba dello "stato democratico", volete rendervi conto
che non pensate e dite verità, ma masticate semplicemente slogan e siete
vittime di lavaggi del cervello durati decenni? Ma di quale libertà
parlate? Sapete davvero cosa significhi libertà?
Il
primo bene, il primo diritto, è quello di poter preservare la propria
vita e la propria salute: ed i vostri guru hanno sostituito alla scienza
i diktat dei servi delle case farmaceutiche, che "non hanno mai tastato
il polso di un ammalato", opprimendo libera ricerca, libera medicina,
libertà di cura (s'intende, quest'ultima, nel rispetto della letteratura
scientifica).
Il
diritto all'incolumità personale e dei propri cari: ....e te la
presento. Basta sentire le cronache dei quotidiani morti ammazzati, dei
feriti, picchiati, rapinati, derubati, espropriati della propria casa
tra inerti sospiri istituzionali. E se ti azzardi a dare un calcio nel
sedere a chi tenta di scipparti per strada o di rompere un bastone in
testa a chi t'è entrato in casa e ti minaccia con una 7.65, apriti
cielo: sei additato all'esecrazione popolare quale belva umana.
La
famiglia, unico conforto di fronte al cinismo ed alla freddezza della
società, unico baluardo della continuazione dell'individuo attraverso i
propri figli, hanno tentato e tentano di distruggerla con ferocia.
L'amore
per il proprio paese e la propria storia: idem come sopra. La storia
d'Italia - quella vera - è stravolta e falsificata sui libri di scuola
in nome di una non meglio precisata "retorica" che l'avrebbe
precedentemente afflitta. I confini d'Italia non esistono più, chiunque
può entrare ed uscire a piacimento, alla faccia di chi ha sacrificato la
vita per difenderli, ed offendere il tuo credo religioso
perché....tutte le religioni debbono essere eguali (a casa tua...).
La casa: e poco ci manca che possederla non sia rubricato fra i reati.
Cercate,
andando contro corrente, di educare i vostri figli, di trasmetter loro
princìpi sani, evitargli errori che avete commesso, renderli più forti
di fronte alle asperità ed agli inganni della vita, dar loro un
avvenire: ma se osate dar loro qualche sculacciata rischiate che vi
tolgano la patria potestà; salvo cercare di inculcare loro che la
famiglia è un'anticaglia che stride coi diritti civili e di convincerli
che è grasso che cola lavorare dieci ore al giorno per 400€ di stipendio
senza contributi.
La
libertà ed il progresso, cari signori pronti a vociare in masse
oceaniche al grido di "porco qui, porco là, abbasso giù, abbasso su,
boia di qua e boia di là", non consistono nel potersi rincretinire - al
di là della cretinaggine congenita - con droghe che distruggono
inesorabilmente ed irreversibilmente mente e fisico, facendo morire di
crepacuore chi vi ha dato la vita e riducendoli sul lastrico; né essere
definiti "diversamente intelligenti" anziché imbecilli, "diversamente
colti" anziché più ignoranti di un somaro, "balordi" anziché assassini,
"diversi" anziché cittadini di Sodoma e Gomorra (in attesa di riedizionidemocratiche della Bibbia). E'
per colpa degli imbecilli se chi rifiuta di ridursi ad eco di farabutti
e mascalzoni, lavora, rinuncia e si sacrifica, apprezza umanità e
bontà, carità cristiana e bellezza, e ritiene dovere etico cercare di
migliorare se stesso; è per colpa di costoro - ripetiamo - se deve
soffrire per tante prepotenze ed ingiustizie ammannite quali
manifestazione di civiltà e giustizia sociale.
Abbiamo costellato queste righe di "perché".
In
realtà, la risposta la conosciamo o possiamo conoscere tutti. Da anni o
decenni la nostra salute è nelle mani di personaggi strettamente
apparentati - sotto il profilo delle finalità, del nitore morale, del
senso di responsabilità - a coloro che decidono sull'attribuzione degli
appalti pubblici. La differenza drammatica è che qui il rischio non è
quello del crollo di palazzi o dello sprofondamento di strade ed
autostrade, ma di un prematuro incontro tra gli utenti della sanità e
l'Inventore del:
LISOZIMA.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
14 commenti:
Tutto sacrosantemente vero.Questo dimostra ancora una volta l'ignoranza di quasi tutti i medici: non solo ignoranti disinformati e sprovveduti ma avidi,corrotti e a libro paga di Big Pharma.Povera medicina in che mani sei caduta.Vero e anche che il lisozima e troppo caro 30 cpmpresse da 500 mg costano 24 euro,troppo tenuto conto che su internet ho acquistato 1chilogrammo di lisozima a solo 98 euro.Una bazzecola!,Ho ,64 anni e dall eta di venti,dopo esermi abbondantemente informato,lo uso con grande successo,per tutte le patologie sopra descritte.E senza nessun,nessun effetto collatetale! Scusaye se vi pare poco.In questi casi dovrrbbe intervenire l AIFA imponendo alle case farmaceutiche di mantenere sul mercato il loro farmaco. Ma,l AIFA non e indipendente, come dovrebbe essere,e la stragrande maggioranza dei suoi componenti e a libro paga do Big Pharma che sa fare molto bene i suoi intrressi al contrario dell AIFA che dovrebbe operare solo ed esclusivamente nell interesse dei cittadini e del sistema sanitario nazionale. Cosa che non fa perche quasi completamenye asservita ai desiderata di Big Pharma. Vuoi saperne di piu? Contattami: 3421314367. Gino
ciao Gino, dove hai trovato 1kg di lisozima ? attendo tue grz
Dove posso trovare il lisozima?grazie attendo risposta
Lo sto cercando da tempo..ma niente..Qualcuno mi dica dove posso trovare il LISOZIMA!!!L'ho trovato come ingrediente nei prodotti di Bioextra..ma non da solo🙄
Ho trovato il lisozima in polvere (forse quello che usano le aziende casearie) ma non so come assumerlo. qualcuno può dirmi come fare?
Grazie
Posso chiederti dove ?
farmaciagricola.com ho preso un barattolo di 100 grammi a 27 euro. Un grammo di polvere due tre volte al giorno da aumentare in caso di necessità.
Come lo assumi? Sciogliendolo in acqua? e quando lo prendi: ai pasti o anche lontano dai pasti?
Lo devi prendere dopo i 3 pasti sciogliendo sotto la lingua usando un cucchiaino di plastica
Lisozima 500mg compresse SpaSpa è presente in tutte le farmacie, richiedetelo e usatelo è. Lo uso io e curo il mio cane dalla leishmaniosi con ottimi successi, ho abbandonato la chemio appena in tempo, ora assume 3 compresse al giorno e si sta riprendendo a vista d'occhio, a fine mese rifarà le analisi e vedremo i risultati.
Grazie per l' articolo, indubbie le proprietà del lisozima, ma è stato scoperto negli anni '20...se fosse così semplice il suo impiego in terapia, si sarebbe radicato da allora nella pratica medica (non c'era molto da usare) non lasciando nessuno spazio alle case farmaceutiche che sono arrivate molto tempo dopo a far danni, sì, ma anche a fare sana e costosa ricerca, non dimentichiamolo e non dimentichiamo che anche la vendita di lisozima (che nessuno regala) produce il suo bel giro d' affari...adesso nonostante tutto (soprattutto le peggiori condizioni di vita) si vive più a lungo di una volta. Non tutto il nuovo va buttato alle ortiche.
si può assumere il lisozima in polvere disciolto in acqua?
Ripropongo la stessa domanda.
Si può assumere il lisozima in polvere disciolto in acqua?
Assumo lisozima da maggio. Per il suo sapore dolciastro, mi piace nelle tisane calde, ma temo che il calore inibisca le sue proprietà. Mi confermate?
Posta un commento