...Vi è come un plagio fisiologico operato dalla mentalità dominante:" Giussani insiste: " Ciò che ci circonda, la mentalità dominante, la cultura invadente, il potere realizza un' estraneità da noi stessi: è come se non ci fosse più nessuna evidenza reale se non la moda, perchè la moda è un progetto del potere."�Durante l'assemblea Giussani chiarisce di non aver detto queste cose perchè ossessionato dal potere. Di che cosa, allora, ha paura? " Della gente che dorme e, perciò, permette al potere di far di loro quel che vuole. Dico che il potere fa addormentare tutti, il più possibile. Il suo grande sistema, il suo grande metodo è quello di addormentare, di atrofizzare il cuore dell'uomo, i desideri, imporre un'immagine di desiderio o di esigenza diversa da quell'impeto senza confine che ha il cuore. E così cresce della gente limitata, conclusa, prigioniera, già mezza cadavere, cioè impotente.�Dunque, se tutti sono in qualche modo vittime di un " effetto Chernobyl" che atrofizza l'io, Giussani si domanda come si può recuperare se stessi. �" La persona ritrova se stessa in un incontro vivo, vale a dire in una presenza in cui si imbatte e che sprigiona un'attrattiva...vale a dire provoca al fatto che il cuore nostro, con quello di cui è costituito, c'è, esiste. Quella presenza ti dice. " Esiste quello di cui è fatto il tuo cuore: vedi, per esempio in me esiste. " Un simile incontro rappresenta " il superamento, la rottura della solitudine. Normalmente, invece, l'uomo dentro la realtà comune come "io", è nella solitudine, da cui cerca di fuggire con l'immaginazione. Questa presenza è il contrario dell'immaginazione."
( don Luigi Giussani cit. in Alberto Savorana, " Vita di don Giussani" , cap. 24, pag. 704)
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