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lunedì 15 agosto 2016

L’IMPORTANZA DI UNA FLORA PROBIOTICA INTESTINALE Claudio Sauro


L’IMPORTANZA DI UNA FLORA PROBIOTICA INTESTINALE
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Claudio Sauro

   Si fa sempre più strada l’idea che l’importanza di una flora intestinale PROBIOTICA sia di importanza fondamentale per la prevenzione di quasi tutte le malattie (a parte quelle genetico ereditarie).Ma cosa sono i batteri probiotici: sono quelli che non generano tossine, anzi stimolano il sistema immunitario: i principali batteri probiotici sono: Lactobacillus acidophilus, Lactobacillus rhamnosus, Lactobacillus bulgaricus, Bifidobacterium lactis, Bifidobacterium longum, Bifidobacterium breve, Bacillus Clausii, Saccaromices Cervisiae. Questi oltre a non generare tossine ostacolano la produzione dei batteri putrefattivi e dei miceti come la Candida ed altri. Il sistema digerente è estremamente importante perché oltre d assorbire tossine, se infiammato , può mandare in circolo anche batteri e funghi patogeni. La flora batterica putrefattiva è invece composta da batteri che causano infiammazione intestinale ed è composta da Capilobacter Ejunj, Capilobacter Coli, Clostridia Coli (molti ceppi), Enterococcus Fecalis, Clostridium Difficile, solo per citarne alcuni. Questi producono ammine, indoli, ammoniaca, fenoli, ma soprattutto putrescina e cadaverina. Queste due ultime possono andare in circolo e sono altamente cancerogene. La flora batterica intestinale contiene un numero enorme di batteri. In 1,5 litri di liquido intestinale sono presenti da 10 a 20 mila miliardi di batteri, quando in tutto il corpo umano si calcola che le cellule siano circa 37.000 miliardi. Ma poiché per far la conta si calcolano anche i batteri intestinali ne risulta che questi ultimi possono essere in numero maggiore di tutte le cellule del corpo umano e questo per le loro piccolissime dimensioni che possono essere inferiore al micrometro o misurabili addirittura in termine di nanometri, mentre le cellule normali hanno una dimensione che varia da 15 a 30 micrometri. Uno dei più importanti ed interessanti probiotici che si sta studiando è il Lactobacillus Rhamnosus. Questo è uno dei più studiati perché ha un azione sfiammante incredibile ed è resistente agli antibiotici.   Il Lactobacillus Rhamnosus produce di acido lattico solamente nella forma levogira per cui non è usato per fare lo Yogurt perché conferirebbe al latte un sapore amaro; esso è capace di fermentare il ramnosio e per questa caratteristica viene chiamato rhamnosus. Esso è uno dei più importanti probiotici e l'assunzione anche di piccole quantità contribuisce a creare una flora intestinale, appunto probiotica. Il Lactobacillus Rhamnosus è presente in quasi tutte le verdure fermentate soprattutto in quelle contenenti ramnosio.. Comunque mangiando verdura esso si replica anche dalle verdure fresche a livello intestinale. Esso resiste all'acidità gastrica ed ai sali biliari ed aderisce alla parete intestinale replicandosi rapidamente (30 MINUTI). Una compressa contenente 60 miliardi di batteri (rhamnosus) generalmente comporta che in 8 ore si sviluppino nell'intestino 10.000 miliardi di batteri una quantità più che sufficiente per rendere tutta la flora intestinale probiotica. La quantità di una percentuale così alta del Rhmnosus è giustificata anche dalle sue piccolissime dimensioni, circa 1/5 di quelle del Lactobacillus Acidophilus. Per fare un esempio, una cellula normale del tessuto connettivo o del epitelio che ha 15-20 micrometri di diametro può contenere dentro di se da 10.000 a 20.000 Lactobacilli Rhamnosus.. La ben nota alta capacità di adesione alle mucosa intestinale è spiegabile per la presenza sulla parete batterica di un esopolisaccaride ricco in galattosio; nonché per la capacità del batterio di produrre proteine di superficie simili a pili, noti per essere capaci di mediare l'adesione alle cellule epiteliali. La modulazione indotta sul sistema immunitario sembra trovare spiegazione nella scoperta di una proteina solubile secreta dal L. rhamnosus, la proteina P40. Sembra che questa proteina riduca lo stato infiammatorio e l'apoptosi delle cellule epiteliali migliorando l'effetto barriera nei confronti dei patogeni intestinali. ll Lactobacillus rhamnosus GG è capace di stimolare la produzione di alcune citochine. Queste sono molecole proteiche che stimolano fortemente il Sistema Immunitario a produrre Linfochine o Interleuchine le quali stimolano gli Interferoni. Gli INTERFERONI sono alla base di quasi tutta la risposta immunitaria e la loro funzione principale è:  - inibire la replicazione di batteri, funghi e virus all'interno delle cellule infette - rafforzare l'attività delle cellule preposte alle difese immunitarie, come i linfociti T e i macrofagi - inibire la crescita di alcune cellule tumorali  Gli INTERFERONI Si: -  si legano alla membrana delle cellule e ne stimolano la produzione di enzimi antibatterici, antifungini ed antivirali; - quando un batterio, fungo o virus attacca una cellula attivata dall'interferone, non riesce a moltiplicarsi a causa dei alcuni enzimi specifici. - si verifica quindi un arresto o un'attenuazione dell'infezione.  Sia chiaro queste proprietà sono tipiche anche di altri probiotici.  Il Lactobacillus rhamnosus inibisce l'apoptosi intestinale delle cellule epiteliali e migliora le funzioni di barriera dell'intestino grazie ad una modulazione della ciclossigenasi-2 (COX-2 Una ricerca condotta su animale a Jena in Germania presso l'Università "Friedrich Schiller" ha dimostrato che  il Lactobacillus Rhamnosus associato ad altri probiotici è in grado di prevenire la genotossicità indotta da un potente cancerogeno, l'azossimetano (sostanza cancerogena e neurotossica) e i conseguenti tumori dell'intestino cieco del modello animale usato. Altre ricerche hanno però evidenziato che il solo Rhamnosus, se presente in elevata quantità, è in grado di prevenire o inibire i tumori intestinali. Da qui ribadisco l’importanza di una flora probiotica intestinale. Per crearla?? Molte verdure e poca carne, i formaggi e le uova devono essere consumati in quantità moderata e così pure il pesce. Di importanza fondamentale sono i cereali integrali ed i legumi. Che possono disturbare o distruggere una flora probiotica sono soprattutto gli antibiotici che pertanto vanno usati il meno possibile. Il Lactobacillus Rhamnosus resiste alla maggior parte degli antibiotici, per questo è molto studiato.  

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