No, non parlo dì Diderot, È a voi stesso che non dovete mentire, soprattutto. chi mente a se stesso e ascolta le proprie menzogne, arriva al punto di non poter più distinguere la verità, né dentro di sé, né Intorno a sé, e cosi comincia a non avere più stima né di se stesso, né degli altri.
Poi, siccome non ha più stima di nessuno, cessa anche di amare, e allora, in mancanza dell'amore, per sentirsi occupato e per distrarsi si abbandona alle passioni e ai piaceri volgari, e per colpa dei suoi vizi diventa come una bestia; e tutto questo deriva dal continuo mentire, agli altri e a se stesso.
Chi mente a se stesso, anche più facilmente si offende di chiunque altro. Qualche volta sentirsi offesi é una cosa molto piacevole, non é vero? Eppure quest'uomo lo sa che nessuno l'ha offeso e che l'offesa se l'è inventata lui, che ha mentito per farsi bello, e che é stato proprio lui, per fare l'effetto, a ingrandire le cose, a prendere lo spunto da una parola e a tirar fuori da un fuscellino una montagna,
Tutto questo egli lo sa, ma pure è sempre il primo ad offendersi, e si offende fino a sentirsene soddisfatto, fino a provarne un grande piacere, ed é appunto così che arriva anche all'odio vero e proprio._ Ma alzatevi da terra, rimettetevi a sedere,
Fedor Dostoevskij, "I fratelli Karamazov".
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