Questo nostro mondo ormai è impazzito
E diventa sempre più volgare
Popolato da un assurdo mito
Che è il potere.
Questo nostro mondo è avido e incapace
Sempre in corsa e sempre più infelice
Popolato da un bisogno estremo
E da una smania vuota che sarebbe vita
Se ci fosse un uomo...
Allora si potrebbe immaginare
Un umanesimo nuovo
Con la speranza di veder morire
Questo nostro medioevo.
Col desiderio
Che in una terra sconosciuta
Ci sia di nuovo l'uomo
Al centro della vita.
Allora si potrebbe immaginare
Un neo rinascimento
Un individuo tutto da inventare
In continuo movimento.
Con la certezza
Che in un futuro non lontano
Al centro della vita
Ci sia di nuovo l'uomo.
Un uomo affascinato
Da uno spazio vuoto
Che va ancora popolato.
Popolato da corpi e da anime gioiose
Che sanno entrare di slancio
Nel cuore delle cose.
Popolato di fervore
E di gente innamorata
Ma che crede all'amore
Come una cosa concreta.
Popolato da un uomo
Che ha scelto il suo cammino
Senza gesti clamorosi
Per sentirsi qualcuno.
Popolato da chi vive
Senza alcuna ipocrisia
Col rispetto di se stesso
E della propria pulizia.
Uno spazio vuoto
Che va ancora popolato.
Popolato da un uomo talmente vero
Che non ha la presunzione
Di abbracciare il mondo intero.
Popolato da chi crede
Nell' individualismo
Ma combatte con forza
Qualsiasi forma di egoismo.
Popolato da chi odia il potere
E i suoi eccessi
Ma che apprezza
Un potere esercitato su se stessi.
Con la certezza
Che in un futuro non lontano
Al centro della vita
Ci sia di nuovo l'uomo.
[Giorgio Gaber]
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