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sabato 3 dicembre 2022

Miguel Manara

 Ho perso Satana

DON MIGUEL: Son lieto, signori, di vedere che mi amate così di buon cuore; e mi commuove davvero l'augurio così cordiale di vedermi bruciare anima e corpo di una fiamma nuova, assai lontano da qui. Vi giuro sul mio onore e sulla testa del vostro Papa che l'inferno di cui cianciate non esiste, che non è mai bruciato altro che nella testa di un Messia folle o di qualche monaco malvagio.

La prima affermazione di Miguel è di sincero e convinto ateismo,l’inferno ovviamente come il paradiso non esiste, Dio non esiste, sono tutte stupidate quelle che la tradizione ci ha consegnato cioè la vita cristiana, la vita della chiesa, i suoi valori, quello che insegnano i preti,tutte menzongne, non è vero niente, ma ...quando leggerete il testo segnatevi i ma di questo testo meraviglioso

perchè indicano un cambio di prospettiva radicale. Allora Dio non esiste tutte stupidate dei preti , ma …

Ma noi sappiamo che nello spazio orfano di Dio esistono terre illuminate da una gioia più ardente della nostra, pianeti ignoti e meravigliosi, lontani, infinitamente lontani dal nostro. cioè da qualche parte, la desideriamo cosi tanto che da qualche parte la  felicità deve esistere,una qualche luce capace di illuminare la vita ci deve essere, magari in qualche mondo che non conosciamo. E allora vi scongiuro, scegliete uno di questi remoti mondi incantati e speditemi laggiù questa notte stessa, attraverso il varco famelico del sepolcro.

Uccidetemi voglio morire perché a trentanni so di desiderare una felicità impossibile, troppo lontana,sarà anche vero che Dio non esiste, ma è più vero ancora è   il mio desiderio che esista da qualche parte Perché il tempo scorre lento, signori, spaventosa-mente lento, e io sono inspiegabilmente stanco di questo schifo di vita. Non conquistare Dio è cosa da niente, si sa; ma vi assicuro che perdere Satana è pena immensa e noia senza fine.


Miguel ha 30 anni, ma guardate che stiamo tirando su una generazione di quindicenni, di sedicenni, di diciottenni ,di ventenni che dicono di sé, sono stanco di questo schifo di vita, depressioni, crisi di panico, ragazze che si tagliano con le lamette,i chighimori, questo fenomeno con cui i ragazzi di 15 anni non si alzano più dal letto,non si vestono più vivono in pigiama in casa, incapaci di lavorare , incapaci di studiare,incapaci di rapporti,

Non conquistare Dio è cosa da niente, si sa; ma vi assicuro che perdere Satana è pena immensa e noia senza fine.

cosa vuol dire, dice ragazzi chi se ne frega di Dio se esiste o se non esiste,c’è un problema più grave ancora,c’è il problema che anche fare il male, prendersi tutte le soddisfazioni possibili, mangiare, bere, violentare, tradire, non mi ha avvicinato di un pelo alla felicità che desidero,mi sento tradito non da Dio , ma da Satana, ho perso Satana,cioè il male non mi ha dato niente, niente del bene che speravo e questo è pena immensa e noia senza fine.

Allora prende il coraggio a due mani e dice di sė , la grande confessione di Miguel

Ho trascinato l'Amore nel piacere, e nel fango, e nella morte; fui traditore, bestemmiatore, carnefice; ho fatto tutto quello che un povero diavolo d'uomo può fare, e guardatemi: ho perso Satana! Satana mi ha abbandonato. Ora mastico l'erba amara sullo scoglio della noia. Ho servito Venere con ira, poi con malizia, infine con ribrezzo. Oggi la strozzerei sbadigliando. E non lo dico per vanità. Non sto recitando la parte del carnefice senza cuore. Ho sofferto, ho sofferto anch'io. L'angoscia mi ha chiamato con un cenno, la gelosia mi ha parlato sottovoce, la pietà mi ha stretto alla gola. Anzi, è allora che ho provato i meno falsi dei miei piaceri

Ma guarda! La mia confessione vi sorprende; qualcuno ride perfino. Sappiate allora che non ha mai compiuto un'azione davvero indegna chi non ha versato lacrime sulla sua vittima.
Certo, anch'io da giovane ho cercato, esattamente come voi, la miserabile gioia, l'inquieta straniera che vi offre la sua vita e non vi rivela il suo nome.
Ma in me nacque ben presto il desiderio di inseguire quello che voi non conoscerete mai: l'amore immenso, tenebroso e dolce..

Quante volte mi sono illuso di averlo raggiunto! Ma non era che un fuoco fatuo. Lo stringevo, gli giuravo tenerezza per l'eternità, ma esso mi bruciava la bocca e mi riempiva la testa della mia stessa cenere; e quando riaprivo gli occhi l'orribile giorno della solitudine era là, il lento, interminabile giorno della solitudine era là, con un povero cuore fra le mani, un troppo povero dolce cuore, leggero come un passerotto d'inverno. E una sera la lussuria dallo sguardo vile e dalla fronte sfuggente sedette al mio capezzale e mi fissò in silenzio, come si guardano i morti.

.perché quel modo lì disordinato di amare non è amore, di soddisfare gli istinti, di esercitare un potere,una violenza,alla fine del rapporto con la donna cosa resta, lussuria, puro istinto, ma quando un uomo vive cosi è già morto e mi guardò e mi fisso come si guardano i morti

e adesso lo slancio del grande desiderio

una bellezza nuova, un nuovo dolore, un nuovo bene di cui subito stancarsi, per meglio gustare il vino di un nuovo male; una nuova vita, un infinito di vite nuove, ecco cosa mi occorre, signori: questo, semplicemente questo, nient'altro.

Ah, come colmarlo, quest'abisso della vita? Che fare? Perché il desiderio è sempre lì, più saldo, più furibondo che mai. È come un mare di fuoco che alita la sua vampa fino al fondo del nero nulla universale! È un desiderio di abbracciare le in- finite possibilità!


che facciamo qui, noi? Cosa guadagniamo, qui?Capite la grandezza della domanda,

E come se fosse qui e dicesse a tutti noi io non so se sei bravo o cattivo se fai il bene o fai il male, ma rispondi adesso a questa domanda , che cosa ci fai qui adesso , cosa cerchi veramente, cosa desideri, cioè per che cosa dai la vita, perche sei uscito di casa stasera e piove anche e sei venuto qui , cosa speri veramente? Cosa attendi davvero, la grande domanda che ha dato inizio al cristianesimo quando quei due si alzarono, ce ne erano 2 o 300 che ascoltavano quel pazzo di Giovanni Battista ...ecco l’agnello di Dio….ma due l’hanno preso sul serio: Giovanni e Andrea...e hanno incominciato a seguirlo.

Nembrini 3 Novembre 2022 Verona

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