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sabato 6 gennaio 2024

si rimane cristiani perché quell'incontro è presente

 Non si rimane cristiani come conseguenza di un incontro, ma si rimane cristiani perché quell'incontro è presente, perché quell'incontro si rinnova nel presente.

Questo, secondo me è la grande alternativa, non si rimane come conseguenza di un incontro nel passato, ma perché quella presenza incontrata nel passato si ripresenta, si fa presente, si rimane per un presente. Se non fosse così non sarebbe risorto, non sarebbe vivo nel presente.

Pietro non gli ha detto "Tu sai tutto, Tu sai che ti voglio bene" come conseguenza di un incontro passato, ha detto "Ti voglio bene" ad una presenza, quel giorno, quel mattino, sulla riva del lago, in quell'istante.

Se non l'avesse incontrato quel mattino passato di tre anni prima non sarebbe giunto lì, ma gli ha detto "Ti voglio bene" in quell'istante, ha detto "Ti voglio bene" a Lui presente, in quel momento, in quell'istante presente.

"Non si può vivere di un amore passato", com'è bella questa frase di Pasolini.

Non si può dire "Ti voglio bene" ad un passato, non si può vivere di una conseguenza...questa parola mi sembra decisiva.

Sembra questa la grande differenza tra l'Antico Testamento ed il Nuovo Testamento, tra il ricordo di una liberazione, che destava una fedeltà, ed un incontro che si rinnova, che si rinnova nel presente.

Dice Gesù "ma il Figlio dell'Uomo quando verrà troverà la fede sulla Terra?" (Vangelo di Luca), la fede in Lui, in Gesù; "che questa prospettiva triste e desolata di Cristo si muti, per noi che abbiamo voluto seguirlo, in gioia dei risorti" (Giussani), nella gioia di chi, povero peccatore, l'ha voluto seguire, è stato dato di seguire e l'ha voluto seguire. Di chi può dire "Tu sai tutto".

In quel "Tu sai tutto" di Pietro, sicuramente sull'ultimo orlo del suo cuore c'erano le lacrime di quella notte in cui l'ha tradito, le lacrime per quella notte..."Tu sai tutto", comprende tutto questo "tutto", tutta una vita, tutti i delitti e tutti i desideri di una vita, "Tu sai tutto, Tu sai che ti voglio bene".

Questa è la gioia dei risorti, in un tempo in cui è così facile ripetere la prospettiva triste e desolata "ma il Figlio dell'Uomo quando verrà troverà la fede sulla Terra?", la fede in Lui.

(tratto da una catechesi don Giacomo)


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