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martedì 16 luglio 2013

Avocado: perché fa bene?

Avocado: perché fa bene?


L’avocado (tecnicamente un frutto) è un alimento pressoché perfetto per il vostro organismo: un propellente alcalinizzante, energizzante ed idratante...


Robert O. Young, Shelley Redford Young - 08/04/2011
Avocado: perché fa bene?Il Miracolo del PH AlcalinoTratto da "Il miracolo del PH alcalino" - BIS Edizioni, 2010. 
L’avocado (tecnicamente un frutto) è un alimento pressoché perfetto per il vostro organismo: un propellente alcalinizzante, energizzante ed idratante!
Gli avocado sono una cospicua fonte di proteine, grassi monoinsaturi, acidi grassi essenziali, steroli vegetali benefici, clorofilla, compresa un’ampia gamma di micronutrienti e tutto ciò senza contenere amido e con pochissimo zucchero ed un elevato contenuto di grassi e proteine.
Gli avocado sono considerati la risorsa ricca di grassi e proteine più facilmente digeribile tra tutti i cibi. Infatti, sono costituiti per l’80% da grassi salubri e per il 15% da proteine. Forniscono più proteine del latte vaccino e contengono tutti gli amminoacidi essenziali (i mattoni costitutivi delle proteine): tutti e 18. E gli avocado sono generosi in acidi monoinsaturi salutari ed acidi grassi essenziali (7 varietà, inclusi omega-3 ed omega-6). I loro grassi salubri sono utili nella costruzione cellulare, aiutano ad abbassare il colesterolo e fungono da risorsa energetica che può essere bruciata dall’organismo come carburante. Sono un’alternativa migliore dell’ossidazione del glucosio (zucchero) o, addirittura, delle proteine, dei quali rimane nel sangue lo scarto di cenere acida. Questa loro qualità li rende utili soprattutto ai diabetici, sia di tipo I che di tipo II, che ne dovrebbero mangiare 2 o 3 al giorno.



Come per le noci e l’olio di oliva, i grassi salutari presenti negli avocado segnalano al vostro cervello quando siete sazi, aiutando ad evitare di mangiare oltre il dovuto. I ricercatori della Università della California nella città di Irvine hanno scoperto che i cibi contenenti acidi grassi insaturi ed acidi oleici (come gli avocado), stimolano la produzione di un composto chiamato OEA (oleoiletanolamide), che sopprime l’appetito. L’OEA viene rilasciata nell’intestino tenue dove, attraverso la connessione delle terminazioni nervose, viene comunicato al cervello che all’organismo non occorre
ulteriore cibo. Altri studi confermano che elevati livelli di OEA sono d’aiuto nella perdita di peso e riducono nel sangue i livelli di colesterolo e di trigliceridi da eliminare.
Gli avocado hanno anche elevati livelli di utili fitosteroli o steroli vegetali. Alcuni steroli possono aiutare ad abbassare i livelli di colesterolo del sangue e, di alcuni, è stato dimostrato in studi su animali che inibiscono l’evoluzione dei tumori.
Inoltre, gli avocado contengono una vasta gamma di antiossidanti e di altri nutrienti, inclusi le vitamine A e del complesso B, l’acido folico, le vitamine C, E, H, K, la luteina, insieme al glutatione, un nutriente chiave di cui saprete di più nel capitolo 12.

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Dite addio agli spuntini di metà giornata con mezzo avocado. Secondo un nuovo studio a stelle e strisce, vi terrete alla larga dai calorici riempi-stomaco tra un pasto e l'altro semplicemente con un bella metà del frutto esotico per eccellenza.
Poco utilizzato - a torto - nella nostra dieta, l'avocado è in realtà una preziosa fonte di benefici per la nostra salute e per la nostra bellezza e oggi la ricerca condotta presso la Loma Linda University (California) conferma che mangiarne già solo metà a pranzo accrescerebbe il senso di sazietà e, dunque, ridurrebbe la voglia di piazzarsi sullo stomaco uno spuntino poco salutare extra.
Metà avocado fresco contiene circa 150 calorie e favorisce un apporto considerevole di fibre. La sua funzione "blocca-fame" sarebbe dovuta, secondo lo studio, al fatto che non aumenterebbe i livelli di zucchero nel sangue.
Gli studiosi sono giunti a queste conclusioni analizzando un campione di 26 adulti sovrappeso e proponendo ad alcuni di loro un pranzo normale e ad altri un pranzo che comprendeva anche mezzo avocado fresco. Dall'esame, sarebbe emerso che il 40% dei partecipanti che hanno introdotto mezzo avocado fresco a pranzo non ha avuto desiderio di mangiare nelle tre ore successive al pasto, mentre un 28% dei partecipanti che ha mangiato l'avocado ha segnalato una riduzione della fame addirittura nelle cinque ore successive al pasto. In più, chi aveva mangiato avocado aveva anche provato una piacevole sensazione di soddisfazione, tale da non far desiderare uno spuntino extra.
Spiega il medico nutrizionista Dr Joan Sabate: "La sazietà è un fattore importante nella gestione del peso, perché le persone che si sentono soddisfatte hanno meno probabilità di fare uno spuntino tra i pasti".
Insomma, basta poco per tenerci lontano durante il pomeriggio o a metà mattinata da dannose abbuffate. Ma, come fare una bella scorta di questo frutto che, per noi, proprio a chilometro zero non è (anche se recentemente si sta incrementando la produzione anche in Italia)? Il rimedio?

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