NULLA ERA MIO
***
Pablo Neruda
Prima d'amarti, amore,
nulla era mio:
vacillai per le strade
e per le cose;
nulla contava nè aveva nome:
il mondo era nell'aria
che attendeva.
Io conobbi cinerei saloni,
gallerie abitate dalla luna,
hangars crudeli
che si accomiatavano,
domande che insistevano sull'arena.
Tutto era vuoto, morto e muto,
caduto, abbandonato
e decaduto,
tutto era inalienabilmente estraneo,
tutto era degli altri e di nessuno,
finchè la tua bellezza e povertà
empirono l'autunno di regali.
Pablo Neruda
Prima d'amarti, amore,
nulla era mio:
vacillai per le strade
e per le cose;
nulla contava nè aveva nome:
il mondo era nell'aria
che attendeva.
Io conobbi cinerei saloni,
gallerie abitate dalla luna,
hangars crudeli
che si accomiatavano,
domande che insistevano sull'arena.
Tutto era vuoto, morto e muto,
caduto, abbandonato
e decaduto,
tutto era inalienabilmente estraneo,
tutto era degli altri e di nessuno,
finchè la tua bellezza e povertà
empirono l'autunno di regali.
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