CONSULTA L'INDICE PUOI TROVARE OLTRE 4000 ARTICOLI

su santi,filosofi,poeti,scrittori,scienziati etc. che ti aiutano a comprendere la bellezza e la ragionevolezza del cristianesimo


domenica 12 gennaio 2014

“Il corrotto”

Il corrotto
***
Il corrotto” afferma il pontefice, “integrando nella sua personalità situazioni stabili di degenerazione dell’essere, l fa in modo tale da stimolare un senso ottimista della sua esistenza fino al punto di auto-ubriacarsi in quell’anticipo dell’escatologia che è il trionfalismoIl peccatore aspetta il perdono… il corrotto no, perché non si sente nel peccato: ha trionfato. È precisamente questo trionfalismo, nato dal sentirsi misura di qualsiasi giudizio, che permette al corrotto di abbassare gli altri alla propria misura trionfale. Mi spiego: un ambiente di corruzione, una persona corrotta, non permette di crescere in libertà. Il corrotto non conosce la fraternità o l’amicizia, ma la complicità. Per lui non vale il precetto dell’amore ai nemici o quella distinzione alla base della legge antica: o amico o nemico. Egli si muove nei parametri di complice o nemico.
Per esempio, quando un corrotto esercita il potere, coinvolgerà sempre gli altri nella sua corruzione, li abbasserà alla sua misura e li farà complici della sua scelta di stile. Tutto questo in un ambiente che si impone di per sé per il suo stile trionfale, da panem et circenses, con apparenza di senso comune nel giudicare le cose e senso della viabilità quando si profilano opzioni diverse. Poiché la corruzione implica questo essere misura, essa è proselitista. Il peccato e la tentazione sono contagiosi. La corruzione è proselitista e mostra attivismo e attitudine a convocare. E possiamo aggiungere una frase estratta da un suo libro del 1991, quando era vescovo di Buenos Aires: “La corruzione porta a perdere il pudore che custodisce la verità. Il corrotto perde il pudore perché la coscienza non gli suggerisce più il senso del limite”.
Recentemente il pontefice  ha affermato che “la vita del corrotto è putredine”, condannando coloro che si mostrano come benefattori con una mano, ma con l’altra rubano. In un articolo pubblicato dal Sole 24 ore il 24 marzo 2013, il Papa afferma che la corruzione sembra far parte della vita normale di una società, una dimensione denunciata e tuttavia accettabile nella convivenza sociale. Sostiene che dobbiamo sforzarci di rimuovere “il pretesto che la debolezza umana, assieme alla complicità, crea l’humus propizio alla corruzione. […] Imparare a discernere le diverse situazioni di corruzione che ci circondano e ci minacciano con le loro seduzioni”.
Inoltre il corrotto è talmente arroccato nella soddisfazione della sua autosufficienza da non permettere di farsi mettere in discussione.[…] Il corrotto ha costruito un’autostima che si fonda esattamente sulle scorciatoie dell’opportunismo, al prezzo della sua stessa dignità e di quella degli altri. Il corrotto ha la faccia da non sono stato io, “faccia da santarellino” come diceva mia nonna. Si meriterebbe un dottorato honoris causa in cosmetica sociale. E il peggio è che finisce per crederci”. Egli, il corrotto, ha “un certo complesso di “inquestionabilità”. Si offende dinanzi a qualunque critica, discredita la persona o l’istituzione che la emette, fa in modo che qualsiasi autorità morale in grado di criticarlo sia eliminata, ricorre a sofismi ed equilibrismi nominalistico-ideologici per giustificarsi, sminuisce gli altri e attacca con l’insulto quelli che la pensano diversamente. E qui il pontefice cita Giovanni 9,34 (“Essi risposero e gli dissero: Tu sei tutto quanto nato nel peccato e insegni a noi? E lo cacciaron fuori”). Prosegue affermando che “Il corrotto è solito perseguitarsi inconsciamente, ed è tale l’irritazione che gli genera questa auto persecuzione che la proietta sul prossimo e, da auto perseguitato, si trasforma in persecutore”. E conclude con una serie di citazioni dalle Sacre Scritture riguardanti la corruzione, che possiamo condensare in quella da San Giovanni 1,5: “La luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta”. Uomini che non accolgono la luce, aggiunge Francesco.

da: Il Paese dei corrotti ‹ Emporio Globale

Nessun commento: